"Maestro è colui che ti fa scoprire che non hai nessun bisogno di un Maestro e che il Maestro sei tu". (Ajiahn Munindu, Monaco del Buddismo Teravada)
Questa è una delle frasi che mi sono risuonate di più di quelle espresse da Chandra (Livia Candiani) durante questa sua non-intervista (*). Anche se qualcuno ha commentato che la frase non è esatta. Il concetto è quello, io ritengo.
In realtà questo video è un vero e proprio documentario su come lei interpreta alcune parole e di conseguenza, i fatti, le sensazioni e le emozioni che gliene (si dice così?) derivano: io, vita, maestri, luna, mappe, radici, e tante altre. Nelle sue parole riferite alla singola parole ci si può rispecchiare o meno, ma di certo non lasciano indifferenti.
La conosco poco, viene definita poetessa e mistica. In effetti l'avevo vista e ascoltata solo in un altro video, girato presso la Comunità di Romedia, in cui mi aveva quasi un po' urtato, con quest'aria tra lo spaesato e il sognante, sembrava quasi creato ad arte. L'aspetto era quello di una monaca (mistica) che, il giorno dell'intervista, aveva il saio sporco e quindi si era dovuta vestire con le prime cose, anche un po' sgualcite, che le erano capitate in camera da letto. Quest'aria da pulcino bagnato assieme ad una forza e una determinazione nell'espressione di sè che lasciano un po' sconcertati. Non è usuale trovare nella stessa persona, un aspetto fragile, gracile, assieme ad una forza tale nello sguardo e nelle parole.
Con questo video che propongo, mandatomi dall'amica Marinella, che ringrazio, che a sua volta l'aveva trovato grazie a un'altra amica, che ringrazio, Monica, viene rappresentato un modo di vivere quello che ci circonda, la vita con tutti gli esseri viventi e non, che mi si confà, che credo sarebbe buono per tanti, se non per tutti: smettere di girare e cercare, di affannarsi e amare e vivere tutto ciò che la vita ci propone al momento.
Caterina Regazzi
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