Un
dialogo intergenerazionale su alcune questioni di politica
internazionale e nazionale
http://oraprosiria.blogspot.it/2015/03/padre-daniel-ai-reporter-di-guerra-che.html
M:
Ho
letto l’articolo, è interessante, ma sinceramente alcuni passaggi
del documento non mi convincono, in particolare quando si parla di
libero sistema multipartitico in Siria prima della guerra civile e
del ruolo di "buono" di Putin.
C:
Quello che ci fanno apparire i media tradizionali non è la realtà.
Forse sarò vittima dei complottisti, ma credo che ci sia un progetto
di mettere all'angolo la Russia (se non di scatenare una vera e
propria guerra), si vedano le sanzioni che recentemente l’UE ha
emanato contro questo Stato e che si sono puntualmente ritorte contro
di noi (specie di noi Italiani che esportavamo là i nostri prodotti
di eccellenza, basta chiedere in un qualche grosso caseificio),
mentre gli Stati Uniti si stanno attrezzando per esportarci i loro
combustibili fossili, che ovviamente costeranno ben di più del gas
russo.
Putin
non è un santo, ma non vi erano problemi con la Russia prima che
questa si mostrasse così sostenitrice della Siria (a differenza di
tanti altri paesi, europei, arabi,ecc.) che come è un punto
nevralgico nel Mediterraneo, con i depositi di gas che ci sono in
quella zona e che credo facciano gola ad un paese molto amico degli
USA che ha sulla propria bandiera una stella a sei punte.
Sicuramente
ho fatto un po' di confusione (ma non tanta), e la cosa è molto
molto complessa, e proprio per questo credo sia da seguire con molta
attenzione (parlo proprio della situazione mondiale).
Mi
risulta che Assad sia stato eletto con elezioni democratiche.
Queste
cose devono farci riflettere anche sulla nostra situazione italiana,
non facciamocela scappare di mano. Bisogna vigilare affinchè non
venga meno la democrazia. Ad esempio: Il Senato? Non serve a niente e
dobbiamo risparmiare! Togliamolo pure! Abbiamo bisogno di una
maggiore governabilità? Premi di maggioranza a chili, così il
partito che sarà stato eletto (con l'astensionismo galoppante che
c'è) dal 20% della popolazione (50% di votanti sul totale, il 40%
votano), quindi il 20% DELLA POPOLAZIONE, prende il premio di
maggioranza, per cui il 20% della popolazione decide il parlamento
che ci terremo in futuro.
Sono
contenta che ci siano dei bravi giovani che si sono re-innamorati
della politica, spero che non se ne disinnamorino ma che guardino
bene oltre l'apparenza e scavino in profondità.
Dimenticavo:
quando ero piccola c'erano i due blocchi, la Nato ed il Patto di
Varsavia. Dopo la caduta del muro di Berlino il Patto di Varsavia si
è sciolto, mentre la Nato è ancora lì, viva e vegeta e non fa
altro che introitare nuovi paesi. Guarda caso l'Ucraina ha già fatto
domanda o c'è già entrata e così altri paesi dell'ex URSS
(Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia,
Slovenia, Romania, Bulgaria, Croazia e Albania). Ma se prima i due
blocchi avevano uno scopo deterrente-difensivo, ora, a che deve
servire la Nato (domanda retorica)? E soprattutto a noi italiani,
siamo sicuri che ci convenga restarci e tenerci le basi in Sicilia e
a Vicenza e non so dove ancora, così al primo accenno di guerra
bombardano le nostre basi, mica quelle americane?!
M: Mi spiego meglio: credo ci sia un braccio di ferro tra Occidente e Russia che va avanti da tempo e sia una parte che l'altra ha le proprie ragioni e i propri torti. In politica, ed in particolare in quella legata alle relazioni internazionali, non ci sono buoni e cattivi ma tutti si muovono per interessi, chiaramente. Non sono vittima della propaganda anti-Putin o simili, tuttavia, è difficile non prendere in considerazione la guerra in Ucraina se vogliamo analizzare la vicenda delle sanzioni alla Russia e delle "contro-sanzioni" russe che colpiscono i nostri comparti enogastronimici, in particolare. La guerra in Ucraina è stata portata a quei livelli da Putin, che certamente ha reagito ad un colpo di stato da parte di forze filo-occidentali a Kiev, ma, ripeto, siamo a questi livelli per il volere di una persona. E non è affatto singolare che uno degli oppositori di Putin che criticava l'intervento russo in Ucraina sia stato ucciso. Ovviamente per le autorità di Mosca sono stati un branco di ceceni e chi è stato arrestato ha confessato. Ma sto andando fuori tema. Siamo a quei livelli in Ucraina perché la Russia vuole tutelare interessi in quel Paese e per farlo lo destabilizza. Per questo non credo proprio alla sua innocenza.
