Gentilissima Presidente della Camera dei Deputati,
Gentilissimo Presidente del Senato della
Repubblica,
Giorni addietro l'Onu ha reso noto l'enorme incremento della
produzione di oppio in Afghanistan, il cui esito sara' un tragico aumento delle
vittime dell'eroina in tutto il mondo ed un ulteriore enorme arricchimento dei
poteri mafiosi.
Si evidenzia una volta di piu' come la guerra afgana lungi
dal portare pace, legalita', benessere e rispetto dei diritti umani, abbia
provocato immani stragi, inenarrabili distruzioni ed il rafforzamento ed
arricchimento dei poteri assassini, totalitari e mafiosi a livello
mondiale.
Voi sapete che la sciagurata partecipazione italiana alla
guerra afgana viola l'articolo 11 della Costituzione della Repubblica
Italiana.
Voi sapete che la guerra e' un crimine contro
l'umanita'.
Voi vedete quale mostruosa ed insensata carneficina sia la
guerra afgana, quali esiti abominevoli essa abbia.
Vi rivolgiamo la richiesta di un impegno di sensibilizzazione
del Parlamento italiano, affinche' esso riconosca la catastrofe e prenda
coscienza del suo dovere: affinche' esso deliberi la cessazione immediata della
illegale e folle partecipazione italiana alla guerra afgana; affinche' esso
impegni l'Italia ad adoperarsi per la pace con mezzi di pace, per il disarmo, la
smilitarizzazione dei conflitti, l'aiuto umanitario concreto e coerente alle
vittime sopravvissute, la difesa della vita, della dignita' e dei diritti di
tutti gli esseri umani, la legalita' che promuove la civile convivenza e salva
le vite.
Vogliate gradire distinti saluti,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e
i diritti umani"
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