L’assordante silenzio dei Sindaci del comprensorio - firmatari, a suo tempo, degli accordi con ENEL ed onnipresenti quando si era trattato di ottenere compensazioni economiche dall’ente energetico - sulla vertenza del rinnovo dell’autorizzazione Integrata Ambientale della centrale di Torrevaldaliga Nord è solo l’ennesima prova che tali accordi altro non erano che un’elemosina elargita per comprare il silenzio dei “Comuni-servi” sulle malattie e le morti che la centrale di Torrevaldaliga Nord causerà per i prossimi decenni alla popolazione di Civitavecchia e dell’Alto Lazio.
Malattie e morti che aumenteranno grazie all’aumentata capacità produttiva della centrale a carbone, autorizzata in sede di conferenza dei servizi.
Il tutto, appunto, nel silenzio dei sindaci di Tarquinia, Allumiere, Tolfa e Santa Marinella che, per legge, sono i primi responsabili della salute di quelle comunità che, unitamente a Civitavecchia, si troveranno a pagare le conseguenze di tale inquinamento.
Ci chiediamo come possano dormire sonni tranquilli sapendo che: la centrale di Torrevaldaliga nord funzionerà 1500 ore in più; potrà bruciare 900.000 tonnellate all’anno di carbone in più rispetto all’autorizzazione originaria; utilizzerà un carbone con percentuale di zolfo superiore a quanto previsto dalla normativa in vigore nella Regione Lazio e potrà emettere fumi con concentrazioni di monossido di carbonio quasi tre volte superiori a quanto previsto dalla legge!
Il loro vergognoso silenzio, la loro totale assenza nel procedimento per il rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale, il non aver detto una sola parola o presentato una sola riga di osservazione a quanto richiesto ad ENEL sono solo l’ultima testimonianza dell’ignobile servitù alla quale sono legati coloro che stringono accordi con l’ente energetico.
Sorge lecito il dubbio che tale silenzio sia legato alla speranza/tentativo di strappare ulteriori accordi economici offrendo, in cambio, amnesie e distrazioni sul tema delle ricadute dell’inquinamento, del danno alla salute e all’economia.
Non ci stupirebbe se all’improvviso qualcuno di questi Sindaci, in prossimità della conclusione delle trattative in atto a Civitavecchia, iniziasse ad alzare la voce evidenziando le ricadute negative della centrale, tranne poi ritornare silente dopo aver ottenuto un piattino di lenticchie.
Perché, ormai è evidente quanto considerano - lor Signori - la qualità della vita e la salute dei cittadini: praticamente niente!
Ma questa è storia vecchia!!!!
Movimento No Coke Alto Lazio
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