Aprilia - Lorella De Meis distribuisce l'acqua di San Giovanni nel Campo del Vetiver
Nello spirito del bioregionalismo, che
ridefinisce il rapporto dell’uomo con il territorio di appartenenza
con l’attenzione alla produzione alimentare e al suo consumo, la
fondazione del Comune rurale di Aprilia nell’aprile del 1936 ha
anticipato delle risposte oggi divenute sempre più urgenti.
L’autosufficienza alimentare e la sua
produzione in loco sono stati due degli obiettivi perseguiti dalla
Bonifica Integrale nel cui progetto si inserisce anche Aprilia, città
di fondazione.
Il 29 ottobre Ottobre sarà il 75°
anniversario dell’inaugurazione del nuovo Comune.
Nell’attuale contesto finanziario,
economico e politico, (l’ordine in cui sono messi ne rappresenta il
potere reale) in cui il bene comune è disconosciuto e subordinato
agli interessi del profitto, ripensare ai motivi della nascita di
Aprilia come ente che provvede ai bisogni della popolazione rurale
che popola le campagne vivendo nei poderi costruiti dopo la rottura
dell’egoistico latifondo persistente da centinaia di anni.
Non occorrono manifestazioni chiassose
e costose, ma azioni e riflessioni che rianimino nel profondo lo
spirito di ri-nascita.
La città della terra ha dato in questi
decenni frutti e prodotti agro-pastorali oltre ad aver continuato ad
offrire le sue risorse naturali.
Molto è stato compromesso per
superficialità di molti nell’interesse di pochi, ma tracce vive le
possiamo ancora cogliere ed alimentare.
L’acqua delle
nostre fonti, la farina della nostra terra e il miele delle api
operose, saranno per noi gli elementi base per dare vita al lievito
madre che realizzeremo il giorno dell’inaugurazione del Comune di
Aprilia. Lo distribuiremo spiegando come deve essere alimentato e
custodito come cosa sacra frutto della nostra terra, degli animali
della nostra terra e del lavoro degli uomini della nostra terra.
Vogliamo estendere l’invito a tutte
le autorità e a tutte le persone che vogliono liberare il proprio
pensiero a partire dalla realtà di cui siamo parte per alimentare la
vita e alimentare il proprio animo con uno spirito costruttivo.
L’ospitalità nel campo del vetiver,
fortemente simbolico per l’opera di bonifica che realizza, sarà
per noi l’occasione di utilizzare le fascine di questa poderosa
pianta per alimentare il forno e cuocere il nostro pane.
Un momento consapevole della
comunitas! Dove di cum - munus accettiamo nel più profondo il suo
significato di dono da scambiarsi nel legame di reciprocità e di
appartenenza per il bene comune.
A memento la messa a dimora di una
piccola quercia, pianta dello stemma comunale!
Lorella De Meis
lorellademeis at virgilio.it
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Commento di Riccardo Oliva:
"Abbiamo pensato che sarebbe opportuno che il pane simbolico da donare alle autorità che saranno presenti, sia messo in una fascina di vetiver anche per dare risalto alla pianta che Benito Castorina coltiva con maestria da anni e sopratutto anche per parlare di quello che rappresenta a stampa e radio locali che verranno avvertite dell'iniziativa"
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Commento di Benito Castorina, responsabile del Campo del Vetiver di Aprilia: "Carissimi, Come sapete visitare i giardini del vetiver è un’occasione unica in Italia e forse unica al mondo.
Nel vivaio percorrendo i viali fiancheggiati dal vetiver, si gode di un’energia particolare determinata in parte dalle proprietà del vetiver che purifica aria terra ed acqua ma molto più dal continuo rigenerarsi nelle espressioni di gratitudine dei visitatori verso la natura, natura che ci viene incontro offrendoci piante che hanno del miracoloso.
