Quel che pensano alcuni partiti in lizza per le elezioni del 4 marzo 2018 in merito alla bomba ed alla NATO
+Europa
Siamo perciò favorevoli al ritiro delle armi nucleari tattiche (bombe
per aereo) statunitensi schierate in Belgio, Germania, Italia e Paesi
Bassi, in parte assegnate per un eventuale uso alle aeronautiche
nazionali di questi quattro paesi. Va posta, secondo +Europa, la
questione di un’iniziativa diplomatica italiana per arrivare a un ritiro
concordato con gli alleati della NATO di queste armi dal territorio
europeo, mentre va ribadita l’importanza per la sicurezza europea e
globale del Trattato di Non Proliferazione delle Armi Nucleari e del
Trattato che ha eliminato le forze nucleari a raggio intermedio (INF).
https://piueuropa.eu/
M5S
Tutto oggi ruota attorno al Libro Bianco della Difesa, voluto
dall’attuale Ministro e agli atti di Governo discendenti già varati o in
fase di predisposizione che meritano tutta la nostra
attenzione. È per questo che intendiamo svolgere un lavoro di
integrazione di tale documento programmatico che meglio incida sulle
aree già individuate e che saranno soggette ad interventi di riduzione o
ottimizzazione dei costi di pertinenza ministeriale , in particolare
alla gestione dei costi del per sonale, favorendo quanto previsto dalla
legge 244/12 in merito al rapporto sulle risorse economiche disponibili
50/25/25, (50% per il personale, 25% per gli armamenti, 25% per la
gestione ordinaria del dicastero) Bisognerà migliorare questi dati a
vantaggio di ruoli operativi e di nuovi arruolamenti, anche alla luce
delle continue minacce che nel breve e medio periodo ci dovranno trovare
pronti con uomini e mezzi ben dislocati a difesa degli interessi
nazionali in Italia e nelle sedi diplomatiche nel mondo
https://www.dropbox.com/sh/
Forza Italia
Lotta al terrorismo
Ripresa del controllo dei confini
Blocco degli sbarchi con respingimenti assistiti e stipula di trattati e
accordi con i Paesi di origine dei migranti economici
Piano Marshall per l’Africa
Rimpatrio di tutti i clandestini
Abolizione dell’anomalia solo italiana della concessione indiscriminata
della sedicente protezione umanitaria mantenendo soltanto gli status di
rifugiato e di eventuale protezione sussidiaria
Introduzione del principio che la difesa è sempre legittima
Adeguamento ai parametri medi occidentali degli stanziamenti per la Difesa
Carabinieri e poliziotti di quartiere e estensione dell’esperimento
“strade sicure” con impiego delle Forze Armate per la sicurezza delle città
Tutela della dignità delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate con
stipendi dignitosi, dotazioni adeguate di personale, mezzi e tecnologie
adeguati al contrasto del crimine e del
terrorismo
Inasprimento delle pene per violenza contro un pubblico ufficiale
Revisione della legge sulla tortura
http://www.liberoquotidiano.
Potere al popolo
Il rischio che la “guerra a pezzi” che affligge il pianeta diventi
organica e trascini il mondo in un devastante conflitto generale segna
il nostro tempo. Non a caso riprende la corsa al riarmo con un ruolo
particolarmente aggressivo dell’amministrazione Trump, che chiede a
tutti i paesi della Nato di portare le proprie spese militari al 2% del
PIL. Il nostro paese si è trovato e rischia di trovarsi sempre più
coinvolto in guerre di aggressione a causa degli automatismi
dell’adesione alla Nato e per la responsabilità piena e complice dei
governi che si sono succeduti negli ultimi 30 anni; per il medesimo
vincolo di subalternità sul nostro territorio proliferano basi militari
vecchie e nuove (Sicilia, Campania, Sardegna), si installano nuove bombe
nucleari a Ghedi ed Aviano, aumentano la produzione, le spese e gli
impegni militari all’estero, sia nel quadro della Nato che del nascente
esercito europeo: una spesa media di 800 milioni di euro l’anno per le
“missioni” militari all’estero e per il riarmo, circa 500 milioni di
euro all’anno per la diaria dei 50 mila soldati di stanza nelle basi
militari Usa e Nato, 80 milioni di euro al giorno per le spese militari
generali. La fuoriuscita dai trattati militari è la condizione per
impedire il coinvolgimento del nostro paese nelle guerre imperialiste
del XXI secolo, per una sostanziale riduzione delle spese militari, lo
smantellamento delle armi nucleari e delle basi militari, per una
politica di disarmo, neutralità e cooperazione internazionale. Per
questo lottiamo per:
la rottura del vincolo di subalternità che ci lega alla NATO e la
rescissione di tutti i trattati militari;
la ratifica da parte dell’Italia del “Trattato ONU di interdizione
delle armi nucleari” del 7 luglio 2017, in coerenza con l’art. 11 della
Costituzione;
il ritiro delle missioni militari all’estero;
la cancellazione del programma F35 e degli altri programmi militari
e la riconversione civile dell’industria bellica;
la cancellazione del MUOS in Sicilia, lo smantellamento delle basi
militari in tutto il paese,la rimozione delle bombe nucleari presenti
sul territorio e la restituzione a fini civili dell’uso del territorio,
problema particolarmente grave in realtà come la Sardegna.
