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lunedì 17 dicembre 2018

Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise - CONFERMATO DIVIETO DI CACCIA IN AREA DI PROTEZIONE ESTERNA



Risultati immagini per esercizio venatorio nell’area di protezione esterna del Parco Nazionale d’Abruzzo

Con decreto del 27 settembre 2018, n. T00220, il presidente della Regione Lazio disciplinava l’esercizio venatorio nell’area di protezione esterna del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, senza il parere obbligatorio dell’ISPRA ed aprendo la caccia anche ai non residenti nelle aziende turistico-venatorie e faunistico-venatorie, in violazione della legge n. 394 del 1991. Le associazioni ENPA, LAC, LAV e WWF, assistite dall’avvocato Valentina Stefutti, impugnavano tale decreto al TAR insieme al calendario venatorio del 2018-2019. Il 23 ottobre il Presidente della sezione I quater del TAR del Lazio accoglieva la richiesta di sospensione cautelare monocratica relativamente al detto decreto (vedi newsletter n. 115). 


Ma il 13 novembre, con ordinanza collegiale n. 6863 pubblicata il 14 novembre, lo stesso TAR del Lazio respingeva la domanda di sospensione cautelare del calendario venatorio, con il risultato di permettere di nuovo la caccia nella zona di protezione esterna del suddetto Parco anche ai non residenti (newsletter n. 121). 

Le associazioni si appellavano allora al Consiglio di Stato (sezione terza) il cui presidente Frattini con decreto monocratico del 22 novembre 2018 ha nuovamente sospeso il decreto della Regione che consentiva la caccia, e la caccia è stata quindi nuovamente vietata nell’area di protezione esterna del Parco stesso. Infine, con ordinanza pubblicata il 14 dicembre, il Consiglio di Stato (sezione terza), in sede collegiale, confermando il decreto monocratico, ha accolto l’istanza cautelare ed ha quindi sospeso il decreto del Presidente della Regione Lazio del 27 settembre 2018 n. T00220. La Regione Lazio è stata inoltre condannata a pagare le spese del duplice grado del giudizio cautelare, liquidate in € 4.000,00 oltre agli accessori come per legge, a favore delle associazioni ricorrenti.

Carlo Consiglio  - info@carloconsiglio.it 

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