L’Impresa “Latium Vetiver” nasce per creare innovazione nell’agricoltura, recuperare le tecniche che consentono di affrancarci dal petrolio utilizzando le materie prime vegetali ed animali, avviare iniziative per il rispetto della natura e la cultura dell’amore verso le piante viste come organismi e non come oggetti, quindi da amare, capire studiando anche le relazioni tra le varie popolazioni e coltivare, costruendo una visione diversa del meraviglioso mondo della biodiversità, in senso olistico, sin dall’infanzia.
I giardini del vetiver sono stati meta negli anni e sono meta di persone che operano nel campo sociale e spirituale e di gruppi che curano il corpo, l’anima e la mente nella natura e con l’ausilio dell’olio essenziale di vetiver, della tintura madre, del tè e che trovano proprio dove il vetiver nasce e cresce il completamento del loro sentire.
Potreste venire Sabato prossimo per vedere il forno, ma prima è necessario che mi facciate avere la bozza della locandina che verrà distribuita, il programma con i nomi dei partecipanti e concordare un po’ la gestione del tutto.
Il pane ci nutre oggi, il vetiver ci consente di nutrircene anche domani.
Abbiamo la fortuna che nel nostro Comune si coltiva una pianta, il vetiver, un fiore all’occhiello per la Città, la Provincia, la Regione, l’Italia.
Una Città che guarda al futuro deve cogliere le occasioni che la natura ci offre per consentirle di rigenerarsi.
Cari Saluti, Benito Castorina"
Sintesi
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Commento di Benito Castorina, responsabile del Campo del Vetiver di Aprilia: "Carissimi, Come sapete visitare i giardini del vetiver è un’occasione unica in Italia e forse unica al mondo.
Nel vivaio percorrendo i viali fiancheggiati dal vetiver, si gode di un’energia particolare determinata in parte dalle proprietà del vetiver che purifica aria terra ed acqua ma molto più dal continuo rigenerarsi nelle espressioni di gratitudine dei visitatori verso la natura, natura che ci viene incontro offrendoci piante che hanno del miracoloso.
L’Impresa “Latium Vetiver” nasce per creare innovazione nell’agricoltura, recuperare le tecniche che consentono di affrancarci dal petrolio utilizzando le materie prime vegetali ed animali, avviare iniziative per il rispetto della natura e la cultura dell’amore verso le piante viste come organismi e non come oggetti, quindi da amare, capire studiando anche le relazioni tra le varie popolazioni e coltivare, costruendo una visione diversa del meraviglioso mondo della biodiversità, in senso olistico, sin dall’infanzia.
I giardini del vetiver sono stati meta negli anni e sono meta di persone che operano nel campo sociale e spirituale e di gruppi che curano il corpo, l’anima e la mente nella natura e con l’ausilio dell’olio essenziale di vetiver, della tintura madre, del tè e che trovano proprio dove il vetiver nasce e cresce il completamento del loro sentire.
Potreste venire Sabato prossimo per vedere il forno, ma prima è necessario che mi facciate avere la bozza della locandina che verrà distribuita, il programma con i nomi dei partecipanti e concordare un po’ la gestione del tutto.
Il pane ci nutre oggi, il vetiver ci consente di nutrircene anche domani.
Abbiamo la fortuna che nel nostro Comune si coltiva una pianta, il vetiver, un fiore all’occhiello per la Città, la Provincia, la Regione, l’Italia.
Una Città che guarda al futuro deve cogliere le occasioni che la natura ci offre per consentirle di rigenerarsi.
Cari Saluti, Benito Castorina"
Sintesi
I
PRINCIPALI IMPIEGHI DEL VETIVER PER IL RIEQUILIBRIO DELL’AMBIENTE,
PER
LA RICERCA E L’OCCUPAZIONE, PER IL RILANCIO DELL’AGRO-INDUSTRIA.
