Il soffio del dragone. I greci avevano un senso del tempo ciclico e naturale, come un fiore che nasce cresce e poi muore di stagione in stagione. un senso del tempo in un certo senso anche polimorfo, legato alle tante divinità del mondo antico, esplicato su diversi livelli. un tempo degli dei, un tempo dei semidei e un tempo per gli uomini. I greci sapevano bene che il tempo e’ concetto relativo, un tempo delle donne, più legate alla casa e alla conservazione del fuoco nel focolare domestico, un tempo degli uomini guerrieri mercanti viaggiatori. nella caverna di Polifemo, l uomo a una dimensione radicato profondamente alla natura del suo essere, accade qualcosa di importante. Ulisse acceca il ciclope affermando nuovi ideali di conoscenza basati sulla conquista dello spazio, la geografia attraverso il viaggio il linguaggio e le relazioni sociali. allora Ulisse l uomo nuovo il mercante viaggia scopre, conosce, scambia e trasmette saperi, colonizza nuovi territori. il meta linguaggio usato dai greci con gli altri popoli del mediterraneo erano le merci da scambiare. le merci come potenziale linguaggio di unione del mediterraneo. i greci amavano il viaggio, la scoperta, per saziare la sete di conoscenza anche se inconsapevoli inizialmente della forza della loro civiltà, divenuta nel tempo patrimonio dell umanità. quindi in principio scambiavano semplici merci di necessita come terrecotte metalli vino olio poi nuove coltivazioni, vite ulivo mandorlo infine cultura: architettura arte filosofia letteratura assorbite poi anche da tutte le altre popolazioni del mediterraneo come i romani. erano consapevoli che le civiltà hanno un ciclo evolutivo come le piante che alla fine del ciclo vitale rilasciano informazioni sottoforma di semi e pollini. quindi non avevano la necessita di vivere un tempo unico lineare anche perché non lo percepivano. le spore della vita come sono arrivate sulle isole del pacifico e nelle oasi del deserto così viaggiano per il cosmo. la vita come si e’ formata sulla terra potenzialmente si puo sviluppare su infinite altre terre. l idea di sopravvivere alla fine del ciclo vitale della più perfette delle navicelle, il pianeta terra, all interno del grande barattolo di vetro galassia, non apparteneva all estetica del mondo greco che si nutriva della filosofia eraclitea del tutto scorre. un senso del tempo relativo e polimorfo. t r a g l i u l t i m i m a e s t r i d e l l a r t e contemporanea del 900 bisogna citare lo scrittore william burroughs, la tecnica del cut up e delle parole casuali, in un linguaggio c o n t i n u a m e n t e f r a m m e n t a t o e continuamente ricomposto. john cage con la musica aleatoria e l’estetica del silenzio, entrambi gli artisti hanno basato la ricerca sui flussi indistinti di suoni e parole. ogni giorno i nostri sensi vengono bombardati di suoni immagini e colori delle citta. nel traffico caotico di informazioni diventano importanti le pause e i silenzi per dare significato e profondità al caos sonoro e visivo. andy warhol e l arte della ripetizione seriale di immagini manifesti sui muri e soprattutto barattoli e scatole in serie sui scaffali dei supermercati. infine michelangelo antonioni con la tecnica del blow up, ingrandimento fotografico graduale che applicato alla realtà quotidiana permette a ognuno di noi di scegliere le direttive di suoni immagini e informazioni da seguire avvicinandoci o allontanandoci a piacimento per guardare o ascoltare cio che colpisce i nostri sensi. operazione che svolgiamo ormai continuamente con le dita per zommare sugli schermi digitali. se la conoscenza e’ relativa l estetica del blow up testimonia che nella creazione, il percorso che porta all opera e’ più importante dell opera stessa. uno scrittore un musicista un artista visuale un regista cinematografico i maestri ideali dell arte di fine millennio. ora l unica maestra e’ la natura delle cose ogni giorno allora impegnamoci a guardare in profondita quel che ci circonda confidando nelle tradizioni delle generazioni che ci hanno preceduto. ecco che allora tornando a ulisse, l uomo bidimensionale e la scoperta di tempo e spazio con la geografia, l’immagine di polifemo con un occhiale sull unico occhio vestito elegante in giacca e cravatta, trovata a n n i f a s u u n q u o t i d i a n o , d i v e n t a significativa a tramandare il messaggio forte dell arte transitiva. l uomo nuovo a una dimensione, un uomo nuovo che conosce bene l’esperienza e il viaggio di ulisse e la sua diversificazione del linguaggio artistico sviluppato per