Presentazione



In movimento per ecologie, vivere insieme, economia sostenibile, bioregionalismo, esperienza del se' (personal development).

lunedì 31 agosto 2015

Parco del Treja - Vandali danneggiano un sentiero a Monte Gelato



Qualche giorno fa, durante i normali controlli svolti dai guardia-parco, sono stati constatati danneggiamenti alle strutture del sentiero che conduce dalle cascate di Monte Gelato a Mazzano Romano. In prossimità dell’Isola dell’Orso, uno dei luoghi più belli delle forre del Treja, è stato tranciato il cavo di acciaio utilizzato come corrimano di sicurezza dagli escursionisti.

La sistemazione del sentiero era stata appena terminata, grazie a fondi derivanti da finanziamenti europei.

Colui o coloro che si sono spinti lungo il sentiero con lo scopo di danneggiarlo hanno portato a spalla le grosse tronchesi necessarie per tranciare il cavo. Hanno poi attaccato agli alberi dei cartelli con il logo del Parco. Dei cartelli falsi, che aggiungono un irridente sarcasmo all’inciviltà dell’azione di danneggiamento.

“Si tratta di un atto spregevole che rende impraticabile uno tra i più suggestivi sentieri del Parco.

Un’azione fatta da vigliacchi che sporcano, deturpano, rompono e danneggiano– questa è la dura condanna del presidente del Parco Luciano Sestili, che aggiunge– abbiamo già sporto denuncia, ma al di là degli atti formali, vorrei che siano i visitatori del Treja, i primi danneggiati, che ci diano una mano per isolare chi manomette le strutture dei sentieri, sporca o rende impraticabili luoghi che sono di tutti. Noi faremo la nostra parte rafforzando la sorveglianza, ma è la sensibilità individuale di ciascuno di noi, che può fare la differenza.” 


(Fonte: La Tua Voce)

sabato 29 agosto 2015

Milano, 24 ottobre 2015 - CORTEO NAZIONALE CONTRO LA VIVISEZIONE



CORTEO NAZIONALE CONTRO LA VIVISEZIONE  - 
24 OTTOBRE 2015 – MILANO
RITROVO H. 15 A MILANO CADORNA (MM1 – MM2 – TRENORD)

Chiediamo un cambiamento delle attuali metodologie di ricerca basate sui modelli animali e sulla vivisezione, modelli che negli ultimi decenni non hanno portato a nessun risultato degno di nota.

Dopo miliardi di animali sacrificati sugli altari della vivisezione, e dopo milioni di cavie umane su cui sono stati testati i candidati farmaci ricavati da tale ricerca, gli avanzamenti nello sviluppo di rimedi validi e funzionali per l'uomo sono stati pressochè nulli.

I metodi sostitutivi alla sperimentazione animale, ovvero i metodi di ricerca avanzata ed a rilevanza umana non mancano, ma sono fermi... o inutilizzati a causa di un processo di validazione che dura in media 10 anni e la loro assurda comparazione ad un metodo mai validato qual’è la sperimentazione animale.

Allora noi ci chiediamo: quante vite ancora dovranno essere sacrificate in nome di una ricerca che non ha portato risultati soddisfacenti nella ricerca medica? Quanti animali innocenti saranno ancora torturati come semplici strumenti da laboratorio? Quanti pazienti negli ospedali saranno ancora usati come ultime cavie per testare prodotti derivati da una ricerca basata su modelli non umani, prodotti che nel 90 per cento dei casi vengono ritirati prima ancora di essere commercializzati a causa dei loro effetti indesiderati che nelle cavie animali non venivano evidenziati per via della differenza biologica che chiunque potrebbe comprendere, tranne i ricercatori.
Noi non ci fermeremo ad un semplice NO!

Vogliamo riunirci per continuare a chiedere di essere ascoltati !

Unitevi a noi il giorno 24 Ottobre 2015 alle 15.00 a Milano per un grande corteo pacifico in cui urleremo a gran voce ancora una volta: BASTA VIVISEZIONE!

Al termine del corteo interverranno alcuni esponenti di rilievo dell’antivivisezionismo italiano 

- Massimo Tettamanti - I-CARE
- Valeria Roni - LEAL
- Linda Guerra - Naturalista e scrittrice

Per info: info@riscatto-animale.org - WhatsApp 338/9866001

venerdì 28 agosto 2015

Appunti di vista di Paolo Mario Buttiglieri



 
Umberto Veronesi: “La carne è cancerogena; vi svelo il motivo per cui non se ne parla”

Vegetariani e animalisti sono impegnatissimi a dimostrare che mangiare carne fa malissimo agli esseri umani, ma ovviamente sono reticenti sugli animali che mangiano carne. Gli animali sono liberi di mangiarsi tutta la carne che vogliono. E nessun animalista vegetariano o vegano si sognerebbe mai di criticarli. Se invece a mangiare la carne è un animale della razza umana allora l'animalista vegano s'arrabbia e lo critica aspramente. Alla fine scopriamo che l'animalista vegano disprezza se stesso, si considera in quanto uomo appartenente a una categoria animale intrisa di malvagità. Proprio come ci ha sempre insegnato la Chiesa Cattolica. L'uomo è colpevole e quindi non ha gli stessi diritti di tutti gli altri animali. Non deve mangiare carne, non deve fare sesso liberamente e deve andare tutti i giorni a confessarsi dal sacerdote animalista vegano per pentirsi dei suoi desideri proibiti: sesso e carne.



 


Non penserete che quello che vedete in tv, ascoltate alla radio, leggete su internet e sui giornali sia vero?