CONSOLIDAMENTO VERSANTI |
IL
VETIVER E' UNA PIANTA PERENNE SEMPREVERDE, HA RADICI FASCICOLATE
CHE RAGGIUNGONO LA PROFONDITA' DI OLTRE M. 5, ROBUSTE UN QUINTO
DELL'ACCIAIO, FORMA UNA BARRIERA FILTRANTE CHE BLOCCA ANCHE
MASSI, DI NOTEVOLI DIMENSIONI, OGNI PIANTA ASSORBE 3 KG DI
ANIDRIDE CARBONICA FACENDO DA 15 A 90 VOLTE IL LAVORO DI UN BOSCO
PER LA RIDUZIONE DEI GAS SERRA
|
BONIFICA DISCARICHE |
IL
VETIVER TRASFORMA UNA DISCARICA IN UN GIARDINO. DOPO I PRIMI MESI
SCOMPAIONO I CATTIVI ODORI, RESISTE A TEMPERATURE DA -7 A + 47
GRADI, FAVORISCE LA MOLTIPLICAZIONE DELLA FLORA BATTERICA PER LA
DECOMPOSIZIONE DELLE SOSTANZE ORGANICHE, BONIFICA DA PESTICIDI,
DIOSSINA, METALLI PESANTI, PERCOLATO DELLE DISCARICHE.
|
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA |
IL
VETIVER HA UNA BIOMASSA CON UN POTERE CALORIFICO SUPERIORE A
QUELLO DEL LEGNO: 60% DEL CARBONE; 40% DEL GASOLIO. E' UNA PIANTA
PERENNE PER CUI E' UN SERBATOIO INESAURIBILE DI CARBURANTE. E' UN
VOLANO PER L'EOLICO E IL FOTOVOLTAICO CHE HANNO PROBLEMI DI BLACK
OUT E ANCHE PER TUTTE LE ALTRE BIOMASSE CHE SONO STAGIONALI O
OCCASIONALI.
|
FITODEPURAZIONE E FITORIMEDIATION |
IL
VETIVER VIVE SIA SULLA TERRA CHE SULL'ACQUA, E' UNA C4 PER CUI HA
UNA ECCEZIONALE CAPACITA' FOTOSINTETICA CHE LE CONFERISCE
CAPACITA' ECCEZIONALI PER LA BONIFICA DI TERRENI ED ACQUA DALLA
MAGGIOR PARTE DI INQUINANTI INCLUSA DIOSSINA E METALLI PESANTI.
NELLA
FIGURA IL VETIVER DEPURA LE ACQUE FOGNARIE PROVENIENTI DA UN
PICCOLO CENTRO URBANO.
|
REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE |
LA
SIEPE DI VETIVER E' FITTA ALLA BASE E FORMA UNA BARRIERA
FILTRANTE CHE BLOCCA I DETRITI A MONTE E RALLENTA LA VELOCITA'
DELL'ACQUA PIOVANA CHE PERMEA NEL TERRENO ARRICCHENDO LE FALDE,
RAGGIUNGE IN QUANTITA' RIDOTTA E PRIVA DI DETRITI I CORSI D'ACQUA
EVITANDO FRANE E ALLUVIONI. PROTEGGE I SEMI E L'HUMUS DEL TERRENO
CONSENTENDO
UN MIGLIOR RACCOLTO.
|
PROTEZIONE DEGLI ALBERI |
IL
CAMBIAMENTO DEL CLIMA HA PORTATO PERIODI DI SICCITA' CHE SI
SUCCEDONO A PERIODI DI PIOGGE INTENSE, CHE FAVORISCONO LO
SCALZAMENTO DELLE RADICI E LA CONSEGUENTE CADUTA DEGLI ALBERI.
