Non mi dichiaro vegetariana, ma penso che se tutti mangiassero la poca carne che mangio io andrebbe già bene, sia dal punto di vista nutrizionale, che da quello etico.
Per quel che riguarda il discorso sulla “pietà” che dovremmo provare per gli animali come esseri viventi in grado di soffrire al momento della macellazione…….. beh, anche qui bisogna distinguere le situazioni. Nei macelli si cerca di fare in modo di risparmiare agli animali, prima e durante le operazioni di macellazione, “inutili sofferenze”.
Lo stordimento preventivo, fatto con diversi metodi, è obbligatorio per legge, a parte le eccezioni per motivi religiosi (ebrei e musulmani). Tempo fa lessi un libro di una donna autistica, Temple Grandin, che si intitola “La macchina degli abbracci”, che spiega come lei, avendo questo “problema” con cui, grazie all’amore e alla cura dei suoi genitori ha imparato a convivere, sia diventata una dei massimi esperti in America, dove sono molto sensibili a certe problematiche di benessere animale, nella progettazione dei percorsi da far fare agli animali nei macelli per arrivare al “campo di morte”, evitando per quanto possibile, la paura. Pare che questa donna, ripeto autistica, sia capace di “sentire” e di “vedere” come sentono e vedono gli animali e quindi di capire come vanno trattati.
Comunque senza voler insistere sul discorso etico, che ci porterebbe troppo in là, ritengo che sia bene riflettere su tutto ciò che facciamo ed immettiamo nel nostro organismo sotto forma di cibo. La considerazione e attenzione dimostrate sono un’indicazione della propensione verso una dieta naturale e verso la presa di coscienza ecologista. Infatti la cosa importante è essere consapevoli e non ingozzarsi solo per motivi di ghiottoneria. D’altronde il desiderio da parte delle giovani donne per la carne, secondo me, ha anche una ragione fisiologica... Infatti presso le antiche società matristiche la carne era riservata alle donne in età feconda, che perdono con le mestruazioni o l’allattamento parecchie sostanze.
Lo stordimento preventivo, fatto con diversi metodi, è obbligatorio per legge, a parte le eccezioni per motivi religiosi (ebrei e musulmani). Tempo fa lessi un libro di una donna autistica, Temple Grandin, che si intitola “La macchina degli abbracci”, che spiega come lei, avendo questo “problema” con cui, grazie all’amore e alla cura dei suoi genitori ha imparato a convivere, sia diventata una dei massimi esperti in America, dove sono molto sensibili a certe problematiche di benessere animale, nella progettazione dei percorsi da far fare agli animali nei macelli per arrivare al “campo di morte”, evitando per quanto possibile, la paura. Pare che questa donna, ripeto autistica, sia capace di “sentire” e di “vedere” come sentono e vedono gli animali e quindi di capire come vanno trattati.
Comunque senza voler insistere sul discorso etico, che ci porterebbe troppo in là, ritengo che sia bene riflettere su tutto ciò che facciamo ed immettiamo nel nostro organismo sotto forma di cibo. La considerazione e attenzione dimostrate sono un’indicazione della propensione verso una dieta naturale e verso la presa di coscienza ecologista. Infatti la cosa importante è essere consapevoli e non ingozzarsi solo per motivi di ghiottoneria. D’altronde il desiderio da parte delle giovani donne per la carne, secondo me, ha anche una ragione fisiologica... Infatti presso le antiche società matristiche la carne era riservata alle donne in età feconda, che perdono con le mestruazioni o l’allattamento parecchie sostanze.
di Caterina Regazzi, veterinaria
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Un nugolo di animalisti
arrabbiati si è scatenato contro Caterina, andate a leggere i
commenti nel post (e se volete lasciate anche voi un commento).
Caterina risponde: “Devo dire che sono rimasta stupita del numero
dei commenti ricevuti su questo post.... non che mi aspettassi una
condivisione del mio sentire, come è stato detto in uno dei
commenti, "nessuno ha verità assolute" e quella da me
espressa non è neanche la MIA di verità, in quanto, per fortuna
credo di avere una certa elasticità mentale per cambiare opinione
senza vergognarmi, e per accettare le posizioni altrui, per quanto a
volte possano apparire ai più, estreme, come quelle dei vegani.
