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In movimento per ecologie, vivere insieme, economia sostenibile, bioregionalismo, esperienza del se' (personal development).

sabato 8 maggio 2021

UMANIZZARE LA MOBILITA' URBANA

              

Il pedone ha Diritto alla legittima difesa della sua Vita  


Il 6 maggio è stata la Giornata europea della Sicurezza stradale, promossa dalla Comunità Europea per sostenere la cultura della Sicurezza Stradale tra i giovani, proponendo comportamenti corretti e responsabili.  Purtroppo, l'evento è unico ma le differenze nazionali sono tante.  Non dimentichiamo che la cultura italiana della città è a misura del veicolo.


Ecco una differenza.


I cittadini europei – esclusi gli italiani - hanno il semaforo pedonale umano (rosso-verde) e quello veicolare (rosso-giallo-verde). Solo gli italiani, in Europa, hanno un solo semaforo, rosso-giallo-verde, cioè il semaforo veicolare usato come pedonale.


Una seconda differenza.


Nella Comunità Europea - esclusi gli italiani - dal 1988-1989 conoscono la Carta europea dei diritti del pedone nella quale si legge:

"VIII. Ogni Stato deve garantire la capillare informazione sui diritti del pedone e sulle possibilità di trasporto alternative rispettose dell'uomo e dell'ambiente attraverso i canali più idonei e sin dai primi livelli di istruzione scolastica>>" http://www.regione.lazio.it/binary/rl_testChannel/tbl_contenuti/ERSC_Italian_la_Sfida_dell_educazione_stradale.pdfp.


Nel gennaio del 2019, dal Corriere della sera romano, Paolo Conti, invitò la Sindaca a dedicare l'anno 2019 al pedone. La Sindaca  non ha ancora risposto.

Il 6 maggio, in molte Scuole italiane, si è ricordata la Sicurezza Stradale tacendo sui diritti del pedone.
Anche il linguaggio usato in Italia nel Codice della Strada-CdS rispecchia la cultura della egemonia veicolare.
In Europa abbiamo l’ "Attraversamento pedonale ": cioè delle strisce segnate sulla carreggiata sulle quali, il pedone, scendendo dal marciapiede, ha il diritto di precedenza. 
In Italia, il pedone che attraversa la strada viene percepito come uno che "invade" la carreggiata, che "disturba" il veicolo e che, spesso, trova la morte.

Non c’è nel CdS, è ignorato, l'"Attraversamento veicolare" - ovvero il veicolo che "invade" il marciapiede e "investe-impaurisce" il pedone.- perché non ci sono i “marciapiedi ortogonali” da attraversare.

E' così? No, è una enorme falsità.

Come è noto, nelle città italiane esistono gli "attraversamenti pedonali rialzati" (in quantità irrisoria) che consentono un beneficio in termini di sicurezza ed accessibilità. 
In pratica, oggi, i veicoli attraversano quei "attraversamenti pedonali rialzati". Se gli attuali "attraversamenti pedonali rialzati" li denominiamo "marciapiedi ortogonali" - perché tali sono – li normalizziamo nel CdS insieme alla voce "attraversamento veicolare": zero costo dell’operazione; diversi e consistenti benefici (culturali, educativi, sociali, umani, civili, ecc.)

Operazione che non facciamo per paura e perché ignoriamo la Libertà dalla paura: siamo più sudditi che sovrani.
Cordialmente.

Vito Nicola De Russis


ASSOCIAZIONE DIRITTI PEDONI DI ROMA E LAZIO – ADP 
  C.F. 97267420582            00141 ROMA               cell. 3393484370 

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