UNA SIEPE DI VETIVER POSTA AD ARCO A VALLE DELL'ALBERO BLOCCA IL
TERRENO CHE VIENE DA MONTE, MANTIENE L'HUMUS E FORMA UN TERRAZZO
IN PIANO CONSOLIDANDO LE RADICI.
|
BARRIERA AL FUOCO |
IL
VETIVER E’ UNA PIANTA IGNIFUGA
IL
CESPO CHE VIENE A FORMARSI ATTORNO ALLA TALEA (PIANTA MADRE) CHE
SI PIANTUMA NEL TERRENO, RAGGIUNGE IN DUE ANNI IL DIAMETRO DI CM.
20 CIRCA ED IN CENTO ANNI IL DIAMETRO DI UN METRO CIRCA.
LA
RIDUZIONE DELLLO SVILUPPO DEL DIAMETRO DELLA PIANTA E’
DETERMINATO DAL NASCERE ED ESSICCARSI DI NUOVE TALEE DALLA STESSA
PIANTA.
QUANDO
IL FUOCO RAGGIUNGE LA BARRIERA E’ BLOCCATO DALLA PARTE VERDE
CHE NON BRUCIA
|
CONSOLIDAMENTO ARGINI CORSI D’ACQUA |
Le
siepi di vetiver regimentano le ACQUE, evitano lo straripamento
del fiume nelle parti più depresse del suo percorso, e
trattengono i detriti.
In
condizioni estreme, il vetiver che si trova nelle parti più
basse dell’argine, può rimanere completamente sommerso per
oltre sei mesi senza subire danno alcuno.
|
RECUPERO DELLA BIODIVERSITA’ |
IL
VETIVER POSTO IN ZATTERE GALLEGGIANTI ALL’INTERNO DI ZONE
UMIDE, BONIFICA ARIA, TERRA, ED ACQUA, ELIMINA LE ALGHE E
RICREA L’HABITAT CHE CONSENTE LA CONSERVAZIONE E LO SVILUPPO
DELLE SPECIE AUTOCTONE.
IN
ZONE LACUSTRI IN CUI SI E’ INTERVENUTO COL VETIVER SONO
RICOMPARSE SPECIE VEGETALI SCOMPARSE DA SECOLI
|
OLI
ESSENZIALI E HANDICRAFTS
|
col
vetiver e’ inoltre possibile estrarre un olio essenziale usato
per prodotti cosmetici e farmaceutici, per la cura di reumatismi,
artrosi, insonnia, malattie della pelle, altro.
L’olio
di vetiver rende solubile qualunque altro olio.
inoltre
col vetiver si fabbricano mobili, filtri, arredi e handicrafts,
creando possibilita’ di lavoro in particolare nei servizi
sociali riabilitativi e nell’agricoltura sociale.
|
L’Azienda “Latium
Vetiver” svolge un’attività innovativa che partendo dalla
produzione, conservazione e trasformazione del vetiver, si sviluppa
su tre direttrici intercorrelate: agricoltura biologica; ingegneria
naturalistica; ricerca di base ed applicata (finanziata con un terzo
degli utili).
Un’agricoltura
biologica d’eccellenza esige la presenza di un ambiente sano e di
personale qualificato: al primo dà un gran contributo la
vetiver-tecnologia, al secondo la ricerca e la formazione
professionale.
L’attivazione di
dottorati, masters e corsi professionali specifici, consente di
utilizzare per e nell’ambiente esperienze, attrezzature e strutture
universitarie e dei centri di ricerca, che, ad esempio: possono
monitorare l’ambiente agricolo (acqua, suolo, aria, prodotti), per
due, tre anni e realizzare modelli di certificazione del prodotto
biologico; possono verificare gli impieghi del vetiver nei parchi
come pianta pioniere; le qualità del vetiver come insetticida
naturale; gli innumerevoli usi di questa pianta versatile.
Gli interventi
d’ingegneria naturalistica realizzati con vetiver e materiali
naturali, in linea con questa nuova scienza, consentono di coniugare
qualità, estetica e rispetto ambientale oltre al contenimento dei
costi.
