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martedì 12 marzo 2013

Cosa succede e cosa è successo - Lettera meditativa



Buon giorno amici
In questi giorni di grande preoccupazione per il nostro paese ho letto diversi articoli molto interessanti e scritti molto bene da persone  che sembrano essere al corrente di come stanno le cose in Italia.

Spiegano quale è l’attuale situazione italiana elencando i tanti problemi da risolvere e da cambiare per poter uscire dalla crisi in cui ci troviamo ma nessuno è stato capace di spiegare come si dovrebbe fare per ottenere questo risultato.

Ieri mentre camminavo, improvvisamente mi è venuto in mente di confrontare cosa accadeva in Italia quando ero ragazzino e cosa accade ora.

Era il periodo a cavallo della seconda guerra mondiale e mio padre mi aveva insegnato che io avevo tanti doveri senza neppure accennare a possibili diritti di cui, in ogni modo, non ne ricordo alcuno.

Erano tutti doveri non discutibili, il rispetto verso i genitori, verso le persone più anziane, il dovere di comportarsi sempre educatamente, di non dire parolacce, di essere sempre onesti con gli altri, di mantenere le parole date, di studiare e portare  a casa buoni voti, di rispettare le cose pubbliche e le cose degli altri, di obbedire alle leggi del paese, di andare a messa la domenica, di credere in dio e nelle regole della religione, ecc. insomma tante ubbidienze da rispettare.

Oggi tutto questi doveri e obbedienze sono completamente scomparse e sono sicuro che molti diranno che è giusto che sia cosi, io invece credo che, come è molto umano, abbiamo di molto esagerato nella direzione opposta.

Allora mi sono chiesto del perché è avvenuto questo cambiamento e sono arrivato alla conclusione che proprio fino alla seconda guerra mondiale in Italia, come in quasi tutti gli altri paesi c’era stata una terribile disuguaglianza sociale con un’ingiusta e insopportabile povertà per una grossa parte della popolazione.

Da quel momento è iniziata la corsa ai diritti e al non voler più sentir parlare di doveri, così i politici, per accaparrare voti hanno promesso sempre più diritti con la conclusione che hanno promesso molto più di quello che era possibile di promettere e questo ha causato l’attuale crisi.

Mi sono anche chiesto perché questo totale rifiuto dei doveri è molto più sentito nei paesi dell’Europa mediterranea che nel nord Europa e mi è venuto da pensare che sia dovuto alla differenza tra la religione cattolica che è quella dei paesi mediterranei e le religioni protestanti del nord che ancora professano in modo molto  sentito l’obbligo di tanti doveri.

Concludo che, anche io nel mio piccolissimo, non riesco neppure ad immaginare come si possa cambiare questa situazione, temo molto che per fare accettare ad un popolo di dovere rinunciare a tanti diritti bisogna prima toccare il fondo e questo è terribile e molto pericoloso.

Roberto Anastagi

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Commento ricevuto:

Ciao Roberto,
sono perfettamente d’accordo con te. Questo lassismo è stato causato da chi ha fatto molte promesse di diritti e ha dato poche direttive di responsabilità individuale è alla base della scarsità di coscienza civica e culturale che affligge il nostro popolo. Individui alla ricerca di vantaggi immediati e scarsamente propensi a porre in essere comportamenti virtuosi per ottenere un progresso ed un benessere costruito con il giusto apporto di fatica e sacrificio.

Stefano Filastò

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