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venerdì 21 settembre 2012

Le bufale di Paolo Attivissimo e le stelle cadenti dell’11 settembre 2001

Stelle cadenti - Collage di Vincenzo Toccaceli
  

L'articolo http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2012/09/paolo-attivissimo-le-bufale-in-liberta.html  ci ha  procurato varie email con esternazioni di entusiasmo, quasi come un tifo da stadio, circa il fatto che Attivissimo, il conosciutissimo “cacciatore di bufale”, ha deciso di non intervenire più nelle polemiche e nelle risposte a coloro che sostengono che la “versione ufficiale” sugli attentati dell’11 settembre 2001, non sia veritiera. A proposito di questo mio articolo, devo effettivamente chiedere scusa ad Attivissimo per averlo io attestato come “laureato”, mentre a quanto sembra non lo è affatto. Succede.

In ogni caso, leggendo, al contempo, i numerosissimi commenti, sia in calce all’annuncio di Attivissimo pubblicati nel suo blog (http://atti(vissimo.blogspot.it/2012/09/lundicesimo-11-settembre.html) che gli altrettanto numerosi commenti pubblicati nel Sito di Luogocomune  (http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4080), in calce ad un breve articolo di Massimo Mazzucco che sottolineava e irrideva la fuoriuscita dalla contesa di Attivissimo, definito una Fata turchina che appare e scompare a piacimento, si può facilmente constatare come si siano formati, e non solo nel web, due opposti e irriducibili schieramenti: da una parte i cosiddetti debunkers o cacciatori di bufale, e dall’altra i cosiddetti “complottisti”, termine ambiguo e fuorviante che vorrebbe indicare tutti coloro che sospettano un “complotto” dietro certi fatti e avvenimenti, ma che invece meglio sarebbe definirli, ovviamente riferendosi a quelli più seri, “thruthers” ovvero cercatori della verità.

Due opposti schieramenti che, proprio come in un tifo da stadio, si affrontano e si offendono reciprocamente, con inusitata veemenza. E questo non va bene, perchè queste due attitudini: chi diffida e mette in dubbio e chi invece crede alle versioni ufficiali emanate dalle autorità costituite, dovrebbero collaborare ai fini di una seria indagine finalizzata alla ricerca della verità.

Questa violenta contrapposizione, invece, in definitiva fa il gioco di chi non vuole che si affrontino serie e approfondite indagini.

In un ottimo articolo di Luciano Fuschini, titolato “Complottismoe pubblicato sul  giornaledelribelle.com, si fanno delle puntualizzazioni e delle asserzioni veramente opportune, come ad esempio: “Quello che viene chiamato spregiativamente complottismo è niente altro che l’esercizio dell’intelligenza critica che non si accontenta delle versioni ufficiali, sapendo che le vere motivazioni degli eventi sono molto spesso tenute nascoste. Purtroppo è frequente che nella ricerca di ciò che sta sotto ci si avventuri in ipotesi bizzarre che finiscono con lo screditare anche gli approfondimenti seri”.

E’ proprio quello che anche noi stiamo sostenendo da anni: bisogna sempre diffidare e quindi fare le pulci alle cosiddette “versioni ufficiali” emesse dal potere costituito perchè il “complottare”, il mistificare, il raggiungere certi scopi per vie non sempre lecite e comunque mascherate, è purtroppo una attitudine insita nell’uomo e questo sia a livello personale della sua vita privata  che, tanto più, a livello di Organizzazioni e di Stati.
Le stesse guerre, in definitiva, sono spesso iniziate con delle false flag, delle provocazioni che consentono a chi ha deciso la guerra di scatenarla presentandosi come “vittima” e il nemico come un aggressore.

Ed altrettanto, però, bisogna diffidare da tesi precostituite, da facili sillogismi, dalle teorie  del sospetto non comprovate e quindi verificare, in ogni suo aspetto, la verità e la fondatezza di quanto ci viene illustrato.

Sempre Luciano Fuschini, nell’articolo citato, smonta per esempio, con poche e precise asserzioni, la bufala in circolazione, per cui il famoso sbarco sulla luna del 1969 sarebbe un falso. Non bisogna farsi ingannare da argomentazioni solo apparentemente convincenti, ma ogni informazione e tesi proposta vanno verificate attentamente. Al contempo bisogna diffidare dai facili sillogismi come quello, per esempio, recentemente circolato, che siccome Neil Armstrong, uno degli astronauti che sbarcarono sulla luna, non ha voluto giurare sulla bibbia di esserci veramente stato, ergo quell’evento fu un falso. Sono queste notizie devianti che non necessariamente possono essere messe in relazione con l’indagine che si sta affrontando. Diverso ovviamente sarebbe il caso, aggiungiamo noi, che si volesse contestare il materiale fotografico che accompagnò e seguì l’impresa lunare, per il quale molti dubbi che in parte fosse stato taroccato ci sono effettivamente.

