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domenica 3 febbraio 2013

Pino Delle Donne: "Le scie chimiche esistono, eccome..."



Oltre l’80% degli europei è esposto a livelli di particolato superiori a quelli fissati dall’Organizzazione mondiale della sanità
Secondo uno studio dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) pubblicato oggi, «L'esposizione a lungo termine al particolato fine (PM2,5) può provocare l'arteriosclerosi, dei disturbi alla nascita e delle malattie respiratorie tra i bambini». Il progetto Review of evidence on health aspects of air pollution (Revihapp) suggerisce anche un eventuale legame con lo sviluppo neurologico, la funzione cognitiva ed i diabeti e conferma i collegamenti causali tra il particolato PM2,5 ed i decessi dovuti a malattie cardiovascolari e respiratorie.
Queste ricerche sono state effettuate su richiesta della Commissione europea nel quadro del riesame 20143 della politica Ue sulla qualità dell'aria.
Il commissario europeo all'Ambiente, Janez Potočnik, ha sottolineato che «La politica dell'Ue in materia di qualità dell'aria deve fondarsi sui dati scientifici più recenti. E' per questo che ho chiesto all'Oms di condurre questa ricerca. I legami che stabilisce tra l'inquinamento atmosferico e la salute umana confermano la necessità di intensificare la nostra politica in questo campo: questo sarà un contributo essenziale al riesame del 2013 della politica di qualità dell'aria»
Oltre l'80% degli europei è esposto a livelli di particolato superiori a quelli previsti dalle linee guida sulla qualità dell'aria dell'Oms del 2005. Questa esposizione priva in media ognuno di noi di 8,6 mesi della nostra vita. Secondo studi recenti, I collegamenti già esistenti tra il PM2,5 e la mortalità è a livelli inferiori alla soglia di 10 µg/m3 all'anno stabilita dall'Oms che quindi raccomanda un riesame dei suoi stessi dati entro il 2015. Il rapporto raccomanda anche di apportare nuove modifiche alla legislazione Ue, dato che il valore limite attualmente stabilito dalla Direttiva Ue per le PM2,5 è due volte più elevato di quello delle linee guida dell'Oms.
Zsuzsanna Jakab, direttrice regionale dell'Oms per l'Europa, ha evidenziato che «Ancora qualche anno fa, mancavano prove irrefutabili, le norme e le regole applicabili all'inquinamento atmosferico non erano sufficientemente centrate sulla salute umana. Diversi anni di ricerche coordinate dall'Oms hanno fornito le prime stime quantitative del numero di malattie legate al particolato fine ed hanno al presente stabilito dei collegamenti tra gli inquinanti atmosferici e lo stato di salute. Siamo convinti che queste nuove conoscenze ci porteranno a politiche più stringenti in materia di controllo dell'inquinamento, al fine di proteggere la salute dei cittadini europei»
Lo studio Oms evidenzia nuovi elementi di prova riguardanti gli effetti a lungo termine dell'esposizione all'ozono (O3) sulla mortalità e dovuti a malattie respiratorie e decessi di persone predisposte a causa di malattie croniche. Questi risultati si aggiungono a quelli precedentemente ottenuti sugli effetti a breve termine, che prende in esame la regolamentazione Ue in vigore. Sembra anche che l'esposizione al'ozono abbia un'incidenza sullo sviluppo cognitivo e la salute riproduttiva, comprese le nascite premature. LO studio raccomanda l'elaborazione di linee guida sulla qualità dell'aria per le concentrazioni medie di ozono a lungo termine.
Revihapp raccomanda anche una nuova linea guida sulla qualità dell'aria per il biossido di azoto (NO2), un gas tossico prodotto dai processi di combustione utilizzati per il riscaldamento, la produzione di elettricità e, soprattutto, dai motori dei veicoli. Nuovi studi hanno associato le esposizioni al NO2, a breve e lungo termine, a decessi, ricoveri ospedalieri e sintomi respiratori, a concentrazioni uguali o inferiori a quelli attuali stabiliti dall'Ue.
Un rapporto tecnico completo, nel quadro del Revihapp, sarà disponibile le prossima primavera. Nel frattempo, Potočnik ha dichiarato il 2013 "Anno della qualità dell'aria" con l'obiettivo di evidenziare l'importanza dell'aria pulita per tutti e per privilegiare azioni miranti a migliorare la qualità dell'aria nell'Ue.
Mentre ci irrorano di particolato con le scie chimiche, ci informano che lo stesso particolato è letale per la nostra salute...
le stesse rilevazioni, ed altre molto più gravi, dette qualche anno fa dai nostri illustri ricercatori, Gatti e Montanari, sono servite ad estrometterli dal mondo scientifico...


Pino Delle Donne 


P.S.: Gatti e Montanari hanno dimostrato scientificamente che Tutte le patologie degenerative sono direttamente collegate al particolato <Pm2,5, e che le dimensioni di esso sono inversamente proporzionali alle temperature di lavorazione ed alla gravità delle patologie stesse!
 
E' allucinante/sconcertante assistere alla pubblicazione di queste notizie  con il candore tipico di chi fino a ieri ha usato ferocemente l'ostracismo verso chi ha avuto il grande coraggio di farlo prima di loro... 
Eppure per riverginarsi bastava andare a Casablanca...

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