Presentazione
In movimento per ecologie, vivere insieme, economia sostenibile, bioregionalismo, esperienza del se' (personal development).
sabato 30 giugno 2012
Viterbo, la città dei papi... e dell'arsenico
In quest'antica citta' di Viterbo da anni ed anni la popolazione e'
avvelenata dall'arsenico presente nell'acqua che viene erogata nelle
case dai pubblici acquedotti, arsenico presente in quantita'
enormemente superiori al limite massimo ammesso dall'Unione Europea
(limite massimo che oltretutto e' il doppio di quello stabilito
dall'Organizzazione Mondiale della Sanita').
E la popolazione paga salate bollette per il veleno che riceve al posto dell'acqua potabile.
E poiche' il Comune si rifiuta ostinatamente di realizzare i
dearsenificatori necessari per restituire alla popolazione il diritto
all'acqua potabile - un diritto semplicemente vitale -, ebbene, chi
puo' compra l'acqua minerale, chi puo' si rifornisce ad alcune poche
fontanelle di acqua dichiarata dearsenificata, e chi non puo' si
avvelena. Si avvelena. E, ripetiamolo, si avvelena perche' le
istituzioni locali non realizzano i dearsenificatori necessari.
Si dira': forse il Comune non dispone di fondi. Ma il Comune da anni
annuncia e promuove progetti faraonici per grandi opere assai
discutibili o assolutamente folli; il Comune sostiene largamente
attivita' di ogni sorta tra futili e superflue (per non dir peggio);
il Comune sperpera senza ritegno il pubblico denaro. E la gestione del
servizio idrico e' scandalosamente affidata a un carrozzone - la
Talete spa - la cui abolizione sarebbe il primo dovere di una pubblica
amministrazione decente.
La verita' e' che i fondi per realizzare i dearsenificatori sarebbero
reperibili con una adeguata ricognizione del bilancio, con interventi
impegnativi persuasi e appropriati (e nei mesi scorsi abbiamo anche
formulato delle proposte operative al riguardo), con scelte di rigore
e trasparenza nitide e intransigenti orientate al pubblico bene, ai
bisogni primari di tutta la popolazione. Ma chi governa il Comune - e
non solo - resta sordo, dando flagrante prova di insipienza ed
irresponsabilita' (ed usiamo un eufemismo).
Cosi', tra clientes e circenses, l'avvelenamento continua, in
quest'antica citta' di Viterbo.
*
Lo ripetiamo una volta ancora - come facciamo ormai da due anni a
questa parte -:
a) le istituzioni locali devono prendere atto della drammatica realta'
e dire finalmente la triste verita' ai cittadini: ovvero che da anni
vengono avvelenati, che l'acqua che ricevono nelle case e per la quale
pagano salate bollette e' semplicemente avvelenata;
b) le istituzioni locali devono realizzare subito dearsenificatori
alla fonte impegnando per questo fondi del proprio bilancio, salvo
successivamente rivalersi sulla Regione Lazio e su altri eventuali
soggetti gestionali ed istituzionali inadempienti.
*
L'accesso all'acqua potabile e' un fondamentale dirittto umano.
Una pubblica amministrazione che non si impegna con tutte le sue
risorse per garantire alla popolazione l'accesso all'acqua potabile e'
semplicemente criminale.
Dearsenificare e rendere potabile l'acqua a Viterbo e' possibile e
necessario: occorre quindi farlo subito.
Cessi finalmente l'avvelenamento della popolazione.
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i
diritti umani" di Viterbo
Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di
Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac@tin.it ,
web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Quando privatizzare conviene... L'esempio di Sandy Springs
Un caso su un milione
PrivaTopia esiste! Come prosperare espellendo lo Stato tass-e-spendi
Leggete qua. Sandy Springs, suburbio di Atlanta, Georgia. Nel 2005, vinte le elezioni dai repubblicani, un fan di Hayek e Reagan, Oliver W. Porter, convince i concittadini a farla finita con la vecchia concezione del potere municipale, la sua pletora di dipendenti, società pubbliche e via cantando. Perché continuare a dare 190 milioni di dollari l’anno alla Contea di Fulton, per servizi municipali gestiti innanzitutto nell’interesse delle piante organiche dei suoi dipendenti e dirigenti a tempo indeterminato? Da allora, Sandy Springs ha fatto una scelta radicale: come un’impresa privata, il comune si è dato una mera forma societaria, come fosse un fascio di contratti. E’ diventata Priva-Topia. E ha dato tutto in outsorcing, dalla manutenzione delle strade al centralino 911 per le emergenze, dalla gestione delle licenze commerciali a quelle edilizie. Per ciascun settore gare aperte a privati, con le due società prime perdenti legate da un rapporto di immediato subentro se chi vince non offre esattamente ciò a cui si è impegnato, in termini di efficienza e contenimento di costo. Solo per polizia e pompieri i costi comparati delle gare a compagnie private hanno sconsigliato l’offerta pubblica gestita da pubblici dipendenti: ma tutti a tempo determinato, valutati su performance annuali, a cominciare dal cità manager scendendo. Come vedete, si può fare eccome. 90 milioni su 190 sono la capienza finanziaria apertasi rispetto alle vecchie imposte, con un comune in forma di società privata. Sandy Springs prospera assai più delle altre municipalità vicine che sono rimaste pubbliche, e c’è la fila per andarci a vivere rispetto alle distressed areas afroamericane della Georgia. Non è vero che non si può fare, il punto è liberarsi dello Stato tass-e-spendi!
Claudio Martinotti Doria
Fonte: http://www.chicago-blog.it/
PrivaTopia esiste! Come prosperare espellendo lo Stato tass-e-spendi
Leggete qua. Sandy Springs, suburbio di Atlanta, Georgia. Nel 2005, vinte le elezioni dai repubblicani, un fan di Hayek e Reagan, Oliver W. Porter, convince i concittadini a farla finita con la vecchia concezione del potere municipale, la sua pletora di dipendenti, società pubbliche e via cantando. Perché continuare a dare 190 milioni di dollari l’anno alla Contea di Fulton, per servizi municipali gestiti innanzitutto nell’interesse delle piante organiche dei suoi dipendenti e dirigenti a tempo indeterminato? Da allora, Sandy Springs ha fatto una scelta radicale: come un’impresa privata, il comune si è dato una mera forma societaria, come fosse un fascio di contratti. E’ diventata Priva-Topia. E ha dato tutto in outsorcing, dalla manutenzione delle strade al centralino 911 per le emergenze, dalla gestione delle licenze commerciali a quelle edilizie. Per ciascun settore gare aperte a privati, con le due società prime perdenti legate da un rapporto di immediato subentro se chi vince non offre esattamente ciò a cui si è impegnato, in termini di efficienza e contenimento di costo. Solo per polizia e pompieri i costi comparati delle gare a compagnie private hanno sconsigliato l’offerta pubblica gestita da pubblici dipendenti: ma tutti a tempo determinato, valutati su performance annuali, a cominciare dal cità manager scendendo. Come vedete, si può fare eccome. 90 milioni su 190 sono la capienza finanziaria apertasi rispetto alle vecchie imposte, con un comune in forma di società privata. Sandy Springs prospera assai più delle altre municipalità vicine che sono rimaste pubbliche, e c’è la fila per andarci a vivere rispetto alle distressed areas afroamericane della Georgia. Non è vero che non si può fare, il punto è liberarsi dello Stato tass-e-spendi!
Claudio Martinotti Doria
Fonte: http://www.chicago-blog.it/
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giovedì 28 giugno 2012
Ecofilosofia a Venezia... ed altri programmi su decrescita, ecologia profonda, dio, etc...
Notiziario su argomenti ecologisti da: Filosofia Trevigiana
1 luglio, manifestazioni sulle vette d'Italia per FARE PACE CON LE
MONTAGNE http://www.filosofiatv.org/eventi_files/213_Mount.%20Wild..pdf
PER FERMARE L'ITALIA IN RECESSIONE, UNA SOLA PAROLA D'ORDINE:
DECRESCITA (S. Latouche- G. Germani)
http://www.filosofiatv.org/news_files3/160_Latouche%20Germani.pdf
(nel settore DECRESCITA del nostro sito)
PROGRAMMA DEFINITIVO DEI 5 GIORNI DELLA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA
DECRESCITA DI VENEZIA: relatori, workshop, eventi collaterali.... Vai
nel settore DECRESCITA del nostro sito e scarica il programma
ORMAI SOLO UN DIO CI PUO' SALVARE: Leonardo Boff commenta la nota
sentenza di Martin Heidegger... Vai nel settore STORIA DELLA
FILOSOFIA
del sito e scarica il documento
L'ECOLOGIA PROFONDA: recensione di Mario Cutuli al libro di Guido Dalla
Casa, dopo la presentazione a Treviso... Vai nel settore ECOFILOSOFIA
del sito per leggere la recensione
RIPENSARE DIO DOPO AUSCHWITZ: UNA RILETTURA DI HANS JONAS, di Francesca
Modolo... Trovi il documento nel settore STORIA DELLA FILOSOFIA del
nostro sito
Altre novità in arrivo: prossimamente verra' attivato un nuovo settore
del sito, dedicato all'ATTUALITA'. INFORMAZIONI, PROPOSTE OPERATIVE E
ORIENTAMENTI PER AGIRE NEL PRESENTE, ALLA LUCE DELL'ECOFILOSOFIA
Redazione AEF (ASSOCIAZIONE ECO-FILOSOFICA) www.filosofiatv.org
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mercoledì 27 giugno 2012
Vito De Russis: "Roma, un indecente fortino, nel cuore..."
La Roma dell'emergenza da traffico e mobilità (quella del DPCM 4.8.2006): ininterrotti suoni di sirene (dei vari "1xx"; scorte); traffico più o meno scorrevole ma, sempre, pericolosissimo per le "trappole" degli attraversamenti pedonali; pesanti inquinamenti (aria, ambiente, rumori); quasi 910 veicoli per 1.000 abitanti; un TPL dalla frequenza inaccettabile che costringe a lunghissime attese "non contestabili"; ogni giorno: oltre 50 incidenti stradali con 67 persone ferite; ogni 2 giorni una persona insanguina l'asfalto romano (182 nel 2010) e nessuna di queste persone passa da S.M. degli Angeli, nè viene salutata dalle Istituzioni e dagli squilli delle loro trombe, nè i familiari ricevono la visita e/o vengono assistiti da psicologi e psichiatri, nè li fanno entrare nelle scuole.Sono dei numeri; numeri più o meno esatti, con i quali lavorano l'ISTAT, l'ACI, le Imprese assicuratrici e tanti altri.In questa rappresentazione della Città Capitale d’Italia, alla vigilia del 2010, venne registrata la desaparecido della fermata del TPL di via del Plebiscito.
Ci dissero: “ragioni di ordine pubblico”; “problematiche sulla sicurezza”. (Evitarono la parola "Paura"; chè, come si sa bene, non si è Liberi-Freedom se manca proprio una delle "4 Libertà” fondamentali", quelle che sono nella Costituzione USA: la "Libertà dalla Paura", freedom from fear.)
Il 31 maggio 2012 hanno ripristinato quella vitale fermata; dopo 885 giorni vissuti amaramente nel fisico, nel morale e, principalmente, nella violenza continuata - per 21mila 244 ore - alla dignità e libertà dei cittadini romani, dei cittadini italiani, dei turisti di tutto il mondo.In quei 885 lunghi giorni abbiamo incassato un piccolissimo beneficio: non "vedere", su via del Plebiscito, un privato palazzo, fatto passare come "sede istituzionale" e, come tale, ridotto a fortino, come fossimo nel Far West, assediati.
Ora, quell'indecente fortino invade e domina le lunghe attese dei bus in via del Plebiscito. Ci sarebbe l'escamotage di salire sul primo bus che passa per limitare al minimo la visione di quello spettacolo burlesco ed amaro.Certamente, sarebbe una fuga; sarebbe la medicina placebo che consolida l'indecenza. Adesso, subito, eliminiamo ogni e qualsiasi elemento che partecipa a costituire quel fortino fasullo in un inesistente Far West; quello spettacolo e quell’immagine artefatta di una Città che non è la nostra bella Roma.
Adesso, subito, normalizziamo quel privato palazzo e via del Plebiscito riportandoli nella realtà di una città che, se ha una grande guerra da combattere, è quella contro il traffico e la mobilità, adottando le misure necesarie ed urgenti per realizzare un miglioramento significativo e rapido della situazione in atto e favorire il ripristino delle normali condizioni di vita.Adesso, subito adottando la stessa efficienza ed efficacia dimostrata quel 28 dicembre 2009 quando desaparecido la fermata di via del Plebiscito.
Cordialmente. Vito Nicola De Russis n.q. presidente dell’Associazione Diritti Pedoni di Roma e Lazio – ADP cell. 3393484370
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Roma, 30 giugno e 1 luglio 2012: "Cambiale sociale come moneta complementare locale"
CONVEGNO DI PRESENTAZIONE DELLA “CAMBIALE SOCIALE” come moneta complementare locale
organizzato da ALBAMEDITERRANEA - 30 giugno 2012 - 1 luglio 2012
La crisi economica attuale, non è crisi produttiva, ma è crisi esclusivamente finanziaria, perché, questa crisi si avvale di due componenti: del controllo da parte di privati della emissione delle banconote, e, il controllo delle economie locali attraverso il sistema della usura finanziaria.
Per reagire e difendersi da questa oppressione, la prima soluzione è far circolare monete complementari. Tra queste, una delle proposte più interessanti, è l’utilizzazione della "CAMBIALE SOCIALE".
Durante il convegno di sabato e domenica prossimi, si parlerà diffusamente di queste forme di contrasto nei confronti dell’imperialismo usuraio e per la libertà dei popoli.
L'idea, è, di proporre la "CAMBIALE SOCIALE" come moneta a "tasso negativo posticipato". Nulla, infatti, vieta di utilizzare la "cambiale", come se fosse una moneta. Visto che la "CAMBIALE SOCIALE" è totalmente svincolata dalla convertibilità, anche la normale "cambiale" serve a dare misura del valore del negozio giuridico.
Questi, sono esattamente tutti elementi e definizioni che possono essere sostanzialmente comparati a quelli della "moneta", che, coesistono anche nella cambiale.
In questo Mini Seminario , verrà proposta la Cambiale Sociale, perché la sua immissione in circolazione non costa niente.
Con queste premesse, e, con relazioni di esperti, inizia un mini seminario sabato 30 giugno che prosegue anche il giorno dopo, il 1 luglio, a Roma organizzato da ALBAMEDITERRANEA.
Al seminario, che sarà moderato da Giovanna Canzano, prenderanno la parola: Angela Calvaruso, Orazio Fergnani, Enrico Bianchi, Giorgio Vitali, Domenico Longo, Giuseppe Turrisi, Elia Menta e Maurizio Cerchiara.