Non è che sia falso ma è costruito in modo spettacolare per catturare l'attenzione del tipo di spettatori che devono consumare i prodotti pubblicizzati. La televisione abitua alla spettacolarità, alla esagerazione. Non a caso la tendenza è all'urlo e allo schiamazzo, agli insulti alle parolacce. L'obiettivo è inchiodarvi davanti allo schermo. Per installare nella vostra mente il programma "compra che ti passa". Ma ti passa che cosa? La noia, la tristezza, il disagio di una vita da schiavi lobotomizzati. La spettacolarizzazione della realtà induce anche un incremento del disagio nella vita reale. Tutti vorrebbero avere un telecomando per cambiare a piacere la realtà quotidiana, abbassare il volume della voce di mogli, figli, mariti, colleghi, genitori, insegnanti.

Dominarci è il sogno dei consigli di amministrazione delle aziende economiche, delle aziende ecclesiali (dalla chiesa cattolica alla chiesa di scientology), dei titolari dei vari partiti, e del gestore del supermercato dove facciamo la spesa. E se non ci lasciamo intortare con le buone ci sono pronti i lavoratori armati (militari, polizia pubblica e privata, carabinieri, e malavita organizzata a farci capire cosa dobbiamo fare con la forza.

Paolo Mario Buttiglieri 


(Fonte: Uqbar Love - 147)

giovedì 27 agosto 2015

Orvinio. Parco dei Monti Lucretili - Campo internazionale di volontariato ambientale



Parco dei Monti Lucretili - Campo di Volontariato Internazionale.

Il Campo è organizzato dal Servizio Educazione Ambientale in collaborazione con il Serv. Vigilanza. Ci presentiamo con i luoghi del Campo e le nostre attività per accogliere le volontarie e i volontari..

Dal 29 agosto al 12 settembre 2015 nel Parco dei Monti Lucretili si svolgerà un Campo Internazionale di Volontariato frutto di una collaborazione fra l’Ente Parco e l’Associazione Lunaria di Roma. 


Per due settimane 10 ragazze e ragazzi di tutto il mondo (Corea, Taiwan, Polonia, Inghilterra, Spagna, Italia e Turchia) dedicheranno la loro “vacanza” ad aiutare l’Ente in lavori di pubblica utilità come il monitoraggio e manutenzione dei sentieri e altri lavori di manutenzione presso il Giardino dei Cinque Sensi di Licenza e il Parco delle Noci di Percile.

Le volontarie e i volontari saranno alloggiati presso i “Soggiorni S. Michele” di Orvinio e ogni giorno si recheranno nei vari posti di lavoro accompagnati da un’interprete e guidati nelle varie attività dal personale del Servizio Educazione Ambientale e da alcuni Guardiaparco.

Domenica 30 agosto, presso i Soggiorni S. Michele, alle ore 11.00 si svolgerà l’incontro di presentazione del Campo di volontariato.

Durante le due settimane del campo ci saranno varie occasioni per far conoscere alle volontarie e ai volontari i il territorio e i paesi del Parco dove si svolgerà il Campo, le feste locali, usi e tradizioni, i prodotti locali e i musei recentemente allestiti o in allestimento.

Stefano Panzarasa

mercoledì 26 agosto 2015

Ucraina - Aiutiamo Sergej Tkachenko e Denis Timofeev, perseguitati dalla giunta di Kiev



Un anno fa, il 1 settembre, nella regione di Dnepropetrovsk venivano arrestati due membri del Partito Comunista d’Ucraina: Sergej Tkachenko (segretario del partito e consigliere comunale a Dneprodzerzhinsk) e Denis Timofeev, segretario del partito a Baglejsk e capo della locale organizzazione Antifascista.

Solo successivamente sono stati resi noti i capi d’accusa: “attività separatiste” e detenzione e fabbricazione di armi (i due sarebbero stati intenti alla fabbricazione di granate in casa…).

Nel dicembre del 2014, la prima udienza del processo vide negare il rilascio su cauzione dei due militanti politici che da allora si vedono prorogare continuamente i due mesi di custodia cautelare in carcere (Timofeev poté beneficiare di alcune settimane ai domiciliari, per poi tornare in carcere su pressione del Procuratore della Repubblica a fine dicembre 2014).

Formalmente, i due restano in carcere accusati di “separatismo” in quanto oppositori della guerra nel Donbass  e della “Operazione Anti Terrorismo”, e di possesso di armi rinvenute “presumibilmente” (!) nelle loro abitazioni (art. 263 e 110 del Codice Penale).

Le ultime udienze (agosto 2015) si sono svolte nella violazione palese del diritto dei detenuti a difendersi: l’udienza del 13 agosto è stata anticipata da una udienza non prevista l’11, senza informare gli avvocati, e si è svolta quindi senza i legali degli imputati. Il giudice Tatiana Ivchenko e il pubblico ministero ne hanno approfittato per tentare di convincere i due, senza riuscirvi, ad assumere in propria difesa degli avvocati designati dal tribunale, in modo da risolvere “più velocemente” il caso promettendo addirittura di produrre la sentenza nella stessa giornata. L’udienza del 13 agosto si è svolta invece senza la presenza dei testimoni dell’accusa, e ai legali dei detenuti è stato vietato di esporre obiezioni alle contraddittorie testimonianze precedentemente prodotte e nuovamente riportate dall’accusa. La seduta si è conclusa con l’ennesima proroga di due mesi della detenzione (fino al 10 ottobre), e fissando una nuova udienza per l’8 settembre 2015.

