Sono andato a passeggiare nel parco della Rocca di Spilamberto (Mo). Il portone d’entrata resta aperto giorno e notte e un grosso varco nella rete, a fianco del Cancello d’accesso al fiume, da mesi non viene riparato. Si nota una scarsa cura di manutenzione. Il sito si presenta modificato: è stato allargato ed inghiaiato il viale che precede verso est. Un rullo compressore, ancora presente, aveva ben pressato il terreno anche alla base di abeti bianchi e di altri alberi, pregiudicando il benessere delle radici.
La siepe di laurus cerasus, che fiancheggiava il vialetto, era stata tolta qualche mese fa, ma non soddisfatti di ciò hanno completamente sradicato anche quella lunghissima presente da Nord a Sud, per tutta la lunghezza del parco stesso. Magnifica siepe convivente in equilibrio con gli altri alberi del parco.
Si continua a tagliare piante dove si dovrebbe piantumarne. Si resta senza parole al ricordo dei magnifici alberi centenari del giardino pensile della Rocca stessa tolti alcuni anni fa per fare spazio a rari pranzi, ora quel giardino ha un aspetto di desolante abbandono.
F. (27 Dicembre 2021)
Nota
Abbiamo pubblicato una mail tra le tante su quanto è accaduto a ridosso delle feste Natalizie. Lo spettacolo è sconfortante. Qui si continua non solo a segare alberi ma adesso pure le siepi!
Nota due
Vista la situazione occorre un dispositivo che imponga la giunta ad informare per tempo Il consiglio comunale del taglio di ogni pianta e di permettere al Consiglio Municipale di dire l’ultima parola su ogni albericidio e siepicidio.
Nota tre …del Paradosso
Per disinquinare l’aria servirebbero 1000 miliardi di nuove piante, a Spilamberto , stante il numero degli abitanti, si dovrebbero piantare cica 48.000 mila piante. Però qui si continua a tagliare e tagliare commettendo dei veri e propri albericidi e siepicidi. Ricordiamoci che gli alberi sono dei viventi indispensabili alla sopravvivenza umana.
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