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lunedì 22 luglio 2013

Essere vegetariani senza esserlo....

Non mi dichiaro vegetariana, ma penso che se tutti mangiassero la poca carne che mangio io andrebbe già bene, sia dal punto di vista nutrizionale, che da quello etico.
Essere vegetariani senza esserlo...
Per quel che riguarda il discorso sulla “pietà” che dovremmo provare per gli animali come esseri viventi in grado di soffrire al momento della macellazione…….. beh, anche qui bisogna distinguere le situazioni. Nei macelli si cerca di fare in modo di risparmiare agli animali, prima e durante le operazioni di macellazione,  “inutili sofferenze”.
Lo stordimento preventivo, fatto con diversi metodi, è obbligatorio per legge, a parte le eccezioni per motivi religiosi (ebrei e musulmani). Tempo fa lessi un libro di una donna autistica, Temple Grandin, che si intitola “La macchina degli abbracci”, che spiega come lei, avendo questo “problema” con cui, grazie all’amore e alla cura dei suoi genitori  ha imparato a convivere, sia diventata una dei massimi esperti in America, dove sono molto sensibili a certe problematiche di benessere animale, nella progettazione dei percorsi da far fare agli animali nei macelli per arrivare al “campo di morte”, evitando per quanto possibile, la paura. Pare che questa donna, ripeto autistica, sia capace di “sentire” e di “vedere” come sentono e vedono gli animali e quindi di capire come vanno trattati.
Comunque senza voler insistere sul discorso etico, che ci porterebbe troppo in là,  ritengo che sia bene riflettere su tutto ciò che facciamo ed immettiamo nel nostro organismo sotto forma di cibo. La considerazione e attenzione dimostrate sono un’indicazione della  propensione verso una dieta naturale e verso la presa di coscienza ecologista. Infatti la cosa importante è essere consapevoli e non ingozzarsi solo per motivi di ghiottoneria. D’altronde il desiderio da parte delle giovani donne per la carne, secondo me, ha anche una ragione fisiologica... Infatti presso le antiche società matristiche la carne era riservata alle donne in età feconda,  che perdono con le mestruazioni o l’allattamento parecchie sostanze.
di Caterina Regazzi, veterinaria

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Un nugolo di animalisti arrabbiati si è scatenato contro Caterina, andate a leggere i commenti nel post (e se volete lasciate anche voi un commento). 

 Caterina risponde: “Devo dire che sono rimasta stupita del numero dei commenti ricevuti su questo post.... non che mi aspettassi una condivisione del mio sentire,  come è stato detto in uno dei commenti, "nessuno ha verità assolute" e quella da me espressa non è neanche la MIA di verità, in quanto, per fortuna credo di avere una certa elasticità mentale per cambiare opinione senza vergognarmi, e per accettare le posizioni altrui, per quanto a volte possano apparire ai più, estreme, come quelle dei vegani. Diciamo che essendo tutti su questa Terra sarebbe bene mostrare un po' più di tolleranza evitando di classificare come "assassinio di questa portata" la macellazione degli animali, attività perfettamente tollerata  dalla nostra legislazione e dalla maggior parte degli abitanti di Italia e del mondo, per non parlare poi delle popolazioni che per motivi religiosi, richiedono che la macellazione venga effettuata senza stordimento preventivo... o di popolazioni tribali che ancora vivono quasi esclusivamente di caccia e pesca. Devo poi deludervi in quanto sono una veterinaria pubblica e per lavoro frequento sia gli allevamenti intensivi di bovini da latte, da carne, suini da riproduzione e da ingrasso, galline ovaiole, conigli e saltuariamente ho dovuto fare l'ispezione in macelli di bovini, ovini, equini (pure quelli), pollame e conigli. Non che mi ci diverta, ma sono consapevole della sofferenza degli animali da allevamento, ALMENO SECONDO LA MIA SENSIBILITA' e a volte cerco, quando sono davanti ad un bovino che sta per entrare nella sala di macellazione, come fa naturalmente Temple Grandin, di cercare di capire quello che sta provando.  Probabilmente gli insulti che a volte si rivolgono a persone che hanno solo l'ardire di dire sinceramente la loro opinione possono essere oltremodo violenti. Io nel mio scritto mi sono limitata a cercare di invitare  alla moderazione nell'uso della carne, limitando la sofferenza degli animali, e ne ho ricevuto in cambio, da cosiddetti animalisti, parole violente ed insulti... Forse che la dieta vegana alimenta l'aggressività...?  Ripeto, personalmente mi ritengo una non vegetariana "che non mangia carne".... il mio cane ed i miei gatti però si.... e i vostri? Comunque forse è meglio, come qualcuno mi ha consigliato in un commento, se vado a fare un po' di lavoro a maglia...."


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Mio commentino: 


Mea Culpa...

Sono dispiaciuto della piega che la discussione sull'alimentazione e sul rapporto uomo animali  ha preso.... (vedi: http://www.aamterranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Essere-vegetariani-senza-esserlo).

Per me che sono vegetariano ed animalista da oltre quaranta anni non pensavo che la foga ideologica assumesse tale virulenza sino a completamente dimenticare la "decenza" ed il rispetto  fra esseri umani. Altro particolare agghiacciante è che da una parte c'è una persona identificabile con nome e cognome e dall'altra una serie di "troll" con nick name che si possono permettere di vomitare insulti impunemente. Questo è grave...   

L'ideologia vegana porta a questo rancore? L'amore per gli animali porta all'esclusione dell'umano? 

