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giovedì 17 novembre 2011

Una nuova rassegna stampa dal Nepal.

Il corrispondente dal Nepal per Viverealtrimenti, Oscar Salvador, continua a lavorare di buona lena per offrire a Viverealtrimenti buoni aggiornamenti da quella che e' una delle terre di elezione di questo blog-magazine (cliccare qui per la precedente rassegna stampa). Purtroppo le notizie, come spesso accade in paesi da quella parte del mondo, non sono entusiasmanti (per quanto anche in Europa ed in america ce la stiamo cavando benino, negli ultimi tempi, con avvenimenti poco auspicati). Oscar (autore, giova ricordarlo, di Di Kali ed altre storie con la Viverealtrimenti Editrice):

Gli accordi firmati due settimane fa tra i 7 Partiti di maggioranza e gli ex-ribelli Maoisti, sembrano resistere, nonostante inizino ad affiorare alcune difficoltà nell’implementare tutti i punti. Che sostanzialmente sono 4: integrazione e riabilitazione degli ex-guerriglieri Maoisti, restituzione da parte degli stessi delle proprietà di cui si sono impossessati durante le guerra, formazione di un nuovo governo, e stesura di una nuova costituzione. Sebbene gli accordi abbiano trovato largo consenso da parte di tutte le parti politiche, la fazione più estrema dei Maoisti, capitanata dal vice-segretario Mohan Baidya, l’ha rifiutata in toto, in quanto la ritiene essere una svendita dei diritti (e privilegi) acquisiti durante i lunghi anni di rivolta. (4 Novembre Party feud at its peak, Dahal tells CC meet – Dahal, Segretario Generale dei Maoisti, durante un congresso avverte che la lotta all’interno del Partito è all’apice) Una scissione all’interno dei Maoisti non sarebbe una buona notizia, in quanto pregiudicherebbe tutto il processo di pace; il Segretario Generale dei Maoisti Dahal “Prachand” ammette infatti che mantenere unito il Partito sia la prova più difficile. Un altro caso politico che ha fatto subito vacillare gli accordi, e creato un certo malcontento, riguarda la richiesta di grazia per un avvocato Maoista, Bal Krishna Dhungel, dichiarato colpevole di omicidio e condannato all’ergastolo. La scarcerazione si basa sull’amnistia per tutti i reati legati al periodo di guerra civile ma parenti della vittima e associazioni umanitarie contestano veementemente questo fatto (10 Novembre Dhungel case personal, court documents reveal – Documenti giuridici rivelano che il caso Dhungel è personale;10 Novembre Rights groups to protest if Dhungel pardoned – Gli attivisti per i diritti civili protesteranno in caso di grazia a Dhungel; 14 Novembre SC stays Dhungel pardon plea – La Corte Suprema conferma la richiesta di grazia). Venendo nel dettaglio dei punti dell’accordo, l’integrazione e la riabilitazione degli ex-guerriglieri Maoisti sembra procedere senza grossi intoppi, mentre la restituzione da parte dei Maoisti delle proprietà acquisite durante la rivolta sta incontrando numerosi ostacoli. Oltre alla già citata fazione del vice-segretario Mohan Baidya che rifiuta i patti, quindi chiaramente anche la restituzione delle proprietà, esistono poi numerose complicazioni di ordine pratico, in particolare stabilire il fato delle proprietà rivendute (9 Novembre 2011 Complications on the ground likely to affect their return – Complicazioni sul campo danneggiano la restituzione; 14 Novembre Maoist seize land ownership papers – Maoisti si impadroniscono di documenti di proprietà). Anche riguardo la costituzione del nuovo Governo stanno sorgendo alcuni problemi, in particolare per il numero di Ministri, che ha raggiunto l’esorbitante quota di 49 (14 Novembre Bhattarai Cabinet the largest ever – Il Governo di Bhattarai (Primo Ministro) il più grande di sempre). Questo è chiaramente il frutto di contrattazioni ottenute cercando di mettere d’accordo troppe parti e purtroppo in futuro rappresenterà uno spreco notevole di risorse ed energie. Va anche segnalata qualche scelta discutibile, come quella di Ministro dell’Energia per Surya Man Dong, avvocato Maoista accusato di omicidio. L’ultimo punto degli accordi, cioè la stesura di una nuova Costituzione, per il momento sembra essere quindi lasciato in disparte, seppur un avvocato della Corte Suprema ha chiesto formalmente di sapere dai Partiti politici quale sarà il tempo necessario per promulgare la nuova Costituzione (15 Novembre Disclose time required for Statute drafting – Dichiarate il tempo richiesto per la stesura della bozza della Costituzione). Terminato con questo il discorso sulla politica nepalese, possiamo quindi dedicarci ad altre notizie di tipo generale, provenienti dal Kathmandu Post. Partendo dalle notizie meno buone, bisogna segnalare un’ondata di maltempo, piuttosto anomala per questo periodo dell’anno, che si è abbattuta da circa due settimane su quasi tutto il paese; questo ha causato numerosi problemi di comunicazioni sia per i locali che per i numerosi turisti (6 Novembre 30 Domestic flights cancelled; Over 3.500 tourist stranded in Lukla – 30 voli interni cancellati; oltre 3.500 turisti bloccati a Lukla, sulla strada per il campobase dell’Everest; 14 Novembre Dense fog prompts flight cancellations – Nebbia provoca la cancellazione di voli). Chiaramente i disagi non si fermano agli aerei, basti pensare alle vittime del terremoto del 18 Settembre che stanno ancora vivendo in grotte (15 Novembre Quake victims living in cave – Vittime del terremoto vivono in caverna). Per citare invece una notizia di carattere puramente sociale (e nepalese) bisogna tornare indietro di qualche giorno, per trovare un articolo che riguarda la situazione sanitaria dei remoti distretti occidentali (10 Novembre Drive, open defecation co-exist in Far West – Lotta contro e defecazione all’aria aperta coesistono nei remoti distretti occidentali) Nonostante gli sforzi, non solo economici, la lotta a favore dell’utilizzo dei gabinetti, sembra una battaglia persa: dopo anni, l’83% della popolazione dei 7 distretti occidentali ancora non usa gabinetti. “Fattori come la mancanza di trasparenza, l’errato utilizzo di fondi e inutili interferenze politiche hanno reso i progetti ineffettivi” lamenta un ufficiale dell’Unicef, al quale fa eco un tecnico nepalese “Senza un effettivo monitoraggio e coordinazione tra i donatori e le organizzazioni l’obiettivo di rendere i distretti occidentali liberi dalla defecazione in pubblico sarà difficile da raggiungere”. Per finire con una buona notizia, è stato di recente lanciato un censimento dei leopardi delle nevi, che sta ottenendo risultati insperati (16 Novembre Three snow leopards spotted in lower Mustang – Tre leopardi delle nevi avvistati nel Mustang meridionale). Essendo il primo censimento di questo tipo in Nepal, c’è apprensione nella comunità scientifica nepalese, ma i primi risultati sembrano incoraggianti; le stime indicano la presenza di 300-500 esemplari di questo magnifico animale che vive sull’Himalaya tra i 5.000 e i 6.000 metri di altitudine.

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