Questa tecnologia
naturale ed autoadattante è risolutiva nel risanamento
dell’ambiente, consolidamento del terreno, recupero e
purificazione delle falde acquifere, fitodepurazione, agricoltura
biologica, ingegneria, produzione d’energia (potere calorifico 40%
del gasolio), profumeria, medicina.
UNA
PIANTA, UN VALIDO ALLEATO DELLA NATURA
Il vetiver, pianta erbacea
perenne, con apparato radicale che si sviluppa solo verticalmente,
resistenza pari ad 1/5 dell’acciaio, imbriglia qualunque terreno,
resiste in terreni acidi e basici (ph 4-12), in zone saline, a
temperature estreme (-10°C, +45°C). Definita dalla Banca Mondiale
la più promettente tecnologia contro l’erosione, nelle sue
molteplici applicazioni rappresenta un’occasione da non perdere per
il recupero e la conservazione dell’ambiente.
Per riequilibrare
l’ecosistema occorre un piano strategico di risanamento e
prevenzione,
per evitare di
esaurire le risorse economiche con continui interventi di emergenza
volti a fronteggiare i danni dei disastri causati prevalentemente dal
maltempo.
Ormai da diversi
anni si succedono a lunghi periodi di siccità, temporali e piogge
alluvionali. Conseguentemente a questo fenomeno, l’acqua scorrendo
impetuosamente sul terreno arido e privo di vegetazione, ne erode la
superficie originando smottamenti e frane, scalza le radici delle
piante arboree e riversandosi su canali e corsi d’acqua porta con
sé sia le sostanze nutrienti che quelle inquinanti del suolo. Così
con la perdita dell’humus si innesca il processo di
desertificazione e le materie inquinanti, i residui di fertilizzanti,
i concimi chimici usati in agricoltura, gli esiti delle attività
industriali, il percolato delle discariche (ufficiali ed abusive) e
detriti d’ogni genere trasportati dall’acqua si riversano su
paesi e città, lasciando dietro a sé distruzione e purtroppo anche
morte.
Erosione del suolo operata dalla
pioggia torrenziale Danni provocati dallo straripamento di
un fiume
La
natura va assecondata, non va ne trascurata ne contrastata con opere
invasive. Così eventi naturali che adottando gli opportuni
provvedimenti, potrebbero diventare un’occasione per il recupero
delle riserve idriche, una provvidenza, si trasforma in una
catastrofe aggiungendo nuovi danni all’agricoltura già provata
dalla siccità, e, inoltre, questa massa di acque inquinate
riversandosi nel mare mette seriamente in crisi altri settori vitali,
quali la pesca e il turismo.
Mentre l’ambiente
mostra la sua forza difendendosi dall’azione dell’uomo, non si
riscontra in generale, e, in particolare in Italia un piano organico
di interventi per il recupero dell’ecosistema.
Nel Lazio alcuni
provvedimenti hanno previsto il finanziamento di interventi
sull’ambiente basati sulla richiesta delle aziende, quindi in
assenza di un piano coordinato. Una attenta programmazione basata
sulla ricerca di soluzioni alternative all’ingegneria tradizionale,
che esistono, sono estremamente più economiche e non offendono la
natura, possono consentire interventi risolutivi nel territorio
utilizzando le stesse risorse investite negli anni, mentre invece, si
persevera nell’affrontare con i metodi dell’ingegneria
tradizionale questi problemi, che interessando gran parte del
territorio nazionale, così affrontati, comportano oneri non
sostenibili per il paese e giustificano quindi il ricorso agli
interventi tampone. La Ditta Latium Vetiver incentra le attività di
intervento su una moderna branca dell’ingegneria, incentrata su
tecnologie che oltre ad essere basate sull’impiego di piante e
materiali naturali, riduce drasticamente i costi, migliora l’ambiente
e consente interventi su larga scala: l’ingegneria ambientale.