Diciamo che essendo tutti su questa Terra sarebbe bene mostrare un
po' più di tolleranza evitando di classificare come "assassinio
di questa portata" la macellazione degli animali, attività
perfettamente tollerata dalla nostra legislazione e dalla
maggior parte degli abitanti di Italia e del mondo, per non parlare
poi delle popolazioni che per motivi religiosi, richiedono che la
macellazione venga effettuata senza stordimento preventivo... o di
popolazioni tribali che ancora vivono quasi esclusivamente di caccia
e pesca. Devo poi deludervi in quanto sono una veterinaria pubblica e
per lavoro frequento sia gli allevamenti intensivi di bovini da
latte, da carne, suini da riproduzione e da ingrasso, galline
ovaiole, conigli e saltuariamente ho dovuto fare l'ispezione in
macelli di bovini, ovini, equini (pure quelli), pollame e conigli.
Non che mi ci diverta, ma sono consapevole della sofferenza degli
animali da allevamento, ALMENO SECONDO LA MIA SENSIBILITA' e a volte
cerco, quando sono davanti ad un bovino che sta per entrare nella
sala di macellazione, come fa naturalmente Temple Grandin, di cercare
di capire quello che sta provando. Probabilmente gli insulti
che a volte si rivolgono a persone che hanno solo l'ardire di dire
sinceramente la loro opinione possono essere oltremodo violenti. Io
nel mio scritto mi sono limitata a cercare di invitare alla
moderazione nell'uso della carne, limitando la sofferenza degli
animali, e ne ho ricevuto in cambio, da cosiddetti animalisti, parole
violente ed insulti... Forse che la dieta vegana alimenta
l'aggressività...? Ripeto, personalmente mi ritengo una non
vegetariana "che non mangia carne".... il mio cane ed i
miei gatti però si.... e i vostri? Comunque forse è meglio, come
qualcuno mi ha consigliato in un commento, se vado a fare un po' di
lavoro a maglia...."
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Mio commentino:
Peccato, questa mancanza di equanimità e di capacità di esprimere le proprie idee e raccontare le proprie esperienze di vita in un percorso evolutivo non rende merito a diversi animalisti che qui si sono espressi.
Strano che questo breve scritto di Caterina, che potrebbe essere quasi considerato un appunto, un commento aggiuntivo ad un suo precedente articolo sullo stesso tema sia stata la causa scatenante di una alzata di scudi vegana... (vedi post su: http://www.aamterranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Rapporto-con-gli-animali-e-alimentazione-bioregionale.
Mea
Culpa...
Sono
dispiaciuto della piega che la discussione sull'alimentazione e sul
rapporto uomo animali ha preso.... (vedi:
http://www.aamterranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Essere-vegetariani-senza-esserlo).
Per
me che sono vegetariano ed animalista da oltre quaranta anni non pensavo che la
foga ideologica assumesse tale virulenza sino a completamente
dimenticare la "decenza" ed il rispetto fra esseri
umani. Altro particolare agghiacciante è che da una parte c'è una
persona identificabile con nome e cognome e dall'altra una serie di
"troll" con nick name che si possono permettere di vomitare
insulti impunemente. Questo è grave...
L'ideologia
vegana porta a questo rancore? L'amore per gli animali porta
all'esclusione dell'umano?
Sicuramente
il problema risiede nel vincolo "ideologico" che è
alla radice di una scelta evidentemente non corrispondente alla
propria natura. Se fosse corrispondente alla propria natura non
porterebbe a simili risultati malsani, risultati che vediamo spesso
manifestarsi anche in atteggiamenti estremisti religiosi, come
nel caso di cristiani, ebrei, musulmani, fondamentalisti
ed ottusi.
Peccato, questa mancanza di equanimità e di capacità di esprimere le proprie idee e raccontare le proprie esperienze di vita in un percorso evolutivo non rende merito a diversi animalisti che qui si sono espressi.
Strano che questo breve scritto di Caterina, che potrebbe essere quasi considerato un appunto, un commento aggiuntivo ad un suo precedente articolo sullo stesso tema sia stata la causa scatenante di una alzata di scudi vegana... (vedi post su: http://www.aamterranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Rapporto-con-gli-animali-e-alimentazione-bioregionale.
In
esso le idee di Caterina sono espresse in forma molto chiara e non
meno "provocatoria". Invito a rileggerlo.
Come
pure invito a leggere un articolo che tempo fa scrissi sulla mia
visione riguardo alla "differenza" tra una dieta
naturale ed una ideologica:
Chiedo
pubblicamente scusa a Caterina per averla trascinata in questa
diatriba che le ha causato disagio e vergogna e mi auguro che la
sensibilità che dovrebbe contraddistinguere persone eticamente
sensibili (come esse si dichiarano) emerga anche nei lettori de blog menzionato di AAM TN.
