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lunedì 29 giugno 2015

Microcredito - La lezione di Muhammad Yunus



Ma perché non ci raccontano mai che un altro modo di utilizzare il danaro è possibile? Perché non fanno massicce pubblicità del Microcredito? Perché non ricordare Muhammad Yunus e renderlo praticabile?

E così ho pensato che poche righe da dedicare a questo economista e banchiere bengalese non sono sprecate, tanto più che il 28 giugno 2015 ricorreva il suo compleanno: 75 anni.

 Andiamo agli anni '70 con Wikipedia: "... Il suo primo prestito fu di soli 27 dollari USA, che prestò ad un gruppo di donne del villaggio di Jobra (vicino all'Università di Chittagong), che producevano mobili in bambù. Esse erano costrette a vendere i prodotti del loro lavoro a coloro dai quali avevano preso in prestito le materie prime ad un prezzo da essi stabilito. Questo riduceva drasticamente il margine di guadagno di queste donne e le condannava di fatto alla povertà. D'altra parte, le banche tradizionali non erano (e non sono) interessate al finanziamento di progetti tanto piccoli che offrivano basse possibilità di profitto a fronte di rischi elevati. Soprattutto le banche non avevano alcuna intenzione di concedere prestiti a donne, tanto più se non potevano offrire garanzie.Yunus e i suoi collaboratori cominciarono a battere a piedi centinaia di villaggi del poverissimo Bangladesh, concedendo in prestito pochi dollari alle comunità, somme minime che servivano per attuare iniziative imprenditoriali. Tale intervento ha avviato un circolo virtuoso, con ricadute sull'emancipazione femminile, avendo Yunus fatto leva sulle donne affinché fondassero cooperative che coinvolgessero ampi strati della popolazione. Il 'sistema Yunus' ha provocato un cambiamento di mentalità anche all'interno della Banca Mondiale, che ha cominciato ad avviare progetti simili a quelli della Grameen. Il microcredito è diventato così uno degli strumenti di finanziamento utilizzati in tutto il mondo per promuovere lo sviluppo economico e sociale, diffuso in oltre 100 Stati, dagli Stati Uniti all'Uganda. "In Bangladesh, dove non funziona nulla - disse una volta Yunus - il microcredito funziona come un orologio svizzero".

Nel 1976 Yunus fondò la Grameen Bank, prima banca al mondo ad effettuare prestiti ai più poveri tra i poveri basandosi non già sulla solvibilità, bensì sulla fiducia. Da allora la Grameen Bank ha erogato più di 5 miliardi di dollari ad oltre 5 milioni di richiedenti. Per garantirne il rimborso, la banca si serve di gruppi di solidarietà, piccoli gruppi informali destinatari del finanziamento, i cui membri si sostengono vicendevolmente negli sforzi di avanzamento economico individuale ed hanno la responsabilità solidale per il rimborso del prestito. Con il passare del tempo la Grameen Bank ha realizzato soluzioni diversificate per il finanziamento delle piccole imprese. Oltre al microcredito, la banca offre mutui per la casa e per la realizzazione di moderni sistemi di irrigazione e di pesca, nonché servizi di consulenza nella gestione dei capitali di rischio e, alla stregua di ogni altra banca, di gestione dei risparmi. Il successo della Grameen ha ispirato numerosi altri esperimenti del genere nei paesi in via di sviluppo e in numerose economie avanzate. Il modello del microcredito ideato dalla Grameen è stato applicato in oltre 20 Paesi in Via di Sviluppo: molti di questi progetti, come avviene per la Grameen stessa, sono imperniati soprattutto intorno al finanziamento di imprese femminili. Più del 90% dei prestiti della Grameen è infatti destinato alle donne: tale politica è motivata dall'idea che i profitti realizzati dalle donne siano più frequentemente destinati al sostentamento delle famiglie."

Nel 2006 Muhammad Yunus viene insignito del Nobel per la pace, così motivato: "Per l'impegno nel creare sviluppo sociale ed economico partendo dal basso. La pace duratura non può essere realizzata se ampi gruppi di popolazione non trovano il modo per uscire dalla povertà. Il microcredito è uno dei modi. Lo sviluppo dal basso serve anche a promuovere la democrazia e i diritti umani. Il microcredito si è dimostrato una forza liberatrice in società dove le donne in particolare devono lottare contro condizioni economiche e sociali repressive".
Tra alcune sue citazioni mi piace ricordare questa: "Quando oggi qualcuno mi chiede come mi sono venute tutte quelle idee innovative... io rispondo che abbiamo guardato come funzionano le altre banche e abbiamo fatto il contrario."

Non devo aggiungere altro, se non condividere la speranza che questo grande uomo possa entrare da esempio, nella pratica di ogni gesto quotidiano, sempre partendo da noi.
Si anche da noi donne, che sappiamo fare i conti, da sempre.

Doriana Goracci

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