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domenica 24 maggio 2015

Palmira come il Midwest... I califfi son tra noi!



Mentre i sicari del coacervo satanico Usa-Golfo-Turchia-Israele, vengono lanciati contro il sito millenario romano di Palmira, per sradicare, come in Iraq, oltre alle vite, la memoria storica, la coscienza collettiva e, dunque, l’identità e la consapevolezza di sé, dei popoli arabi organizzati in Stati, i cialtroni  si muovono ancora una volta, grottesche caricature di pretoriani imperiali, alla riconquista, pro domo eium, della Libia.

L’operazione jihadisti trogloditi e mozzateste viene avviata dalla Cia negli anni ’70, inviando alle madrasse islamiche di Afghanistan e Pakistan testi finto-islamisti che sollecitano alla guerra santa, alle stragi di infedeli e gli forniscono indicazioni su come allestire massacri di infedeli. Roba che nessun musulmano, tantomeno Saladino, si era mai sognato. Si trattava di rovesciare il legittimo governo comunista di Najibullah (poi impiccato a un lampione) che contro questa canea di barbari aveva legittimamente chiesto l’aiuto dell’URSS. 

Dal successo dell’operazione si è tratto l’incentivo di estenderla a tutti gli Stati nazionali arabi con il risultato, sotto gli occhi di tutti gli dei antichi che l’avevano ispirata, della distruzione totale dell’Iraq, della Libia, della Siria, della Somalia e  dello Yemen e con l’apertura del nuovo fronte euro-asiatico in Ucraina e in altri paesi, islamici o meno, della Federazione russa.
Finanziato da Washington e dai satrapi alleati, addestrato dagli istruttori Usa e dai  loro lanzichenecchi turchi e giordani, il coacervo mercenario Al Qaida-Al Nusra-Isis, è impegnato ora a obliterare questi paesi nel più profondo della loro essenza, polverizzandone l’anima e il corpo da Niniveh a Hatra, da Mosul a Palmira. Per i  quali siti della migliore storia umana qualche ingenuo si era immaginato un impegno universale a proteggere e perpetuare la civiltà, al limite con i caschi blù dell’ONU. Figuriamoci, dopo aver tanto brigato per cancellare varie civilizzazioni dalla faccia del pianeta, a forza di missili, TTIP, cibo tossico, malattie indotte e cellulari, sarebbe stato darsi la zappa sui piedi.


Si congiungono nell’intento le barbarie dei due Stati supercriminali, Usa e Israele, frustrati da un passato di civiltà di cui sono privi, e il feroce oscurantismo di dittature dinastiche in ansia per la collera dei propri popoli. Si noti il parallelismo tra l’apocalisse scatenata contro i paesi del Sud del mondo e, la strategia imperialista, iniziata con il Piano Marshall e la Nato e culminata con l’Unione Europea, che ora si completa con TTIP e TISA (Trattati di libero scambio Usa-UE), con i quali si sostituisce allo Stato di diritto lo Stato, o Non-Stato, del mercato. Cioè delle multinazionali della sopraffazione armata ed economica che farà di un insieme di non-più Stati, sotto il dominio tirannico delle èlites transnazionali nominate dalla Cupola e intrecciate alla criminalità organizzata, l’appendice coloniale dell’impero a guida Usraele. 

Un duo che, grazie alla truffa della “crisi”, esibisce oggi la più grande diseguaglianza sociale dai tempi degli schiavi nei campi di cotone e nelle filande di Manchester. Seguita a ruota dall’Italia del capobastone Renzi.

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