“CAMBIALE SOCIALE” come moneta complementare locale
SABATO 30 GIUGNO 2012
Moderatore Giovanna Canzano
10.00 Apertura Lavori/Presentazione Convegno
Messaggio Benvenuto di Giovanna Canzano
10.15 Orazio Fergnani Motivi ed obiettivi
10.35 Giuseppe Turrisi Democrazia Monetaria
11.15 Angela Calvaruso Il “Valore” antropologico e sociale della “Moneta”
11.50 Domenico Longo La crisi economica derivante dalla collusione politico-bancaria
12.20 Giorgio Vitali La questione monetaria – presentazione documentale e disamina
12.50 Dibattito col pubblico - Discussione
13.30 14.30 Pausa pranzo
14.40 Enrico Bianchi Cos’è il “Bar-ter”
15,50 Orazio Fergnani Presentazione e Dimostrazione della “Cambiale Sociale”
a seguire Dibattito col Pubblico
DOMENICA 1 LUGLIO 2012
10.00 Messaggio benvenuto ed introduzione di Giovanna Canzano
10.15 Orazio Fergnani Introduzione e focalizzazione della tematica monetaria
10.45 Elia Menta La comunicazione e la “Moneta Debito”
11.15 Maurizio Cerchiara Fondamenti del diritto della “Cambiale Sociale”
11.45 Giuseppe Turrisi Democrazia Monetaria 2
12.15 Giorgio Vitali Economia e Geopolitica
12.45 DIBATTITO COL PUBBLICO - Discussione
13.30 - 14.30 Pausa pranzo
14.30 DI BATTITO COL PUBBLICO Discussione
15.30 Enrico Bianchi Cos’è il “Bar-ter” 2
16.00 DIBATTITO COL PUBBLICO - Discussione
16.00 Orazio Fergnani Presentazione e dimostrazione della “Cambiale Sociale” 2
17.00 DIBATTITO COL PUBBLICO Discussione
18.00 DISCORSO DI CHIUSURA E COMIATO Giovanna Canzano
Sede del convegno: camping “Da Carbone” Via della Giustiniana, 640, 00189 Roma
Organizzatori: AlbaMediterranea - Rivoluzione culturale e memoria storica
Via Baccanello, 16 - 00060 – Formello – ROMA Mob: 392 6546868 (Orazio) – 389 1955880 (Enrico) – 393 6542624 (Giorgio) – 328 0318381 (Domenico)
e-mail : info@albamediterranea.org - oraziofergnani@tiscali.it - giovanna.canzano@yahoo.it
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Orazio Fergnani
martedì 26 giugno 2012
Nicholas Bawtree e il Teatro di paglia di Rendola Montevarchi (AR)
Teatro di paglia
Presso una piccola azienda agricola sui colli aretini del Valdarno, ogni anno dal 2003 viene costruito un piccolo teatro in balle di paglia, dove ognuno può portare qualcosa da condividere per creare lo spettacolo. Può essere un racconto, una poesia, una canzone, una scenetta, un numero di giocoleria, un pensiero spontaneo... qualsiasi cosa. Per dare spazio a tutti, basta che non superi i 10 minuti.
Si inizia costruendo insieme il teatro con le balle di paglia (ci vuole pochissimo), dopodiché la serata viene gestita interamente dal pubblico. È una piccola utopia di libertà espressiva e di convivialità, un gioco alchemico per trasformare la paglia in oro.
Ti va di venire anche tu? Non è necessario prenotare e non c'è l'obbligo di portare alcunché. Dal momento che non esiste una scaletta, infatti, il proprio contributo si può decidere di condividerlo anche lì per lì. Se però ci contatti, ci fa piacere! Puoi farlo chiamando il numero 340.5708387 oppure scrivendo a nicholas@aamterranuova.it
…un saluto leggero...
Teatro di paglia di Rendola (Montevarchi, Ar), venerdì 20 luglio 2012, ore 21 (9a edizione)
Per saperne di più: www.teatrodipaglia.wordpress.com
Luogo dell'evento: www.rendolariding.it
Nicholas Bawtree
Presso una piccola azienda agricola sui colli aretini del Valdarno, ogni anno dal 2003 viene costruito un piccolo teatro in balle di paglia, dove ognuno può portare qualcosa da condividere per creare lo spettacolo. Può essere un racconto, una poesia, una canzone, una scenetta, un numero di giocoleria, un pensiero spontaneo... qualsiasi cosa. Per dare spazio a tutti, basta che non superi i 10 minuti.
Si inizia costruendo insieme il teatro con le balle di paglia (ci vuole pochissimo), dopodiché la serata viene gestita interamente dal pubblico. È una piccola utopia di libertà espressiva e di convivialità, un gioco alchemico per trasformare la paglia in oro.
Ti va di venire anche tu? Non è necessario prenotare e non c'è l'obbligo di portare alcunché. Dal momento che non esiste una scaletta, infatti, il proprio contributo si può decidere di condividerlo anche lì per lì. Se però ci contatti, ci fa piacere! Puoi farlo chiamando il numero 340.5708387 oppure scrivendo a nicholas@aamterranuova.it
…un saluto leggero...
Teatro di paglia di Rendola (Montevarchi, Ar), venerdì 20 luglio 2012, ore 21 (9a edizione)
Per saperne di più: www.teatrodipaglia.wordpress.com
Luogo dell'evento: www.rendolariding.it
Nicholas Bawtree
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Ecologia profonda, bioregionalismo, spiritualità della natura… Pensieri sciolti e resoconto di Riccardo Oliva sull’Incontro Collettivo Ecologista 2012
Riccardo Oliva durante un momento dell'Incontro Collettivo Ecologista 2012
La tre giorni prevista per l’Incontro Collettivo Ecologista in occasione del Solstizio d’Estate 2012, si è tenuta nel Campo del Vetiver, la pianta dei mille segreti e soluzioni, in un ambiente ancora fortunatamente poco antropizzato dall’uomo, che ha permesso così di respirare una atmosfera diversa, finalmente lontana dalle scorie e dal cemento che non solo esteriormente accompagnano le nostre vite.
È stato un appuntamento intenso nel suo volersi ricollegare al sacro e attivo nel suo preferire quell’essere propositivi alla sterile ed infruttuosa tendenza a cercare polemiche a tutti i costi; ci auguriamo che le esperienze vissute o i messaggi lanciati, possano essere segnali incoraggianti o formativi in chi ha partecipato, perché si è voluto anche intenzionalmente giocare e riflettere, accompagnati dalle ritualità del mondo antico e delle note musicali, affrontando chiavi di lettura dell’attualità con tutti i limiti imposti dalla vita moderna, cercando di mantenere una condivisione con i cicli stagionali della Natura e cercando infine anche di trascorrere quel poco tempo, con un orientamento autosufficiente e funzionale, rivolto prima alla comunità e poi a se stessi.
I diversi momenti in cui sempre in cerchio, a dimostrazione di voler seguire l’esempio insegnatoci dalla Natura stessa, mai statica e fissa ma che ruota in dinamica attraverso i suoi tempi, le sue vibrazioni, i suoi suoni, i suoi colori, le sue energie etc. e che anche quando in apparenza ci appare ferma, nella realtà si muove anche se non tutti sono in grado di percepire appieno questo suo muoversi, abbiamo voluto affrontare tutti i possibili campi dello scibile, con un simposio in cui si sono alternati confronti a volte anche piuttosto accesi perché autentici, su proprie visioni soggettive o del mondo, religioni, ecologia profonda, spiritualità della Natura, yoga e sciamanesimo, unicità e molteplicità del Tutto, alimentazione vegetariana e medicine naturali, colori e sapori dei cibi, conoscenza delle erbe, igienismo e de-programmazione mentale, difesa della propria terra contro l’inquinamento geneticamente modificato, stile di vita, usurocrazia monetaria e signoraggio bancario, economia del dono e conseguente bellezza nel donarsi, tradizioni antiche e dimensioni sottili, verità controllate dal potere, politica, violenza o non violenza, fisica o verbale, nei confronti degli umani o di chi abita insieme a noi il pianeta, ma anche sentimenti assolutamente personali o situazioni piuttosto intime.
Tutto questo è avvenuto attraverso uno strumento che ha ritmato tutte le conversazioni che di volta in volta e con l’aggiunta di nuove persone andavano a crearsi: il bastone della parola a cui alla sua auctoritas tutti dovevano attenersi, un asse verticale che non poteva essere interrotto o scalfito da nessuno, una sorta di dirittura o calma interiore, una autodisciplina ed un autocontrollo che doveva per forza di cose esserci perché favoriva l’ascolto dell’altro anche se si era in disaccordo con lui e manteneva risanata sempre quella viva energia all’interno di quel cerchio, l’equilibrio e l’armonia, nonostante le possibili divergenze che potevano intercorrere visto che ognuno di noi rappresenta una natura irripetibile e differente rispetto all’altra.
È necessario quindi che a quel bastone, elemento di caratterizzazione forte e maschile, debba far seguito un elemento dolce e femminile, che come nel Tao è fondamentale da inserire se si vuole tendere consapevolmente all’Uno e non limitarsi solo alle dualità figlie della nostra manifestazione; così alla sua sommità si decide di porre un rametto di iperico, simbolo solstiziale e fecondo della Natura che circonda la stessa ghirlanda immersa tra verdeggianti prati e dorati raggi solari.
In questi momenti, in cui si ricerca quella propria consapevolezza interiore e in cui si cerca di mantenere la mente ricettiva e il cuore aperto alle possibilità di un confronto sarebbe forse più propizio al Sé, non illudere il proprio Ego di avere una bacchetta magica per risolvere tutti problemi o di possedere nelle proprie tasche un manuale tascabile della verità rivelata, ma piuttosto avere il coraggio di mettere da parte le proprie maschere o corazze, mettendo a nudo la propria vera identità.
Si inizia questo incontro venerdì 22 e come buon auspicio per l’avventura che si andrà a profilare, come Memento Naturae decidiamo di preparare una calorosa accoglienza agli ospiti in attesa e a contribuire a risolvere eventuali problemi logistici per gli organizzatori dell’evento, fornendo indicazioni utili, aiutando chi non è auto-munito, o svolgendo piccoli lavori per le sistemazioni del campo; ma per fare questa accoglienza non dobbiamo essere da soli, ma vogliamo riuscire a coinvolgere in perfetto stile bioregionale, chi vive in quel luogo e chi può raccontarci con l’esperienza diretta quel territorio di Aprilia che abbiamo scelto e deciso insieme mesi prima dell’incontro.
Il risultato è gratificante perché diversi insegnanti di un comprensorio si metteranno a completa disposizione per la riuscita della cosa, donando le loro prelibatezze locali fatte in maniera artigianale, i loro segreti nascosti nelle erbe selvatiche e tramandati dalle loro famiglie, le loro conoscenze astronomiche e geologiche dei fossi presenti nell’area del vulcano laziale; queste occasioni permetteranno di creare momenti magici durante i giorni e le notti che verranno trascorsi. Ma gli ospiti e gli ospitanti non sono solo persone e ci sono altre testimonianze che vanno assolutamente considerate; così per salutare e ringraziare il genius loci del luogo in cui andremo a stabilirci, sistemiamo un palus incoronato da una ghirlanda solstiziale, a voler rappresentare i quattro elementi indicati coi loro specifici colori, che oltre a collegare il mito della fondazione di Aprilia con il mito di Roma, andrà a scoccare l’orologio naturale che con il gioco delle ombre formate dai passaggi del sole, ci porterà ad una dimensione lontana dal tempo artificiale con cui condividiamo le nostre frenetiche ore.
Se a questo aggiungiamo uno sguardo notturno degli occhi e delle forme che qualcuno riesce bene ad intravedere e scoprire nelle penetranti luminosità del cielo accompagnate dai versi delle mitologie più arcaiche, troppo spesso violentato da un inquinamento luminoso che ne offusca la piena lettura; se a questo aggiungiamo il salto nel fuoco scandito da un tamburo sciamanico che vuole battere forte nel nostro cuore per insegnarci a non fermarci ma ad andare oltre quelle fiamme che si alzano e che non sono altro che impedimenti interiori e barriere limitanti e mentali che tutti in diversi grado abbiamo; se a questo aggiungiamo l’abluzione purificatrice per i nostri corpi di una acqua di fonte che si trasforma nella notte gradualmente con le sue piante immerse nel suo mnemonico fluire della vita del cosmo, abbiamo reso un quadro poetico dell’esperienze che molti, se non tutti, crediamo possano aver provato.
Ciò indica che la semplicità e l’essenzialità di seguire le pagine di un libro scritto non dalle nostre mani e presente istantaneamente sia fuori che dentro di noi, può condurre chi cerca di ottenere risposte alla sua esistenza. La vita di questa società insostenibile e completamente scollegata dal Tutto, in mano a quel potentissimo dio che si chiama Denaro e che ci tenta con i suoi bassi istinti e desideri poco nobili, vorrebbe continuamente cancellare questo bagaglio spirituale dalla nostra memoria. Anche se qualcuno sarà scettico, siamo positivi e fermamente convinti nell’affermare che questo suo tentativo non potrà mai riuscirgli!
Riccardo Oliva
La tre giorni prevista per l’Incontro Collettivo Ecologista in occasione del Solstizio d’Estate 2012, si è tenuta nel Campo del Vetiver, la pianta dei mille segreti e soluzioni, in un ambiente ancora fortunatamente poco antropizzato dall’uomo, che ha permesso così di respirare una atmosfera diversa, finalmente lontana dalle scorie e dal cemento che non solo esteriormente accompagnano le nostre vite.
È stato un appuntamento intenso nel suo volersi ricollegare al sacro e attivo nel suo preferire quell’essere propositivi alla sterile ed infruttuosa tendenza a cercare polemiche a tutti i costi; ci auguriamo che le esperienze vissute o i messaggi lanciati, possano essere segnali incoraggianti o formativi in chi ha partecipato, perché si è voluto anche intenzionalmente giocare e riflettere, accompagnati dalle ritualità del mondo antico e delle note musicali, affrontando chiavi di lettura dell’attualità con tutti i limiti imposti dalla vita moderna, cercando di mantenere una condivisione con i cicli stagionali della Natura e cercando infine anche di trascorrere quel poco tempo, con un orientamento autosufficiente e funzionale, rivolto prima alla comunità e poi a se stessi.
I diversi momenti in cui sempre in cerchio, a dimostrazione di voler seguire l’esempio insegnatoci dalla Natura stessa, mai statica e fissa ma che ruota in dinamica attraverso i suoi tempi, le sue vibrazioni, i suoi suoni, i suoi colori, le sue energie etc. e che anche quando in apparenza ci appare ferma, nella realtà si muove anche se non tutti sono in grado di percepire appieno questo suo muoversi, abbiamo voluto affrontare tutti i possibili campi dello scibile, con un simposio in cui si sono alternati confronti a volte anche piuttosto accesi perché autentici, su proprie visioni soggettive o del mondo, religioni, ecologia profonda, spiritualità della Natura, yoga e sciamanesimo, unicità e molteplicità del Tutto, alimentazione vegetariana e medicine naturali, colori e sapori dei cibi, conoscenza delle erbe, igienismo e de-programmazione mentale, difesa della propria terra contro l’inquinamento geneticamente modificato, stile di vita, usurocrazia monetaria e signoraggio bancario, economia del dono e conseguente bellezza nel donarsi, tradizioni antiche e dimensioni sottili, verità controllate dal potere, politica, violenza o non violenza, fisica o verbale, nei confronti degli umani o di chi abita insieme a noi il pianeta, ma anche sentimenti assolutamente personali o situazioni piuttosto intime.
