In una città italiana una giovane donna albanese e' stata
massacrata di botte e poi chiusa in un sacco dell'immondizia e lasciata su un
pianerottolo.
Soccorsa prima che sopravvenisse la morte, e' ora in coma
farmacologico.
Tutto e' così nitido in questo orrore: la violenza
maschilista, schiavista e razzista, la violenza femminicida, che infierisce sul
corpo di una donna considerandola non un essere umano - cosi' fragile, cosi'
prezioso -, una persona in cui ti specchi, un valore infinito, ma una cosa, una
merce, che si compra e si vende, che si possiede, che si puo' usare senza
limiti, che si puo' rompere senza scrupoli, che si getta infine nel sacco
dell'immondizia.
Tutto e' cosi' nitido e cosi' sconvolgente: Auschwitz sul
ballatoio del condominio.
*
Lo stesso giorno: altre notizie di aggressioni, di uccisioni
di donne.
E appena ieri: il culmine di una eruzione di barbarie contro
una ministra, la nostra ministra Cecile Kyenge, che tutte - tutte - le persone
oneste e pensanti ammirano e sostengono; una ministra, la nostra ministra Cecile
Kyenge, che propone leggi giuste e necessarie, le leggi giuste e necessarie che
tutti - tutti - gli italiani onesti e pensanti desiderano e invocano da anni ed
anni: che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni
persona che e' nata in Italia; che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in
cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune; che una persona
puo' essere perseguita penalmente solo se commette un effettivo reato, non per
il solo fatto di esistere; che i campi di concentramento vanno aboliti; che
tutti gli esseri umani fanno parte dell'umanita'; che vi e' una sola umanita' in
un unico mondo casa comune dell'umanita' intera.
*
Come possiamo sperare di far cessare la guerra, di fermare la
distruzione dell'ecosistema, di sconfiggere per sempre il fascismo, se non
contrastiamo in modo efficace la violenza maschilista, schiavista e razzista, se
non fermiamo il femminicidio?
So che la violenza maschilista e patriarcale e' alla radice
di tutte le altre.
So che la violenza maschilista e patriarcale spacca
l'umanita' in due, e negando la piena umanita' e la piena titolarita' di diritti
alle donne non solo esse opprime con sadica violenza, ma disumanizza altresi'
gli uomini riducendoli a carnefici e complici di carnefici.
Sono un uomo, so che questo orrore mi riguarda, mi
interpella, non voglio esserne complice.
Sono un uomo, so che oppormi alla violenza maschilista e
patriarcale, alla violenza maschilista, schiavista e razzista, alla violenza
femminicida, e' il mio primo dovere.
Beppe Sini
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