Allo specchio - Affresco di Carlo Monopoli
Il Movimento Per il Bene Comune ha proposto davanti al Tribunale di Roma un ricorso d’urgenza per inibire al Partito Democratico l’utilizzo della dicitura “Bene Comune”.
Come è noto il PD ha caratterizzato la fase delle primarie utilizzando la dicitura “Italia Bene Comune” nonostante il simbolo ed il nome del nostro Movimento fossero regolarmente depositati presso il Ministero dell’Interno che già dal 3 marzo 2008 ne attestava la regolarità e nonostante la denominazione “Bene Comune” sia stata da noi registrata presso l’Ufficio Marchi e Brevetti.
“Ci aspettiamo che la magistratura intervenga per impedire un atto illegittimo, come spiegato nel ricorso avanzato al tribunale capitolino nel quale si rileva che la diffusione di tale materiale ed il riferimento al nostro nome genera confusione negli iscritti alla nostra compagine, i quali, indignati per la ritenuta vicinanza o alleanza al Partito Democratico, ci hanno inviato numerose comunicazioni di contestazione” spiega la Presidente Monia Benini.
“Inoltre, dato che stiamo promuovendo in tutto il paese un progetto – quello delle assemblee sovrane delle comunità - completamente distinto e distante dai partiti che hanno già governato, basato sul concetto di democrazia quale bene comune, chi glielo spiegherà a tutti i cittadini italiani che noi siamo un’altra cosa rispetto al PD?
Da un partito che si propone un rinnovamento della politica ci aspettavamo un comportamento impostato ad una effettiva correttezza.
Disporre arbitrariamente del nostro nome senza nulla chiedere ci appare come condotta connotata da arroganza e senso di impunità.
Pur apparendo come un confronto tra Davide e Golia, procederemo a tutelare il nostro nome e simbolo in tutte le sedi. Nonostante la nostra povertà di mezzi, considerato che non possiamo contare, come il PD, su un lauto finanziamento pubblico travestito da rimborso elettorale"
Movimento per il Bene Comune
Tel. 335 8475749
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