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lunedì 31 ottobre 2016

L'Italia trema - L'imprevisto ci attende....


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L'ITALIA TREMA, il suo CUORE TREMA, ogni Italiano sta tremando e sente in fondo al cuore un rimescolamento di emozioni la prima di tutte: la paura!
Una paura atavica, profonda: paura dell'ignoto, dell'imprevisto, dell'incontrollabile, della morte.


Questa generazione che ha sprecato tempo facendosi dirigere da strumenti tecnologici che hanno saputo plasmare le menti e le coscienze, ora si trova davanti a una realtà che non aveva previsto e che si sta rivelando totalmente imprevedibile.
Tutte le macchinazioni perverse, messe in atto nella totale inconsapevolezza di qualcosa che ci sovrasta e che esige di essere riconosciuta e onorata, ora stanno crollando come gli edifici che si polverizzano con le scosse!
Il cuore urla e trema, è un richiamo sordo, disperato, profondo: dove sei andato a finire? dov'è il tuo cuore cosa ne hai fatto?
Ciascuno si interroghi.....


Il 30 ottobre 2016 la scossa delle 7,41 forte, lo strazio e la paura si impossessano del centro, del cuore, ero lì come un'osservatrice di ciò che mi stava accadendo intorno.
Esco dalla porta e mi affaccio Paola e Marco terrorizzati: i parenti a S: Severino..... Chissà....


Tutti noi abbiamo amici e parenti sparsi un po' ovunque e data la forza della scossa sappiamo già che c'è stato un crollo o più crolli chissà dove. le linee del telefono non rispondono anche la DSL stenta. Questa volta è Narni.....
Siamo lì a fare colazione e tutto diventa all'improvviso più concitato.
Chiamo Ambra, è in salvo nel Veneto, aveva deciso di andare a trovare il padre. Quando però riesco a parlare con Jonas lo spavento è più palpabile, la scossa è stata molto forte.


Riprendiamo la centratura e ringrazio Dio per avermi dato questa casa sicura in un luogo sicuro.


Ad un tratto ci accorgiamo che il tempo corre.e le persone che formano il gruppo stanno per arrivare, solo Ylenia Morelli, che abita a Macerata manda un sms per dire che data la situazione arriverà un po' in ritardo.


Nessuno di noi parla ma dentro registriamo lo stupore: il gruppo c'è!
I partecipanti arrivano alla spicciolata così, in religioso silenzio, ognuno ha nel cuore i familiari e gli amici, ma abbiamo deciso: vogliamo lavorare per riparare i danni, le ferite, avere delle risposte al dolore che quotidianamente proviamo, più o meno forte o addirittura rimosso.


Ci sciogliamo con la bioenergetica e il gruppo si compatta, entra in sintonia, è concentrato.


Uno dopo l'altro gli argomenti ci introducono in dinamiche sconosciute ma stranamente familiari, osserviamo, ascoltiamo, agiamo e qualcosa si scioglie, qualche armadio si apre e compare il temuto scheletro che ormai non fa più paura perchè lo vedo, lo riconosco, lo comprendo.

Durante la pausa pranzo si mangia, il tono è sommesso, pacato, benedicente.
Tutto ha un senso, tutto è perfetto.


Il buon cibo condiviso ci fa assaporare la mano e le usanze dei vari componenti il gruppo e si crea una bellissima sinergia. Il silenzio però domina l'ambiente, il cuore ha bisogno di riflessione e di calma: di ritrovare il centro.


Nel pomeriggio arrivano due nuove componenti e l'energia si rimescola, il lavoro continua portando nuove ferite, nuove domande che esigono risposte, nuove scelte da fare, nuove paure da lasciar andare.


Tutti accusiamo una certa stanchezza ma è giusto andare avanti perchè ognuno possa portarsi a casa un po' di pace e di serenità vera!


Il 29 ottobre è stata una giornata importante, un segno, in un mondo sconquassato, una possibilità di rinascita dalle macerie di un passato ormai passato appunto, che ha bisogno di lasciare lo spazio a energia nuova e vitale a una vera rinascita nella pace, nell'amore nella solidarietà per poter creare abbondanza e prosperità.


Sento che L'Italia ha bisogno di questo e gli elementi ce lo fanno capire, ogni istante.
Scuotiamo le nostre anime e beviamo il coktail che si produce, senza timore di sbagliare o di ricevere nuovi rifiuti o nuovi abbandoni o nuove ferite, così si cresce sperimentando e superando le paure e le incertezze con un coraggio nuovo, come facevano i guerrieri di un tempo, i nostri antenati che si affidavano alla contemplazione della natura e da lì traevano forza, energia e idee.


Tutto è nella perfezione... anche il terremoto.


Che Dio ci benedica e ci protegga tutti! Un grande abbraccio...

Patrizia Cavallo

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