Presentazione



In movimento per ecologie, vivere insieme, economia sostenibile, bioregionalismo, esperienza del se' (personal development).

domenica 18 dicembre 2011

Agricoltura contadina e incontro collegiale ecologista del solstizio estivo 2012


Approfitto per confermare la disponibilità a lavorare assieme, sul progetto dell'agricoltura contadina, nei limiti del possibile e delle disponibilità.. Purtroppo in questo momento non possiamo garantire una presenza a Firenze, anche perchè stiamo attivamente lavorando, come annunciato da Aldo Nardini, ad una serie di incontri per presentare il progetto di Incontro Collegiale Ecologista da tenersi a Roma al solstizio estivo 2012, di cui -in seguito all'abbocco di ieri con Riccardo Oliva a Sassuolo- abbiamo redatto alcune linee guida, che in calce vi sottopongo, invitandovi ad esprimere un vostro parere in merito....
(Paolo D'Arpini)


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Il giorno 18 dicembre 2011 15:08, Associazione Agri.Bio Emilia-Romagna ha scritto:

In riferimento alla corrisposndenza intercorsa: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2011/12/14/agricoltura-contadina-proposte-e-discorso-critico-sulla-situazione-dei-contadini-in-italia/

Ringrazio Roberto Pisani e Paolo d'Arpini che hanno rammentato a tutti quali dovevano essere gli scopi della campagna per l'agricoltura contadina, che doveva trovare punti di unione, aspetti e valori condivisi per attivare una sinergica collaborazione nella direzione degli obbiettivi comuni e dare più forza a un settore profondamente diviso e frammentato e già in crisi da molti anni con moltissime aziende che hanno chiuso, come ricordava Emilio. E che, oltre a tutti i fattori già citati da altri ( mercato, concorrenza di prodotti esteri, agricoltura industriale, prodotti non raccolti perchè al produttore costava di piu la raccolta di quanto avrebbe preso vendendoli, enorme e lentissima burocrazia, cambia climatico con alternanza di siccità che eccessi e alluvioni, frane, danni da fauna selvatica, cavallette, ecc) , con la nuova manovra economica che il parlamento sta varando l'agricoltura, verrà sottoposta a pesanti aumenti di imposizione fiscale col risultato che molti altri contadini che ora stanno sopravvivendo per passione pagandosi anche i contributi inps con i risparmi degli anni passati quando la annata è sfavorevole e non si produce, o non si guadagna, quasi niente, me compreso, saranno costretti a chiudere.
Sarebbe auspicabile che in questa lista oltre ai diverbi, ci fossero idee e proposte di iniziative costruttive.
Citando Buckminster Fuller : “Se vuoi insegnare alle persone un nuovo modo di pensare, non preoccuparti di provare ad
insegnare loro. Invece dagli uno strumento, l’uso del quale li condurrà a nuovi modi di pensare” -


Da parte nostra come Agri.Bio Emilia Romagna, siamo una piccola associazione regionale e stiamo portando avanti alcune iniziative locali per i contadini in collaborazione con altre associazioni e con tutte quelle aderenti alla campagna contadina, che hanno risposto al nostro invito ( civiltà contadina e la rete bioregionale, nessuna notizia dalle altre con sedi in emilia) e a breve
avremo un altro incontro con Paolo e Caterina, una cooperativa sociale di giovani che vogliono investire e lavorare nel settore agricoltura e ambiente e con altre associazioni del territorio.
Il convegno collegiale ecologista di cui ha accennato Paolo D'Arpini è un'altra iniziativa molto interessante che noi appoggeremo fermo restando che oltre alle inziative, tipo evento spot di livello nazionale, servono iniziative sparse sul territorio locale, ricordando - Rob Hopkins fondatore del movimento delle Transition Town, “se aspettiamo i governi, sarà troppo poco e troppo tardi.
Se agiamo da soli, sarà troppo poco. Ma se lavoriamo alla scala delle comunità locali, può essere abbastanza e appena in tempo”

Ciao e buone feste a tutti!!!
Aldo Nardini Agribio E.R.