Una pianta prodotta nel
Comune di Aprilia rappresenta un’occasione da non perdere per
avviare a soluzione, a costi contenuti, questi ed altri annosi
problemi per il risanamento dell’ambiente e per ottenere
un’agricoltura biologica reale e generalizzata.
Illustreremo di seguito
alcuni interventi realizzabili col semplice impiego di questa pianta,
il vetiver, dopo averne descritto le qualità principali:
Il vetiver (vetivera zizianoides)
Caratteristiche
morfologiche:
- Parte aerea robusta ed eretta resistente anche a flussi molto veloci, che può raggiungere l’altezza di 2-3 metri;
- Forma una barriera vivente porosa che si comporta come un vero e proprio filtro che trattiene sia sottili sia grossi materiali sedimentari;
- Radici che scendono verticalmente e profondamente nel terreno, sino alla profondità di 4-5 metri, formando una struttura continua che riduce e/o previene il drenaggio in profondità;
Caratteristiche
fisiologiche:
- Altamente resistente alle condizioni climatiche avverse quali gelo (-7 gradi), ondate di caldo (45 gradi), siccità, allagamenti e inondazioni;
- Altamente resistente a diverse condizioni edafiche quali alta e bassa acidità del suolo (ph 4-12), salinità, terreni contenenti sodio, magnesio, alluminio e manganese;
- Altamente resistente ai metalli pesanti quali Arsenico, cadmio, rame, cromo, piombo, mercurio, nichelio, selenio e zinco.
- Il vetiver metabolizza pesticidi quali il Diuron e l’Atrazina a livelli di concentrazione superiori a 200mg/l;
- Da un monitoraggio effettuato per un periodo di due settimane, è risultato che una piantina di vetiver di tre mesi assorbe 0,6 litri di acqua al giorno.
- Un metroquadro di vetiver assorbe, in un anno, circa 500 chilogrammi di anidride carbonica.
Qualche
esempio di impiego del vetiver:
DIFESA DEL SUOLO: smottamenti, frane, alluvioni, erosione delle spiagge lacustri e marine, inquinamento, desertificazione
AGRICOLTURA BIOLOGICA:
bonifica terra acqua aria, adozione pesticidi naturali e pratica
della pacciamatura.
SALVAGUARDIA DELLE FORESTE: scalzamento
delle piante, incendi (barriere antifuoco)
REGIMENTAZIONE E MANUTENZIONE DI
CORSI D’ACQUA: delimitazione degli argini, difesa delle acque da
materiali infestanti e detriti, automanutenzione
DEPURAZIONE DELLE ACQUE : Acque di scarico di attività industriali, di attività civili, di attività agricole (stalle, vivai, ecc.)
BONIFICA DELLE DISCARICHE: rifiuti solidi urbani
DIFESA DELLE
INFRASTRUTTURE: scarpate, rilevati, manufatti stradali, piloni di
viadotti, tralicci della rete elettrica e telefonica
PRODUZIONE DI
FARMACI, COSMETICI, GENERI ALIMENTARI: oli, essenze, decotti
INTERVENTI
INTEGRATIVI: allevamento del pesce, invaso delle dighe, depuratori.
DIFESA DEL SUOLO
Siepe di vetiver per la difesa
dell’ecosistema. Siepe di vetiver. E’ ignifuga, si
incendia solo la parte secca formando
una barriera contro il fuoco
Le siepi di
vetiver, evitano il dilavamento della terra, trattengono l'humus, e
rallentando la velocità dell'acqua proveniente dalle precipitazioni
meteoriche la fanno permeare nel terreno arricchendo le falde e
mantenendo una maggiore umidità nella terra, il che riduce la
necessità di emungere acqua dai pozzi, riduce i consumi di energia.
Inoltre, con un uso sistematico del vetiver, le formazioni nuvolose
che attualmente provengono dai mari e dalle grandi superfici
d’acqua, avrebbero origine anche dal terreno ricco di umidità,
influendo su vari aspetti ambientali e sul riequilibrio delle piogge.