Un'altra informazione, aggiungiamo noi, che andrebbe attentamente verificata, ma che ci sembra alquanto “deviante”, è per esempio quella che l’11 settembre, negli uffici che poi vennero colpiti dall’aereo che si schiantò sul Pentagono, si stava affrontando una delicata verifica per la quale si sospettava un colossale ammanco nelle spese di bilancio di quel ministero. Sono informazioni queste che circolano nel web  e su cui i cosiddetti “complottisti” si gettano a capofitto, spesso rimanendo vittime della loro faciloneria e entusiasmo e consentono poi ai “debunkers” di smontarle e deriderli. Ora noi non sappiamo fino a che punto questa notizia possa essere veritiera, ma in mancanza di una seria verifica e di un suo approfondimento, bisognerebbe sempre non prenderle in considerazione.

Diverso per Lucinao Fuschini il caso delle “scie chimiche”, per il quale egli afferma che ci sono dei riscontri evidenti della loro esistenza, ma fino a quando non si intraprende una indagine a tutto campo per verificare di cosa effettivamente si tratta, non ci si deve lasciare andare a fantasticare di chissà quali manipolazioni genetiche o complotti esse nascondano. Ed anche queste asserzioni ci trovano concordi, mentre invece constatiamo, con sgomento, che “complottisti” convinti del complotto sulle scie chimiche e “cacciatori di bufale” che al contrario gli sbattono in faccia l’evidenza di fenomeni del tutto naturali anche se “strani”, si affrontano con assurda veemenza e poca sostanza scientifica.
Tornando all’argomento ben più serio dell’11 Settembre, bisogna fare alcune necessarie considerazioni perchè la “versione ufficiale” emessa dalle Amministrazioni americane, intendendo per “versione ufficiale” tutto quell’insieme di dichiarazioni e informazioni e soprattutto gli studi tecnico scientifici commissionati a vari organismi, non convincono affatto ed anzi fanno acqua da tutte le parti.

Di conseguenza ci sono varie domande molto importanti e pertinenti che devono ancora trovare adeguate risposte. Tanto per darne un idea, qui ne avanziamo solo alcune, come ad esempio:

1. E’ un fatto che, volenti o nolenti, gli attentati dell’11 settembre, quali un attacco agli USA da parte di terroristi arabi, ha indubbiamente consentito agli Stati Uniti di intraprendere una serie, tra l’altra illimitata, di guerre di aggressione contro tutti quegli Stati che, ad arbitrario giudizio del governo americano, sostengono il terrorismo. Quando poi constatiamo che i cosiddetti terroristi arabi, piloti da baraccone, deambulavano negli States da un paio di anni, attentamente seguiti, ma indisturbati dalle Intelligence statunitensi; che le loro presunte responsabilità negli attentati, con tanto di foto, sono state in pochissimi giorni sbandierate dalle Intelligence americane, indice questo di un precostituito capro espiatorio;  che copie del corano, di bandane, di manuali di pilotaggio, di deliranti testamenti e passaporti con tanto di foto, sono stati, ma guarda un  pò, miracolosamente ritrovati tra le macerie e gli incendi di quei disastri o lasciati dentro qualche opportuna valigia;  che oltretutto, stranamente, non c’e una normale videoripresa che ritrae questi dirottatori mentre quella maledetta mattina si imbarcavano sugli aerei da dirottare; che invece altre loro foto e video mostrateci è stato recentemente dimostrato che furono “ritoccate”; che ben 4 aerei dirottati svolazzarono indisturbati ed alcuni addirittura passeggiarono per un tempo esorbitante con strani e contorti itinerari prima di abbattersi sui loro obiettivi, senza che un caccia si sollevasse ad intercettarli; che proprio quell’11 settembre erano in programma una serie eccessiva di esercitazioni, che una volta messe in atto potevano confondere gli schermi radar e le normali misure di difesa aerea; che invece di riscontare sacrosanti incriminazioni tra chi era tenuto a garantire la sicurezza dei cieli americani, troviamo sospette “promozioni” ed altrettanto nessuna responsabilità giuridica viene avanzata contro coloro che costruirono e garantirono le Torri Gemelle così incredibilmente crollate provocando migliaia di morti; quando constatiamo tutto questo, non è azzardato affermare che qualcosa in quegli attentati non convince.