Un'amica vegetariana privatamente mi ha scritto: "..mi torna in mente una citazione che forse risulterà utile a sintetizzare il tutto: Tutti coloro i quali cercano di modificare controllare o sovvertire una idea morale attraverso un’altra idea morale limitano se stessi e nello stesso tempo limitano tutti gli altri....”
Un'amica vegetariana privatamente mi ha scritto: "..mi torna in mente una citazione che forse risulterà utile a sintetizzare il tutto: Tutti coloro i quali cercano di modificare controllare o sovvertire una idea morale attraverso un’altra idea morale limitano se stessi e nello stesso tempo limitano tutti gli altri....”
Nota Aggiunta: Il 70%
delle terre coltivate viene utilizzato per nutrire gli animali da
allevamento. Il 50% dell’acqua potabile dell’intero pianeta viene
usata per gli allevamenti. 1/3 del petrolio e delle materie prime
viene bruciato nel ciclo produttivo della
carne(agricolo-allevamento-lavorazione-distribuzione). Il 50%
dell’inquinamento e dell’effetto serra è causato dalle deiezioni
degli animali da allevamento. Nessuna attività umana contribuisce
in modo così determinante alla distruzione di foreste per far posto
agli allevamenti . Per produrre 1 Kg di carne servono dai 10 ai 25 Kg
di alimenti vegetali che potrebbero sfamare miliardi di esseri umani!
Paolo D'Arpini
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Commento di Freccia 45:
“Se c'è una cosa che accomuna umani e animali è la
sofferenza e non è imprescindibile all'una o all'altra specie; per
cui chi pensa che la morte nei macelli non sia dolorosa si sbaglia!
Non esiste la compassione nella morte, per gli animali costretti
negli allevamenti intensivi la morte è la loro liberazione!”
Mia rispostina: “Cari amici di
Freccia 45, sono perfettamente consapevole di questa verità.... e da
molti anni (sono vegetariano dal 1973)... ho vissuto in prima
persona la lotta contro la crudeltà gratuita soprattutto verso gli
animali da macello, quelli degli allevamenti intensivi in
particolare. Vorrei farvi sapere che il nostro Circolo Vegetariano
sin dai primi anni '80 del secolo scorso si è battuto per
l'equiparazione degli erbivori agli animali da compagnia, con una
specifica petizione presentata anche alla Presidenza della
Repubblica. Però nella società presente bisogna cercare di ottenere
dei risultati concreti per gradi... altrimenti non si ottiene nulla.
Andiamo avanti nella campagna per
l'equiparazione di tutti gli esseri viventi (salvando le
caratteristiche proprie di ognuno) e cerchiamo sponde per entrare
nelle pieghe della società.... senza creare barriere insormontabili
fra membri della società civile e senza creare "categorie di
buoni e cattivi".
Buon lavoro in tal senso (Paolo)
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Commento di Roberto Anastagi:
Cara Caterina
Non devi assolutamente sentire il bisogno di giustificarti per non essere vegetariana.
La maggioranza degli essere viventi su questo pianeta si nutre anche di carne quindi ti devi sentire dalla parte giusta.
Gli insulti che hai ricevuto non riguardano te ma riguardano quelli che li hanno scritti perchè sono degli estremisti e come tali vanno presi in considerazione.
Se vogliono veramente fare i vegetariani convinti dovrebbero comportarsi come i Jainisti che se vogliono rispettare le loro regole dovrebbero portare la mascherina davanti la bocca per non ingerire insetti e andare in giro con lo scopettino per pulire dagli insetti il luogo dove poggeranno il piede e così non calpestare esseri viventi.
Anche io ho avuto il mio periodo di non mangiatore di carne, non dico vegetariano perché per esserlo veramente avrei dovuto mangiare solo cose provenienti da vegetali e non ho dubbi che i tuoi denigratori questo non lo fanno.
Adesso mi comporto come te ed essendo ora in Sud Africa, dove come in tutti i paesi dell'emisfero sud e degli Stati Uniti amano la carne più di ogni altro vitto.
Nel mio piccolo cerco di dare l'esempio facendo scoprire come può essere meraviglioso mangiare senza usare carne e sempre nel mio piccolissimo sto ottenendo che diverse persone hanno cominciato a mangiare più verdure e più frutta ma sicuramente non rinunciano alla carne.
Caterina ti prego, non farti condizionare da persone che non sanno quello che dicono. Un abbraccio
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