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Care, cari,



il 17 dicembre u.s. Caterina Regazzi ed io siamo stati al Temple Bar di Sassuolo, per una conferenza con Riccardo Oliva, il tema iniziale e principale è stato quello della sperimentazione “scientifica” sugli animali. Nella vivisezione e negli esperimenti mortali sugli animali si cerca di giustificare una ricerca medica che poco o nulla ha a che fare con l’uomo, infatti animali ed umani non hanno le stesse reazioni alle stesse sostanze.. ma egualmente provano dolore se tormentati e avvelenati. In questa operazione pseudosceintifica i soggetti alla tortura sono definiti “materiale biologico” in modo da cancellare la loro identità come esseri viventi. Tutte queste cose ci ha illustrato l’eccellente e preparato relatore.. mentre slide allucinanti passavano davanti ai nostri occhi.. esperimenti sadici su primati, capre, cani e molti altri animali compiuti asetticamente con guanti di lattice, camice bianco, tubicini di plastica alambicchi bisturi forbici .. Insomma abbiamo appreso che la vivisezione è una forma di tortura legalizzata al fine di soddisfare turpi tendenze all’omicidio.. persino completamente inutile ai fini della ricerca medica, in quanto sappiamo che esistono metodi alternativi di estrema efficacia basati su analisi e sperimentazione sulle cellule umane coltivate in vitro, ad esempio, o attraverso altre forme di conoscenza dolce.. come la ricettività e la reattività ai numerosi “medicinali” naturali conosciuti da millenni dall’uomo… Insomma lo sfruttamento animale, per fini sperimentali o per alimentazione, è semplicemente un meccanismo economico finalizzato alla distruzione della natura e della vita sul pianeta.. Per scopi monetari, ovvero completamente virtuali e consumistici, si distrugge tutto quel che esiste ed è vivo…



Questa conoscenza è stata una buona premessa per affrontare successivamente il discorso programmatico sull’Incontro Collettivo Ecologista che si vuole organizzare in occasione del solstizio estivo a Roma, esattamente nei giorni 23 e 24 giugno 2012.



Non eravamo molti al tavolo ma gli argomenti sono stati sufficientemente approfonditi, soprattutto negli aspetti tecnici dell’organizzazione. Avevamo precendetemente avuto un abbocco con Enzo Parisi di IDEM e delle conferme ed adesioni da parte del CIR e di altre realtà ecologiste, eco-villaggi, associazioni di consumatori, operatori nel sociale….. Ad esempio per mercoledi p.v. abbiamo fissato un appuntamento con Agribio e Civiltà contadina per presentare il progetto e simili iniziative verranno fatte prossimamente anche ad Imola, Bologna, etc. Alcuni dei presenti hanno anche illustrato le loro attività, come ad esempio Dario Vesprini che ha parlato della sua Marcia Ecologista organizzata ogni anno in montagna (a Prignano sulla Secchia) o Teodolinda Guerra che ci ha parlato della sua intenzione di lanciare uno specifico messaggio sulle tematiche del lavoro ecologico.



Ma veniamo ad dunque… Abbiamo durante la chiacchierata preso in esame le varie possibilità e modalità sul luogo dell’incontro e suo svolgimento. Avevamo già ricevuto la disponibilità di Benito Castorina, il quale ha offerto le strutture e il podere del vetiver ad Aprilia. Il luogo è ben collegato con mezzi pubblici, lo spazio aperto a disposizione è molto grande, vi si può liberamente campeggiare, esiste inoltre un edificio abitabile di discrete dimensioni in cui poter organizzare la cucina collettiva, i servizi ed un certo numero di posti letto arrangiati.. l’ospitalità è gratuita.



L’altra possibilità esaminata, proposta da Stefano Panzarasa, è quella di un ostello all’interno del Parco dei Monti Lucretili, i posti letto sono una sessantina ed esistono servizi comuni, etc. In quest’ultimo caso però c’è da considerare una spesa di circa 25 euro a persona per la locazione. Per questo se dovessimo decidere per tale opzione sarebbe necessario conoscere con un certo anticipo il numero dei partecipanti e dovremmo inoltre, attraverso l’ausilio di Riccardo Oliva ed altri, aprire una cassa collettiva per affrontare le varie spese e versare l’anticipo, etc. Chiediamo perciò che a stretto giro di posta vengano definite le preferenze, se per l’uno o per l’altra possibilità… E’ importante muoversi con il dovuto anticipo, anche se mancano ancora sei mesi all’incontro, perché una gestione efficace comporta una serie di oneri che vanno affrontati con cognizione di causa e competenza.



In entrambi i casi bisognerebbe che ognuno portasse cibo, preferibilmente vegetariano, da condividere nei due giorni dell’assemblea, ed anche posate e piatti e canovacci personali, e che la vesseile e la cucina e la pulizia dei luoghi venisse svolta in modo democratico con la partecipazione di tutti.