In vista della nuova udienza fissata per l’8 settembre, chiediamo ai nostri lettori di inviare, per posta o per e-mail, questa lettera in italiano e ucraino al Tribunale:

Dnipropetrovsk Region Court
Dniprodzerzhinsk, Guby str. 5
Ukraine, 51925

e-mail: inbox@zv.dp.court.gov.ua


______

Data:

Paese:

Al Tribunale Distrettuale di Dniprodzerzhinsk

Con la presente intendo esprimere la mia preoccupazione per le accuse penali e per il processo contro Sergej Tkachenko e Denis Timofeev che si tiene presso il Vs. tribunale. Apprendo che i due sono stati accusati ai sensi degli articoli 110 e 263 del Codice Penale dell'Ucraina.

Secondo le mie informazioni, i due imputati si sono apertamente espressi in favore di una risoluzione pacifica del conflitto politico in Ucraina orientale. Condivido questo punto di vista e non vedo alcun motivo per perseguire penalmente chi esprime questa posizione in Ucraina.

Sono preoccupato per il lungo periodo di detenzione degli imputati. Le loro richieste di libertà condizionale agli arresti domiciliari durante i lavori del Tribunale sono state negate dalla Vs. Corte. Questa sembra essere una grave violazione dei loro diritti.

Esorto il vostro tribunale a procedere rapidamente con questo caso, fornendo agli avvocati della difesa tutte le prove che i Pubblici Ministeri sostengono di avere contro gli imputati.

In fede,

Nome _______

Indirizzo / indirizzo e-mail ______

________________________________


Дата:_______

Країна:_______

Заводському райнному суду м. Дніпродзержинська

Я пишу, щоб висловити свою стурбованість щодо кримінальних звинувачень і судового розгляду справи проти Сергія Ткаченка та Дениса Тимофєєва, яку розглядає ваш суд.

Їх звинувачують за статтями 110 та 263 Кримінального кодексу України.

За моїми даними, двоє обвинувачених висловлювалися за мирне вирішення політичного конфлікту на сході Україні. Я поділяю цю точку зору і не бачу причин, чому хтось в Україні має бути притягнутим за це до кримінальної відповідальності.

Я також стурбований тривалим утриманням обвинувачених під вартою. Їх апелляції щодо умовного звільнення під домашній арешт на час судового розсідування були відхилені судом. Це здається мені серйозним обмеження їх прав.

Я закликаю ваш суд розглянути цю справу якомога швидше, зокрема забезпечуючи адвокатів всіма доказами, що мають бути висунуті прокурорами у відношенні обвинувачуваних.

З повагою, _______

Адреса / e-mail: __________

A cura di Flavio Pettinari, animatore di “Con l’Ucraina antifascista” e collaboratore di Marx21.it

martedì 25 agosto 2015

Viterbo, 3 settembre 2015 - La macchina di Santa Rosa passa, in pace ed armonia...


Viterbum - Pax et bonum

Leggo su Facebook interventi e commenti relativi alla sera del tre settembre 2015, mi sono fatto l'idea che qualcuno vorrebbe usare proprio questa occasione per manifestare il proprio dissenso, in vari modi. Allora mi sono ricordato delle usanze nell'antica Grecia. 

Infatti, durante la celebrazione delle Olimpiadi, tutte le regioni dovevano cessare ogni ostilità e rispettare una sorta di armistizio, perché quella era una festa alla quale dovevano partecipare tutti in pace. 

Nel nostro piccolo a Viterbo, durante le festività di S. Rosa, e in special modo la sera del tre settembre, si svolge una "olimpiade", perché è la festa dell'anno più sentita da tutta Viterbo e da tutti i viterbesi, nessuno escluso. Allora mi sembra più che giusto che, per quella sera, tutti dimentichino i torti fatti e anche subiti (qualora ci fossero) e ci si stringa tutti con gioia, intorno alla nostra "Rosina". 

Il Sindaco Leonardo Michelini e i Consiglieri prima di tutto, subito dopo i Facchini e poi tutto il popolo, in un coro unico e ripetitivo che innalza i cuori al grido di: "Evviva Santa Rosa".

E' naturale che se ci sono delle questioni in sospeso da chiarire, si possa fare subito dopo le Olimpiadi, pardon il trasporto della Macchina. Ma nulla e nessuno può turbare l'atmosfera di devozione, di pace e di processione religiosa che deve regnare quella sera. I cittadini di Viterbo e i forestieri che accorreranno da più parti d'Italia e dall'estero per assistere al trasporto, chiedono a gran voce solo questo: pace e armonia. 

Giovanni Faperdue

lunedì 24 agosto 2015

San Martino al Cimino, dal 9 all'11 ottobre 2015 - Campo di aggiornamento ambientale



Il Campo è aperto non solo agli associati di AK, ma a tutti gli enti e le persone che intendono proseguire sulla strada dello sviluppo sostenibile e responsabile. Oltre che alle guardie ambientali e agli ambientalisti convinti, questo evento si apre anche al mondo imprenditoriale per offrir loro conoscenze appropriate sia nel campo della Blue Economy che in quello della Green Economy, al fine di migliorare le proprie potenzialità produttive meno impattanti con l’ambiente e, nel contempo, entrare nei mercati internazionali di qualità. 

Un importante evento in cui, oltre a conoscerci finalmente tutti, si parlerà di progetti e azioni ambientali capaci di professionalizzare i partecipanti. Saranno attivati gruppi di lavoro su specifici temi (Ultime norme sulla tutela dell’ambiente e degli animali; esperti nella programmazione dei piani di adattamento ai cambiamenti climatici, esperti nei contratti di fiume, conoscitori delle principali linee europee per ottenere finanziamenti, ecc. ). 

