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mercoledì 28 giugno 2023

Di inquinamento si muore...



In alcune zone del pianeta si registra una mortalità delle api del 70-90%, anche a causa dei campi elettromagnetici che fanno perdere loro l’orientamento.  E se si considera che l’80% delle piante fruttifere sono impollinate dalle api si prospetta un futuro preoccupante. Anche la popolazione degli utilissimi pipistrelli sta registrando una epidemia mai avuta prima.


Sempre più di frequente si sta verificando moria di uccelli a causa delle nano particelle e metalli pesanti spruzzati con le scie chimiche. A decine di migliaia uccelli cadono dal cielo in molte zone del pianeta: Taxas, Canada, Tunisia, Cile ecc. e non passerà molto che in cielo non ci saranno uccelli, né pesci nei mari. E a questo si aggiunge l’enorme e preoccupante moria di pesci nei fiumi, laghi, mari, registrati in varie parti del pianeta.


Insetticidi, erbicidi, fungicidi, fitofarmaci, ogm ecc. avvelenano i campi che a loro volta avvelenano le piante, che a loro volta avvelenano coloro che se ne nutrono, abbassando fino all’esaurimento le difese immunitarie delle piante, degli animali e degli esseri umani e quindi causando malattie e morte prematura.


 La fascia di ozono, che dovrebbe proteggerci dai raggi ultravioletti, si assottiglia ogni giorno di più mentre l’immondizia ci sommerge e l’incenerimento dei rifiuti genera fumi tossici. 


A tutto questo si aggiunge l’inquinamento elettromagnetico con i suoi moltissimi impatti sulla vita individuale e collettiva. Noi, Homo sapiens, non ci facciamo mancare proprio nulla che possa portarci all’estinzione.


 Franco Libero Manco




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