Altro argomento affrontato è quello relativo alle tematiche ed agli interventi. Allora, tanto per iniziare ripetiamo qui lo scopo generale di questo Incontro Collegiale Ecologista, che è quello di craere un coordinamento efficace e di comune ausilio sulle iniziative portate avanti dai gruppi e dalle persone che in Italia si riconoscono nell’ecologia profonda, nel bioregionalismo, nella biospiritualità e nel riabitare la terra in modo gentile e solidale. Potremmo dire che lo scopo evidente è quello di definire i nodi di una Rete delle Reti degli operatori sensibili all’ambiente ed alla vita.



Quindi durante il convegno sono ben accette proposte operative, e descrizioni di progetti già avviati in chiave locale da tutti i partecipanti, insomma si parla di condivisione delle esperienze e di trasmissione delle stesse, se utili alla causa comune. La formazione di gruppi di lavoro specifici è auspicabile, per un successivo approfondimento sui temi di maggior interesse… Chiunque potrà partecipare ai gruppi di lavoro che ritiene più prossimi ai propri intendimenti e competenze. Per semplificare l’esposizione dei temi da affrontare ci siamo dati un indirizzo (già sperimentato in simili occasioni) di partecipazione diretta al dialogo in tempi stabiliti.



La scaletta potrebbe essere così concepita: la mattina di sabato 23 giugno 2012, appuntamento e sistemazione nel luogo dell’incontro, piccola passeggiata nei dintorni per familiarizzarci con il luogo e l’habitat. Verso il mezzogiorno preparazione del pasto collettivo, pranzo e successiva vesseille. Nel primo pomeriggio prima sessione di sharing e proposte, ognuno è invitato a portare un suo intervento scritto in cui sintetizzare il proprio pensiero e proposta, in una lettura non superiore ai 10 minuti. Le letture avverrano a rotazione. Ovviamente ci sarà la presenza di un moderatore facilitatore scelto fra i presenti che consenta l’ordinato svolgimento degli interventi nei tempi stabiliti, e che restituisca la parola a chi vuole ribattere dopo il primo diro di condivisione. Scende la sera e si prepara quindi la cena, la sala, etc. dopo mangiato si potrà tenere una esibizione di talenti artistici per allietare i presenti, con canti, poesie, musica, etc.



La mattina di domenica 24 giugno 2012, dopo una colazione mattiniera, ci potrà essere una più approfondita visita ai luoghi circostanti e se il tempo lo consente magari sedersi in una radura per la seconda sessione di pareri e proposte, con le stesse modalità del giorno precedente. Al ritorno alla struttura preparazione del pasto e dopo mangiato un cerchio di saluto e conclusioni con le ultime idee e con la formazione dei gruppi tematici e adesioni, scambio di indirizzi, etc.



Tutti gli interventi che saranno portati in forma scritta verranno successivamente riuniti in un “quaderno” che potrà essere inviato, come atti dell’Incontro, a tutti i partecipanti e ad altri interessati, in modo che possano divulgarne i contenuti in ogni modo.



La raccomandazione ricevuta da più parti in questa fase preliminare dell’organizzazione è che l’assemblea di cui sopra contribuisca alla forma di Rete collettiva sui temi trattati, con il mantenimento delle identità dei vari nodi. Quindi non si parla della formazione di una associazione o partito o simile aggregazione.

Paolo D’Arpini




Integrazione di Teodolinda Guerra: “Caro Paolo, ti scrivo due righe per la presentazione dell'incontro in Giugno,dimmi se possono andare bene,grazie.Se intanto ci teniamo in contatto vediamo se emergono delle idee da sviluppare insieme. Un caro saluto a te e a Caterina, a presto. - Proposta di discussione sulla possibile integrazione di passioni,aspirazioni e competenze professionali di persone che hanno fatto dei percorsi formativi accomunati dall'interesse per il mondo naturale in tutti i suoi aspetti,e che potrebbero unire le proprie forze e collaborare per creare delle sinergie per sviluppare progetti anche lavorativi che permettano di mettere in campo le reciproche potenzialità,coniugando l'esigenza di lavorare con il desiderio di concretizzare azioni,scelte e progetti che rispecchino i valori coerenti con le finalità del movimento per l'ecologia profonda”

Condivisione - Scrive Riccardo Oliva: "Sottoscrivo e condivido il testo qui riportato. Presidente Associazione Memento Naturae Volontari a Difesa di Ciò che è Vita!!!"


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