Tutto questo è avvenuto attraverso uno strumento che ha ritmato tutte le conversazioni che di volta in volta e con l’aggiunta di nuove persone andavano a crearsi: il bastone della parola a cui alla sua auctoritas tutti dovevano attenersi, un asse verticale che non poteva essere interrotto o scalfito da nessuno, una sorta di dirittura o calma interiore, una autodisciplina ed un autocontrollo che doveva per forza di cose esserci perché favoriva l’ascolto dell’altro anche se si era in disaccordo con lui e manteneva risanata sempre quella viva energia all’interno di quel cerchio, l’equilibrio e l’armonia, nonostante le possibili divergenze che potevano intercorrere visto che ognuno di noi rappresenta una natura irripetibile e differente rispetto all’altra.
È necessario quindi che a quel bastone, elemento di caratterizzazione forte e maschile, debba far seguito un elemento dolce e femminile, che come nel Tao è fondamentale da inserire se si vuole tendere consapevolmente all’Uno e non limitarsi solo alle dualità figlie della nostra manifestazione; così alla sua sommità si decide di porre un rametto di iperico, simbolo solstiziale e fecondo della Natura che circonda la stessa ghirlanda immersa tra verdeggianti prati e dorati raggi solari.
In questi momenti, in cui si ricerca quella propria consapevolezza interiore e in cui si cerca di mantenere la mente ricettiva e il cuore aperto alle possibilità di un confronto sarebbe forse più propizio al Sé, non illudere il proprio Ego di avere una bacchetta magica per risolvere tutti problemi o di possedere nelle proprie tasche un manuale tascabile della verità rivelata, ma piuttosto avere il coraggio di mettere da parte le proprie maschere o corazze, mettendo a nudo la propria vera identità.
Si inizia questo incontro venerdì 22 e come buon auspicio per l’avventura che si andrà a profilare, come Memento Naturae decidiamo di preparare una calorosa accoglienza agli ospiti in attesa e a contribuire a risolvere eventuali problemi logistici per gli organizzatori dell’evento, fornendo indicazioni utili, aiutando chi non è auto-munito, o svolgendo piccoli lavori per le sistemazioni del campo; ma per fare questa accoglienza non dobbiamo essere da soli, ma vogliamo riuscire a coinvolgere in perfetto stile bioregionale, chi vive in quel luogo e chi può raccontarci con l’esperienza diretta quel territorio di Aprilia che abbiamo scelto e deciso insieme mesi prima dell’incontro.
Il risultato è gratificante perché diversi insegnanti di un comprensorio si metteranno a completa disposizione per la riuscita della cosa, donando le loro prelibatezze locali fatte in maniera artigianale, i loro segreti nascosti nelle erbe selvatiche e tramandati dalle loro famiglie, le loro conoscenze astronomiche e geologiche dei fossi presenti nell’area del vulcano laziale; queste occasioni permetteranno di creare momenti magici durante i giorni e le notti che verranno trascorsi. Ma gli ospiti e gli ospitanti non sono solo persone e ci sono altre testimonianze che vanno assolutamente considerate; così per salutare e ringraziare il genius loci del luogo in cui andremo a stabilirci, sistemiamo un palus incoronato da una ghirlanda solstiziale, a voler rappresentare i quattro elementi indicati coi loro specifici colori, che oltre a collegare il mito della fondazione di Aprilia con il mito di Roma, andrà a scoccare l’orologio naturale che con il gioco delle ombre formate dai passaggi del sole, ci porterà ad una dimensione lontana dal tempo artificiale con cui condividiamo le nostre frenetiche ore.
Se a questo aggiungiamo uno sguardo notturno degli occhi e delle forme che qualcuno riesce bene ad intravedere e scoprire nelle penetranti luminosità del cielo accompagnate dai versi delle mitologie più arcaiche, troppo spesso violentato da un inquinamento luminoso che ne offusca la piena lettura; se a questo aggiungiamo il salto nel fuoco scandito da un tamburo sciamanico che vuole battere forte nel nostro cuore per insegnarci a non fermarci ma ad andare oltre quelle fiamme che si alzano e che non sono altro che impedimenti interiori e barriere limitanti e mentali che tutti in diversi grado abbiamo; se a questo aggiungiamo l’abluzione purificatrice per i nostri corpi di una acqua di fonte che si trasforma nella notte gradualmente con le sue piante immerse nel suo mnemonico fluire della vita del cosmo, abbiamo reso un quadro poetico dell’esperienze che molti, se non tutti, crediamo possano aver provato.
Ciò indica che la semplicità e l’essenzialità di seguire le pagine di un libro scritto non dalle nostre mani e presente istantaneamente sia fuori che dentro di noi, può condurre chi cerca di ottenere risposte alla sua esistenza. La vita di questa società insostenibile e completamente scollegata dal Tutto, in mano a quel potentissimo dio che si chiama Denaro e che ci tenta con i suoi bassi istinti e desideri poco nobili, vorrebbe continuamente cancellare questo bagaglio spirituale dalla nostra memoria. Anche se qualcuno sarà scettico, siamo positivi e fermamente convinti nell’affermare che questo suo tentativo non potrà mai riuscirgli!
Riccardo Oliva
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giovedì 21 giugno 2012
Genuino Clandestino: "No alla vendita dei terreni pubblici..."
La campagna Genuino Clandestino ha lanciato una mobilitazione nazionale contro l'alienazione dei terreni agricoli del demanio pubblico, prevista dall'articolo 66 della Legge di stabilità del 2012. La giornata di mobilitazione del 28 giugno prevede la consegna al presidente del Consiglio Mario Monti delle migliaia di cartoline sottoscritte da aprile a metà giugno per opporsi al tentativo di svendita delle terre pubbliche da parte del governo.
In questa occasione in varie città italiane si terranno iniziative davanti alla prefetture, mentre a Roma alcune attività saranno promosse dall'associazione terra Terra.
La vendita delle terre pubbliche si innesta in un disegno più ampio di privatizzazione dei beni comuni, che ha già colpito il settore dei trasporti, gli acquedotti, gli immobili e la rete viaria. I presunti benefici derivanti dalla consegna al mercato di servizi e beni di tale importanza, enfatizzati dalla necessità di ridurre l'ingente debito pubblico italiano, sono in realtà solo uno specchietto per le allodole. Continuando su questa linea si fa solo il gioco degli speculatori e, in particolare dando via le terre agricole, si privano le comunità della prerogativa di decidere come gestire in maniera responsabile ed efficace ampie fette del territorio del nostro Paese.
"Le terre demaniali sono e devono restare patrimonio delle comunità locali, per questa ragione chiediamo alla società civile di mobilitarsi affinché il governo cambi rotta. I beni comuni sono sempre più sotto attacco, ma come ha dimostrato la vittoria del referendum sull'acqua del giugno dello scorso anno i cittadini italiani sono contrari alla loro privatizzazione e rivendicano un modello di gestione differente e completamente staccato dalle logiche di mercato".
_______________________________________________
Genuinoclandestino mailing list
Genuinoclandestino@autistici.org
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mercoledì 20 giugno 2012
Come sfuggire ai terremoti - Metodi semplici per sopravvivere
Attenzione:
qui si sostiene una modalità molto diversa da quella comunemente adottata.
estratto dall’articolo di Doug Copp sul “triangolo della vita”, editato da Larry Linn. (Massimo Corbara)
Mi chiamo Doug Copp. Sono capo della squadra d’emergenza e pronto soccorso e manager per i disastri della squadra americana internazionale di salvataggio (ARTI), la squadra con maggiore esperienza nel campo del salvataggio. Le informazioni in questo articolo salveranno delle vite in caso di terremoto.
Sono strisciato dentro 875 edifici crollati, ho lavorato con le squadre di salvataggio di 60 paesi, ho fondato squadre di salvataggio in diversi paesi e sono membro di parecchie squadre di salvataggio di molti paesi. Per due anni sono stato l’esperto delle Nazioni Unite nell’Attenuazione delle Catastrofi (UNX051 – UNIENET). Dal 1985 ho lavorato a ogni più grande disastro nel mondo, eccetto i disastri simultanei.
Nel 1996 abbiamo girato un film che ha dimostrato che la mia metodologia di sopravvivenza è corretta. Il Governo Federale Turco, la città di Istanbul, l’Università di Istanbul, la Case Productions e l’ARTI, hanno cooperato per filmare questo test pratico, scientifico.
Abbiamo fatto crollare una scuola e una casa con dentro 20 manichini. 10 di questi manichini realizzavano il metodo “accovacciati e riparati” e gli altri 10 manichini li ho utilizzati nel mio metodo di sopravvivenza: “il triangolo della vita”. Dopo il crollo da terremoto simulato, abbiamo strisciato attraverso i detriti e siamo entrati nell’edificio per filmare e documentare i risultati. Il film, nel quale ho praticato le mie tecniche di sopravvivenza in condizioni direttamente osservabili e scientifiche, relativamente al crollo dell’edificio, ha mostrato che ci sarebbe stato lo 0% di sopravvivenza per coloro che realizzavano il metodo “accovacciati e riparati”. Ci sarebbe stato più probabilmente il 100% di sopravvivenza per le persone che utilizzavano il mio metodo del “triangolo della vita”.
Questo film è stato visto da milioni di telespettatori alla
televisione turca e nel resto d’Europa ed è stato visto in USA, Canada e America Latina, sul programma televisivo Real TV.
Il primo edificio in cui abbia mai strisciato dentro fu una scuola
di Città del Messico, durante il terremoto del 1985. Tutti i bambini
si trovavano sotto i loro banchi. Ogni bambino fu schiacciato fino
allo spessore delle proprie ossa. Avrebbero potuto sopravvivere se si fossero distesi giù, accanto ai loro banchi, nelle corsie esistenti
tra i banchi stessi. Fu orribile, inutile, e mi chiesi perché i
bambini non si trovassero nelle corsie tra i banchi. Allora non sapevo che quei bambini erano stati istruiti a nascondersi sotto qualcosa.
Detto semplicemente, quando gli edifici crollano, il peso dei soffitti
che cadono sugli oggetti o sui mobili all’interno schiaccia questi
oggetti, lasciando uno spazio o un vuoto accanto ad essi. Questo
spazio è ciò che io definisco “il triangolo della vita”. Più è grande
l’oggetto, più è forte, meno si compatterà. Meno l’oggetto si
compatta, più è grande il vuoto accanto ad esso e più grande la
probabilità che la persona che utilizzi questo vuoto per la propria
sicurezza non sia ferita.
La prossima volta che guardate degli edifici crollati, in televisione, provate a contare “i triangoli” che vedete formati. Sono dappertutto. È la forma più comune che vedrete in un edificio crollato. Sono ovunque. Ho allenato il dipartimento dei pompieri di Trujillo (750,000 abitanti), su come sopravvivere, prendersi cura delle proprie famiglie e salvare gli altri in caso di terremoto.
Il capo della squadra d’emergenza del dipartimento dei pompieri di
Trujillo è professore all’Università di Trujillo. Mi ha accompagnato
dappertutto. Ha dato la sua testimonianza personale: “mi chiamo
Roberto Rosales. Sono capo della squadra d’emergenza di Trujillo.
Quando avevo 11 anni, rimasi incastrato dentro un edificio crollato. Il mio intrappolamento si verificò durante il terremoto del 1972, che uccise 70.000 persone. Sono sopravvissuto nel “triangolo della vita” che si creò vicino alla motocicletta di mio fratello, I miei amici, che finirono sotto il letto e sotto i tavoli, furono schiacciati e uccisi, (vengono dati più dettagli, nomi, indirizzi, eccetera)… sono l’esempio vivente del “triangolo della vita”. I miei defunti amici sono l’esempio della tecnica “accovacciati e riparati”.
DOUGG COPP consiglia:
Colui che semplicemente “si china, si accovaccia e si ripara sotto
qualcosa” quando gli edifici crollano, viene schiacciato e quasi sempre ucciso. Ogni volta, senza eccezione. Le persone che cercano riparo sotto oggetti quali scrivanie o automobili, vengono schiacciate. Gatti, cani e bambini piccoli spesso si raggomitolano spontaneamente in posizione fetale. Anche voi dovreste fare altrettanto in caso di terremoto. È un naturale istinto di sopravvivenza. Potete sopravvivere in un piccolo spazio vuoto. State vicini a un oggetto, vicini a un divano, vicini a un grosso oggetto voluminoso, che si comprima un po’, ma lasci un vuoto accanto a sé.
Gli edifici in legno sono il tipo di costruzione più sicura in cui
trovarsi durante un terremoto. Il motivo è semplice: il legno è
flessibile e si muove insieme alla forza del terremoto. Se l’edificio
in legno crolla, si creano grandi vuoti di sopravvivenza. Inoltre
l’edificio in legno ha meno peso concentrato che possa crollare. Gli
edifici in mattoni si romperanno in singoli mattoni. I mattoni
causeranno molte ferite, ma meno corpi schiacciati rispetto alle
lastre di cemento armato.
Se vi trovate a letto durante la notte e si verifica un terremoto,
semplicemente rotolate giù dal letto, senza infilarvi sotto, restate
accanto al letto. Un vuoto di sicurezza esisterà intorno al letto. Gli
alberghi possono ottenere un maggior tasso di sopravvivenza in caso di terremoti, semplicemente ponendo un avviso dietro la porta di ogni stanza, che indichi agli occupanti di distendersi al suolo, accanto alla base del letto, durante un terremoto.
Se si verifica un terremoto mentre guardate la tv e non potete
scappare facilmente uscendo dalla porta o dalla finestra, allora
sdraiatevi al suolo e raccoglietevi in posizione fetale accanto a un
divano o a una grossa poltrona (oppure a un grosso oggetto, a
condizione che questo oggetto sia ben saldo e inchiodato al muro).
Chiunque si trovi sotto il vano di una porta quando l’edificio crolla
viene ucciso. In che modo? Se state sotto il vano della porta e lo
stipite della porta cade in avanti o indietro, sarete schiacciati dal
soffitto sovrastante, Se lo stipite cade lateralmente, sarete tagliati
a metà dall’ingresso della porta. In ogni caso morireste!
Non andate mai sulle scale. Le scale hanno un differente “momento di frequenza” (barcollano separatamente rispetto alla parte principale dell’edificio). Le scale e il resto dell’edificio sbattono continuamente l’un l’altro reciprocamente, finché non ha luogo il cedimento strutturale delle scale. Le persone che vanno sulle scale prima che queste crollino, vengono squarciate sui gradini della scala. Vengono mutilate orribilmente. Anche se l’immobile non crolla, state lontani dalle scale. Le scale sono la parte dell’edificio che maggiormente ci si aspetta che si danneggi. Anche se le scale non sono crollate con il terremoto, potrebbero crollare più tardi, quando sovraccariche di persone urlanti in fuga. La loro sicurezza dovrebbe essere sempre verificata, anche se il resto dell’edificio non è danneggiato.