Chiaramente
i vari campi "caldi" delle crisi internazionali non sono
scollegati tra loro, ma sulle sanzioni secondo me la vicenda siriana
c'entra meno di quella Ucraina. A proposito di Siria, ti vorrei far
leggere una breve descrizione del sistema politico, che trovi qui.
E' veramente difficile parlare di libere elezioni e democrazia. Una
famiglia governa dagli anni '60.
Più
in generale, il mio pensiero non è filo USA o filo Russia, non è nè
pro-NATO nè anti-NATO. Semplicemente, le potenze mondiali (che siano
superpotenze militari o energetiche poco cambia) non sono mai mosse
da "buone intenzioni" per cui posso anche essere d'accordo
sul fatto che gli Stati Uniti provano a venderci energia ricavata dai
loro combustibili fossili, ma mentre magari biasimo loro, non mi
schiero neanche dall'altra parte. La Russia è inaffidabile, Gazprom
può tranquillamente tagliarci le forniture solo se Putin si sveglia
male, la Libia è probabilmente il Paese più instabile di tutto il
nord-Africa e non possiamo sperare che buona parte della nostra
energia (1/10 dell'energia consumata in Italia proviene dalla
Libia) sia garantita dalla milizia "buona" che prende il
controllo dei giacimenti. Probabilmente solo l'Algeria e la Norvegia
sono Paesi affidabili dai quali dipendiamo.
Io
la vedo così: se continuiamo a vedere il mondo simpatizzando per una
parte piuttosto che per l'altra, secondo me perdiamo di vista
l'obiettivo. Cioè, se parliamo di energia, il tema non è "meglio
dagli USA o meglio dalla Russia", il tema è essere meno
dipendenti e più autosufficienti, possibilmente in un modo meno
impattante per l'ambiente.
La democrazia non viene meno se il Senato continua o no ad esistere (io credo che possiamo fare come la maggior parte dei paesi europei che sono unicamerali, per quanto riguarda il pieno potere legislativo: ma è più per motivi di velocità e semplificazione della macchina statale) ma se un Paese può fare delle politiche che i suoi stessi cittadini hanno deciso. Potremmo fare tutte le elezioni che vogliamo, ma se la politica energetica la decidono la Libia e la Russia piuttosto che gli Stati Uniti, se le politiche del lavoro la decidono enti non eletti come il Fondo Monetario Internazionale (in questo caso parlo più della Grecia, dell'Irlanda ecc, più che dell'Italia), se la politica monetaria non è sotto il controllo di nessuno (BCE, un ente a sé...oggi diciamo "per fortuna", ma in futuro?) qual è il contenuto della democrazia? Questi secondo me sono quesiti da porsi.
La democrazia non viene meno se il Senato continua o no ad esistere (io credo che possiamo fare come la maggior parte dei paesi europei che sono unicamerali, per quanto riguarda il pieno potere legislativo: ma è più per motivi di velocità e semplificazione della macchina statale) ma se un Paese può fare delle politiche che i suoi stessi cittadini hanno deciso. Potremmo fare tutte le elezioni che vogliamo, ma se la politica energetica la decidono la Libia e la Russia piuttosto che gli Stati Uniti, se le politiche del lavoro la decidono enti non eletti come il Fondo Monetario Internazionale (in questo caso parlo più della Grecia, dell'Irlanda ecc, più che dell'Italia), se la politica monetaria non è sotto il controllo di nessuno (BCE, un ente a sé...oggi diciamo "per fortuna", ma in futuro?) qual è il contenuto della democrazia? Questi secondo me sono quesiti da porsi.
Sul
premio di maggioranza, io non lo vedo scandaloso ma solo perchè
siamo di fronte ad una differenziazione del pensiero e del voto (per
certi versi è un bene, per altri meno), tempo fa avevamo due partiti
capaci di attirare almeno il 70% dei voti, questo faceva sì che si
potesse avere un buon equilibrio tra rappresentanza popolare e
governabilità in parlamento (uno dei partiti maggiori si poteva
alleare con qualcuno dei più piccoli per avere più del 50% dei
seggi). Oggi se mettiamo insieme i due partiti che hanno preso più
voti nel 2013, a stento arriviamo al 50%. Se dovessimo continuare ad
avere un proporzionale puro, non avremmo un governo che possa fare
qualcosa, in qualsiasi campo. Paesi come Francia e Gran Bretagna
hanno sistemi maggioritari dove un partito che vince prende il seggio
e gli altri, votati comunque da elettori, non prendono nulla. E
Francia e Gran Bretagna godono di una democrazia in maggior salute
della nostra.
Conclusione
di C.: un esempio di dialogo in cui si cercano di capire, senza
troppi preconcetti, le idee dell'altro, per poter avere se possibile
un'immagine più chiara della situazione che stiamo vivendo....
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