Abbiamo scelto un luogo naturalisticamente e storicamente unico, San Martino al Cimino (VT), a circa 700 metri di altezza immerso nel verde.  

Il programma prevede l’arrivo  venerdì 9 ottobre 2015, a partire dal primo pomeriggio, e l’inizio dei lavori il mattino successivo. Nella sera di sabato 10 ottobre è previsto anche un momento di relax musicale. I lavori termineranno domenica 11 ottobre prima del pranzo. Scienziati, magistrati ed esperti ambientali saranno le guide per tutto il tempo di permanenza.

Per ogni informazione: ak@accademiakronos.it

domenica 23 agosto 2015

Tarquinia, 26 agosto 2015 - Luca Purchiaroni e la fantasia al potere - Concerto per organo



Duomo di Tarquinia, 26 agosto 2015,  ore 21 - CONCERTO D'ORGANO:  “La Fantasia al potere: evoluzione e rivoluzione di una forma musicale” 

Musiche di Frescobaldi, Sweelinck, Telemann, J. S. Bach
Luca Purchiaroni all'organo Morettini 1879


Ingresso libero

Programma:

G. Frescobaldi
“Fantaisie du Seig. Hierosme Frescobaldi”
(Dal manoscritto Bauyn ca. 1660, Bibl. Naz. di Parigi)

J. P. Sweelinck
Fantasia cromatica (adattamento di A. Guilmant)
Echo Fantasia dorica 5'

G. Ph. Telemann
Fantasia N. 4 in Re magg. (2a serie)
Gratieusement-Vivement-Gratieusement-Vite

J. S. Bach
Fantasia super "Komm heiliger Geist" BWV 651

G. Ph. Telemann
2 Fantasie (1a serie):
n. 5 Vivace-Largo-Vivace
n. 7 in Sol magg. Presto-Largo-Presto

J. S. Bach
Fantasia e Fuga in la minore BWV561.




NOTE AL CONCERTO

"Fantasia" è il nome suggestivo nato dalla mente di qualche compositore rinascimentale per designare alcuni brani strumentali destinati alla tastiera dell'organo o del clavicembalo oppure al liuto. Da allora, per mano di geniali musicisti che si sono succeduti nel corso di secoli, ha seguito una sua evoluzione che pian piano ha rivoluzionato il modo di scrivere musica. All'inizio, diciamo al tempo di Frescobaldi e Sweelinck, la Fantasia era una forma abbastanza rigida, simile al Ricercare, ma che si differenziava da questo per contenere i primi sintomi di trasgressione e di trasformazione della materia musicale. Nel periodo del barocco maturo,  rappresentato pienamente da Telemann e da Bach, ecco che ci si affranca dalle zavorre dello stretto formalismo contrappuntistico e polifonico, nella ricerca di nuovi modi di veicolare quelle emozioni che solo la musica sa rendere. Si assiste a una vera e propria "liberazione" del compositore, che diventa protagonista sulla scena della vita intesa come teatro, secondo la filosofia sei-settecentesca, per mettere sì in luce le sue doti tecnico-espressive, ma anche per rendersi interprete della trasformazione che stava subendo la società del suo tempo. Più tardi, con Mozart, Beethoven e i Romantici, la liberazione sarà ancora più evidente e il cammino della Fantasia avrà raggiunto il suo acme. Dopodiché, il termine "Fantasia" perderà il suo significato più pregnante e si limiterà a descrivere un pout-pourrie di brani famosi tratti da un'opera lirica.


Luca Purchiaroni

www.lucapurchiaroni.com

venerdì 21 agosto 2015

Lettera a mio padre Fausto



Lettera a mio padre Fausto

Papà, oggi sono sette anni che manchi, ma credo che non ci sia giorno che io non pensi a te e alla mamma. Eri molto stanco , si vedeva, , non ti avevo mai visto così stanco in tutta la tua vita, neanche quando eri stato in ospedale. Eri dimagrito tanto e non avevi più appetito. Eri famoso perché mangiavi sempre tutto quello che avanzava dagli altri piatti, ma pochi giorni prima che te ne andassi avevi rifiutato qualcosa che era rimasto nel piatto di Viola, non ti andava, dicesti. 

Ed ora a volte mi ritrovo, specie verso la fine della giornata a pensare di telefonarvi, ma non si può più. Ed allora mi spiace per quando squillava il telefono, sempre alla stessa ora, finito il TG3, ed io sbuffavo perché magari per me era il momento di mettermi a tavola. E pensavo e dicevo, anche: "Ma cosa ci sarà da dirsi tutti i giorni?", e mi dispiace per essere stata sgarbata a volte e non averti abbracciato abbastanza e non averti chiesto di te, di tante cose della tua vita.

Il 21 agosto è l'anniversario della tua scomparsa, il primo, quello del 2009, l'ho passato a Calcata, da Paolo, e così il 20 agosto è il nostro (mio e di Paolo) anniversario, proprio perché volevo trascorrere il primo anniversario della tua morte  con Paolo, che a quel tempo conoscevo solo per lettera. Ci hai fatto da testimone.