State vicini alle mura esterne degli edifici o, se possibile,
all’esterno di esse – è molto meglio essere vicini all’esterno di un
edificio piuttosto che all’interno. Più vi trovate all’interno
rispetto al perimetro esterno dell’edificio, più grande è la
possibilità che la vostra via di fuga sia bloccata.
Le persone dentro gli autoveicoli vengono schiacciate quando le strade al di sopra, (i cavalcavia e i tetti) cadono per il terremoto e schiacciano i loro veicoli; il che è ciò che accadde con le travi che si trovavano tra i punti di passaggio dell’autostrada Nimitz. Le vittime del terremoto di San Francisco rimasero tutte dentro i propri autoveicoli. Sono morti tutti. Avrebbero potuto facilmente
sopravvivere uscendo e accovacciandosi o sdraiandosi accanto ai loro veicoli, dice l’autore dell’articolo. Tutte le auto schiacciate ebbero dei vuoti alti circa 1,5 m. accanto ad esse, ad eccezione delle auto su cui caddero direttamente delle colonne portanti di sostegno.
Ho scoperto, mentre strisciavo all’interno degli uffici di una redazione giornalistica e di altri uffici dentro i quali c’era molta carta, che la carta non si compatta. Si sono trovati grandi vuoti intorno alle cataste di carta.
PS Come ho già scritto (e diverse volte verificato durante gli ultimi
3 anni in occasione di rischio annunciato di alluvioni, straripamenti,
cicloni, eruzioni vulcaniche ) , è utile rilassarci e meditare
'facendo Reiki o Prano' alla terra, cioè visualizzando il bel pianeta
verde-azzurro fra le nostre mani e aiutando in questo caso le zolle
tettoniche a spostarsi con sinuosa dolcezza: si riesce ad attenuare
l'entità dei disastri annunciati e quindi anche delle ev scosse !
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martedì 19 giugno 2012
Nevio Crivellaro: "La via della guarigione sciamanica.."
Nevio Crivellaro, sciamano
Sciamanesimo e guarigione dell’Anima.
Qualche tempo fa Paolo D'Arpini mi chiese di produrre uno scritto che raccontasse il “mio sciamanesimo” e soprattutto parlasse dei trattamenti di guarigione sciamanica, che assieme ad Antonella, la mia compagna, da molti anni ormai, proponiamo alla persone, soprattutto a coloro che seguono un cammino evolutivo spirituale.
Essi sono spesso interessati, non solo ad un aiuto nell’affrontare le proprie difficoltà fisiche o psicologiche, ma pure a rimuovere tutti i blocchi e le impurità che rallentano il normale flusso dell’ energia vitale nei corpi sottili. Parlare di ciò in un articolo di giornale, non essendo io uno scrittore è per me un’ impresa assai ardua che mi ha bloccato per diversi giorni. Organizzare il materiale di cui disponiamo, che avrebbe bisogno di diversi tomi per essere descritto, non essendo le sinteticità la mia maggiore virtù, è per me quanto mai difficile, ma proverò a fare del mio meglio almeno per una introduzione alla materia.
Per prima cosa è necessario dire che il “ trattamento sciamanico” non è sostitutivo o alternativo alle pratiche della medicina allopatica ufficiale; può sicuramente esserne sinergico e di supporto poiché agisce anche sulla riduzione del dolore, in particolare coadiuvante alle cure della medicina olistica e naturopatica. La medicina moderna tenta di curare il corpo dell’uomo con tutti gli strumenti che ben conosciamo, per averli più volte sperimentati sulla nostra pelle. Essa ignora totalmente o ancora peggio non vuole ammettere che l’ essere umano è ancora un pineta quasi totalmente inesplorato e che l’idea che egli sia un Anima un Essere Spirituale multidimensionale prima ancora di essere un corpo da curare, non viene neppure presa in considerazione.
Pur riconoscendo che buona parte delle malattie sono di origine psicosomatica non è in grado di ammettere che molte di esse derivano da problemi inerenti l’Anima e che è su quel piano che andrebbero affrontate, piano del quale ignorano perfino l’esistenza. Fin dai primordi della storia, a tutte le latitudini, la salute ed il cammino spirituale delle persone era affidato allo sciamano; egli era ed ancora oggi è in alcune zone del mondo, il medico, il sacerdote, la guida per il suo popolo. Nel mio piccolo, da anni sto lavorando per riconquistare un po’ di questa eredità perduta non in forma meramente culturale, ma sviluppando le capacità e le conoscenze che furono degli antichi sciamani, rendendole operative nel mondo nel quale vivo mettendole al servizio del mio prossimo e quindi di NOSTRA MADRE, il meraviglioso pianeta nel quale viviamo.
Per noi l’uomo è uno dei figli della MADRE TERRA ed a LEI è collegato ed unito davvero come un figlio alla madre quando ancora il cordone ombelicale è intatto. Madre e figlio sono prima di tutto esseri spirituali multidimensionali, forse non così simili nella forma fisica visibile ma sicuramente nella sostanza. Il bene di un figlio è la gioia della madre, la salute della madre è il tesoro del figlio anche se egli ha dimenticato la sua stretta parentela. Come diceva SEATTLE un capo pellerossa nella sua lettera a GEORGE WASHINGTON, l’uomo è solo un filo nella trama del tessuto della VITA UNA, né più né meno indispensabile come ogni altro affinchè la tela sia completa ed intatta,l’infinito universo sia davvero infinito.
Nella nostra esperienza l’uomo è un mondo vastissimo e variegato composto di molti corpi fatti di materia a vari gradi di densità e vibrazione, ognuno con una particolare forma di spazio- tempo. L’Anima è per noi l’insieme di tali strutture, non solamente un registro per le azione buone o nefaste, scritte a fuoco in attesa di una terribile giustizia divina e di un’ eternità di premio o di pena come nel credo di diverse religioni.
L’Anima è NOI nella nostra completezza, meravigliosa veste, divino strumento DELLO SPIRITO che siamo. PAG.2°.Ella, essere antichissimo nato prima di ogni tempo, porta con se gioie e dolori, virtù e difetti, luce ed ombre, sapienza ed oblio. Ha vissuto molte vite sul pianeta terra, è passata attraverso l’evoluzione della materia, della forma, dei corpi, dall’ oscurità alla luce; molte vite da essere umano, ad ogni sua manifestazione terrena crescendo verso la consapevolezza della propria essenza ed origine Divina.
Nell’Anima sono conservati i ricordi di molte esistenze qual essere umano, di molte morti, talvolta traumatiche di tante gioie e di tante sofferenze molte delle quali causate dalla atavica ignoranza dell’ uomo che chiamiamo egoismo, dallo sfruttamento dell’ uomo sull’ uomo, dalla cattiveria e dalla crudeltà di cui solo gli uomini sono capaci. A tutto ciò si aggiungono le sofferenze che vengono dalla vita quotidiana, da un modo di vivere così assurdo e squilibrato di un’ umanità educata al profitto personale, alla competizione, al potere, al desiderio, dell’ effimero e del superfluo, al proprio trionfo sulla sconfitta del prossimo, tutti soli sulla difensiva, pur immersi in un mondo sovraffollato. Il popolo della nostra epoca ha dimenticato di essere “ figlio della MADRE TERRA e del PADRE CIELO”, fratello di ogni esser vivente, di qualsiasi regno perfino delle pietre poiché anch’ esse sono vive!
È rimasto solo, orfano, poiché ha dimenticato la propria famiglia e questa sofferenza, questa dimenticanza, scava solchi profondi nei tessuti dell’ Anima, rende duro e rigido il cuore, insufficiente il respiro, avvelenato il sangue, oscuro il pensiero ed avaro il sentimento.
Ritrovare la consapevolezza di essere “ESSERI UNIVERSALI”, figli dell’universo, potersi nutrire della bellezza e dell’ energia che fluisce ininterrotta dalla seno di nostra madre terra e della Luce, del calore, del colore, dell’amore che costantemente ci è donato dal Padre Cielo. Imparare a scambiare e donarci la forza vitale che fluisce dal nostro cuore ed attraverso i nostri occhi e le nostre mani, che conosciamo come Amore, questo è ciò che ci serve! L’esercizio della generosità alimentare e dirigere il flusso d’Amore tra i cuori ed i corpi di ogni esser vivente,è esso stesso crescita, superamento dei limiti, guarigione da ogni male, illuminazione dell’ Anima, nuova gioia di vivere, senso di pienezza e compimento nella nostra esistenza. Questa è guarigione, ma non da una singola malattia, ma dall’ ottusità, dall’oscurità, dall’ottenebramento, dall’ isolamento che ne è la causa.
Da tale guarigione nasce nuova consapevolezza, integrità, libertà, salute per l’Anima e quindi per il corpo che ne è la sua espressione materiale. Primo compito dello sciamano è quello di aiutare, di guidare il proprio popolo a tale risveglio, ad acquistare una salute stabile che viene da una giusta attitudine della mente e del cuore, da un’ azione etica ed amorevole per ogni fratello e sorella, per ogni essere vivente.
Per giungere ad un tale conseguimento lo sciamano deve aiutare ogni anima a liberarsi dei pesi, guarire ogni trauma residuo, strappare ogni catena, liberarsi da antichi terrori, da forze strane ed oscure, da ogni parassita, da cose, esseri e situazioni che l’anima porta con sé ed in sé negli immensi mondi di cui è costituita. I corpi sottili dell’Anima sono come vecchie cantine piene di vecchi, putrefatti ciarpami, in cui si sono accumulate sostanze corrotte di ogni tipo, sono come stagni in cui vecchie cose morte si decompongono e forniscono l’habitat per forme di vita inferiori, indesiderabili parassiti che vivono della nostra energia vitale, che ci avvelenano con i miasmi da essi emanati. Aggressive forme pensiero, antichi dolori, accumuli di materie pesanti oggetti che ci appartennero e molto, molto altro ancora oltre ogni immaginazione. Tutto ciò abbassa notevolmente il tono vibratorio della nostra Anima, quindi dei pensieri e dei sentimenti, ne conseguono tristezza, negatività, paura, depressione, ecc … .
Tutto ciò influenza il respiro la circolazione nervosa e sanguigna, il funzionamento del sistema ghiandolare, le difese immunitarie; il funzionamento del corpo fisico perciò ne risente e si manifestano danni e malattie vere e proprie. Lo sciamano come io lo concepisco è prima di tutto un’ impresa di pulizie che mette ordine in tale caos è il “ mastro lindo” che pulisce il bagno o una “ signora Luisa” che pulisce perfino il w.c e poi apre la finestre dell’ anima chiama la luce ad illuminare la casa, accende le lampade affinchè il buio non possa più ristabilirsi. È un lavoro duro, impegnativo e perfino pericoloso che può essere fatto solo nello spirito di generosità, di amore, di servizio all’umanità, quindi di aiuto alla MADRE TERRA che prova le sofferenze di ogni suo figlio.
Con ciò ho voluto solo dare un’ idea del tipo di lavoro, di come si fa e come avviene poichè si tratta di un accadere, piuttosto che un fare, è un'altra impresa ardua da affrontare per iscritto e sarà oggetto di un altro capitolo per ora basti sapere che per questo lavoro di guarigione sono necessari tre elementi: la persona che chiede la guarigione non tanto allo sciamano, quanto all’ POTERE DI GUARIGIONE UNIVERSALE; comunque vogliamo chiamarlo; la FONTE UNIVERSALE DELLA VITA, da cui solamente può provenire il potere di guarigione, infine lo sciamano che ne è il canale di collegamento è il braccio d’azione.
Tale è il lavoro che nel nostro piccolo stiamo facendo grazie alle FORZE CELESTI che ci hanno istruito e resi abili e dalla potenza che di volta in volta ci forniscono affinchè anche noi possiamo renderci e sentici utili all’ evoluzione umana ed alla guarigione di MADRE TERRA che profondamente amiamo.
Nevio Crivellaro
Shaman Way - shamanway.it@gmail.com
Sciamanesimo e guarigione dell’Anima.
Qualche tempo fa Paolo D'Arpini mi chiese di produrre uno scritto che raccontasse il “mio sciamanesimo” e soprattutto parlasse dei trattamenti di guarigione sciamanica, che assieme ad Antonella, la mia compagna, da molti anni ormai, proponiamo alla persone, soprattutto a coloro che seguono un cammino evolutivo spirituale.
Essi sono spesso interessati, non solo ad un aiuto nell’affrontare le proprie difficoltà fisiche o psicologiche, ma pure a rimuovere tutti i blocchi e le impurità che rallentano il normale flusso dell’ energia vitale nei corpi sottili. Parlare di ciò in un articolo di giornale, non essendo io uno scrittore è per me un’ impresa assai ardua che mi ha bloccato per diversi giorni. Organizzare il materiale di cui disponiamo, che avrebbe bisogno di diversi tomi per essere descritto, non essendo le sinteticità la mia maggiore virtù, è per me quanto mai difficile, ma proverò a fare del mio meglio almeno per una introduzione alla materia.
Per prima cosa è necessario dire che il “ trattamento sciamanico” non è sostitutivo o alternativo alle pratiche della medicina allopatica ufficiale; può sicuramente esserne sinergico e di supporto poiché agisce anche sulla riduzione del dolore, in particolare coadiuvante alle cure della medicina olistica e naturopatica. La medicina moderna tenta di curare il corpo dell’uomo con tutti gli strumenti che ben conosciamo, per averli più volte sperimentati sulla nostra pelle. Essa ignora totalmente o ancora peggio non vuole ammettere che l’ essere umano è ancora un pineta quasi totalmente inesplorato e che l’idea che egli sia un Anima un Essere Spirituale multidimensionale prima ancora di essere un corpo da curare, non viene neppure presa in considerazione.
Pur riconoscendo che buona parte delle malattie sono di origine psicosomatica non è in grado di ammettere che molte di esse derivano da problemi inerenti l’Anima e che è su quel piano che andrebbero affrontate, piano del quale ignorano perfino l’esistenza. Fin dai primordi della storia, a tutte le latitudini, la salute ed il cammino spirituale delle persone era affidato allo sciamano; egli era ed ancora oggi è in alcune zone del mondo, il medico, il sacerdote, la guida per il suo popolo. Nel mio piccolo, da anni sto lavorando per riconquistare un po’ di questa eredità perduta non in forma meramente culturale, ma sviluppando le capacità e le conoscenze che furono degli antichi sciamani, rendendole operative nel mondo nel quale vivo mettendole al servizio del mio prossimo e quindi di NOSTRA MADRE, il meraviglioso pianeta nel quale viviamo.
Per noi l’uomo è uno dei figli della MADRE TERRA ed a LEI è collegato ed unito davvero come un figlio alla madre quando ancora il cordone ombelicale è intatto. Madre e figlio sono prima di tutto esseri spirituali multidimensionali, forse non così simili nella forma fisica visibile ma sicuramente nella sostanza. Il bene di un figlio è la gioia della madre, la salute della madre è il tesoro del figlio anche se egli ha dimenticato la sua stretta parentela. Come diceva SEATTLE un capo pellerossa nella sua lettera a GEORGE WASHINGTON, l’uomo è solo un filo nella trama del tessuto della VITA UNA, né più né meno indispensabile come ogni altro affinchè la tela sia completa ed intatta,l’infinito universo sia davvero infinito.