https://poterealpopolo.org/
Liberi e uguali
Di fronte a quella che viene definita la “terza guerra mondiale
diffusa”, all’espansione del terrorismo internazionale, ai profughi che
scappano dai Paesi devastati, occorre riaffermare pienamente il
principio costituzionale del “ripudio della guerra”. È tempo, ormai, di
cambiare le coordinate, a partire dalla conoscenza dei dati reali, e
impostare politiche attive di pace e disarmo.
I dati reali (analizzati e diffusi dall’”Osservatorio italiano sulle
spese militari italiane”) ci dicono che negli ultimi 10 anni di
recessione e di tagli in tutti i comparti sociali, la spesa pubblica
militare italiana è invece aumentata del +21% con una crescita costante,
che continua tuttora arrivando, con la Legge di Bilancio per il 2018,
all’1,42% del Pil (più della Germania, ferma all’1,2%).
Serve una politica estera di pace. Dobbiamo rafforzare le politiche di
cooperazione e solidarietà internazionale, di promozione dei diritti
umani attraverso l’applicazione delle convenzioni internazionali e
rifiutare l’interventismo militare al servizio di una logica di guerra.
Un investimento è già stato fatto con i corpi civili di pace, da
sviluppare con l’istituzione di un Dipartimento della difesa civile,
quale mezzo alternativo per promuovere iniziative multilaterali di
risoluzione pacifica dei conflitti.
Crediamo inoltre non rinviabile una riduzione delle spese militari, con
un risparmio per la finanza pubblica. Occorre far rispettare
all’industria italiana degli armamenti – integralmente e strettamente –
le norme internazionali, europee e sulle limitazioni all’export bellico,
a partire dalla legge 185/90, in particolare sui paesi in guerra.
All’interno di questa cornice occorre interrompere l’autorizzazione
dell’export bellico nei confronti dell’Arabia Saudita, in guerra con lo
Yemen. L’Italia deve inoltre impegnarsi a sottoscrivere e promuovere il
Trattato per la proibizione delle armi nucleari.
http://liberieuguali.it/
Partito Democratico
Cooperazione internazionale allo sviluppo e impegno per la pace
Non si può certo tacere in questa prospettiva di un maggior e più
efficiente controllo sulla circolazione delle armi e prevenire che esse
si rendano disponibili a gruppi o stati che non diano adeguate garanzie
democratiche, di rispetto dei diritti umani e di uso legittimo e
responsabile della forza.
Le guerre e i conflitti sono cause di immense sofferenze e piaghe e
senza un’azione ferma a contrastarli e prevenirli ogni sforzo di
cooperazione rischia di essere vano.
https://www.
http://ftp.partitodemocratico.
Lega Nord
Quanto alle alleanze politiche in questi anni abbiamo costruito più
ponti che in tutta la nostra storia recente di Movimento: dalla
formazione del gruppo sovranista ENL al
Parlamento Europeo, che ci ha fatto finalmente uscire dal limbo di
alcune imbarazzanti apparentamenti del passato, fino alle intese con
Russia Unita e le più recenti con il
movimento di Donald Trump, senza dimenticare l'importanza del viaggio
istituzionale in Israele, paese in prima linea da anni nella lotta al
radicalismo mussulmano.
http://www.leganord.org/
Lista Disarmo Peacelink
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