Caterina Regazzi

giovedì 20 agosto 2015

Salento Live - Notte della Taranta e favola della Xylella... - Appello a Luciano Ligabue special guest il 21 agosto 2015



L’accorato appello dal popolo dei salentini e degli amanti del Salento a Luciano Ligabue ospite attesissimo per il grandissimo evento del Concertone della
NOTTE DELLA TARANTA  del 21/08/2015 e a tutti gli altri cantanti, ballerini e musicisti:

gridate dal palco del Concertone inneggiando e levando al cielo rametti verdi d’Olivo:
«“Basta mistificazione pseudo-scientifica!”
“STOP FRODE XYLELLA”
via la motosega, i bulldozer e ogni agro-veleno dai sacri fortissimi ulivi
dell’agro foresta degli ulivi del Salento, sacro pluri-millenario Patrimonio di tutta l’Umanità!
Basta biocidi assurdi esecrabili ingiustificabili ed inammissibili contro la flora e fauna domestica e selvatica di questa terra, contro la salubrità per le persone, contro l’ economia della tradizione, con la scusa agro-terroristica dei naturalissimi patogeni!
BASTA
in nome di tutto ciò che è giusto!
W il Salento e tutto il sud Italia, che appartengono a chi li rispetta e a chi li ama!»


Con questo urgente comunicato stampa-lettera aperta, il Forum Ambiente e Salute del Grande Salento, rete apartitica coordinativa di movimenti, comitati ed associazioni a difesa del territorio e della salute delle persone, lancia un forte accorato appello nazionale ed internazionale a tutti i musicisti che parteciperanno al grande e bellissimo evento del Concertone della Notte della Taranta, la sera del giorno 22 agosto, e in particolar modo all' attesissimo grande artista italiano Luciano Ligabue, affinché dal palco lancino forti messaggi rivolti al Governo italiano e all'Unione Europea per evidenziare la pura follia insita nei cosiddetti piani anti-xylella che il Salento sta ignominiosamente subendo, quasi come se fosse seviziato da un assurdo regime oppressivo ademocratico, e contro le cui vessazioni sta resistendo con grande ed epico coraggio dignità e lezione di integerrimo inamovibile pacifismo difendendo i generosi e forti ma indifesi ulivi, persino interponendo il proprio corpo tra i tronchi e le motoseghe, e presidiando i campi notte e giorno, sotto la pioggia come sotto il sole cocente, mentre gli olivi, come sempre avvenuto, verdeggiano e portano a maturazione le loro olive promessa di un oro verde, l’ olio d’oliva, alimento principe della dieta mediterranea dichiarata Patrimonio UNESCO dell’ umanità, che così qui si sta difendendo.

Vessazioni ed interventi assurdi in nome di un fantomatico microrganismo, la ormai resa ad hoc strumentalmente iperfamosa “Xylella fastidiosa”; cosi chiamata, pensate, “fastidiosa”, proprio in virtù della difficoltà di dimostrarne la presenza nelle piante in cui taluni sostengono che è invece presente!
E in nome della affermata presenza di questo invisibile ad occhio nudo micro-organismo si vorrebbe procedere alla distruzione della foresta degli ulivi del Salento e dell'ecosistema mediterraneo ad essa annesso, letteralmente distruzione e avvelenamento di questo ecosistema che è innanzitutto ecosistema dell’ uomo da secoli e secoli in questo lembo di Italia proteso verso la Grecia, patria della civiltà mediterranea e occidentale greco-italica!
Chiediamo ai sensibili artisti che qui a Melpignano, nel cuore del basso Salento, saranno riuniti nel grande abbraccio universale di migliaia e migliaia di persone che stanno giungendo da ogni dove dell’ universo-mondo, senza enfasi alcuna, riuniti nel nome proprio della tradizione popolare identitaria del sud Italia, una cultura stratificata di popoli cresciuta all’ombra degli ulivi e nutrita dal sacro olio d’oliva, di portare su quel palco una mano al cuore e il verde ramo d’ulivo al cielo, per difendere l’olivo e l’ecosistema stesso del mitologico ragno Taranta, che nel Salento vive, e che con la pioggia speculativa e genocida di pesticidi ed erbicidi “xylellisti” si finirebbe per sterminare insieme a tutto il suo habitat, e così lì gridare: «“Basta mistificazione pseudo-scientifica!”,“STOP FRODE XYLELLA”Via la motosega, i bulldozer e ogni agro- veleno dai sacri fortissimi ulivi dell’agro foresta degli ulivi del Salento, sacro pluri-millenario Patrimonio di tutta l’Umanità! Basta biocidi assurdi esecrabili ingiustificabili ed inammissibili contro la flora e fauna domestica e selvatica di questa terra, contro la salubrità per le persone, contro l’ economia della tradizione, con la scusa agro-terroristica dei naturalissimi patogeni! BASTA, in nome di tutto ciò che e’ giusto! W il Salento e tutto il sud Italia, che appartengono a chi li rispetta e a chi li ama!»
Una denuncia doverosa, col senso morale insito nel cuore di ogni vero artista, una denuncia della pura follia di quanto sta avvenendo al di là anche dei possibili profili fraudolenti e vasti interessi sottesi che sono al vaglio della magistratura e in gran parte anche smascherati dal migliore giornalismo locale, nazionale ed internazionale ormai.
Artisti che venendo nel Salento in occasione dell’atteso evento avranno, poi, anche modo di verificare personalmente l'esagerazione che è stata fatta in questi mesi mediaticamente a livello nazionale e internazionale sulla sintomatologia di rami secchi a danno degli ulivi salentini, imputata forzatamente in maniera poco scientifica e molto nebulosa, proprio a “xylella” (pur in presenza di ben più evidenti cause effettive correlate anche a ben più facilmente diagnosticabili parassiti iper-presenti negli alberi colpiti). Una sintomatologia associata speculativamente proprio a “xylella”, per motivi ormai ben noti, e per fare scattare così anche una “quarantena” dei pieni poteri speciali, persino in deroga a norme volte alla tutela della salute pubblica, oltre che dell’ambiente. Una pura follia!
Artisti che potranno così rendersi conto con i loro occhi, (sempre se non siano accompagnati da personaggi “interessati”), di come tantissime aree del territorio salentino siano invece un tripudio di uliveti sanissimi argentei e in piena produzione, così nell’ otrantino e nelle stesse aree dell’ hinterland di Melpignano; e persino nelle zone dove la sintomatologia in questione si è presentata, ovvero nell' arco gallipolino, gli ulivi ripollonano dalla radice, segno di vita e forza rigenerativa non soppressa, quando non anche dai fusti rigermogliano, contrariamente a certe nefaste e “disperate” prognosi senza speranza emesse da taluni, presumibilmente pertanto interessati,  con fini evidentemente agroterroristici.

