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martedì 5 aprile 2016

UE. Sommersi dai rifiuti...



Eurostat rende noti i dati relativi alla produzione di rifiuti urbani nell'Unione Europea (di seguito EU) nel 2014, la quantità di rifiuti urbani prodotti a persona nel 2014 è stata pari a 475 kg. Nel 2013, invece, ogni cittadino europeo, aveva prodotto in media 481 kg di rifiuti urbani.

Il dato del 2014 fa registrare un meno 10% rispetto al picco di 527 kg per persona raggiunto nel 2002. Dal 2007, la produzione di rifiuti urbani per persona è costantemente diminuito posizionandosi al di sotto del livello raggiunto a metà degli anni '90.
Dei 475 kg di rifiuti urbani generati a persona in UE nel 2014, 465 kg sono stati trattati:
  • il 28% è stato riciclato,
  • un altro 28% è finito in discarica,
  • il 27% è stato incenerito,
  • il 16% è stato compostato.
La quota di rifiuti urbani riciclati o compostati in UE è in costante aumento nel corso del tempo, dal 17% nel 1995 al 44% nel 2014.
La quantità di rifiuti urbani generati varia in modo significativo nei diversi Stati membri dell'UE. La Romania (dati 2013), la Polonia e la Lettonia hanno le quantità più basse di rifiuti prodotti nel 2014, meno di 300 kg pro capite, seguite dalla Repubblica Ceca e dalla Slovacchia, entrambe con poco più di 300 kg per persona.
Alla estremità opposta, la Danimarca, che con 759 kg per persona, ha raggiunto la più alta quantità di rifiuti prodotti nel 2014, seguita da Cipro, dalla Germania e dal Lussemburgo, con importi inferiori, ma superiori a 600 kg per persona.
Danimarca, Germania, Cipro, Malta sono alcuni dei paesi che hanno avuto un aumento nella produzione dei rifiuti urbani dal 2013 al 2014.
Con valori compresi tra 500 e 600 kg per persona, invece, si posizionano Malta e l'Irlanda (dati 2013), l'Austria, l'Olanda, la Francia e la Grecia.
Sotto i 500 kg si posizionano paesi come il Belgio, la Bulgaria, la Spagna, l'Italia, il Portogallo, la Lituania, la Slovenia, la Finlandia e la Svezia.
Per quanto riguarda, in particolare, la produzione pro capite di rifiuti urbani nel nostro Paese nel 2014, ricordiamo che essa si è attestata a 488 kg, di poco superiore al dato medio europeo. Il dato nazionale si differenzia in base all'area geografia:
  • al Nord Italia il procapite è stato pari a 496 kg/anno,
  • al Centro Italia il procapite si è attestato a 547 kg/anno,
  • al Sud Italia il procapite è risultato pari a  443 kg/anno.
Non solo le quantità ma anche i metodi di trattamento differiscono tra gli Stati membri dell'UE.
Nel 2014, quasi la metà dei rifiuti urbani è stato riciclato in Slovenia (49%) e in Germania (47%). Il compostaggio è più comune in Austria (32%), in Olanda (27%) ed in Belgio (21%). Insieme, riciclaggio e compostaggio, contabilizzati nel 2014, interessano circa i due terzi (64%) dei rifiuti trattati in Germania ed in Slovenia (61%), e riguardano il 58% in Austria , il 55% in Belgio ed il 51% in Olanda.

Almeno la metà dei rifiuti urbani nel 2014 è stato incenerito in Estonia (56%), Danimarca (54%), Finlandia e Svezia (entrambi al 50%), mentre le percentuali più elevate di rifiuti urbani smaltite in discarica sono state registrate in Lettonia (92%), Malta (88%),Croazia (83%), Romania (82% nel 2013), Grecia (81% nel 2013), Slovacchia (76%), Cipro (75%) e Bulgaria (74%).

(Fonte: Eurostat)

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