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venerdì 1 febbraio 2013

Torino 2 febbraio 2013 - Guerra ai poveri: punto info antirazzista




Torino. Sabato 2 febbraio ore 10/13 - Punto info antirazzista, corso Vercelli angolo via Elvo

Guerra ai poveri. Aumentano gas, luce, tram, diminuiscono i salari
Resistenza e autogestione.
La crisi morde forte nelle nostre periferie. Nei quartieri dove arrivare a fine mese non è mai stato facile, tanti non ce la fanno a pagare il fitto e il mutuo, rischiando di finire in strada. Le banche si prendono le case di chi resta senza lavoro. A Torino ci sono 150.000 appartamenti vuoti. 
Tra l’IMU, i fitti alle stelle, i mutui capestro la casa è sempre più un'emergenza sociale
Il governo dice che non ci sono soldi. Mente. I soldi per le guerre, per le armi, per le grandi opere inutili li trovano sempre. Da anni aumenta la spesa bellica e si moltiplicano i tagli per ospedali, trasporti locali, scuole.
Non vogliono spendere per migliorare le nostre vite, perché preferiscono investire in telecamere e polizia. Hanno diminuito le corse, hanno aumentato il biglietto, ma sui tram hanno messo guardie e controllori. 

Hanno fatto una riforma del lavoro che rende le nostre vite ancora più difficili e precarie. I padroni possono licenziare come e quando vogliono.
Si torna indietro e ci dicono che stiamo andando avanti

Da anni il lavoro è diventato una roulette russa: i lavori precari, malpagati, pericolosi, in nero sono diventati la regola per tutti.
Chi si fa ricco con il lavoro altrui non guarda in faccia nessuno. Chi governa dice che sfruttati e sfruttatori stanno sulla stessa barca e elargisce continui regali ai padroni. 

Sperano di cavarsela soffiando sul fuoco della guerra tra poveri, tra italiani ed immigrati, ma è chiaro a tutti che per i padroni quello che conta è il colore dei soldi, non quello della pelle. O si lotta e si resiste insieme o insieme si perde. 
Monti mirava alla fine delle lotta di classe, con la resa senza condizioni dei lavoratori. Cgil; Cisl e Uil lo hanno accontentato. I lavoratori, strangolati dalla crisi, dall'aumento di tariffe e dalla riduzione di salari e garanzie saranno disponibili a fare altrettanto? Il governo Monti lo hanno sostenuto da destra e da sinistra. Chi dice di essere diverso, come l’accozzaglia di Ingroia, quando era al governo ha votato tagli, spese di guerra e opere inutili come tutti gli altri. Il “grillo” padre/padrone del populismo partecipativo, predica libertà e decide tutto lui, strizzando gli occhi, oggi ai No Tav, domani ai fascisti più volgari e razzisti.
C’è chi non ci sta, chi si ribella ad un destino già scritto, chi vuole riprendersi il futuro.
Sono i No Tav, che da Torino alla Valsusa, resistono all’occupazione militare, allo sperpero di risorse pubbliche, alla devastazione dell’ambiente. Sono i ragazzi tunisini che saltano le frontiere, sono i prigionieri dei CIE che sfondano le porte e scavalcano i muri. Sono quelli che resistono agli sfratti, creano reti solidali, occupano le case vuote. Sono glistudenti che scendono in piazza perché hanno imparato a loro spese che nulla è garantito se non dalla lotta. Sono ilavoratori che stanchi di piegare la testa vogliono riprendersi un po’ della loro vita.

Cambiare la rotta è possibile. Con l’azione diretta, costruendo spazi politici non statali, moltiplicando le esperienze diautogestione, abbandonando l’illusione elettorale, perché destra e sinistra in questi anni si sono divise su tutto ma non su quello che conta. Hanno attuato lo stesso programma: farci pagare la crisi dei padroni finanziando le imprese e tagliando i servizi.
Resistere e lottare si può.
Facciamola finita con chi ci dice di abbassare sempre la testa, di tirare a campare, di rassegnarci. Insieme possiamo lottare contro chi ci sfrutta, ci controlla, ci reprime.
Aumenta il biglietto e diminuiscono le corse dei bus? Saliamo senza pagare. Non ce la facciamo a  dare il fitto al padrone, a versare la rata del mutuo? Resistiamo agli sgomberi, prendiamoci una casa vuota! Aumentano la luce, il gas, l’acqua, i rifiuti? Non paghiamo più, organizziamo insieme la risposta a chi stacca le utenze.
Ogni giovedì dalle 21 ci trovi in corso Palermo 46

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