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sabato 9 marzo 2013

Freccia 45 - Basta autorizzazioni per la vivisezione senza anestesia


Freccia 45

E-MAIL DI PROTESTA DA INVIARE AL MINISTERO DELLA SANITA'


segreteriaministro@sanita.it, segreteria.cardinale@sanita.it, alimentivet@sanita.it,f.salerno@sanita.it, m.ianniello@sanita.it, pg.facelli@sanita.it, sanita.animale@sanita.it,v.curella@sanita.it, u.santucci@sanita.it, s.bonati@sanita.it, c.cicero@sanita.it,c.campagnoli@sanita.it, d.dechiara@sanita.it, ufficiostampa@sanita.it,urpminsalute@sanita.it, r.matassa@sanita.it, g.ferri@sanita.it, tutela.animale@sanita.it,g.botta@sanita.it

Con la presente vi chiediamo di revocare immediatamente le due autorizzazioni in deroga concesse alla società Menarini per effettuare esperimenti su animali e senza anestesia.

Tale richiesta si fonda, innanzitutto, su importantissime considerazioni di carattere etico: la RTC Research Toxicology Centre S.p.A., appartenente al gruppo farmaceutico Menarini, svolge sperimentazioni estremamente cruente e senza anestesia su esseri senzienti che dovrebbero ricevere ben altra tutela da uno Stato che voglia dirsi civile!

A questo ineludibile aspetto si aggiunga che è scandaloso che un Ministero della Repubblica conceda autorizzazioni a una società come la Menarini:
- i cui vertici sono sotto processo per un caso gravissimo di frode che ha causato danni per quasi un miliardo di euro allo Stato e alle ASL;
- i cui azionisti di riferimento e membri del Consiglio di Amministrazione si sono resi protagonisti di un caso eclatante di evasione fiscale, in relazione alla quale hanno patteggiato con il versamento di circa 400 milioni di euro;

- per la quale era stato richiesto il commissariamento dai PM titolari delle indagini per il caso di frode sopra citato.
Con quale criterio lo Stato Italiano e il Ministero della Sanità che ne costituisce, in questo ambito, il “braccio operativo” concedono autorizzazioni a una società che si è resa protagonista di casi così gravi?

La legge italiana prevede la sospensione dell’attività commerciale da 1 mese a 6 mesi in caso di mancata emissione di scontrini fiscali per oltre 50.000 euro di importo e questo Ministero continua a concedere autorizzazioni a una società che ha frodato lo Stato (tra imposte ed eccessivi rimborsi di farmaci) per almeno 1 miliardo e mezzo di euro?

Non vi è per voi altra “onorevole” soluzione che quella di revocare, con effetto immediato e sine die, le autorizzazioni concesse a RTC e, più in generale, a tutte le società del Gruppo Menarini.

In attesa di un Vostro urgente riscontro in merito.


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Buone Notizie:

OTTIME NOTIZIE: MENARINI E RTC RINUNCIANO ALLA SPERIMENTAZIONE SUGLI 8 BEAGLE ARRIVATI DAL BELGIO

Dopo la notizia diffusa congiuntamente da Freccia 45, Coordinamento Fermare Green Hill e Comitato Montichiari Contro Green Hill, si è creata una enorme attenzione e mobilitazione per salvare gli 8 beagle in arrivo a Pomezia ai laboratori della RTC.

In seguito a questa pressione mediatica, alle migliaia di mail e alla protesta non-stop davanti ai cancelli dell’azienda, RTC ha diffuso un comunicato stampa in cui afferma di rinunciare alla sperimentazione su questi cani e di essere disposta a darli in affido alle associazioni.


VitaDaCani Onlus si è già proposta, con nostro pieno appoggio, per questo lavoro. L’associazione ha già esperienza nel campo e un progetto chiamato DL4 nato specificatamente per il recupero di animali dai laboratori.

La decisione di RTC e Menarini è solo la risposta ad un movimento che finalmente ha messo allo scoperto la sofferenza degli animali nei laboratori. Non è più rimandabile un serio dibattito scientifico e legislativo sulla sperimentazione animale, che porti alla fine di questa pratica inaccettabile dal punto di vista etico e priva di basi scientifiche, che ogni anno continua a uccidere quasi un milione di animali solo in Italia (senza anestesia e spesso vittime di puro sadismo, che nulla ha a che fare con la scienza-ndr).

La vivisezione ha sempre avuto a sua difesa il segreto ed il silenzio, nessuno deve sapere ciò che accade oltre le porte dei laboratori e degli
stabulari. Ma quando gli animali vengono visti o se ne conoscono le storie e il destino, tutto cambia.
Questi 8 beagle sono diventati in soli due giorni il simbolo degli animali che muoiono nei laboratori di ricerca e per loro si sono mobilitate tante
persone e associazioni. Se veramente RTC manterrà l’impegno di darli in adozione, siamo davanti ad un fatto senza precedenti che è il risultato di
una lotta che da anni stiamo portando avanti e che deve continuare, fino alla fine della vivisezione(pura dimostrazione di sadismo schizofrenico dei vivisettori, molto spesso medici che hanno fallito l’esame di stato per l’esercizio della professione e che sfogano la loro frustrazione su esseri inermi e senza voce, anche perché vengono tagliate loro le corde vocali, da svegli – ndr)
I cani ordinati dal Belgio il 6 marzo 2013 sono solo la punta di un sistema che ogni anno vede morire 900.000 animali di varie specie nei
laboratori italiani (milioni e milioni in tutto il mondo – ndr).
Il tema della vivisezione è scottante e le industrie farmaceutiche hanno paura, annullano i voli della tortura ed ipotizzano come raggirare controlli, comunicazioni ed autorizzazioni. Il movimento di attivisti e l’appoggio dell’opinione pubblica sono riusciti più volte a bloccare i viaggi della morte. Questo ne è solo l’ennesimo esempio.

Per continuare a svelare il segreto della vivisezione e “abbattere i muri di silenzio” Coordinamento Fermare Green Hill e Comitato Montichiari
Contro Green Hill hanno già indetto un corteo nazionale a Milano sabato 20 aprile.


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