Caro Paolo, pochi giorni prima del 25 aprile di 77 anni fa, precisamente il giorno 9 aprile, pochi minuti prima delle ore 12, a Bari, stavamo a Scuola.
In assenza dell'odiata/amata sirena arriva una improvvisa potentissima e tremenda esplosione.
Cedono i delicati vetri delle finestre, tantissime finestre (oltre ai danni alle case).
Una di quelle schegge colpisce la mia mano sinistra.
Impossibile andare in Ospedale: strapieno e code esterne,
La farmacia vicina strapiena.
Non c'erano i medici di famiglia.
Alcuni ci indicano un medico lì vicino e, lì, finalmente, tolto il fazzoletto inzuppato di sangue, viene medicata e cucita la mia ferita.
Quella cicatrice vive con me: è qui allegata.
Cicatrice che da 60 giorni mi tormenta (così come ogni qualvolta sparano i cannoni, piovono le bombe sempre più assassine su persone innocenti e pacifiche).
Cerchiamo di impedire il richiamo al dettato Costituzionale a coloro che hanno operato il massacro di quella Costituzione Repubblicana voluta e lasciataci in eredità dai VIVI e dai MORTI che hanno combattuto contro il fascismo e il nazifascismo.
W la REPUBBLICA.
W la COSTITUZIONE REPUBBLICANA.
W la LIBERTA'.
Vito de Russis
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