Il Salento, terra di Rinascita e di affermazione di un forte ambientalismo naturalista che migliora il paesaggio con il restauro dei suoi beni culturali “com’erano e dov’erano”, (e un grande esempio si può vedere quest’anno nella stessa Melpignano che mostra al mondo l’ eccellente certosino ed amorevole recupero, da poco inaugurato, del fossato del suo castello), salvando e vivificando i suoi beni culturali immateriali, (di cui la Notte della Taranta è un grande simbolo), e con la riaffermazione della biodiversità naturale e di quella domestica tradizionale, operando attraverso rinaturalizzazioni e seguendo e affermando le filosofie del biologico e dell’agroecologia in agricoltura, il tutto nel principio della ricerca del pittoresco nel paesaggio, stimolo creativo all’arte e alla ricerca scientifica, e operando con la massima attenzione verso la salubrità e la piacevolezza di vita, è però sotto attacco da parte di molteplici avide e spregiudicate lobby che vogliono questa terra ambita, che è potenzialmente un paradiso terrestre come i suoi abitanti migliori si stanno impegnando a rendere, lobby del cemento e dell’asfalto, della mala della Green Economy Industriale (di mega eolico, mega fotovoltaico nei campi e non sui tetti degli edifici recenti come sarebbe invece etico e giusto, e delle biomasse), delle trivellazioni petrolifere in mare, dei mega-gasdotti, dei rifiuti (lobby questa che non ricicla i materiali a favore invece di sempre pericolosissime inquinanti discariche e di speculativi tossici inceneritori, o che quando anche ricicla punta sui mega impianti sempre devastanti e impattanti per il territorio al posto delle soluzioni virtuose a misura di comunità), delle industrie insalubri ed altamente inquinanti, degli OGM e dell’agrochimica avverse al biologico, e persino del nucleare, contro cui si batte eroicamente e resiste il popolo dei salentini e di chi ama il Salento; e la Notte della Taranta è anche un momento per tutti per essere più uniti in un cuore unico di miriadi di cuori che battono all’ unisono per realizzare uno stesso grande sogno fattibile di un Salento più Naturale in nome della Bellezza e della Giustizia!
Durante il Concertone tanti cittadini saranno presenti per informare sulla follia di dei piani anti-xylella ormai al centro di tante inchieste giornalistiche, turisti e salentini in cerca della Verità!
Per cui, artisti carissimi, sappiate che non sarete soli nell’esprimere da quel palco queste importanti attesissime parole, che saranno fruttuosi macigni in grado di innalzare baluardi e cattedrali immense per il Bene di questa nostra grande amata Terra!    


Forum Ambiente e Salute del Grande Salento
rete apartitica coordinativa di movimenti, comitati ed associazioni a difesa del territorio e della salute delle persone
Lecce, c.a.p. 73100 , Via Vico dei Fieschi – Corte Ventura, n. 2

mercoledì 19 agosto 2015

Bologna. !2/15 settembre 2015: VeganFest cerca volontari



Vuoi essere uno dei volontari del VeganFest? La più grande esposizione del mondo Vegan, per “nutrire il pianeta” in modo etico, ti aspetta dal 12 al 15 Settembre 2015 a Bologna.

Il successo e la forza del VeganFest sta nel suo carattere partecipativo e di rete, costruito nel tempo grazie al contributo dello staff di VeganOK Network, dei tanti collaboratori e amici e della rete di volontari di Associazione Vegani Italiani Onlus che, condividendo le importanti finalità di questo grande progetto divulgativo, si sono impegnati a sostenerlo fin dalla sua prima edizione. Gli importanti risultati raggiunti sono la conferma di tanta dedizione e passione.

Vuoi partecipare come volontario al più grande evento Vegan d'Europa? Vuoi dare una mano alla divulgazione dell'etica vegan? Diventa volontario del VeganFest e unisciti ai tanti volontari che ogni anno rendono unico e speciale questo appuntamento!

Sarà uno splendido momento di condivisione, incontro e crescita! Tantissimi gli ospiti, i visitatori, le associazioni, le mostre animaliste, le aziende! Per rendere tutto ciò possibile abbiamo bisogno anche del tuo aiuto!

Viaggio e pernottamento saranno a carico dei volontari, è fondamentale quindi essere residenti a Bologna o essere comunque autonomi negli spostamenti e per il proprio pernottamento.  Ai volontari verrà inoltre offerto il pranzo e un originale veg-omaggio in ricordo dell’esperienza passata nelle 4 giornate totalmente vegan!

Ti aspettiamo al VeganFest dal 12 al 15 settembre presso il SANA di Bologna!



