FAIMARATHON di Treia (MC) - A passeggio per Treia con Dolores Prato - Domenica 12 ottobre 2014, dalle ore 10.00 alle ore 18.00
Passeggiata letteraria dal titolo Giù la piazza è pieno di gente! A passeggio per Treia con Dolores Prato. Dolores Prato è una grande scrittrice che nel suo libro più famoso Giù la piazza non c'è nessuno - ha descritto molto minuziosamente e vivacemente Treia.
L'approccio alla città attraverso le sue parole, proposte con una lettura drammatizzata realizzata in sinergia con il Teatro in corso (cooperativa Teatro Service di Treia), che animerà le strade e le tappe dove ci soffermeremo, può trasformare un percorso turistico tradizionale in un'esperienza emozionante che legge i luoghi anche come palinsesto e li accende di aneddoti di storia locale. La scelta ha permesso inoltre di creare migliore collaborazione con diversi attori della città scelta per la FAI-Marathon e della provincia di Macerata: la nota casa editrice Quodlibet di Macerata e Roma, che ha pubblicato per prima gli scritti di Dolores Prato, la scuola di teatro locale, frequentata da molti giovani, il fotografo storico di Treia con il quale si allestirà una mostra di foto d'epoca sulla vita di Dolores Prato.
Partenze scaglionate alle ore: 10.00, 11.00, 15.00 e 16.00 dalla piazza centrale.
Informazioni: Segreteria Regionale Marche Telefono 075 5009658 -
E-mail segreteriafaimarche@fondoambiente.it
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Biografia di Dolores Prato
Dolores Prato nasce a Roma da una relazione tra Maria Prato e un avvocato calabrese. Viene registrata all’anagrafe il 12 aprile 1892 come «Dolores Olei», nata il 10 aprile di quell’anno da «madre che non consente di essere nominata». Dopo pochi giorni Maria Prato torna sui suoi passi e le dà il proprio cognome. Messa a balia a Sezze, in Ciociaria, la bambina è poi affidata a due zii di Treia, una piccola città del maceratese. Qui vive fino al 1912, istruita prima dagli zii e poi presso l’Educandato Salesiano delle visitandine. Si trasferisce quindi a Roma, e si laurea presso la facoltà di Magistero nel 1918. Nemica del fascismo e decisa a non prendere la tessera del partito, insegna lettere in alcune scuole statali fino al 1927 (a Sansepolcro in Toscana, poi a Macerata e San Ginesio nelle Marche). Dopo un breve periodo d’insegnamento a Milano, presso la Libera Scuola di Cultura e d’Arte di Vincenzo Cento, si stabilisce a Roma. Nei primi anni Trenta prende a occuparsi di una ragazza afflitta da gravi problemi psichici. Finita la guerra collabora con articoli di cultura a diversi quotidiani, tra cui «Paese Sera», e pubblica due libri, Sangiocondo (1963) e Scottature (1967), entrambi in autoedizione. Nel 1980 esce per Einaudi una versione parziale del romanzo Giù la piazza non c’è nessuno. Muore il 13 luglio 1983 in una clinica di Anzio. Presso Quodlibet sono apparsi Scottature (1996), Giù la piazza non c’è nessuno (versione integrale a cura di Giorgio Zampa, 2009; prima edizione Mondadori 1997) e Sogni (2010).
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