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In movimento per ecologie, vivere insieme, economia sostenibile, bioregionalismo, esperienza del se' (personal development).

mercoledì 20 gennaio 2016

L'orto dei peperoncini



Gentili amici, chi vi scrive è una coppia di giovani (e un piccolo nove mesenne) all'inizio del proprio percorso di lavoro e vita. Siamo Sara e Filippo (e Pietro) e la nostra storia forse coincide con quella di tanti giovani in Italia: laureati, con dei lavori che poco c'entrano col proprio percorso di studi, un bel po' di progetti nel cassetto (uno in particolare) e il macigno della burocrazia che pesa sulle nostre teste. Ma ancora non ci perdiamo d'animo e soprattutto non vogliamo passare per i classici disillusi dell'ultima ora. Comunque entriamo nel merito della questione e nei motivi che ci spingono a contattarvi tutti. 

Da qualche anno a questa parte coltiviamo amatorialmente peperoncini. Filippo è biologo per cui assieme alla passione per l'agricoltura (Filippo è veneto- attualmente trapiantato a Trieste prima per studi adesso per abitudine-per cui conosce la campagna/pianura da generazioni) coniuga quella per il collezionismo di semi (raccolti nei vari viaggi tra Asia e Africa), e visto che ama anche cucinare, confeziona vari preparati a base di prodotti piccanti. 


Purtroppo per ora i terreni di cui possiamo disporre sono quelli in prestito dai giardini delle nonne, ma nonostante tutte le avversità, siamo riusciti a creare una gamma di prodotti che nel piccolo dei mercatini dell'ARCI funziona. per ora ci aggrappiamo al decreto TUIR, legge 76 cioè esercitiamo attività occasionale hobbystica (quale è) ma il nostro sogno sarebbe fare il salto e trasformarla in attività reale. Come fare però non avendo neanche un fazzoletto di terra? Per questo chiediamo consiglio a chi le attività le svolge professionalmente, nell'ottica di una visione reticolare del progetto agricolo, quale scambio di informazioni e conoscenze, per sbrogliarci dalla maglia burocratica una volta per tutte. 

Ci piacerebbe accedere ai tanti finanziamenti volti a incentivare il lavoro agricolo dei giovani (siamo entrambi trentenni) ma tutti richiedono (com'è ovvio)il riferimento a un luogo che noi ancora non abbiamo. insomma la domanda è: come si fa per iniziare? si può iniziare se al momento si ha solo un'idea? A costo di sembrare ingenui ci rivolgiamo a voi che magari saprete consigliarci per muoverci in questo nuovo mondo al quale vorremo tanto avvicinarci.(Se vorrete leggerci cerchiamo di compilare il nostro blog dove raccontiamo del peperoncino su bortoblog.wordpress.com). 

Grazie a tutti ! 

b.orto.pepper@gmail.com

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