Per informazioni scrivere a info@assovegan.it

...il papa alla guida, a tutta manetta



Dopo aver caricato tutti i bagagli del Papa nella limousine, l'autista nota che Sua Santità sta ancora aspettando sul marciapiede.
"Mi scusi, Vostra Eminenza," dice l'autista,"Vorrebbe per favore sedersi in modo che possiamo andare?"
"Beh, per dirti la verità" risponde il Papa,"Non mi fanno mai guidare in Vaticano e oggi ne ho davvero voglia."
"Mi dispiace, ma non posso permetterglielo, perderei il lavoro! E se succedesse qualcosa?"
protesta l'autista, desiderando di non essere andato al lavoro quella mattina.
"Ci sarebbero degli extra non indifferenti per te", dice il Papa.
Riluttante, l'autista sale dietro mentre il Papa si mette al volante.
L'autista si pente della sua decisione appena usciti dall'aeroporto, vedendo il Pontefice spingere l'acceleratore portando la limousine a 170 Km/h.
"La prego, rallenti, Vostra Santità!!!" Si dispera l'autista.
Ma il Papa continua a tavoletta fino a quando si sentono delle sirene.
"Oh mio Dio, mi ritireranno la patente!", piagnucola l'autista.
Il Papa accosta e tira giù il finestrino.
Il carabiniere si avvicina, da un'occhiata, torna alla moto e prende la radio.
"Devo parlare col capo..."
Il capo risponde alla radio e il carabiniere gli dice di aver fermato una limousine che andava a 170.
"Beh, sbattilo dentro!" Dice il capo.
"Non credo che vogliamo davvero farlo, è un tipo molto importante..." Dice il carabiniere.
"Una ragione di più!" Esclama il capo.
"No, intendo DAVVERO importante..." Risponde il carabiniere.
Il capo allora chiede: "Beh, chi hai lì, il Sindaco?"
"Più in alto!"
"Il Governatore?"
"Di più!"
"Va bene..." Dice il capo "Allora chi è?"
"Credo sia Dio!"
"Che cosa ti fa credere che sia Dio???"
"Ha il Papa come autista...


http://www.xmx.it/passatempo/barztutti_01.htm

martedì 18 agosto 2015

Politica estera - Jeremy Corbyn, una speranza per l'Europa libera dai legacci USA e NATO



Nato graphic

Jeremy Corbyn è sempre stato molto radicale, contro la NATO, contro Israele, a favore di Hezbollah e di Hamas. Erano anni che non si sentiva qualcuno parlare così duramente contro la NATO.

"Non è una questione di linguaggio: la NATO da anni di fatto ha sequestrato il 2% del bilancio degli stati membri per un progetto che io contrasto. La NATO doveva essere sciolta con la caduta del muro di Berlino e la fine del patto di Varsavia. L'unico modo concepibile per gestire le divergenze in politica estera è il dialogo".

Vuole il dialogo con Putin: è pronto ad accettare come un dato di fatto l'ingresso di truppe russe in Ucraina?
"Io non sostengo nessuna azione militare, non sono un ammiratore della politica estera di Putin, delle politiche di espansione della Russia o della NATO. Ma dobbiamo avviare una seria discussione su come raffreddare la crisi militare in Europa centrale: l'espansione della NATO e quella della Russia sono speculari, interagiscono l'una con l'altra. Far entrare una Ucraina divisa come quella di oggi nella NATO sarebbe pericoloso, e probabilmente fu un errore lasciare entrare nella NATO gli ex paesi del Patto di Varsavia come la Polonia".

No Nato - byebyeunclesam@gmail.com

Articolo collegato: http://stopwar.org.uk/news/iraq-crisis-shows-it-s-time-for-uk-to-cut-free-from-us-and-nato-war-policies-says-jeremy-corbyn-mp


lunedì 17 agosto 2015

EcoFuturo, dal 1 al 6 settembre 2015 ad Alcatraz in Umbria


Dal 1 al 6 settembre 2015: ECOFUTURO, IL FESTIVAL DELLE ECOTECNOLOGIE E DELL'AUTOCOSTRUZIONE


Dopo il successo della prima edizione, a settembre 2015 torna EcoFuturo ad Alcatraz, il Festival delle EcoTecnologie e dell’Autocostruzione!


Non è soltanto una fiera di innovazioni ecotecnologiche, EcoFuturo nasce dall’incontro di alcune persone e realtà che insieme maturano una precisa consapevolezza: quella che in Italia esiste un patrimonio straordinario di idee, esperienze e progettualità che coinvolge l’ecologismo in tutte le sue diverse espressioni.


Un patrimonio troppo spesso invisibile. Associazionismo, imprese innovative, amministrazioni virtuose, mondo della ricerca e dell’informazione spesso rappresentano delle vere e proprie eccellenze, a livello europeo e in alcuni casi addirittura mondiale!


Eppure, paradossalmente, l’ecologismo nel suo insieme appare piuttosto debole, a nostro avviso soprattutto perché ancora estremamente frammentato. EcoFuturo si pone dunque l’obiettivo di costruire ponti, di far incontrare fra loro queste eccellenze, dare loro voce e visibilità attraverso una imponente rete di comunicazione (web, tv, radio, giornali…) e la possibilità di confrontarsi – in una cornice conviviale, creativa e cooperativa – per fare nascere nuove idee e possibili collaborazioni.


Perché il nostro futuro passa necessariamente da un conversione ecologica della società – a tutti i livelli – in cui tutti gli attori devono essere protagonisti.


E tutti insieme! Il Futuro è Eco e ognuno di noi ne è l’artefice con le proprie scelte.


