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lunedì 18 gennaio 2016

sincrasi etnica a Casalincontrada


[ci:ci:filocca]

Sincrasi etnica

nella capacita di aprirsi al nuovo per comprenderlo e governarlo riservandosi al tempo stesso la possibilità di conservare i propri connotati identitari eda vedere una sincrasi etnica. il dizionario della lingua italiana riporta sincrasi: fusione di due o più elementi. Il centro di documentazione delle case di terra di Casalincontrada ha proposto al comune di fara filiorum petri un laboratorio sulle canne da utilizzare per costruire piccole strutture o installazioni più grandi per le farchie. 

L'uso strutturale della canna raccolta in fasci di lunghezza e diametro variabili può avere dai mudhif della mesopotania alle colonne di fara agli archi di jonathan cory wright interessanti applicazioni. la canna puo assumere conformazioni geometriche originali associando luso della terra cruda a queste strutture si possono immaginare nuovi sviluppi di queste tecniche tradizionali. un  gruppo di lavoro per circa una settimana durante la realizzazione delle farchie per santantonio il 16 gennaio si ededicato alla ricerca,  piattaforma di riflessione e condivisione di tale progetto, nelle diverse contrade coinvolte, tra fuochi canti balli musiche dolci pietanze tipiche e bicchieri di vino. il motivo più radicato nella valutazione estetica equello della spontaneita delle forme che si manifesta attraverso la purezza la semplicità la funzionalità spesso presentata come a stilistica modellata direttamente dal materiale dal clima e dalle strutture delleconomia agricola. la canna e il salice  come la sintesi delle componenti del paesaggio agrario e la tipologia riflette i termini di questo rapporto nelle componenti formali i rapporti tra ambiente rurale e natura naturale nella componente formale operano anche ragioni di natura etnica e più ancora di natura sociale determinando anche i caratteri del paesaggio agrario come radici lontane di alberi veri o immaginari uniti dalla comune radice della diversità.

in questo viaggio scoperta alla sostenibilita sulla cultura del costruire cose case oggetti e altre strutture che possiamo definire come rural design intorno al proprio immaginario dellessere: un percorso segnico gestuale minimale come i nodi ritmici del salice e delle canne nella trama delle farchie. gli anziani che li realizzano, come dicono i giapponesi, sono vere opere culturali viventi. una sorta di laboratorio sperimentale culturale per trasformare il limite in spazio e scoprire il proprio concetto di luogo e appartenenza. un viaggio interiore per rimuovere  gli ostacoli della mente, nelle emozioni per un ritorno al se vero, al se coscienza; che esemplicemente come andare in un circo quando lo spettacolo efinito, tutti vanno in giro senza sapere bene cosa fare. recuperare le radici profonde della tradizione mediterranea in un ottica contemporanea,
anche cosi si cresce. elaborando e approfondendo l espressione teatrale la gestualità le capacita manuali e scoprire sentimenti mentre ci si relaziona e comunica con gli altri.

anche la montagna incantata, la maiella, partecipa a questa nuova idea, da incantata luogo idillico sottratto alle leggi del mondo reale, si trasforma in magica, non più oggetto passivo di un potere esterno ma con potere attivo che determina il comportamento e l'evoluzione delle persone che ci si relazionano in modo veloce rapido e senza punti fermi anche occasione per riflettere e aprirsi a nuove emozioni

il 17 gennaio siamo tornati sul piazzale dove la sera prima sono state bruciate le farchie per la messa e la benedizione degli animali. sulla scia degli incontri ci siamo trovati a pranzo in una casa di fara dalla finestra un sole leggero rifletteva la sagoma imbiancata della maiella il bosco delle roverelle in lontananza gli uccelli e le campane del paese, corto circuito emozionale e mi sono ritrovato proiettato in una dimensione arcaica ancestrale conche di rame ricolme di umiltà pantaloni di velluto marrone a coste larghe camicie a quadri gonne grigie a quadrettini neri cappelli a falde larghe e fazzoli balcanici, per un attimo ho rivissuto lemozione forte dell abruzzo della mia infanzia

fai entrare il sole!
luce intensa dorata
ricordi nitidi sottili
di menta e liquirizia

Quriocity

può sembrare parola astrusa e leggerla curio-si-ti acquista un senso che diventa compiuto soddisfacendo la multimediale curiosità affrontando il concetto cruciale di archivio e di sincerità cioè senza cera l'utopia di un regno della sinserita sin-cerita come uno stato dinfanzia permanente di adulti indecisi.
eun frutto misterioso bitorzoluto dal colore del sole e dai profumi che abbiamo dimenticato che racconta e canta delle tormentate terre del meridione di selvaggia bellezza; terra di incontro impollinatrice di sapori musiche canti costruzioni bevande e parole che alimentano gerghi infiniti e infranti. una festa di idee amicizia e solidarietà lunga una settimana durante il quale il paesaggio muta, i volti  modificano i loro tratti e il nomadismo della mente prende forma lasciando spazio ad accoglienze e incontri. siamo stati privilegiati ospitati nelle case attorno ai tavoli sui campi nelle piazze nelle sale pubbliche scambiando bagagli ricchi di esperienze e teorie con materiali progetti locandine dipinti disegni cibi genuini vini e saperi. linvito escoprire le bellezze del territorio lo scambio dei saperi laccoglienza. le reti di relazione tra le contrade hanno creato una specie di spirale di energia sorta di nostra offerta votiva bruciata assieme alle farchie dedicata a santo antonio abate

un due tre stella!

le convenzioni prospettiche diverse la bidimensionali il senso decorativo la stilizzazione della linea il valore del vuoto sono alcuni degli elementi formali che caratterizzano la pittura giapponese dell ukiyo-e,
la pittura del mondo fluttuante. nella presentazione delle foto delle farchie mi piace rifarmi ai caratteri di tale pittura il titolo un due tre stella si rifa a un gioco dellinfanzia consistente nell apparire e nello scomparire allo stesso tempo rallentando il gioco con pegni da scontare sottoforma di passi di formica di elefante o di gallina. estato spontaneo l'accostamento della lentezza e della velocità della pittura del mondo fluttuante al gioco un due tre stella apparire e scomparire continuamente per le contrade delle farchie nei continui rimandi alle conoscenze alle persone e ai pegni da scontare sotto forma di bicchieri di vino canti cibi e parole. per concludere mi torna alla mente un altro termine un gioco nascondino. quando chi covava confondeva il nome di qualcuno il gioco stesso veniva interrotto con tutti i partecipanti che uscivano gridando in coro cicifilocca


[ci:ci:filocca]  



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