Sei anni di rEsistenza. Come sarebbe
possibile non scrivere?
E
per la serie “emozioniamoci a più non posso e non molliamo l’osso” si racconta
che nel lontano 14 Maggio 2007 alle ore 11,09 mi arrivò una mail che raccontava
“è nato Reset Italia” ed era firmata da un grande mago che
informava che si era realizzato un fantastico sortilegio! Era nato un Blog
partecipativo europeo in lingua italiana di attualità politica, economica,
culturale. Senza padroni né padrini.
Un altro
mo(n)do è possibile?
prova con Reset Italia che oggi compie sei anni di vita e resistenza civile
senza padroni senza padrini e senza quattrini. Buona lettura e/o
scrittura!
Doriana
Goracci
n.b. il grande Enzo Apicella ci ha
donato la vignetta per questo nostro
giorno.Grazie
Cos’è Reset
Italia? Reset Italia è un blog partecipativo di attualità
politica, economica, culturale. E’ ospitato in un server USA ma è interamente
realizzato in lingua italiana. Dove e quando e come è
nato? Reset Italia è stato creato da Paolo Margari a Sheffield (UK) il 14
maggio del 2007 come spin off di un quotidiano partecipativo online nel
quale prevalevano atteggiamenti autoritari da parte della direzione. Alcuni
autori di quella breve esperienza (oltre a Paolo non possiamo dimenticare
Roberto Aldo Mangiaterra, Doriana Goracci, Alessandro Consonni, Piero Ragusini,
Ezio Alessio Gensini, e molti altri), dissociandosi, hanno dato vita
spontaneamente a un piccolo blog che, dopo anni, è ancora qui. Il nome Re-Set
significa ricominciare e vale sia per l’esperienza dei singoli autori che per il
paese intero, quotidianamente calpestato da chi ha la responsabilità di guidarlo
e al quale, nonostante tutto, vogliamo bene. E
poi? Nato per gioco grazie all’impegno profuso nel tempo da decine
di bloggers liberi di ogni parte d’Italia, si è giunti presto ad essere tra i
primi 100 blog in lingua italiana (e tra i primi 20 blog di gruppo) secondo
l’autorevole Blogbabel. Nel
frattempo il blog ha ricevuto menzione da prestigiose testate giornalistiche.
Di che tecnologie si avvale questo blog? Tecnicamente
ci si avvale del noto e versatile CMS open source WordPress (in precedenza si
utilizzava Xoops) mentre come web hosting, dopo varie esperienze italiane poco
felici (alcune volte per ragioni dubbie) il sito si è trasferito all’estero. Per
le immagini spesso si ricorre a quelle pubblicate con licenza Creative Commons
su flickr. Anche i contenuti del
sito sono rilasciati con licenza Creative Commons: chiunque può
liberamente utilizzarli, anche modificandoli, purché venga citata la fonte.
Un po’ di numeri… Oltre 5 milioni di pagine lette in
poco più di tre anni di vita sono stati un bel traguardo. E che dire delle
migliaia di citazioni e apprezzamenti ricevuti sui social network dai nostri
stimatissimi lettori? Ricordiamo ad esempio le citazioni da parte di noti organi
di stampa (es. Rai Educational, L’Unità, Il Giornale, il Manifesto, Antonio Di
Pietro, Beppe Grillo, Panorama, etc.) e vari post che hanno totalizzato migliaia
di accessi. Sono da ricordare anche le collaborazioni con autori apprezzati tra
cui John Manisco, il Mago delle Fiabe, Bamboccioni alla Riscossa, l’Isola dei
Cassintegrati, Shady Hamadi, Ben Hammouda (straordinario percussionista tunisino
trapiantato a Genova), Mounir Romdhani (e il suo progetto Italia-Tunisia in
bicicletta per la Democrazia, raccontato su questo sito), Daniele Sensi
(l’Anticomunitarista) e il grande vignettista satirico Enzo Apicella. Chi manda
avanti il tutto? Reset Italia non ha scopo di lucro ed è
animato grazie al contributo, a titolo gratuito, di numerosi autori e
collaboratori. Il blog è stato fondato nel maggio 2007 da Paolo Màrgari, il quale
da allora è rimasto il curatore. Contenuti e nuovi autori sono supervisionati da
uno staff di autori storici. Fra i tanti è da segnalare l’impegno straordinario
di Roberto Aldo Mangiaterra,
senza il quale probabilmente non saremmo arrivati a questo punto e di Doriana Goracci, attiva –
e non radioattiva – su moltissimi fronti, tra cui l’organizzazione del
primo meeting nazionale di autori e lettori (Capranica,
Febbraio 2011) Lo staff non ha gerarchie, ma ha il solo ruolo,
fondamentale, di garantire che quanto pubblicato risponda a un discreto standard
qualitativo e non scada in becera propaganda esplicita o subliminale. Scopo
ultimo di Reset Italia è consentire a chiunque di svolgere una sorta di
volontariato digitale che contribuisca a far vivere l’Articolo 21 della
Costituzione della Repubblica Italiana. Dove puoi trovare Reset
Italia? I nostri contenuti, oltre che su questo sito, sono citati
o linkati (liberamente, grazie alla Licenza Creative Commons BY) su molti blog e
diffusi anche attraverso i noti social network Facebook, Twitter,
FriendFeed o aggregatori di news
come Blogbabel,
Wikio,
Technorati, OkNotizie, Diggita,
Taggatore, Liquida, TzeTze, BlogNation, Net1News ed
altri. E’ possibile visitarci anche nella versione per dispositivi
mobili di vecchia generazione all’indirizzo reset-italia.net/m
oppure scaricare dall’Ovi Store l’applicazione per cellulari con sistema
operativo Symbian (Nokia). Siamo anche su Android e iPhone.
Risultati Secondo la prestigiosa classifica BlogBagel,
nel mese di aprile 2013 Reset Italia si è classificato al n. 78 fra i primi blog
italiani (e al n. 7 fra i blog multiautore).
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