Nella nostra esperienza l’uomo è un mondo vastissimo e variegato composto di molti corpi fatti di materia a vari gradi di densità e vibrazione, ognuno con una particolare forma di spazio- tempo. L’Anima è per noi l’insieme di tali strutture, non solamente un registro per le azione buone o nefaste, scritte a fuoco in attesa di una terribile giustizia divina e di un’ eternità di premio o di pena come nel credo di diverse religioni.
L’Anima è NOI nella nostra completezza, meravigliosa veste, divino strumento DELLO SPIRITO che siamo. PAG.2°.Ella, essere antichissimo nato prima di ogni tempo, porta con se gioie e dolori, virtù e difetti, luce ed ombre, sapienza ed oblio. Ha vissuto molte vite sul pianeta terra, è passata attraverso l’evoluzione della materia, della forma, dei corpi, dall’ oscurità alla luce; molte vite da essere umano, ad ogni sua manifestazione terrena crescendo verso la consapevolezza della propria essenza ed origine Divina.
Nell’Anima sono conservati i ricordi di molte esistenze qual essere umano, di molte morti, talvolta traumatiche di tante gioie e di tante sofferenze molte delle quali causate dalla atavica ignoranza dell’ uomo che chiamiamo egoismo, dallo sfruttamento dell’ uomo sull’ uomo, dalla cattiveria e dalla crudeltà di cui solo gli uomini sono capaci. A tutto ciò si aggiungono le sofferenze che vengono dalla vita quotidiana, da un modo di vivere così assurdo e squilibrato di un’ umanità educata al profitto personale, alla competizione, al potere, al desiderio, dell’ effimero e del superfluo, al proprio trionfo sulla sconfitta del prossimo, tutti soli sulla difensiva, pur immersi in un mondo sovraffollato. Il popolo della nostra epoca ha dimenticato di essere “ figlio della MADRE TERRA e del PADRE CIELO”, fratello di ogni esser vivente, di qualsiasi regno perfino delle pietre poiché anch’ esse sono vive!
È rimasto solo, orfano, poiché ha dimenticato la propria famiglia e questa sofferenza, questa dimenticanza, scava solchi profondi nei tessuti dell’ Anima, rende duro e rigido il cuore, insufficiente il respiro, avvelenato il sangue, oscuro il pensiero ed avaro il sentimento.
Ritrovare la consapevolezza di essere “ESSERI UNIVERSALI”, figli dell’universo, potersi nutrire della bellezza e dell’ energia che fluisce ininterrotta dalla seno di nostra madre terra e della Luce, del calore, del colore, dell’amore che costantemente ci è donato dal Padre Cielo. Imparare a scambiare e donarci la forza vitale che fluisce dal nostro cuore ed attraverso i nostri occhi e le nostre mani, che conosciamo come Amore, questo è ciò che ci serve! L’esercizio della generosità alimentare e dirigere il flusso d’Amore tra i cuori ed i corpi di ogni esser vivente,è esso stesso crescita, superamento dei limiti, guarigione da ogni male, illuminazione dell’ Anima, nuova gioia di vivere, senso di pienezza e compimento nella nostra esistenza. Questa è guarigione, ma non da una singola malattia, ma dall’ ottusità, dall’oscurità, dall’ottenebramento, dall’ isolamento che ne è la causa.
Da tale guarigione nasce nuova consapevolezza, integrità, libertà, salute per l’Anima e quindi per il corpo che ne è la sua espressione materiale. Primo compito dello sciamano è quello di aiutare, di guidare il proprio popolo a tale risveglio, ad acquistare una salute stabile che viene da una giusta attitudine della mente e del cuore, da un’ azione etica ed amorevole per ogni fratello e sorella, per ogni essere vivente.
Per giungere ad un tale conseguimento lo sciamano deve aiutare ogni anima a liberarsi dei pesi, guarire ogni trauma residuo, strappare ogni catena, liberarsi da antichi terrori, da forze strane ed oscure, da ogni parassita, da cose, esseri e situazioni che l’anima porta con sé ed in sé negli immensi mondi di cui è costituita. I corpi sottili dell’Anima sono come vecchie cantine piene di vecchi, putrefatti ciarpami, in cui si sono accumulate sostanze corrotte di ogni tipo, sono come stagni in cui vecchie cose morte si decompongono e forniscono l’habitat per forme di vita inferiori, indesiderabili parassiti che vivono della nostra energia vitale, che ci avvelenano con i miasmi da essi emanati. Aggressive forme pensiero, antichi dolori, accumuli di materie pesanti oggetti che ci appartennero e molto, molto altro ancora oltre ogni immaginazione. Tutto ciò abbassa notevolmente il tono vibratorio della nostra Anima, quindi dei pensieri e dei sentimenti, ne conseguono tristezza, negatività, paura, depressione, ecc … .
Tutto ciò influenza il respiro la circolazione nervosa e sanguigna, il funzionamento del sistema ghiandolare, le difese immunitarie; il funzionamento del corpo fisico perciò ne risente e si manifestano danni e malattie vere e proprie. Lo sciamano come io lo concepisco è prima di tutto un’ impresa di pulizie che mette ordine in tale caos è il “ mastro lindo” che pulisce il bagno o una “ signora Luisa” che pulisce perfino il w.c e poi apre la finestre dell’ anima chiama la luce ad illuminare la casa, accende le lampade affinchè il buio non possa più ristabilirsi. È un lavoro duro, impegnativo e perfino pericoloso che può essere fatto solo nello spirito di generosità, di amore, di servizio all’umanità, quindi di aiuto alla MADRE TERRA che prova le sofferenze di ogni suo figlio.
Con ciò ho voluto solo dare un’ idea del tipo di lavoro, di come si fa e come avviene poichè si tratta di un accadere, piuttosto che un fare, è un'altra impresa ardua da affrontare per iscritto e sarà oggetto di un altro capitolo per ora basti sapere che per questo lavoro di guarigione sono necessari tre elementi: la persona che chiede la guarigione non tanto allo sciamano, quanto all’ POTERE DI GUARIGIONE UNIVERSALE; comunque vogliamo chiamarlo; la FONTE UNIVERSALE DELLA VITA, da cui solamente può provenire il potere di guarigione, infine lo sciamano che ne è il canale di collegamento è il braccio d’azione.
Tale è il lavoro che nel nostro piccolo stiamo facendo grazie alle FORZE CELESTI che ci hanno istruito e resi abili e dalla potenza che di volta in volta ci forniscono affinchè anche noi possiamo renderci e sentici utili all’ evoluzione umana ed alla guarigione di MADRE TERRA che profondamente amiamo.
Nevio Crivellaro
Shaman Way - shamanway.it@gmail.com
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lunedì 18 giugno 2012
Mercatino Bio di Vignola - Prove tecniche di trasmissione e collaborazione
C'erano una volta ....
Due viandanti in pellegrinaggio.
Affamati e stanchi del cammino percorso durante il giorno, essi arrivarono
nei pressi di un piccolo e povero villaggio, dove decisero di fermarsi a
riposare, a lato della strada.
Uno dei viandanti mise insieme un piccolo fuoco, sul quale pose una grossa
pentola, mentre l'altro la riempì d'acqua raccolta nel torrente e vi pose
dentro una semplice pietra.
I due uomini si sedettero accanto al fuoco, che ben presto portò ad
ebollizione la loro zuppa di pietra.
La scena non sfuggì agli abitanti del villaggio che si domandarono il perché
del curioso comportamento dei due stranieri.
Alla fine, diversi abitanti decisero di approfondire la questione e di
avvicinare i due viandanti, attaccando bottone con loro.
Di lì a poco si avverti attorno aria di gaiezza, dal momento che i
visitatori, che si dimostrarono particolarmente amichevoli, presero a
narrare storie di posti e genti che avevano incontrato nel lungo viaggio che
li aveva condotti fin lì.
Alla fine un ragazzo chiese ai viandanti: "Perché, spiegatemi, state
bollendo una pietra?"
Uno dei viandanti rispose " Per poter poi mangiare una zuppa di pietra"
"Deve essere terribilmente insipida!" - disse una vecchia - "Ma io ho giusto
un cavolo, che gli darà un qualche sapore in più"
"E io ho un pò di carote, che le aggiungeranno un pò di colore" - disse un
altro abitante del villaggio.
"Io ho delle patate!"- disse un altro, finché, con il contributo di poco da
tanti, un abbondante stufato fu fatto, con il quale il villaggio intero e
gli stanchi pellegrini fecero cena. e mentre cenavano, si raccontavano
storie, condividevano esperienze e conoscenze, divenendo amici lungo tutta
la nottata.
La mattina dopo i due viandanti (che non potevano più essere chiamati
"stranieri") ripresero il loro viaggio, lasciando il villaggio e i suoi
abitanti dietro di loro.
Ma gli abitanti non dimenticarono mai né i pellegrini né la lezione che
avevano da loro appreso.
Infatti, anche durante le peggiori temperie, il piccolo e povero villaggio
prosperò, poiché i suoi abitanti mai dimenticarono come fare "una zuppa di
pietra".....
Aldo Nardini
Ogni mercoledì pomeriggio si svolge un mercatino bioregionale in quel di Vignola (Mo) a cura di Agribio E.R. Per info. agribioer@email.it
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domenica 17 giugno 2012
Centro Chan 'Kung-An' è il nuovo nome del vecchio Centro Chan Nirvana
Cari amici e fratelli nel Dharma, come annunciato (forse anche troppe volte) ci saranno variazioni al (Ex) Centro Nirvana.
Intanto nel nome... il nuovo nome identificativo del Centro sarà: "Centro Chan 'Kung-An', che, come spero sappiate tutti, è il nome Cinese del termine 'koan'. Inoltre, poichè il sottoscritto ha già comunicato di volersi 'sganciare' (per sopravvenuto logoramento da anzianità) quantomeno dall'organizzazione attiva del mantenimento e funzionalità dell'attività del Centro, sicuramente dal mese di Settembre (o più avanti, a seconda delle decisioni degli attuali meditanti) la gestione organizzativa passerà al momento a Vincenzo, il quale dovrà prendersi in carico la preparazione della sala, nonchè il corretto funzionamento delle attività e la gestione finanziaria-amministrativa.
Quanto alla supervisione spirituale, le persone che ancora intenderanno frequentare il Centro potranno organizzarsi a loro piacimento nel miglior modo possibile... fermo restando che, se eventualmente richiesto - come in realtà è già stato fatto - il sottoscritto potrà presenziare all'Istruzione e Guida della Meditazione per non più di un lunedì alternato...(vale a dire, un lunedì si ed un lunedi no...).
Nei Lunedì in cui il sottoscritto non sarà presente, la decisione per come impostare la serata di meditazione è lasciata a Vincenzo ed all'eventuale gruppo di gestione che dovesse generarsi con la nuova forma di organizzazione.
Sono già stati modificati (o lo saranno a breve) i nome dei profili Facebook e del sito Centronirvana, con la nuova dicitura "Centro Chan 'Kung-An' - anche se i nomi delle mail obbligatoriamente resteranno gli stessi...
Preciso che restano ormai solo tre Lunedì in cui potremo incontrarci prima delle Ferie Estive, e Aliberth sarà felice di salutare ed abbracciare tutti i Fratelli di Dharma che intenderanno essere presenti in questi tre lunedì restanti.
Ad essi ed a tutti gli altri, auguro comunque una serena estate ed un proficuo lavoro spirituale interiore...
Namasté e Shanti! Nel Dharma
Aliberth
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venerdì 15 giugno 2012
In Italia si irrorarano 150.000 tonnellate di pesticidi chimici .. sul nostro cibo
Distruzione di frutta
In italia... che è un terzo della superficie della Francia si irrorano 150.000 ton di pesticidi... il doppio della Francia per cui ci avveleniamo moltiplicando per 6
soprattutto su Viti, Frutta e Verdure, ma anche su Grano e tutto il resto...
saluti - Prof. Giuseppe Altieri
.........
Ecco un caso che ci riguarda tutti, senza eccezioni!
Vi segnalo il lungometraggio francese "Nos enfants nous accuseront" (I nostri figli ci accuseranno), realizzato da Jean-Paul Jaud, anno 2008, che affronta il tema del necessario passaggio a mense bio per i bambini e dei danni causati dai pesticidi nell’alimentazione.http://www.nosenfantsnousaccuseront-lefilm.com/
Il lungometraggio è basato sulla vera storia di Barjac, un piccolo paese a vocazione agricola della campagna francese, nella regione del gard dove il sindaco ha imposto la conversione al biologico della mensa della locale scuola pubblica come passo concreto verso la sostenibilità, con tutte le difficoltà incontrate e le conseguenze sociali ed economiche.
Il film denuncia inoltre il tasso altissimo di malattie croniche fra i bambini dovuti all’utilizzo di pesticidi nelle coltivazioni: ricordiamo che in Francia come in tutti i paesi con agricoltura “industriale” e non organica ogni anno vengono utilizzati nelle campagne 76.000 tonnellate di pesticidi, con un’ipoteca sulla vita futura dei nostri figli.
Il lungometraggio viene proiettato in tutte le scuole francesi per sensibilizzare i giovanissimi alla realtà ecoambientale e alla sostenibilità ambientale.
Ecco il trailer da guardare e passare:
http://www.tuttogreen.it/nos-enfants-nous-accuseront-mense-bio-e-film-denuncia-di-jean-paul-jaud/
Nicoletta
In italia... che è un terzo della superficie della Francia si irrorano 150.000 ton di pesticidi... il doppio della Francia per cui ci avveleniamo moltiplicando per 6
soprattutto su Viti, Frutta e Verdure, ma anche su Grano e tutto il resto...
saluti - Prof. Giuseppe Altieri
.........
Ecco un caso che ci riguarda tutti, senza eccezioni!
Vi segnalo il lungometraggio francese "Nos enfants nous accuseront" (I nostri figli ci accuseranno), realizzato da Jean-Paul Jaud, anno 2008, che affronta il tema del necessario passaggio a mense bio per i bambini e dei danni causati dai pesticidi nell’alimentazione.http://www.nosenfantsnousaccuseront-lefilm.com/
Il lungometraggio è basato sulla vera storia di Barjac, un piccolo paese a vocazione agricola della campagna francese, nella regione del gard dove il sindaco ha imposto la conversione al biologico della mensa della locale scuola pubblica come passo concreto verso la sostenibilità, con tutte le difficoltà incontrate e le conseguenze sociali ed economiche.
Il film denuncia inoltre il tasso altissimo di malattie croniche fra i bambini dovuti all’utilizzo di pesticidi nelle coltivazioni: ricordiamo che in Francia come in tutti i paesi con agricoltura “industriale” e non organica ogni anno vengono utilizzati nelle campagne 76.000 tonnellate di pesticidi, con un’ipoteca sulla vita futura dei nostri figli.
Il lungometraggio viene proiettato in tutte le scuole francesi per sensibilizzare i giovanissimi alla realtà ecoambientale e alla sostenibilità ambientale.
