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domenica 1 giugno 2014

Misteri biblici - L’Arca di Noè: leggenda, o storia vera?

Carissimi Caterina e Paolo,  trasmetto per gli amanti della storia, chi meglio di me può raccontarvi il mondo che porta le mie iniziali prima del Messia? Anthony Ceresa.


La storia di Noè e della sua Arca è una leggenda, o una storia vera? Sembrerebbe che il racconto del diluvio presente nella Bibbia, che evoca il verificarsi di un cataclisma, non sia presente solo qui. Si ritrovano tracce di questa storia in numerose civiltà, anche a secoli di distanza.

La Bibbia racconta: «Nell'anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo mese, il diciassette del mese, proprio in quello stesso giorno, eruppero tutte le sorgenti del grande abisso. E le cateratte del cielo si aprirono. Il diluvio durò sulla terra quaranta giorni: le acque crebbero e sollevarono l'arca che si innalzò sulla terra! Le acque si innalzarono sempre più sopra la terra e coprirono tutti i monti più alti che sono sotto tutto il cielo.» Genesi 7. 11, 17, 19.

Questo racconto, molto preciso nel descrivere quando il diluvio ha segnato la vita di Noè e la sua durata, non è l'unica descrizione di un diluvio che si sarebbe verificato in un'epoca geologica recente.

I racconti spuntano come funghi

Esistono più di 200 racconti in tutti i continenti che parlano di un diluvio universale che avrebbe quasi allagato la Terra.

Anche se la causa di tale diluvio e le circostanze legate al suo svolgimento sono diverse in funzione delle culture e delle tradizioni, tale coincidenza tra le varie storie universalmente diffuse è inquietante.

La versione più vecchia del diluvio appartiene alla civiltà sumeriana, che abitò l'attuale Iraq, in Mesopotamia, a partire dalla fine del IV millennio a.C. e durante il III millennio a.C.

Secondo il racconto sumeriano, il diluvio sarebbe stato causato da litigi tra gli dei. Il mito di un mondo che nasce dopo piogge torrenziali si ritrova in vari racconti nati a Babilonia, in Assiria e, ovviamente, nel più famoso, quello della Bibbia. Inoltre esistono strane somiglianze materiali tra il racconto babilonese e la storia biblica.

Sulla base di questi racconti furono organizzate delle spedizioni scientifiche, che esplorarono alcune parti del monte Ararat (il monte sacro degli Armeni, che si trova in Turchia). Infine, sia Noè, sia il suo corrispondente babilonese, Uta-Napishtim, offrono un sacrificio agli dei per ringraziarli di averli salvati.

I greci antichi hanno due versioni del diluvio. Secondo una di esse, il diluvio si sarebbe verificato sotto il regno di Ogygos, il primo re della Beozia e creatore, secondo i Beoti, dell'umanità.

In base alla seconda versione, Zeus, padre degli dei, avrebbe provocato un diluvio per punire gli uomini delle loro colpe. Ciò che è assai stupefacente in questo racconto è la strana similitudine con il racconto biblico.

Deucalione, figlio di Prometeo e re della Tessalia, su suggerimento del padre costruì un'Arca, dove rimase solo nove giorni e nove notti. Decise quindi di offrire un sacrificio a Zeus, che gli ordinò di gettare le ossa della madre dietro di sé. Deucalione capì che Zeus non intendeva le ossa della propria madre, ma della Madre di tutti, cioè la Terra. Infatti le ossa di cui parlava Zeus erano le pietre, che si trasformarono in esseri umani. Nacque così l'umanità.

La teoria del meteorite

Secondo i calcoli degli scienziati, il diluvio si sarebbe verificato circa 10 000-12 000 anni fa. Sulla base di alcune ricerche archeologiche e geologiche, l'austriaco Otto Much avanzò l'ipotesi che questa catastrofe si sarebbe verificata il 5 giugno 8496 a.C.

Sembrerebbe che in questa data si sia verificata una collisione tra un asteroide e la Terra in seguito a una congiunzione Luna, Terra e Venere. Al momento di entrare nell’atmosfera, il meteorite si è spezzato in due al centro di un arco formato dalle Antille e la Florida, in un punto dove la crosta terrestre molto sottile presenta vari vulcani sottomarini.

Per l'urto, molti vulcani iniziarono a eruttare, causando dei giganteschi maremoti. Le nuvole di cenere formarono un mantello spesso che ricoprì gran parte della Terra.

Un innalzamento delle acque di 30 metri

Tale fenomeno, essendo il Sole nascosto, causò piogge incredibilmente abbondanti. Secondo alcuni calcoli scientifici, si riversarono sulla Terra più di 20 miliardi di tonnellate d’acqua e 3 miliardi di tonnellate di cenere. Tale diluvio fece innalzare il livello delle acque di più di 30 metri.

La teoria di Otto Much è stata in gran parte confermata dalle scoperte di numerosi resti animali, soprattutto nelle regioni artiche. Sembra che tali animali siano stati uccisi improvvisamente in un'epoca geologica molto vicina a quella citata dallo scienziato austriaco, come da un'esplosione gigantesca e improvvisa.

Inoltre, secondo il libro di François Derrey, La Terre, cette inconnue, le terre artiche non sono le uniche dove siano stati notati questi fenomeni. Infatti, al largo della Siberia c'è l'isola di Liedkoff, che è praticamente tutta composta di resti di zanne e ossa di grandi mammiferi.

Il padre dell’evoluzione alla riscossa

Tra i difensori della grande probabilità di questa gigantesca catastrofe c'è anche il padre dell'evoluzionismo, Charles Darwin. Nella sua famosa opera, L’Origine delle specie, racconta che, per distruggere così tanti animali in così poco tempo su un territorio così ampio, c'è voluta una catastrofe eccezionale, che ha scosso le basi stesse del globo terrestre.

La sua amica,
Tara.

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