millenni e che ora vuole tornare alla profondità dell essere radicato alla sua terra. che guarda col suo occhiale la vita del nuovo mondo. una geografia di vita dove arte scienza teatro musica e poesia scompaiono come esperienze vissute separatamente e individualmente riassorbiti espressi e vissuti coralmente nella vita quotidiana arte transitiva la proprieta transitiva dell uguaglianza (a uguale b e c uguale a se b uguale c). arte come flusso in transito, un vortice che risucchia nel suo dinamismo persone storie e luoghi. un flusso che mette in relazione le persone tra di loro tralasciando l’opera individuale fine a se stessa. flusso dinamico che non si basa sul punto fisso opera ma su una linea curva crescente di intensità. piano orizzontale pubblico transita sul piano verticale rappresentazione e viceversa senza più distinzioni. l’immagine di una lente di ingrandimento che si focalizza sul particolare di una impronta digitale il blow up di antonioni rappresenta il processo conoscitivo individuale di un singolo fenomeno mentre in un mercato rionale i fenomeni sono vissuti coralmente ed esposti simultaneamente dalla collettività nella piazza luogo ideale della rappresentazione e dello scambio dei saperi e informazioni. antropoarchitettura (ortisti) la piazza del mercato e’ il luogo della rappresentazione sociale dei piccoli agricoltorii-ortisti strumento informattivo (tuttinsieme) la piazza luogo architettonico nell irripetibile manifestazione del sentisenso. luogo dove il lavoro degli uomini e un tempo degli animali viene rappresentato simultaneamente attraverso il linguaggio e la c o m u n i c a z i o n e t o t a l e . l u o g o d i sperimentazione sociale dove gli ortisti espongono le loro merci e i loro saperi come strumento informattivo. lavoro e linguaggio in simbiosi con architettura case rurali aie piazze merci vegetali e poesia. la casa ortolana luogo dove convivono uomini semi e animali. il mercato luogo della s-cultura sociale. il saggio indica la luna e e lo stolto guarda il dito. io guardo il dito e la luna e lo spazio che li unisce e li separa allo stesso tempo e non penso sia sbagliato guardare solo il dito perché nell atto dell indicare il dito possiede già parte dell essenza della luna come quando il mare riflette la luna, possiede il suo riflesso, parte della sua immagine. la conoscenza si dice che sia aleatoria relativa e informale e sarà sempre rappresentata dal segmento a-b soggetto e oggetto della conoscenza e non sarà mai una retta e nemmeno una semiretta. storie fantastiche montate in sequenza. si racconta che alcune scuole di siano in grado di poter suggestionare o direzionre la mente di altri uomini con la forza del pensiero. l ottovolante oo n la spallata e’ un ballo diffuso nell area della cultura sannitica. in genere le coppie una di fronte all altra si danno colpi ritmati di spalla o di anca. le coppie si scambiano di posto continuamente. il movimento disegnato a terra rimanda a quello di un otto la conquista del luogo basata sulla più primordiale delle scritture quella del corpo umano nello spazio sul terreno. la spallata otto volante verso l infinito. lotto e’ il numero di federico secondo simbolo di conoscenza di infinito e di costruzione terrestre e celeste, il doppio quadrato. rappresenta anche il sole, il sole federiciano dagli otto raggi. castel del monte forma un poligono regolare con otto lati e ogni angolo ha una torretta, otto torrette ognuna di otto lati. l otto e’ numero leggibile sia da destra che da sinistra graficamente sempre uguale puo pure ruotare su se stesso senza cambiare di significato. nella conoscenza cinese e’ considerato un numero positivo, le olimpiadi di pechino sono state inaugurate lo 08-08-08 alle 8 e 08 di sera. nella cultura di corte influenzata dal pensiero di confucio l otto fu associato al concetto di giustizia per il suo carattere intrinseco di armonia stabile. nella tradizione popolare e’ collegato al concetto di successo economico di prosperita e il suo valore e’ beneaugurante. gli astrologi tibetani sono tra i più bravi e simpatici al mondo e a ogni posizione e pianeta sono abbinati mantra che attraverso voce e respirazione del simbolo permettono di assorbire la forza anche concreta. precisi e preparatissimi avrebbero dovuto essere ascoltati dai dirigenti del comitato olimpico cinese. pare che la cerimonia di apertura sia stata scelta in base a una superstizione. l 8.8.08 alle ore 8.08 p.m. secondo il regime era numero fortunato, invece quel giorno un orrendo sole in leone si opponeva a nettuno (leone-spettacolo, nettuno leso-idea fallita) e quadrato alla luna in scorpione (il non detto, l ombra, il mistero che troneggiano come l himalaya per tutta la serata). marte, pianeta dello sport, cadeva al 23° grado della vergine in esatta opposizione a uranio in pesci. un disastro, anche sorvolando sul resto. orrendi pure i transiti delle olimpiadi che avevano il sole al 13° grado dell ariete nel giorno di apertura de giochi, in piena quadratura di giove. cinesi consultate i bravissimi astrologi del tibet. il soffio del dragone la serie di numeri otto e’ come una formula magica che puo scatenare il drago, terribile entità distruttiva al servizio delle forze del male, nell eterna lotta contro quelle del bene. responsabile di piaghe come le peggiori carestie guerre pestilenze e altre immani catastrofi. ma il mondo ha saputo uscire dalla notte e alle forze dell odio ha contrapposto quelle dell amore e della giustizia. uomini eletti di ogni nazione hanno coalizzato la loro benefica volontà e imprigionato la bestia. l ideale catena forgiata con la forza del bene racchiude ideali di universalità e fratellanza. i guardiani del tempo, ogni cerchio un continente, suggestionarono con la forza del pensiero de coubertin che lo scelse come simbolo. la catena ha funzionato e il drago e’ stato imprigionato ma il giorno 8 agi’ la combinazione che apri’ la sequenza. cinque otto e ognuno un doppio cerchio, tutti insieme nel momento fatidico annullarono la volontà del bene racchiusa nel simbolo olimpico liberando il drago. il cerchio e’ un simbolo magico in esso e’ racchiusa la perfezione del creato. i cerchi sono custoditi uno per continente nelle pieghe del tempo di luoghi magici. le forze del male hanno colto una occasione irripetibile e hanno fatto si che gli inconsapevoli organizzatori scegliessero quella data e quella ora ma il signore del cerchi consultando il libro magico, attraverso l opera di un prescelto ha costruito una nuova catena per imprigionare il drago nel momento in cui si e’ liberato. quell anno un grave terremoto ha sconvolto la cina. al di la di leggende e suggestioni, nel 2004 uno dei più terribili tsunami della storia dell umanità ha colpito le coste dell oceano indiano e pacifico. nel 2011 un altro ancora più forte ha colpito il giappone provocando una catastrofe atomica. l onda anomala ha travolto una centrale nucleare. la storia della lotta tra bene e male e’ affascinante ma la crosta terrestre ha un suo movimento fisiologico di assestamento dovuto allo spostamento delle placche o zolle tettoniche, nella deriva dei continenti. la terra non e’ ne buona ne cattiva e’ semplicemente la terra il pianeta su cui viviamo ed e’ anche l unico che abbiamo. sta all uomo assecondarne i fenomeni nel modo più naturale, certamente non vivendo o addirittura costruendo centrali nucleari in luoghi risaputi pericolosi. viene altresì da pensare che negli ultimi cinquantanni l uomo ha fatto di tutto per risvegliare il terribile drago. durante la seconda guerra mondiale ogni giorno per anni aerei decollavano per sganciare bombe contro la terra il mare e l’uomo stesso. nel 1945 la più terribile delle sciagure umane, la scienza adoperata a fini distruttivi, due bombe atomiche sganciate su hiroshima e nagasaki. picasso anni prima aveva previsto tutto questo nell opera “guernica”. negli anni 50 e 60 gli stati uniti e la francia hanno sconvolto in profondità l oceano pacifico esplodendo bombe all idrogeno di spaventosa potenza, così l unione sovietica in siberia. tuttora aerei ogni giorno invece di meglio ridistribuire le risorse del pianeta vengono mandati a distruggere terre ed energie vitali. la profezia maya i maya si basavano su tre calendari: uno religioso uno stagionale e uno civile detto lungo compito, suddiviso in 25 cicli, (5125 anni circa) l’attuale ciclo iniziato nel 3114 a.c. si e’ concluso il 21 dicembre 2012. secondo gli antichi maya la fine di un ciclo del lungo computo e’ simbolo di rigenerazione e di grande festa e preannuncia un periodo di pace. il messaggio e’ rispettiamo la nostra terra e cerchiamo di porre rimedio agli errori presenti e passati. credo che si tratti di una grande opportunità, una occasione per capire quanto sia meraviglioso il pianeta su cui viviamo e di come sia importante non portagli offesa, con la consapevolezza di questo pensiero profondo (deep tinking) disegnano un grande otto a terra e trasmettiamo con gioia l’energia giusta ad acquietare il soffio del dragone.
Ferdinando Renzetti
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