2. Le spiegazioni tecnico scientifiche fornite per quel genere di crollo di due torri colpite da aerei e conseguente incendio causato dal Kerosene e di una terza torre, non colpita da aerei, ma  analogamente implosa e con un crollo simmetrico in caduta libera, tutte con struttura in acciaio, venute incredibilmente giù contravvenendo a ogni passata esperienza pratica e addirittura alle leggi della fisica (un corpo in caduta dovrebbe seguire la linea di minore resistenza), sono contorte, forzate e assurde. Del resto, anche volendo passare per stupidi e quindi accettare gli studi che accompagnano la “versione ufficiale”, i quali cercano di spiegare come sia stato  effettivamente possibile quel genere di “cedimento strutturale”, stiracchiando tabelle su tabelle onde dimostrare quando e a che calore l’acciaio potrebbe cedere e quindi provocare altri cedimenti alla struttura in acciaio delle torri, anche prendendo per buone queste ricostruzioni (ed ovviamente buone non lo sono affatto), basterebbe la sola osservazione che questo fenomeno, mai verificatosi nella storia ingegneristica di questi edifici e sia pure con qualche caratteristica diversa, si sarebbe poi dovuto ripetere in altri due edifici attigui, e questo è veramente un insulto alla umana intelligenza.  Ma oltretutto non vengono adeguatamente spiegati alcuni fenomeni, come per esempio le pozze di acciaio fuso che ha continuato a bruciare per settimane nel sottosuolo; alcune colonne di acciaio stranamente piegate, ma non incrinate e altro ancora e quindi  necessita, quanto meno, una vera indagine tecnico scientifica di ben più specializzato e convincente studio.

3. Ci si spieghi e dimostri come furono tecnicamente possibili le telefonate dai cellulari in volo e per quanto riguarda l’aereo UA93, fatto cadere in Pennsylvania, dicesi dagli stessi passeggeri, perchè le foto di quella strana buca formata dalla caduta, non mostrano evidenti resti, alcuni dei quali, invece, furono trovati a circa 14 Km. di distanza e altri poi vennero successivamente e miracolosamente dissotterrati.

4. Ci dimostrino come furono tecnicamente possibili le manovre del boeing 757 che si schiantò sul Pentagono: quel suo virare e poi volare quasi raso terra; il suo non sconvolgere il tratto di percorso finale verso la facciata del Pentagono, tutti fenomeni questi apparentemente impossibili per un grosso aereo e con quella struttura aerodinamica. E ci dimostrino come potè un pilota arabo improvvisato ed inesperto eseguire quelle manovre e a quella velocità.

5. Sempre di questo aereo del Pentagono ci mostrino le riprese video di zona sequestrate, quelle che pur dovrebbero, almeno in parte, averlo ripreso e ci spieghino come fu possibile che l’aereo si disintegrò dentro l’edificio, compresi i suoi enormi e quasi indistruttibili motori, passando per quel buco di ridotte dimensioni che si vede nelle foto scattate pochi secondi prima che crolli la facciata (rimasta miracolosamente con le finestre intatte) e come potè proseguire la sua corsa distruttiva dentro l’edificio stesso. E le sue ali, dicesi staccate al momento dell’impatto, dove sono finite? Le spiegazioni pseudo tecniche fino ad ora fornite, non sono affatto convincenti.

6. Ci spieghino adeguatamente come fu possibile ricostruire il DNA di tutti i passeggeri dell’aereo caduto in Pensylvania ripescandone i resti dal fondo della buca dove evidentemente si erano infilati nel terreno; ed analogamente il DNA dei passeggeri di  quello schiantatosi nel Pentagono, che per giustificare il suo disintegrarsi dentro l’edificio si è dovuto ipotizzare che si era quasi liquefatto trasformandosi in palla di fuoco.
Queste sono solo alcune domande che una qualsiasi persona intelligente dovrebbe avanzare e quindi verificare se le risposte fornite sono adeguate ed esaustive, e a tutt’oggi non lo sono, altro che “complottismo”.

E qui si devono fermare i “complottisti”, pardon i “thruthers” o cercatori di verità, perchè poi, allo stato delle conoscenze, con l’impossibilità di affrontare negli Stati Uniti una vera e corretta indagine e perizie di ogni genere, non è possibile ricostruire quello che effettivamente accadde, come vennero progettati, pianificati ed eseguiti quegli attentanti. Avanzare ipotesi in questo senso, significherebbe mettere nelle mani dei “cacciatori di bufale” facili argomentazioni per confutarle.


Maurizio Barozzi

(Fonte:  Rinascita)

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