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venerdì 26 ottobre 2018

"Pianeta Terra. L'ultima arma di guerra" di Rosalie Bertell - Recensione



Secondo Rosalie Bertell  è il militarismo ad essere diventato un peso cruciale e devastante per il pianeta e per la società. Inquinamento, disastri ambientali e contributi stanziati per la ricerca militare sono frutto di una visione di valori distorta, in nome della 'sicurezza' . La Bertell conia un nuovo concetto di sicurezza, che definisce con il termine di “sicurezza ecologica” che porta in primo piano la cura del pianeta e dei suoi abitanti. Propone che il ruolo dell’esercito sia di protezione e difesa in forma nonviolenta, assistenza in caso di crisi ecologiche ed impegnando in missioni di pace attraverso la diplomazia e il dialogo. Occorrono forti investimenti di risorse finanziarie e umane in tale direzione. Per poter invertire la rotta è necessario disensibilizzare tutti, a tutti i livelli, a questa nuova visione.

"Quando si manifesta una crisi ambientale, di solito solo l’economia civile è coinvolta per modificare i bilanci, mentre raramente sono chiamati in causa i programmi militari". Rosalie Bertell

"Il libro di Rosalie Bertell, che a prima vista può apparire fantascientifico, ci presenta un drammatico scenario, scientificamente fondato, che induce una riflessione generale sul rapporto uomo- ambiente"
Manlio Dinucci

I libri importanti sono rari, molto rari. Il libro di Rosalie Bertell "Pianeta Terra ultima arma di guerra" è una di queste rarità, come lo è stato "Primavera silenziosa" di Rachel Carson del 1962. La Bertell, eminente scienziata, esperta di radiazioni e vincitrice di premi scientifici internazionali importanti, è forse una delle poche persone al mondo che poteva scrivere questo libro. Come leader delle commissioni mediche sia per Bhopal che per Chernobyl, ha mostrato di saper portare alla luce i fatti nascosti sotto montagne di disinformazione. 

La Bertell traccia il quadro terribile degli esperimenti militari condotti da decenni che hanno danneggiato gli strati vitali dell'atmosfera e la biosfera nel suo insieme. Questi esperimenti il più delle volte sono eseguiti senza nemmeno discutere i rischi che comportano con gli esperti non militari e senza informare le popolazioni di volta in volta direttamente coinvolte.  Rosalie Bertell ha tolto molti veli e le sue rivelazioni lasciano sconcertati. Le armi 'testate' mettono in grave pericolo la Terra e la vita su di essa. Il libro parla di una realtà ignorata e/o nascosta. 

La Bertell spiega anche le motivazioni di questi atti vandalici verso il pianeta:
Appare oggi chiaro che si puo ‘pilotare’ la corrente a getto, definendo la linea di demarcazione fra aria calda e aria fredda nelle regioni geografiche; o manipolare le grandi correnti di vapore che spostano la pioggia dai tropici alle zone temperate, causando siccità o inondazioni. Gli episodi naturali di instabilità come monsoni, uragani, tornado, ecc. nell’atmosfera possono essere accentuati aggiungendo energia. L’iniezione di petrolio nelle placche tettoniche, o la creazione di vibrazioni artificiali con impulsi elettromagnetici può causare terremoti.“
Esiste la convenzione internazionale ENMOD del 1977 sul divieto di utilizzo di tecniche di modificazione ambientale per militari e altri fini ostili. La Convenzione si occupa di induzione artificiale di terremoti e tsunami, di modifica artificiale del tempo, del clima, di correnti oceaniche, dello strato di ozono e l'ionosfera. Da allora, basta cambiare nome per continuare la devastazione. L'ambito militare se vuole fare cose le fa e non chiede il permesso a nessuno. Parola del Gen. Fabio Mini, testimone qualificato.  Pensate davvero che l'Artico si stia sciogliendo a causa della CO2? Oppure si tratta di una operazione di geoingegneria e per di più concordata tra URSS e USA nel lontano 1974? Il libro apre pagine estremamente inquietanti e ci fa capire, se non lo abbiamo ancora capito, che siamo ad un bivio e la presa di coscienza è una questione di sopravivenza per tutta l'Umanità. Viviamo in un nuovo tipo di guerra planetaria, scatenando quelle che all'apparenza sembrano calamità naturali. Gli elementi terra, acqua e aria, sono sotto attacco e di conseguenza lo sono anche le basi della nostra vita.   

I nostri figli possono ancora sognare un futuro? Rischiamo di perdere la nostra unica casa, la Terra, l'unica che abbiamo. La versione italiana del libro di Rosalie Bertell riporta la parte essenziale del libro originale, oltre alle sue ultime interviste ed all'ultimo articolo dal titolo DISTRUGGERE LENTAMENTE IL NOSTRO PIANETA.
 Rosalie Bertell (1929-2012)
Scienziata di origine statunitense-canadese, laureata in matematica, studiosa di biometria ed attivista ambientale, si addentra nell’analisi di recenti conflitti e disastri ambientali, messi in relazione tra loro: una relazione che è molto più stretta di quanto l’opinione pubblica immagini. Rosalie Bertell ha ricevuto nove lauree ad honorem e numerosi riconoscimenti, tra cui il Nobel Alternativo (Right Livelihood Award) che viene assegnato ogni anno a Stoccolma qualche giorno prima del Nobel.


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