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In movimento per ecologie, vivere insieme, economia sostenibile, bioregionalismo, esperienza del se' (personal development).

mercoledì 22 febbraio 2012

25 febbraio 2012 - Da Bussoleno a Susa per difendere il territorio...

E divento luce.. dipinto di Franco Farina


Dalle h. 13 di sabato 25 febbraio 2012 - Da Bussoleno a Susa - Amministratori Comunali e Movimento NO Tav uniti.. - Info. info@ambientevalsusa.it

IL 25 FEBBRAIO DOBBIAMO ESSERCI TUTTI!

IL 25 FEBBRAIO A BUSSOLENO ANCORA UNA VOLTA DOVREMO ESSERCI TUTTI PER DIMOSTRARE CHE:

1) L’attacco politico alla Comunità Montana ed agli amministratori che resistono agli ammaliatori (leggi venditori di fumo) delle compensazioni e delle facili carriere politiche non ha avuto e non avrà alcuna possibilità di rompere la solidarietà e la competenza degli amministratori valsusini che si sono dimostrati seri e documentati, capaci di isolare chi era disponibile alla vendita dei beni comuni.

2) Il progetto è perfettamente inutile, ovvero uno spreco di denaro pubblico, come le Olimpiadi a Roma e forse ancora di più. Non c’è bisogno neppure di ricordarne i costi assurdi. Non è una questione di spesa, ma di inutilità e la cosa è tanto più grave considerando la crisi che viviamo.

3) In 20 anni è cresciuta la consapevolezza che il progetto è pericoloso non solo per le finanze dello Stato ma per la salute dei cittadini, per l’ambiente, per le attività economiche della valle, turismo in particolare. Un progetto in grado di provocare la ricolalizzazione coatta di intere comunità. In particolare è dolosamente colpevole il tentativo di nascondere gli impatti ambientali e sanitari attuato con la suddivisione del progetto in varie tratte, considerate progettualmente in modo distinto, cosa che la legge non permette e che è già stata denunciata tra l’altro nei 4 diversi ricorsi al TAR.

4) Nessuno osa più negare ciò che da sempre affermiamo, ovvero che le mafie ed il malaffare si nutrono di questi sprechi e prosperano spesso indisturbate. La Procura di Torino, alcuni giornalisti coraggiosi e perfino la Corte dei Conti sono giunti alle nostre stesse conclusioni. Poco importa se alcuni rappresentanti politici di Torino contestino l’evidenza dell’espandersi nella nostra provincia delle mafie, o che deputati di zona neghino l’interesse della Camorra nell’affare Torino Lyon.

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