SALVAGUARDIA DELLE FORESTE
La
distruzione delle foreste è attribuita dai non esperti
all’abbattimento di alberi per i diversi bisogni del mercato e agli
incendi, trascurando la quantità di alberi distrutti da piante
parassite ed aggressive o abbattuti a causa dall’erosione del
suolo operata da pioggia e/o vento che mettendo a nudo le radici ne
eliminano la stabilità.
E’
possibile vedere nello schema la zona di deflusso dell’acqua
Particolari delle radici di un albero in una foresta
australia
e le radici
esposte a causa dell’erosione operata dalla pioggia
Le siepi di
vetiver rallentano la velocità dell’acqua, che scorre a velo sul
terreno rimodellandolo .
A monte
trattengono i detriti e a valle colmano le discontinuità del terreno
ed operano un’azione naturale di rincalzo delle radici.
Per gli
alberi isolati tipo gli ulivi, è sufficiente disporre a valle, una
siepe di 2-3 metri di diametro per ottenere oltre al rincalzamento
delle radici la formazione di un terrazzo che agevola la raccolta.
REGIMENTAZIONE E
MANUTENZIONE DI CORSI D’ACQUA
Le siepi di
vetiver regimentano le piene, evitano lo straripamento del fiume
nelle parti più depresse del suo percorso, e trattengono i detriti.
In condizioni estreme, il vetiver che si trova nelle parti più basse
dell’argine, può rimanere completamente sommerso per oltre sei
mesi senza subire danno alcuno.
Le
siepi di vetiver trattengono I detriti dopo una piena del fiume.
Le siepi di vetiver trattengono I detriti dopo una piena del
fiume.
La parte superiore
della sponda del fiume dopo il ritiro dell’acqua. Queste foto
mostrano la grande quantità di detriti trattenuti e la funzione di
livellamento degli stessi , operata dalle siepi di vetiver. Il
vetiver di fatto ha sanato una ferita: il fiume non strariperà più
in questo punto.
La
siepe di vetiver ha l’acqua sui due fianchi ma rimane eretta ed
efficiente. Le siepi di vetiver prosperano anche in ambiente
marino.
DEPURAZIONE DELLE ACQUE
Ricerche
fatte anche dall’università di Roma hanno dimostrato che il
vetiver metabolizza i materiali inquinanti ed i metalli pesanti,
ottimo per la depurazione delle acque fognarie, e per arginare
l’invasione di cannuccia, bambù ed altre piante infestanti.
Sinistra:
acqua
del lago contenente alghe dovute all’alta concentrazione di
azoto (100mg/L) e di fosforo (10mg/L).
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||
Destra:
la
stessa acqua dopo quattro giorni di trattamento con il vetiver.
L’azoto
si è ridotto del 94% (6mg/L) e il fosforo del 90% (1mg/L).
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Piattaforme
galleggianti per l’utilizzo del vetiver per la depurazione delle
acque.
La quantità di
vetiver utilizzata è stata calcolata sulla base della quantità
di inquinanti contenuti nell’acqua.
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PROVE DI LABORATORIO |
BONIFICA DELLE DISCARICHE
Il vetiver resiste ai
materiali aggressivi ed al percolato proveniente dai rifiuti solidi
urbani, in parte assimilandolo con le sue radici, in parte
trasformandolo in nutrienti per la terra, mentre la parte aerea
purifica l’aria.
L’aspetto della
discarica prima dell’intervento Dopo l’intervento
la discarica si presenta come un
giardino
DIFESA DELLE INFRASTRUTTURE
Le Siepi di vetiver sono
ottime per consolidare scarpate, per evitare smottamenti e frane, per
proteggere i manufatti stradali, le fondazioni di piloni e tralicci,
l’invaso delle dighe, e varie opere realizzate con i sistemi
dell’ingegneria tradizionale
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