“Il Farsi Incontro. Qui l’incontrarsi delle forze celesti e terrestri è di grande importanza poiché, nel momento in cui il terrestre compare, mentre il celeste è al suo culmine (riferito alla massima espansione solare), tutte le cose si dispiegano al massimo della loro consistenza corporea, e l’oscuro non può nuocere al chiaro. Da questo incontro ne nasce una grande fioritura, questo è dunque un tempo di grande qualità ed influenza”. (Richard Wilhelm)
C’è una precisa corrispondenza fra il periodo di gestazione che inizia in questo momento, in seguito alla copulazione fortunata di giugno, mese che nella tradizione romana era dedicato ai matrimoni, e termina a marzo in corrispondenza con l’equinozio di primavera. Perciò questo momento è considerato significativo per la manifestazione vitale.
Osservando inoltre la vita come progetto globale ed universale vediamo che oltre gli aspetti naturalistici della sessualità, spesso connessi alle stagioni, potremmo discutere anche degli aspetti fantastici ed occulti sulla sessualità extraplanetaria. In alcune teorie ad esempio si fa risalire la nascita della vita sulla terra alla fecondazione con germi venuti dallo spazio.
“Tutto il pensiero mediterraneo è orbitato per millenni attorno alla concezione unitaria dell’Universo con la Vita. La realtà sensibile, concreta, stabile, impersonificata in oggetti solidi (i primi simboli della religiosità sono… sassi, pietre… posti nei luoghi di passaggio) fino alle statue dei “nostri” santi (il cattolicesimo è definito dai protestanti una manifestazione di idolatria) è strettamente interconnessa con la vita nelle sue manifestazioni essenziali. Corporeità, sangue, linfa, nascita, morte, sessualità” (Giorgio Vitali)
E’ importante sottolineare che solo poco tempo fa l’umanità ha preso coscienza che l’atto sessuale è strettamente legato con la natività. Da qui il concetto di Grande Madre, che simboleggia il rito della natura che rinasce senza posa e senza fine. Anche il cristianesimo primitivo, che si sviluppa inizialmente all’interno della Classicità, e con alcuni “spunti” mesopotamici mediati dalla setta naturista degli Esseni, era una religione olistica, fino alla condanna senza remissione della sessualità, delle concezioni vitalistiche dell’Universo e del Multiverso.. ma… -come scriveva Nietzche- il peccato è proprio “questo! Il Grande Gabriele D’Annunzio così affermava: “… non chi più soffre, ma chi più gode, conosce!”
Paolo D'Arpini - Rete Bioregionale Italiana
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Di questo e simili temi se ne parlerà durante l'Incontro Collettivo Ecologista del Solstizio Estivo 2013, previsto a Vignola (Mo) il 22 e 23 giugno 2013.
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