Ecco il trailer da guardare e passare:
http://www.tuttogreen.it/nos-enfants-nous-accuseront-mense-bio-e-film-denuncia-di-jean-paul-jaud/
Nicoletta
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Iniziato il Rio+20 in Brasile - Azioni deboli per fermare l'inquinamneto globale
A SUD informa: Qui si seguito il link all'Editoriale di Giuseppe De Marzo su L'Unità del 14 giugno 2012, che apre la corrispondenza da Rio+20. Per tutta la durata del Vertice, seguite le giornate di lavori sulle pagine de L'Unità e de Il Manifesto.
Per interviste e contatti in Brasile: +55 (21) 80453077 Rio+20, summit sul clima ma poco ambizioso È iniziata ieri a Rio de Janeiro la conferenza mondiale delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile Rio+20. Sono passati 20 anni dalla prima conferenza sulla Terra che segnò un forte avanzamento nella consapevolezza della relazione tra sviluppo economico, sociale e protezione dell’ambiente. Tre i principi che vennero adottati da 108 capi di Stato e 172 delegazioni governative: la responsabilità comune ma differenziata; il principio di precauzione; il diritto all’informazione ed alla partecipazione. I documenti approvati furono: la dichiarazione di Rio, quella sulle Foreste e l’Agenda 21. Firmate le convenzioni sui Cambiamenti Climatici, la diversità biologica e la desertificazione. Creata infine la Commissione delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile.
VENT'ANNI E UN GIORNO
A distanza di venti anni dagli obiettivi e dagli impegni presi a Rio, la differenza tra il discorso e la realtà dei fatti è enorme. Gli indicatori che misurano la perdita di biodiversità, gli sconvolgimenti climatici, la distruzione delle foreste, le morti per inquinamento, mostrano come lo sviluppo sostenibile sia stato sino ad ora retorica più che sostanza. Nonostante nell’ambito delle Nazioni Unite i paesi si siano pronunciati per lo sviluppo sostenibile, in realtà la nozione di “sostenibilità” è stata completamente cancellata dalle priorità dei governi, così come quella di “sviluppo sociale” approvata a Copenaghen nel 1995. I paesi cosiddetti sviluppati si sono concentrati in queste due decadi sulla crescita economica, lasciando in secondo piano la distribuzione della ricchezza e la distruzione dell’ambiente. I paesi in via
IL PUNTO CRITICO
In ballo al vertice di Rio+20 c’è la nostra sopravvivenza, messa in discussione dalla più grave crisi planetaria che l’umanità ricordi La sfida sarà su come costruire un modello che tenga insieme giustizia e sostenibilità, dove per giustizia intendiamo quella ambientale e sociale, attraverso cui “democratizzazione” lo sviluppo. Ma quello che minaccia l’ennesimo e per certi versi inevitabile fallimento della conferenza è la natura della governance. Il modello liberista è convinta che sia il mercato il luogo in cui risolvere la crisi ecologica. A Rio multinazionali, governi dei paesi più industrializzati e istituzioni finanziarie scommetteranno tutto sul potere taumaturgico di una green economy indefinita per rilanciare la crescita.
Il modello di sviluppo liberista ed i soggetti che lo incarnano, rifiutano qualsiasi dibattito sul fatto che una transizione socio ecologica debba essere guidata da chiari obiettivi fisici. A parte le buone intenzioni, nei documenti preparatori manca infatti qualsiasi procedura vincolante per garantire la transizione ad un modello più giusto e sostenibile. Vorremmo ricordare, come sostiene Martinez Alier, presidente della società internazionale di economisti ecologici, che i livelli dell’economia sono tre: finanziario, produttivo e “reale”. Il primo consente una crescita esponenziale slegata dall’economia materiale. Ne stiamo infatti paga
(Fonte: www.peacelink.it)
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giovedì 14 giugno 2012
Il Movimento 5 Stelle Viterbo approva e sostiene il Referendum regionale Lazio per l'Acqua Pubblica
Il Movimento 5 Stelle Viterbo approva e sostiene il Referendum regionale Lazio per l'Acqua Pubblica
Entro il 31 dicembre 2012 tutte le regioni dovranno legiferare in materia di servizio
idrico. Per spingere la nostra Regione verso una gestione del servizio idrico pubblica e partecipata, nel rispetto della volontà popolare, una vasta coalizione formata da cittadini/e, comitati, associazioni, forze sindacali e politiche, già impegnate nei referendum nazionali del 2011, ha presentato una proposta di legge regionale da sottoporre a referendum propositivo.
La proposta di legge dovrà essere firmata da 50.000 cittadini e, se entro un anno dalla sua consegna non sarà discussa, il Presidente della Regione Lazio sarà tenuto ad indire il voto referendario, in cui cittadine ed i cittadini saranno chiamati ad esprimersi su questa proposta di legge.
grilliviterbesi@gmail.com
martedì 12 giugno 2012
Libia del giorno dopo - Amnesty International si è svegliata... meglio tardi che mai!
La sera del 14 maggio, un gruppo di guardie in abiti militari ha effettuato una ricerca nel blocco 3B nella prigione Ain Zara. Poco dopo, le guardie hanno portato 20 uomini in una cella separata, fra di loro ci sono Abdel Latif Ali Tawil, Abdel Ati Mohamed Mosbah, Mohamed Sherif e Abdel Nasser al-Din Taher. Le guardie li hanno costretti a spogliarsi, tenendosi addosso solo le mutande, e li hanno percossi con bastoni e tubi di gomma. Il pestaggio sarebbe durato fino a circa mezzanotte.
Quando i detenuti perdevano i sensi, le guardie gettavano su di loro acqua per farli rinvenire, così da poter continuare il pestaggio.
Dopo le percosse, le autorità del carcere hanno lasciato i detenuti svestiti, su un pavimento in cemento, senza materassi né coperte, per altri due giorni.
Quando Amnesty International ha visitato la prigione, il 24 maggio, molti dei detenuti portavano ancora segni visibili delle percosse: un detenuto aveva un taglio sulla testa ed un altro aveva ferite sulla schiena. L'amministratore della prigione di Ain Zara ha riconosciuto che c'era stato un incidente e ha condannato la gravità del pestaggio, ma ha detto ad Amnesty International che si era trattato di una reazione dopo aver scoperto droghe e coltelli nelle celle e al comportamento violento dei detenuti nei confronti delle guardie. Il diritto internazionale proibisce assolutamente la tortura.
Risulta che la prigione di Ain Zara e il direttorio di polizia giudiziaria stiano conducendo un'inchiesta interna sulle torture ai detenuti; anche i parenti delle vittime hanno sporto denuncia al pubblico ministero. Il 23 maggio, dirigenti del Consiglio nazionale di transizione libico avevano visitato la prigione di Ain Zara e interrogato alcune vittime. Tuttavia, i detenuti devono ancora essere mandati a visita dai medici forensi, nonostante le ripetute richieste dei loro familiari. Secondo le informazioni ricevute da Amnesty International, almeno una delle guardie che avrebbe partecipato al pestaggio sta ancora lavorando nella prigione di Ain Zara.
Informazioni aggiuntive
Il 26 maggio 2012, le famiglie dei detenuti che sono stati denudati e percossi nella prigione di Ain Zara hanno protestato di fronte al Consiglio nazionale di transizione.
Amnesty International ha ricevuto informazioni relative a torture e altri maltrattamenti di numerosi detenuti in Libia dalla fine del conflitto armato nell'ottobre 2011. Molti degli abusi sono perpetrati da milizie armate. L'organizzazione ha scritto una lettera al ministro della Giustizia e dei diritti umani il 25 maggio, esprimendo le proprie preoccupazioni sulle notizie di torture nella prigione di Ain Zara e chiedendo alle autorità di fare indagini sull'incidente.
Essendo stato parte del Patto internazionale sui diritti civili e politici e della Convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti, la Libia ha l'obbligo di indagare su tutte le denunce di tortura, portare i responsabili davanti alla giustizia e provvedere ad una giusta riparazione per le vittime.
Amnesty International
(Fonte Peacelink)
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Basta parate militari.. le parate devono essere civili!
Al Presidente Giorgio Napolitano
al Premier Mario Monti
al Segr. PD Pier Luigi Bersani
Basta con la Parata Militare, la Parata dev’essere Civile
Non entriamo qui nelle discussioni anche accese a proposito della Parata e degli altri festeggiamenti del 2 giugno di quest’anno; che avevano una particolare ragione di austerità di fronte al terremoto emiliano. E però queste discussioni ci portano a delle considerazioni più ampie e decisive sulla Parata Militare come tale.
La Parata Militare, come celebrazione della Repubblica italiana nel giorno della sua nascita, è un controsenso. La nostra Repubblica nella sua Costituzione rifiuta la guerra e non può essere celebrata con una esibizione di forze armate; questo punto è chiaro, è indiscutibile. E allora perché si continua con questa assurda celebrazione? Una Repubblica di pace dev’essere celebrata con una Parata Civile.
Una Parata cui partecipi l’intero popolo italiano attraverso i corpi della sua intensa e feconda attività:le rappresentanze dei contadini, degli operai, del commercio, delle professioni, della scuola, dell’università, della ricerca, della sanità, delle libere associazioni; della pubblica amministrazione, della polizia come forza dell’ordine, e anche dell’esercito come forza di pace.
L’intera comunità italiana, l’intero corpo della Repubblica sfila in quel giorno, con dignità e con orgoglio, in quei corpi che concretamente la rappresentano.
Questa proposta era già stata fatta dal Movimento al Presidente Ciampi, ma non fu presa in considerazione.
Due anni fa si tentò di raccogliere un gruppo di associazioni, che confluivano poi nella Tavola della pace, affinché una delegazione presentasse al Presidente Napolitano questa proposta e supplica, questa suprema volontà di pace; ma proprio la Tavola della pace, presa da altri impegni, lasciò cadere l’iniziativa.
Ora non si può più attendere: il Presidente Napolitano, nell’ultimo anno del suo mandato, così attento e operoso, così esemplare, forse il migliore in tutta la storia della Repubblica, deve ora impegnarsi a trasformare la Parata; deve lasciarci questo dono di pace.
Lecce, giugno 2012 Per il Movimento, il Responsabile
Prof. Arrigo Colombo Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce
Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160 - E-mail arribo@libero.it
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lunedì 11 giugno 2012
Avventure di viaggio lungo un sentiero bioregionale e rurale
Lavori manuali in campagna
Cara Umanità Splendende
....dall'incontro Genuino Clandestino è partita nella Nazione l'operazione del Riabitare al posto dell'Occupare i Beni Comuni... è chiaro se si è abbitanti e un luogo pubblico è trascurato e abbandonato non c'è nulla di Male nel pulire e riabitare a vantaggio di tutta la popolazione locale.... impara l'Arte che la Vita Riparte all'Universalità dell'Arte e dei Saperi conoscenze di oggi e di Ieri si presenta questo caso:
l' Opera "l'Odissea nel Borsacchio, Itaca ha dato il bel Viaggio..." Ormai Itaca è un luogo di incontro di cofronto un porto di scambio sul demanio... madopo la riperimetrazione della Riserva(che ha suscitato varie polemiche alla Regione) è "minacciata" dal proprietario terriero accanto ....di qui la grande visione (prima del campo carlo) dell'EcoMostra ovvero istallare e allestire lo Spazio con materiale di recupero, riutilizzo o....che tutti possono portare per cooCreare la S-Cultura territoriale.. che sia un assemblaggio dinamico e costante cosi da ManiFestare l'Econostra sulle terra Demaniale....
Cosi chiediamo umilsente a tutti voi di cotribuire o a passare e lasciare il racconto della Vostra esperienza con poesie con quadri foto sculture performance. ..o di R o di ConTribùire all'Riabitare un luogo a voi caro, tessendo cosi un storia da raccontare nell'Odissea del Riabitare... vi alleghiAmo
Inoltre vi informiamo che potete passare a trovarci quando volete, e vi informeremo delle date di incontri e confronti...
Cari ...siamo tanti
uniti e pronti, anche distanti
intrecciamo gitoli di intenti
per sentieri più profondi...
il crollo delle città
è il crollo della civiltà
si rigenera la socetà
per sentieri più profondi
tessiAmo gli incontri
dai Mari e Monti...
in tutti gli istanti
siAmo connessi
ai vari mondi.....
SALVAVANGUARDIA
SALVAGUARDIA DELL'AMBIENTE E DELLA CULTURA
AVANGUARDIA UMANA E ARTISTICA
POSITIVI E PROPOSITIVI
CONFRONTIAMOCI NELL'UNIONE
...LA RETE SORPASSA LE RATE...
EP SEP SAT TA
Info: cir.informa@gmail.com
..............
Quel che è successo al'incontro del Sentiero Bioregionale 2012
2° incontro di Sentiero Bioregionale, Giugno 1-2-3, presso podere “La Roverella”, Bioregione Valle del Biferno (Molise)
Quest’anno l’incontro è stato ospitato da Valerio Di Fonzo, in quello che si può definire il suo progetto “ri-abitativo sperimentale comunitario", una struttura, collocata in aperta campagna molisana, ancora incompleta ma già funzionante con un ampio Dome, rockets stoves, forno a legna, docce, gabinetti a secco e cabin in legno (www.reverella.it).
Il fatto che un buon numero di esseri più-che-umani si siano mostrati al nostro arrivo (la volpe nel prato, due poiane in alto nel cielo, i rigogoli nel folto della macchia... persino chi è arrivato di notte è stato accolto da strigiformi; e poi la processionaria nel boschetto di roverelle, che ospitava parte delle strutture, che ha sfidato la nostra capacità di convivere con il selvatico) ci ha indotti a pensare che sarebbe stato un incontro fruttuoso e creativo.
Sebbene avessimo già alcuni punti fissi nel programma, la maggior parte dell’incontro si è svolto facendo affidamento sull’energia creativa del nostro semplice essere insieme. Questa è una caratteristica che sempre più caratterizza i nostri incontri, prima come Rete Bioregionale e ora come Sentiero Bioregionale. Pronti al via... e poi, let it roll!
Dopo il cerchio di presentazioni del sabato mattina, abbiamo affrontato il tema (sollecitato in precedenza da Francesca Mengani, non presente) della NoTav. Scontato l’appoggio e il sostegno (se non proprio fattivo, ma almeno morale) di Sentiero Bioregionale alle lotte degli abitanti della Val Susa, in difesa della loro valle e dei loro monti. Carlo Salmoiraghi ha presentato il suo progetto denominato “Mappe della quotidianità”, un sorta di racconto ad immagini sulla vita di tutti i giorni, che dovrebbe coinvolgere membri e simpatizzanti di Sentiero Bioregionale; mappe da raccogliere poi in fascicoli e fatti girare su richiesta (maggiori informazioni nel prossimo Lato Selvatico).
Etain ci ha aggiornati sulla preparazione del libro di Freya Mathews. Un lavoro collettivo di traduzione iniziato l’anno scorso all’indomani del 1° incontro di SB in Val Basenzio (PO), passato poi attraverso un lungo lavoro di editazione e armonizzazione dei testi è ora in fase terminale. Se tutto va bene avremo questo importantissimo libro pronto per i primi mesi di questo autunno. Occhio su www.sentierobioregionale.org. E’ seguita poi una lunga e proficua discussione su quali strategie e comportamenti assumere di fronte alla realtà di un mondo – di cui tutti volenti o nolenti ci troviamo a vivere – sempre più materialista e nichilista. Su questo argomento Felice (del Seminasogni) ha raccontato il suo lungo percorso che lo ha portato ad una significativa indipendenza dalla società dei consumi, semplicemente adottando uno stile di vita consapevole, sobrio, ricco di significati e in relazione con il Tutto.