(Troppo serio… avremmo dovuto anche dire che ci piace stare insieme, suonare, ballare, cantare, filosofare, brindare, guardare il tramonto, scrivere poesie, camminare, sperimentare, fare sogni e insieme realizzarli!)


Per tutte le altre informazioni vai al sito
 www.festivalecofuturo.it

domenica 16 agosto 2015

Strulgador - Tempo di more.. e di marmellate




Ferragosto. Quando tutti si preparano per mare, monti, fiumi,
pranzoni e cenette, noi strulga no, ci diamo invece alla marmellata di
more e sambuco: la più pesante da fare!


Si fa a staffetta: uno rimane a casa con le figlie, l'altro va a
raccogliere. Poi, se si sopravvive, si fa cambio fino all'imbrunire,
ed il giorno seguente si cuoce. Io e Lorenz abbiamo, per ogni pianta o
prodotto agreste che sia, delle aree (o macchie), che noi
chiamiamo "zone"; c'è la zona dell'iperico, quella dell'equiseto,
quella con gli ontani, e quelle delle more. Per le more, di zone ne
abbiamo molte, perchè ne servono tante e perchè se da qualche parte
non vengono bene, almeno c'è la scorta. Ogni anno è una sorpresa; non
si sa mai se riusciremo o meno a fare questa marmellata, gli
imprevisti climatici sono tanti: c'è l'anno in cui piove troppo e le
more marciscono ed il sambuco cade. C'è l'anno in cui sia more che
sambuco si essicano direttamente sulla pianta. Beh, ci sono anche gli
anni in cui va tutto bene. Quest'anno siamo a posto, c'è secco, ma i
frutti son maturati in tempo. Ci si arma di stivaloni, gerla,
cassette, e "rampino", ossia bastone con gancio, che serve per tirare
giù i rami o i tralci. Ieri toccava a me fare le more.


Comincio dalla zona più in giù, così non fa troppo caldo. Qualche
insidia c'è sempre; questa volta c'erano troppi insetti: mosche,
zanzare tigre, tafani bastardi. Avevo le gambe nere di zanzare, e i
tafani mi ronzavano intorno agli occhi, mentre altri mi succhiavano
sul collo. Puoi raccogliere alcune more che sporgono sui sentieri, o
puoi letteralmente buttarti nei rovi e trovare grappoli giganti!
Quando mi butto, lo faccio aprendomi un varco col rampino o con una
falce, poi a grandi falcate calpesto i tralci più grossi e spinosi e
mi addentro con la gerla. Dei tralci più piccoli me ne frego e mi
lascio graffiare stoicamente. E poi via che raccolgo, dando cricchi
sulle more che hanno sopra le cimici, e schivando le tele di certi
"ragnazzi" neri e gialli tipo api, che tessono così spesso che ci
fanno pure la cucitura a zig-zag e sembrano stoffe. La gerla si
riempie lentamente, e intanto assaggio queste bontà di frutti.
Talvolta trovo mele selvatiche o piante utili; così le raccolgo e le
infilo ai lati della gerla, che diventa mimetica. Sento e vedo tutto
quello che accade intorno a me, ma nessuno mi vede. Cerco d'essere
silenziosa e cauta, così talvolta incontro qualche animale: caprioli,
scoiattoli, uccelli vari.... Se intro cinghiali non è
buona cosa; se vado troppo vicino alla tana e ci sono dei piccoli,
la madre diventa furiosa. Entro nel selvatico, ne faccio parte; se
si avvicina un umano io mi nascondo, proprio come gli animali.
Quando ormai sono coperta di graffi, punture sanguinanti, spine
prurito, dichiaro chiusa la raccolta. Verso il contenuto della gerla
nelle cassette in auto: sono soddisfatta, sono tante e belle. Sono
le 20 e 40; non c'è più tempo per il sambuco, domani.

Barbara Pisa degli Strulgador

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Articolo in sintonia:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2012/09/calcata-il-tempo-delle-more-e-dellolmo.html

sabato 15 agosto 2015

Storia e origini del Ferragosto



La parola Ferragosto deriva dalle feriae Augusti, il riposo di Augusto, una festività pagana decisa dall’imperatore romano Ottaviano Augusto nel 18 avanti Cristo e si rifaceva in parte ai Consualia, le antiche feste delle religione romana dedicate a Conso, il dio dei granai e della fertilità, celebrate durante il periodo del raccolto e la fine dei lavori agricoli. Ferragosto aveva quindi lo scopo di mettere insieme un certo numero di giorni di riposo per consentire a chi aveva lavorato nei campi di recuperare le energie. I giorni di riposo erano accompagnati da feste e celebrazioni.

Tali celebrazioni che di solito venivano festeggiate in settembre alla fine del ciclo della stagione estiva, vennero spostata dall'imperatore Augusto all'inizio del mese che porta il suo nome.

Queste festività che raggiungevano il loro picco il 15 del mese, erano così radicate che la Chiesa decise di cristianizzarle, piuttosto che provare a sradicarle. 

Così, nel secolo VI, le Feriae Augusti vennero assorbite e trasformate nella celebrazione dell’Assunzione in cielo di Maria Vergine che, terminata la sua vita terrena, fu elevata alla gloria celeste con l’anima e con il corpo. 


A questo proposito, erano e sono celebrate tutt’oggi, in varie località italiane, imponenti processioni religiose. 

Pur se svolta in tono solenne però, la festa non perde il suo carattere fortemente popolare tanto che conserva l’uso delle scampagnate e delle gite fuori porta.

Antonio A.