....nel lontano 25 novembre 2014, a
seguito di lavori sulla sorgente termale di S. Valentino in sub
concessione alla Soc. Gestervit, titolare delle Terme Salus, quasi
tutto il flusso termale che alimentava la sorgente naturale del
Bullicame, è confluita nel nuovo pozzo S. Valentino andandosi quasi
ad annullare. Da quel giorno la Regione (che certamente non brilla
per velocità di esecuzione), ha emanato tutti gli atti per il
rispristino delle condizioni ottimali, per restituire alla sorgente
del Bullicame (la famosa “callara”), tutto il flusso che le è
stato sottratto. Il primo atto di questo percorso, è stato il
rinnovo della concessione trentennale di acqua termale al Comune di
Viterbo, che comprendeva anche l’allargamento al pozzo S. Albino.
Poi è stata rilasciata l’autorizzazione alla perforazione del
nuovo pozzo S. Albino e infine è stata comandata la chiusura del
pozzo S. Valentino, che è il colpevole dello svuotamento della
“callara”. Il Comune di Viterbo, tramite il direttore di miniera
Prof. Giuseppe Pagano, ha messo a punto il progetto esecutivo. Adesso
manca che la Soc. Gestervit dia inizio ai lavori per la perforazione
del S. Albino e la chiusura del S. Valentino. Queste due operazioni
consentiranno al Bullicame di tornare all’antico splendore, con la
“callara” sempre piena e in condizione di alimentare la vasche
per il bagno gratuito, di cui hanno sempre goduto i nostri padri, e
non solo.
Inoltre quest’acqua servirà anche ad alimentare la vasca
del rospo smeraldino che a primavera tornerà a vivere e prolificare
nella vasca creata appositamente per la sua specie, che attualmente è
vuota.
Noi ci auguriamo che la Soc. Gestervit inizi subito a fare
questi lavori, perché sono più di tre anni che il Bullicame è
collassato e tenuto in vita da un tubo (una specie di flebo) che
porta pochi litri al secondo dal S. Valentino. In queste condizioni
le vasche per la balneazione sono piene di acqua gelida e tutto il
Parco del Bullicame è simile ad un deserto.
Senza acqua, senza
bagnanti e senza vita per uno spettacolo indecente.
Giovanni Faperdue (ex Presidente
Associazione Il Bullicame)
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