Tra gli argomenti il notiziario di Sentiero Bioregionale, il cui numero del solstizio d’estate, curato da Onorio Belussi, è in fase di realizzazione. Chi vorrebbe partecipare con un suo scritto sul tema “Cosa non fare per ottenere di più” è ancora in tempo (fino al 15/06) inviandolo a besirio@aliceit. Chi volesse assumersi l’incarico della redazione del prossimo numero (solstizio d’inverno 2012), non deve far altro che scrivere all'indirizzo sottostante.
Che altro dire, se non ringraziare tutti i partecipanti che, sfidando costi, distanze a moti della terra, sono convenuti per condividere storie e progetti bioregionalmente consapevoli e soprattutto per celebrare insieme il comune sentire.
Infine, il ringraziamento più particolare è per Valerio e alla Valle del Biferno per l’accoglienza e ospitalità.
Giuseppe Moretti
x Sentiero Bioregionale
Info: morettig@iol.it
Cara Umanità Splendende
....dall'incontro Genuino Clandestino è partita nella Nazione l'operazione del Riabitare al posto dell'Occupare i Beni Comuni... è chiaro se si è abbitanti e un luogo pubblico è trascurato e abbandonato non c'è nulla di Male nel pulire e riabitare a vantaggio di tutta la popolazione locale.... impara l'Arte che la Vita Riparte all'Universalità dell'Arte e dei Saperi conoscenze di oggi e di Ieri si presenta questo caso:
l' Opera "l'Odissea nel Borsacchio, Itaca ha dato il bel Viaggio..." Ormai Itaca è un luogo di incontro di cofronto un porto di scambio sul demanio... madopo la riperimetrazione della Riserva(che ha suscitato varie polemiche alla Regione) è "minacciata" dal proprietario terriero accanto ....di qui la grande visione (prima del campo carlo) dell'EcoMostra ovvero istallare e allestire lo Spazio con materiale di recupero, riutilizzo o....che tutti possono portare per cooCreare la S-Cultura territoriale.. che sia un assemblaggio dinamico e costante cosi da ManiFestare l'Econostra sulle terra Demaniale....
Cosi chiediamo umilsente a tutti voi di cotribuire o a passare e lasciare il racconto della Vostra esperienza con poesie con quadri foto sculture performance. ..o di R o di ConTribùire all'Riabitare un luogo a voi caro, tessendo cosi un storia da raccontare nell'Odissea del Riabitare... vi alleghiAmo
Inoltre vi informiamo che potete passare a trovarci quando volete, e vi informeremo delle date di incontri e confronti...
Cari ...siamo tanti
uniti e pronti, anche distanti
intrecciamo gitoli di intenti
per sentieri più profondi...
il crollo delle città
è il crollo della civiltà
si rigenera la socetà
per sentieri più profondi
tessiAmo gli incontri
dai Mari e Monti...
in tutti gli istanti
siAmo connessi
ai vari mondi.....
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..............
Quel che è successo al'incontro del Sentiero Bioregionale 2012
2° incontro di Sentiero Bioregionale, Giugno 1-2-3, presso podere “La Roverella”, Bioregione Valle del Biferno (Molise)
Quest’anno l’incontro è stato ospitato da Valerio Di Fonzo, in quello che si può definire il suo progetto “ri-abitativo sperimentale comunitario", una struttura, collocata in aperta campagna molisana, ancora incompleta ma già funzionante con un ampio Dome, rockets stoves, forno a legna, docce, gabinetti a secco e cabin in legno (www.reverella.it).
Il fatto che un buon numero di esseri più-che-umani si siano mostrati al nostro arrivo (la volpe nel prato, due poiane in alto nel cielo, i rigogoli nel folto della macchia... persino chi è arrivato di notte è stato accolto da strigiformi; e poi la processionaria nel boschetto di roverelle, che ospitava parte delle strutture, che ha sfidato la nostra capacità di convivere con il selvatico) ci ha indotti a pensare che sarebbe stato un incontro fruttuoso e creativo.
Sebbene avessimo già alcuni punti fissi nel programma, la maggior parte dell’incontro si è svolto facendo affidamento sull’energia creativa del nostro semplice essere insieme. Questa è una caratteristica che sempre più caratterizza i nostri incontri, prima come Rete Bioregionale e ora come Sentiero Bioregionale. Pronti al via... e poi, let it roll!
Dopo il cerchio di presentazioni del sabato mattina, abbiamo affrontato il tema (sollecitato in precedenza da Francesca Mengani, non presente) della NoTav. Scontato l’appoggio e il sostegno (se non proprio fattivo, ma almeno morale) di Sentiero Bioregionale alle lotte degli abitanti della Val Susa, in difesa della loro valle e dei loro monti. Carlo Salmoiraghi ha presentato il suo progetto denominato “Mappe della quotidianità”, un sorta di racconto ad immagini sulla vita di tutti i giorni, che dovrebbe coinvolgere membri e simpatizzanti di Sentiero Bioregionale; mappe da raccogliere poi in fascicoli e fatti girare su richiesta (maggiori informazioni nel prossimo Lato Selvatico).
Etain ci ha aggiornati sulla preparazione del libro di Freya Mathews. Un lavoro collettivo di traduzione iniziato l’anno scorso all’indomani del 1° incontro di SB in Val Basenzio (PO), passato poi attraverso un lungo lavoro di editazione e armonizzazione dei testi è ora in fase terminale. Se tutto va bene avremo questo importantissimo libro pronto per i primi mesi di questo autunno. Occhio su www.sentierobioregionale.org. E’ seguita poi una lunga e proficua discussione su quali strategie e comportamenti assumere di fronte alla realtà di un mondo – di cui tutti volenti o nolenti ci troviamo a vivere – sempre più materialista e nichilista. Su questo argomento Felice (del Seminasogni) ha raccontato il suo lungo percorso che lo ha portato ad una significativa indipendenza dalla società dei consumi, semplicemente adottando uno stile di vita consapevole, sobrio, ricco di significati e in relazione con il Tutto.
Tra gli argomenti il notiziario di Sentiero Bioregionale, il cui numero del solstizio d’estate, curato da Onorio Belussi, è in fase di realizzazione. Chi vorrebbe partecipare con un suo scritto sul tema “Cosa non fare per ottenere di più” è ancora in tempo (fino al 15/06) inviandolo a besirio@aliceit. Chi volesse assumersi l’incarico della redazione del prossimo numero (solstizio d’inverno 2012), non deve far altro che scrivere all'indirizzo sottostante.
Che altro dire, se non ringraziare tutti i partecipanti che, sfidando costi, distanze a moti della terra, sono convenuti per condividere storie e progetti bioregionalmente consapevoli e soprattutto per celebrare insieme il comune sentire.
Infine, il ringraziamento più particolare è per Valerio e alla Valle del Biferno per l’accoglienza e ospitalità.
Giuseppe Moretti
x Sentiero Bioregionale
Info: morettig@iol.it
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domenica 10 giugno 2012
Insegnameni del Dalai Lama liberamente usufruibili
Cari Amici, siamo appena tornati dal pellegrinaggio in Austria ed ad Udine dove vi abbiamo portato nel cuore ascoltando le parole di saggezza di Sua Santità il Dalai Lama.
Stiamo inoltre organizzando dal 24 novembre con ritorno 15.12.12 (o il 22.12.12: con visita ai meravigliosi luoghi d\'arte del Karnataka) il PELLEGRINAGGIO per ascoltare i meravigliosi INSEGNAMENTI sui 18 Grandi Commentari sul Lamrim, gli Stadi del Sentiero verso l'Illuminazione, conferiti da Sua Santità il XIV DALAI LAMA nei monasteri tibetani di Drepung e Ganden a Mundgod nel Sud India.
Sarà un pellegrinaggio da parte nostra curato in modo peculiare, avendo il nostro Centro una connessione davvero speciale con Sua Santità il Dalai Lama, che ha fatto la gentilezza di riceverci più volte, di conseguenza abbiamo già richiesto udienza a Sua Santità.
Oltre a curarne particolarmente gli aspetti logistici (possiamo confidarvi che il vitto, l’alloggio e gli spostamenti sono di buona qualità) ed a fornire consigli ed assistenza anche sanitaria ai partecipanti (in quanto avremo al seguito un medico plurispecialista: in Malattie Infettive, in Igiene e Sanità Pubblica, in Medicina del Lavoro), grazie alla nostra esperienza trentennale di viaggi ed esplorazioni in India - Tibet e Cina, come pure di continua partecipazione agli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama in India, consigliati da autorevoli Lama, proporremo una particolare condivisione dei momenti quotidiani, a partire da incontri programmati di revisione degli insegnamenti, di meditazioni guidate, di spazi di rilassamento psico fisico con asana e yoga. Il gruppo è già costituito, chi fosse interessato è bene che ci contatti al più presto.
Il nostro è il Pellegrinaggio della solidarietà a sostegno del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” che si propone, con l’approvazione di Sua Santità il Dalai Lama, di raccogliere e tradurre i suoi insegnamenti per renderli liberamente disponibili e diffonderli anche sul web per il beneficio di tutti gli esseri senzienti, del Progetto “Free Dharma’s Teachings” finalizzato appunto a diffondere gli insegnamenti del Dharma per beneficiare tutti gli esseri e del Progetto Alice fondato a Sarnath ed a Bodhgaya India dal Prof Valentino Giacomin per conferire un nuovo tipo d'istruzione ed un tetto a migliaia di bimbi senza futuro.
PER INFORMAZIONI Tel 3203838809.
Qualsiasi collaborazione è ben accetta.
I più cari saluti, grazie di cuore.
Luciano, Graziella ed Alessandro Tenzin Villa
CENTRO STUDI TIBETANI SANGYE CIOELING
Il cui nome è stato conferito da Sua Santità il XIV Dalai Lama
FPMT Study Group
SONDRIO, Via Vanoni 78 B
http://www.sangye.it/ e-mail: sangye7@gmail.com
venerdì 8 giugno 2012
Salviamo il Paesaggio con "Cave"
“CAVE!”, uno spettacolo teatrale sulla cementificazione d’Italia
A tutte le associazioni, gruppi e comitati locali aderenti a Salviamo il Paesaggio: vogliamo sottoporre alla vostra attenzione lo spettacolo teatrale “Cave!”, ideato e scritto da Alessandro Franceschini (da lungo tempo impegnato nella promozione del commercio equo e solidale in qualità di presidente della cooperativa “Pace e sviluppo” di Treviso e già vice-presidente di Altra Economia).
Lo spettacolo si propone di stimolare una riflessione su cosa si intende oggi per progresso, attraverso una serie di sketch che fanno spesso ricorso all’arma dell’ironia e del paradosso. Interpretato da Valentina Paronetto e Dante Bottega, che ne hanno curato anche la regia, lo spettacolo prende spunto dalla singolare concentrazione di cave, che interessa un’ampia area in estensione dal Veneto al Friuli. Osservarla dall’alto, con uno strumento moderno e alla portata di tutti qual è Google Earth, mostra la terra bucherellata e ferita, come se fosse afflitta da una curiosa malattia. Eppure molte di queste cave risultano oggi inutilizzate, vuote voragini che si aprono nella terra, estendendosi in alcuni casi anche per chilometri. Testimonianza tangibile di come i comuni hanno sfruttato il suolo come opportunità per fare cassa, guadagnando sulla concessione di ogni metro cubo di terra da estrarre.
“Cave!” è tutto questo... e molto di più! Per questo vi invitiamo a portare lo spettacolo nei vostri territori, offrendo un’interessante e originale opportunità di riflessione
ULTERIORI INFORMAZIONI
Il blog di Cave!: http://cavecanem-cave.blogspot.it/
Se siete interessati ad ospitare lo spettacolo potete contattare Antonella Della Giustina (cell 335 1248514, e-mail antonella.dellagiustina@gmail.com )
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mercoledì 6 giugno 2012
Ros-aria a Capracotta dal 2 all'8 luglio 2012
Affresco di Carlo Monopoli
“Irene e Lucia di Milione” dell’Ass.Vivere con Cura in collaborazione con l’Ass. Olis, la Pro Loco e il Comune di Capracotta
Promuove la 4° Edizione di ROS-ARIA
Raccolta, corsi, laboratori, convegno e festa dedicate alla Rosa di Bosco (Canina)
simbolo universale di amore, vita, bellezza, perfezione, poesia.
2 – 8 Luglio 2012
Capracotta (Is) Molise
Programma:
Da Lunedì 2 a Venerdì 6 – Via Falconi, 19
Ore 8.30 – 14.00
Passeggiata e raccolta dei fiori (e erbe spontanee) con letture, meditazioni e riflessioni. Portare i propri testi preferiti. Pranzo al sacco
Ore 15.00 -18.00
Corso di cucina alla Rosa di Bosco (Canina), all’Ortica e alle erbe raccolte e laboratorio di trasformazione alimentare e cosmetico
Ore 20.15: Cena salutista con erbe e fiori spontanei
.............
Martedì 3 – Via Falconi, 19
Ore 19.30 – 24.00
AL CHIARO DI LUNA. Cena conviviale con letture, canti e passeggiata notturna
................
Venerdì 6 – Biblioteca Comunale, piazza Sartori
Ore 21.15: Proiezione film
.................
Sabato 7 – ROSA DAY (1). Biblioteca Comunale
Ore 8.30 – 13.30
Camminata su Monte Capraro con raccolta di fiori di Rosa di Bosco
Ore 16.30 – 21.00
Convegno su due temi:
1. Le mille simbologie e le grandi virtù della Rosa di Bosco (Canina), la cucina della salute, il ritorno alla montagna, alta vita conviviale con possibilità di reddito. Rosa di Bosco e Ortica: due doni complementari e straordinari dell’Alto Molise
2. Dall’amore alle violenze contro le donne. Parliamone per fermare il Femminicidio.
Apriamo i circoli per un’educazione sentimentale e sessuale permanente. Sono invitate tutte le associazioni di donne e di uomini che intervengono e riflettono su questi temi.
Mostre e Reading Letterari. Seguirà rinfresco a base di Rosa di Bosco (Canina), Ortica e Erbe spontanee
..............
Domenica 8 – ROSA DAY (2). Piazza Falconi
Ore 11.00 – 14.00
Conclusioni. Secondo il linguaggio dei fiori Rosa di Bosco è il fiore dell’amore passionale e romantico. Ortica è la pianta dell’amore ardente, mistico, ascetico e universale
Proposta: facciamo di Capracotta il paese dell’Amore Ben Educato, vivo, consapevole nella convivialità.
Ore 13.00
Degustazione finale
............
Programma di LUGLIO
Durante tutto il mese. Ludoteca di montagna per bambine/i di tutte le età. A cura di Mariangela (338 1375123)
I GIOVEDI’ DEL BENESSERE
PERCORSO SALUTISTICO THERMALE
Presso la DOMUS MEDICA di Bagnoli del Trigno:. Info: 0874/870251
........