Sicuramente il problema risiede nel vincolo  "ideologico" che è alla radice di una scelta evidentemente non corrispondente alla propria natura. Se fosse corrispondente alla propria natura non porterebbe a simili risultati malsani, risultati che vediamo spesso manifestarsi anche   in atteggiamenti estremisti religiosi, come nel caso di cristiani, ebrei,  musulmani,  fondamentalisti ed ottusi.

Peccato, questa mancanza di equanimità e di capacità di esprimere le proprie idee e raccontare le proprie esperienze di vita in un percorso evolutivo non rende merito a diversi  animalisti che qui si sono espressi. 

Strano che questo breve scritto di Caterina, che potrebbe essere quasi considerato un appunto, un commento aggiuntivo ad un suo precedente articolo sullo stesso tema  sia stata la causa scatenante di una alzata di scudi vegana...  (vedi post su: http://www.aamterranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Rapporto-con-gli-animali-e-alimentazione-bioregionale
In esso le idee di Caterina sono espresse in forma molto chiara e non meno  "provocatoria".  Invito a rileggerlo. 

Come pure invito a leggere un articolo che tempo fa scrissi sulla mia visione riguardo alla  "differenza" tra una dieta naturale ed una ideologica:

Chiedo pubblicamente  scusa a Caterina per averla trascinata in questa diatriba che le ha causato disagio e vergogna e mi auguro che la sensibilità che dovrebbe contraddistinguere persone eticamente sensibili (come esse si dichiarano) emerga anche nei lettori de blog menzionato di AAM TN. 

Un'amica  vegetariana privatamente mi ha scritto: "..mi torna in mente una citazione che forse risulterà utile a sintetizzare il tutto: Tutti coloro i quali cercano di modificare controllare o sovvertire una idea morale attraverso un’altra idea morale limitano se stessi e nello stesso tempo limitano tutti gli altri....”


Nota Aggiunta: Il 70% delle terre coltivate viene utilizzato per nutrire gli animali da allevamento. Il 50% dell’acqua potabile dell’intero pianeta viene usata per gli allevamenti. 1/3 del petrolio e delle materie prime viene bruciato nel ciclo produttivo della carne(agricolo-allevamento-lavorazione-distribuzione). Il 50% dell’inquinamento e dell’effetto serra è causato dalle deiezioni degli animali da allevamento. Nessuna attività umana contribuisce in modo così determinante alla distruzione di foreste per far posto agli allevamenti . Per produrre 1 Kg di carne servono dai 10 ai 25 Kg di alimenti vegetali che potrebbero sfamare miliardi di esseri umani!

Paolo D'Arpini

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Commento di Freccia 45: 

“Se c'è una cosa che accomuna umani e animali è la sofferenza e non è imprescindibile all'una o all'altra specie; per cui chi pensa che la morte nei macelli non sia dolorosa si sbaglia! Non esiste la compassione nella morte, per gli animali costretti negli allevamenti intensivi la morte è la loro liberazione!”

Mia rispostina: “Cari amici di Freccia 45, sono perfettamente consapevole di questa verità.... e da molti anni (sono vegetariano dal 1973)...  ho vissuto in prima persona la lotta contro la crudeltà gratuita soprattutto verso gli animali da macello, quelli degli allevamenti intensivi in particolare. Vorrei farvi sapere che il nostro Circolo Vegetariano sin dai primi anni '80 del secolo scorso si è battuto per l'equiparazione degli erbivori agli animali da compagnia, con una specifica petizione presentata anche alla Presidenza della Repubblica. Però nella società presente bisogna cercare di ottenere dei risultati concreti per gradi... altrimenti non si ottiene nulla.

Andiamo avanti nella campagna per l'equiparazione di tutti gli esseri viventi (salvando le caratteristiche proprie di ognuno) e cerchiamo sponde per entrare nelle pieghe della società.... senza creare barriere insormontabili fra membri della società civile e senza creare "categorie di buoni e cattivi".

Buon lavoro in tal senso (Paolo)




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Commento di Roberto Anastagi:

Cara Caterina
Non devi assolutamente sentire il bisogno di giustificarti per non essere vegetariana.
La maggioranza degli essere viventi su questo pianeta si nutre anche di carne quindi ti devi sentire dalla parte giusta.
Gli insulti che hai ricevuto non riguardano te ma riguardano quelli che li hanno scritti perchè sono degli estremisti e come tali vanno presi in considerazione.
Se vogliono veramente fare i vegetariani convinti dovrebbero comportarsi come i Jainisti che se vogliono rispettare le loro regole dovrebbero portare la mascherina davanti la bocca per non ingerire insetti e andare in giro con lo scopettino per pulire dagli insetti il luogo dove poggeranno il piede e così non calpestare esseri viventi.
Anche io ho avuto il mio periodo di non mangiatore di carne, non dico vegetariano perché per esserlo veramente avrei dovuto mangiare solo cose provenienti da vegetali e non ho dubbi che i tuoi denigratori questo non lo fanno.
Adesso mi comporto come te ed essendo ora in Sud Africa, dove come in tutti i paesi dell'emisfero sud e degli Stati Uniti amano la carne più di ogni altro vitto.
Nel mio piccolo cerco di dare l'esempio facendo scoprire come può essere meraviglioso mangiare senza usare carne e sempre nel mio piccolissimo sto ottenendo che diverse persone hanno cominciato a mangiare più verdure e più frutta ma sicuramente non rinunciano alla carne.
Caterina ti prego, non farti condizionare da persone che non sanno quello che dicono. Un abbraccio



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