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domenica 22 luglio 2012

Appello ad Angela Barbanente, Regione Puglia - La SS 16, nel tratto panoramico Maglie Otranto diventi Strada Parco

Puglia, scorcio paesaggistico - Foto di Oreste Caroppo

Appello all'Assessore Angela Barbanente, Regione Puglia

La Strada Statale SS 16 nel tratto panoramico tra Maglie e Otranto diventi la prima “strada parco” di Puglia realizzata nel rispetto del nuovo virtuoso PPTR il nuovo Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia per la tutela e restauro del paesaggio storico-naturale della nostra Regione.

A tal fine la Regione sospenda ogni autorizzazione all’attuale progetto di maxi ampliamento della stessa strada, (già ampia ed esistente), con insana filosofia autostradale a 4 maxi-corsie enormi, orridi cavalcavie in cemento sproporzionati, come anche rimarcato nelle stesse prescrizioni ministeriali al progetto, Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali, tanto più per i ben tre cavalcavie ravvicinati per l’accesso al piccolo centro di Palmariggi, e una rete assurda e devastante di serpentoni di complanari a due corsie che comporterebbero la devastazione di interessanti complessi storico-archeologici e paesaggistici stratificati nelle testimonianze, dall’età preistorica fino a quella romana, medieovale e moderna, sin a mettere a serio rischio di cancellazione anche alcuni bunker della seconda guerra mondiale ubicati questi nei pressi dell’attuale tracciato della SS 16, e tante testimonianze preziose della civiltà contadina! Tutti Beni Culturali, Ambientali e Paesaggistici degni della massima protezione. L’attuale progetto inoltre mette a rischio la vita di oltre 8290 alberi d’ulivo, di cui 268 quelli preliminarmente già censiti come monumentali, per i quali il territorio e i comitati civici impegnati nella sua difesa chiedono pressantemente alla Regione Puglia di dare diniego ad ogni ipotesi di loro espianto, invitando ed operando per una seria doverosa revisione del progetto al fine di minimizzarne il grave, connesso oggi, consumo di suolo agricolo, con danno archeologico, ambientale e paesaggistico. Minacciati anche suoli a macchia mediterranea-bosco-pineta-gariga, trulli, masserie e antichi abituri, alcuni anche misteriosamente dolosamente danneggiati nelle ultime settimane, e bunker della seconda guerra mondiale, nonché interi siti archeologici, come quello rupestre di Craunuse-San Basilio gravemente nascosto agli atti in fase di progetto, e scoperto e segnalato solo nelle recenti settimane grazie all’opera di sopralluogo degli attivisti dei comitati civici ! Un progetto faraonico per una nuova strada, a sproporzionato pericoloso ampliamento dell’esistente, pericoloso a causa delle alte velocità che implicherebbe, gravato persino dall’assenza della valutazione Costi/Benefici, una mancanza per cavilli temporali legislativi, si legge nei progetti, che è immorale di fronte ad uno Stato Italiano che vive una condizione di crisi economica, tanto quanto lo sarebbe anche in una situazione di massima floridezza!

Motivo per cui nella rivisitazione del progetto utile anche un intervento governativo per tagliare le assurde spese che un simile inutile ridondante dannoso progetto comporterebbe, e a favore invece di un’ opera rivisitata davvero a misura di Salento, rispettosa delle sue economie tradizionali turistico-naturalistiche, e del nuovo PPTR regionale!

Esprimiamo massima solidarietà ai lavoratori che sono stati illusi con promesse di impiego nella realizzazione di questa inutile maxi-opera, così come oggi concepita. Chiediamo che le istituzioni attuino tutti quegli strumenti-ammortizzatori sociali-, fintantoché il progetto non sarà adeguatamente variato e profondamente modificato a partire dalla sua filosofia di fondo, in una “strada parco”, e che si apra una vertenza per un loro graduale ricollocamento in altre attività virtuose e a beneficio vero del territorio e del suo paesaggio!


Così stigmatizziamo quanti invece cercano di esasperare questi nostri concittadini lavoratori al fine di esercitare pressioni disdicevoli sulle istituzioni per tentare di deregolamentarne e forzarne l’ operato ai danni di tutte le comunità locali, del territorio e delle casse dello Stato, facendo ancora esecrabile leva sul ricatto occupazionale e occupando, quasi come in un’ occupazione militare, strade di pubblico servizio con mille mezzi di movimentazione terra, camion e cosa più simbolicamente offensiva e disdicevole, caterpillar-bulldozer, pronti con i loro assordanti motori accesi a devastare il libro aperto al cielo della nostra identità, lo scenario delle nostre esistenze, il presupposto della qualità delle nostre vite: IL NOSTRO PAESAGGIO STORICO-NATURALE!


Coordinamento Civico apartitico per la Tutela del Territorio, della Salute e dei Diritti del Cittadino e Forum Ambiente e Salute del Grande Salento


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