Da Lunedì 2 a Mercoledì 11. Orari e luoghi da concordare.
SEMINARIO DI MAGNETISMO E DI MASSAGGIO METAMORFICO.
CORSO BASE DI ALCUNI BALLI CARAIBICI E LATINO-AMERICANI.
A cura di Bruna Bellesi, ricercatrice (333 3549436)
...................
Martedì 3. Dalle 19,30 in via Nicola Falconi, 19
AL CHIARO DI LUNA. Cena conviviale con passeggiata. (393 2362091)
...........
Domenica 15
MATESE: IL SENTIERO DELLE GROTTE.
Camminata con il CAI. A cura di Domenico Patullo (328 6227819).
...........
Da Lunedì 16 a Domenica 22. Ore 9,00-12,00 e 15,00-19,00. Via Falconi, 19
CONVIVIO ERBORISTICO E SCUOLA PER RACCOGLITRICI/TORI.
Maria di Magdala. Raccolta di erbe a Castelpetroso. Unguenti, lavaggio dei piedi e tramando del rituale.
A cura di M.Sonia Baldoni. (333 7843462).
................
Da Lunedì 23 a Domenica 29 (DA CONFERMARE). Ore 9,00-12,00 e 21,00-23,00.Via Falconi, 19
IL CIELO STELLATO DENTRO DI NOI.
Erbe, stelle e lucciole attorno a Monte Campo. A cura di Paola Marucci, maestra (377 2390901)
.....................
Domenica 29
ALTO MOLISE: MONTE DI MEZZO - COLLEMELUCCIO.
Camminata con il CAI. A cura di M.Carmela De Matteis (389 4310222)
Info: Michele 393.2362091 – Antonio 333.1006671
“Irene e Lucia di Milione” dell’Ass.Vivere con Cura in collaborazione con l’Ass. Olis, la Pro Loco e il Comune di Capracotta
Promuove la 4° Edizione di ROS-ARIA
Raccolta, corsi, laboratori, convegno e festa dedicate alla Rosa di Bosco (Canina)
simbolo universale di amore, vita, bellezza, perfezione, poesia.
2 – 8 Luglio 2012
Capracotta (Is) Molise
Programma:
Da Lunedì 2 a Venerdì 6 – Via Falconi, 19
Ore 8.30 – 14.00
Passeggiata e raccolta dei fiori (e erbe spontanee) con letture, meditazioni e riflessioni. Portare i propri testi preferiti. Pranzo al sacco
Ore 15.00 -18.00
Corso di cucina alla Rosa di Bosco (Canina), all’Ortica e alle erbe raccolte e laboratorio di trasformazione alimentare e cosmetico
Ore 20.15: Cena salutista con erbe e fiori spontanei
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Martedì 3 – Via Falconi, 19
Ore 19.30 – 24.00
AL CHIARO DI LUNA. Cena conviviale con letture, canti e passeggiata notturna
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Venerdì 6 – Biblioteca Comunale, piazza Sartori
Ore 21.15: Proiezione film
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Sabato 7 – ROSA DAY (1). Biblioteca Comunale
Ore 8.30 – 13.30
Camminata su Monte Capraro con raccolta di fiori di Rosa di Bosco
Ore 16.30 – 21.00
Convegno su due temi:
1. Le mille simbologie e le grandi virtù della Rosa di Bosco (Canina), la cucina della salute, il ritorno alla montagna, alta vita conviviale con possibilità di reddito. Rosa di Bosco e Ortica: due doni complementari e straordinari dell’Alto Molise
2. Dall’amore alle violenze contro le donne. Parliamone per fermare il Femminicidio.
Apriamo i circoli per un’educazione sentimentale e sessuale permanente. Sono invitate tutte le associazioni di donne e di uomini che intervengono e riflettono su questi temi.
Mostre e Reading Letterari. Seguirà rinfresco a base di Rosa di Bosco (Canina), Ortica e Erbe spontanee
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Domenica 8 – ROSA DAY (2). Piazza Falconi
Ore 11.00 – 14.00
Conclusioni. Secondo il linguaggio dei fiori Rosa di Bosco è il fiore dell’amore passionale e romantico. Ortica è la pianta dell’amore ardente, mistico, ascetico e universale
Proposta: facciamo di Capracotta il paese dell’Amore Ben Educato, vivo, consapevole nella convivialità.
Ore 13.00
Degustazione finale
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Programma di LUGLIO
Durante tutto il mese. Ludoteca di montagna per bambine/i di tutte le età. A cura di Mariangela (338 1375123)
I GIOVEDI’ DEL BENESSERE
PERCORSO SALUTISTICO THERMALE
Presso la DOMUS MEDICA di Bagnoli del Trigno:. Info: 0874/870251
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Da Lunedì 2 a Mercoledì 11. Orari e luoghi da concordare.
SEMINARIO DI MAGNETISMO E DI MASSAGGIO METAMORFICO.
CORSO BASE DI ALCUNI BALLI CARAIBICI E LATINO-AMERICANI.
A cura di Bruna Bellesi, ricercatrice (333 3549436)
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Martedì 3. Dalle 19,30 in via Nicola Falconi, 19
AL CHIARO DI LUNA. Cena conviviale con passeggiata. (393 2362091)
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Domenica 15
MATESE: IL SENTIERO DELLE GROTTE.
Camminata con il CAI. A cura di Domenico Patullo (328 6227819).
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Da Lunedì 16 a Domenica 22. Ore 9,00-12,00 e 15,00-19,00. Via Falconi, 19
CONVIVIO ERBORISTICO E SCUOLA PER RACCOGLITRICI/TORI.
Maria di Magdala. Raccolta di erbe a Castelpetroso. Unguenti, lavaggio dei piedi e tramando del rituale.
A cura di M.Sonia Baldoni. (333 7843462).
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Da Lunedì 23 a Domenica 29 (DA CONFERMARE). Ore 9,00-12,00 e 21,00-23,00.Via Falconi, 19
IL CIELO STELLATO DENTRO DI NOI.
Erbe, stelle e lucciole attorno a Monte Campo. A cura di Paola Marucci, maestra (377 2390901)
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Domenica 29
ALTO MOLISE: MONTE DI MEZZO - COLLEMELUCCIO.
Camminata con il CAI. A cura di M.Carmela De Matteis (389 4310222)
Info: Michele 393.2362091 – Antonio 333.1006671
martedì 5 giugno 2012
Roma e discariche RSU - 9 giugno 2012 a Torrimpietra: "Rifiuti Zero"
Memento Naturae parteciperà alla manifestazione di Sabato
9 Giugno a Torrimpietra alle ore 10, organizzata dai vari
comitati Rifiuti Zero, per impedire la realizzazione di
qualsiasi impianto in qualsiasi territorio: la battaglia si
farà per Pizzo del Prete ma si griderà anche per non
abbandonare Pian dell'Olmo.
Il No alla discarica va inteso come principio assoluto a
difesa di tutte le Comunità e a salvaguardia di tutti i
Territori.
Ieri a Corcolle la cultura ha trionfato sull'ignoranza, ora
a Riano ci auguriamo con tutte le forze che anche la salute
trionfi sull'illegalità, in rispetto di un paese di
diecimila anime che si dice pronto alle barricate per
difendere giustamente quel suo paradiso verde, così poco
distante dal nostro
Rumon. Sapendo poi la regia che si cela dietro e conoscendo
i personaggi privati che tramano alle spalle, siamo ben
consci che il gioco del testa o croce sul sito prescelto
potrebbe non fermarsi qui e le menzogne sulle discariche
"temporanee" e i rifiuti "trattati", saranno ancora
all'ordine del giorno.
Stiamo arrivando ad un clima di disobbedienza civile in cui
la gente inizia ad essere veramente stanca di determinati
personaggi, commissari, prefetti, tecnici mai votati e
politici incompetenti, che dicono di voler difendere il bene
pubblico e che invece per tale materia sanno solo leggere in
maniera
fredda e sconclusionata semplici mappe, senza conoscere
veramente ognuna delle realtà che si respirano in quei
territori, unica per avere proprie caratteristiche e per
essere rara rappresentazione di bellezze che si fondono
armoniosamente nel contesto sociale, ambientale,
paesaggistico e culturale in cui vanno ad inserirsi.
Soltanto in due particolari siti come Memento Naturae non ci
opporremo con manifestazioni o comunicati di alcun genere:
al Quirinale e a Montecitorio, due ambienti perfetti da
trasformare in discariche. A quei signori cabarettisti al
potere, che propongono ancora come modello "vincente" quello
delle discariche-inceneritori, rispondiamo che se proprio ci
tengono, siamo disposti a trattarli alla stessa
maniera di come loro considerano i rifiuti: scarti che non
si potranno mai recuperare.
Riccardo Oliva
Presidente Associazione Memento Naturae
Volontari a Difesa di Ciò che è Vita!!!
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AAM TERRA NUOVA e nuovo articolo sull'Incontro Collettivo Ecologista di Aprilia - Dal 22 al 24 giugno 2012
Reprimenda di Massimo Andellini, dell'ass. Unione Vegetariana Animalista: “CARISSIMO PAOLO, BIOREGIONALISMO... BIOREGIONALISMO, MA POI SUL GIORNALETTO DI SAUL CI SALUTI CON UNA "DICITURA" IN LINGUA ALBIONICA..”
Mia rispostina: “Eh, caro Massimo.. hai ragione. Nisargadatta, l'autore delle frasi che spesso inserisco, parlava solo in Marathi (la lingua del Maharastra) ma il testo mi giunge in inglese. Anche altri mi hanno chiesto di tradurle in italiano, delle volte l'ho fatto.. ma non sempre... (per questioni di tempo).
Ma questa te la traduco:
"There is no place for effort in reality. It is selfishness, due to a self-identification with the body, that is the main problem and the cause of all other problems. And selfishness cannot be removed by effort, only by clear insight into its causes and effects. Effort is a sign of conflict between incompatible desires. They should be seen as they are - then only they dissolve..." (Nisargadatta Maharaj)
Traduzione: “In realtà non c'è spazio per lo sforzo. E' l'egotismo, dovuto all'identificazione con il corpo, il problema principale e la causa di ogni altro problema. E l'egotismo non può essere rimosso con lo sforzo, solo con la chiara visione delle sue cause ed effetti. Lo sforzo è il segno di un conflitto fra desideri incompatibili. Questi debbono essere visti per quello che sono e solo allora svaniscono..”
Ah, a proposito di bioregionalismo.. AAM Terra Nuova ci ha dedicato una bella pagina sull'incontro di Aprilia del Solstizio Estivo e sulla nascita della Rete Bioregionale Italiana: http://www.aamterranuova.it/Incontri/Incontro-Collettivo-Ecologista”
Ti aspetto ad Aprilia dal 22 al 24 giugno 2012, durante l'incontro verrà presentato il nuovo numero di Quaderni di Vita Bioregionale 2012 - Ringrazio per l'impaginazione Daniela Spurio e tutti gli autori degli articoli.
Per l'aiuto dato nell'organizzazione dell'incontro in particolare ringrazio: Riccardo Oliva e Benito Castorina.
Cari saluti, Paolo D'Arpini
circolo.vegetariano@libero.it
Programma del prossimo incontro collettivo ecologista del Solstizio Estivo ad Aprilia (Lazio): http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/post/2718386.html
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lunedì 4 giugno 2012
Bastia Umbra, dall'8 al 10 maggio 2012, RI@MBIENTAMOCI
Particolare di un affresco di Carlo Monopoli
A Bastia Umbra, presso il Piazzale delle Poste ed il Percorso verde, dall'8 al 10 giugno ci saranno 3 giorni di dibattiti, spettacoli e ricreazione.
La manifestazione a cui abbiamo voluto mettere nome "RI@MBIENTAMOCI La città si confronta con etica, partecipazione ed ambiente" è organizzata da molte associazioni della città e non tra cui Libera, Emergency, Gli amici del Chiascio, ARuotaLibera, ANGSA, Sonoxsona, AVIS, Centro Scuola Danza Umbro, Ecpat, Arte Danza, ASPA, COOP Centro Italia ecc...
Come circolo culturale "primomaggio", in particolare, abbiamo costruito l'appuntamento musicale di domenica 10 giugno, alle ore 21,30, con un concerto di World music con "DueGiriBizzarri" e cioè l'esibizione di due tra i migliori musicisti umbri: Paolo Giri e Marcello Bizzarri.
In una città che sul piano culturale non offre molto se non presunte iniziative culturali di tipo "mangereccio" le nostre associazioni si sono messe in rete, pur mantenendo le proprie specificità e differenze, per cercare di offrire a Bastia Umbra ed all'intero comprensorio alcune occasioni di riflessione, discussione, confronto anche su temi difficili e particolari di problematiche con cui
comunque facciamo i conti quotidianamente ma nella nostra
individualità.
Speriamo che l'iniziativa riesca, attiri attenzione, curiosità, partecipazione e coinvolgimento per poterla riproporre anche gli anni prossimi e contribuisca a far crescere socialmente e culturalmente questa città perchè noi ne vediamo la necessità.
Luigino Ciotti - presidente circolo culturale "primomaggio"
www.circoloprimomaggio.org
Circolo Culturale primomaggio - Via G. Bernabei 16 - 06083 - Bastia Umbra - Perugia - Italy
cell. 346 0134774
A Bastia Umbra, presso il Piazzale delle Poste ed il Percorso verde, dall'8 al 10 giugno ci saranno 3 giorni di dibattiti, spettacoli e ricreazione.
La manifestazione a cui abbiamo voluto mettere nome "RI@MBIENTAMOCI La città si confronta con etica, partecipazione ed ambiente" è organizzata da molte associazioni della città e non tra cui Libera, Emergency, Gli amici del Chiascio, ARuotaLibera, ANGSA, Sonoxsona, AVIS, Centro Scuola Danza Umbro, Ecpat, Arte Danza, ASPA, COOP Centro Italia ecc...
Come circolo culturale "primomaggio", in particolare, abbiamo costruito l'appuntamento musicale di domenica 10 giugno, alle ore 21,30, con un concerto di World music con "DueGiriBizzarri" e cioè l'esibizione di due tra i migliori musicisti umbri: Paolo Giri e Marcello Bizzarri.
In una città che sul piano culturale non offre molto se non presunte iniziative culturali di tipo "mangereccio" le nostre associazioni si sono messe in rete, pur mantenendo le proprie specificità e differenze, per cercare di offrire a Bastia Umbra ed all'intero comprensorio alcune occasioni di riflessione, discussione, confronto anche su temi difficili e particolari di problematiche con cui
comunque facciamo i conti quotidianamente ma nella nostra
individualità.
Speriamo che l'iniziativa riesca, attiri attenzione, curiosità, partecipazione e coinvolgimento per poterla riproporre anche gli anni prossimi e contribuisca a far crescere socialmente e culturalmente questa città perchè noi ne vediamo la necessità.
Luigino Ciotti - presidente circolo culturale "primomaggio"
www.circoloprimomaggio.org
Circolo Culturale primomaggio - Via G. Bernabei 16 - 06083 - Bastia Umbra - Perugia - Italy
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