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lunedì 6 aprile 2015

RELIGIONI: NATURA, MADRETERRA, CULTURA E PENSIERO LAICO...



DAL VANGELO ESSENO DELLA PACE....
Pregate ogni giorno il Vostro Padre Celeste e la Vostra Madre terra perché la Vostra Anima diventi Perfetta come perfetto è lo Spirito del Vostro Padre celeste e che il Vostro Corpo divenga Perfetto come Perfetto è il Corpo di Vostra Madre Terra. Perché se voi comprendete, sentite e mettete in atto i Comandamenti, allora tutto ciò per cui pregate il Vostro Padre celeste e la Vostra Madre Terra vi sarà dato. Perché la conoscenza, l'Amore e la Potenza di Dio SONO AL DI SOPRA DI OGNI COSA.

E PREGATE COSì LA VOSTRA MADRE TERRA...Madre Nostra che sei sulla Terra, santificato sia il tuo Nome. Venga il Tuo regno. La Tua Volontà sia fatta in Terra come in Cielo. Dacci OGGI il nostro pane quotidiano. E come tu mandi i tuoi Angeli ogni giorno mandali anche a Noi. Perdona i Nostri peccati come Noi espiamo i Nostri peccati contro di TE. E non permettere che noi diventiamo preda della malattia ma ma liberaci dal Male, perché TUA è la Terra, il Corpo e la Salute.

Poi Gesù parlò loro... Finora voi eravate in guerra con Vostro Padre, con Vostra Madre, con i Vostri Fratelli. E Voi avete servito Satana. Da ora in poi vivete in PACE col vostro Padre Celeste, con la Vostra Madre Terra e con i Vostri fratelli, i Figli degli Uomini. E combattete soltanto contro Satana se NON volete che vi rubi la vostra PACE. Io do la Pace della Vostra Madre Terra al Vostro CORPO e la Pace del Vostro Padre Celeste alla vostra ANIMA. E che esse REGNINO TRA I FIGLI DEGLI UOMINI.


FRANCOIS RABELAIS: DELLE QUATTRO STAGIONI DELL'ANNO..a cominciare dalla Primavera.
In tutto quest'anno non vi sarà che una Luna, e in più non sarà neppure nuova.Ve ne affliggete molto Voi che non credete in Dio e che perseguitate la sua santa e divina parola insieme a quelli che la seguono.

MA ANDATEVI AD IMPICCARE SE NON VI SARA' UN'ALTRA LUNA CHE QUELLA CREATA DA DIO ALL'INIZIO DEL MONDO E CHE PER EFFETTO DELLA SUDDETTA SACRA PAROLA E' STATA POSTA NEL FIRMAMENTO PER ILLUMINARE E GUIDARE GLI UOMINI DI NOTTE!!!

Per Giove! Non è che per questo voglio asserire che essa non mostri diminuzione o accrescimento nella sua lucentezza alla Terra ed ai suoi abitanti quando si avvicinerà o allontanerà dal Sole. 

Perché. infatti? PER LO STESSO MOTIVO PERCHé..ECCETERA...ECCETERA. E SMETTETE DI PREGARE CHE DIO LA PROTEGGA DAI LUPI CHE, V'ASSICURO, QUEST'ANNO NON LA TOCCHERANNO NEPPURE.A proposito: in questa stagione vedrete più della metà dei fiori delle altre tre stagioni messe insieme. E non sarà ritenuto folle chi in questo periodo si fa la scorta di danari piuttosto che di aringhe. I Grifoni e Marroni delle montagne della Savoia, del Delfinato e delle Regioni Iperboree, che sono tra le Nevi sempiterne, saranno deprivati di questa stagione e NON la vedranno proprio; stando a quanto dice Avicenna, che afferma essere Primavera quando la NEVE scende dai Monti. CREDETE A CHI DICE COSì. Ai miei tempi si considerava "VER" quando il Sole entrava nel PRIMO GRADO DI ARIETE.Se oggi si calcola diversamente, io NON ho COLPA e me ne sto ZITTO. 

MAXIMILIEN ROBESPIERRE: DIO DELLA NATURA E DIO DEI PRETI.
Quanto è diverso il Dio della Natura dal Dio dei preti! Egli NON conosce nulla di così somigliante all'ATEISMO  quanto le Religioni che essi hanno costruito. A forza di SFIGURARE L'IMMAGINE DELL'ESSERE SUPREMO essi lo hanno annientato per quanto potevano; ne hanno fatto, ora, un GLOBO DI FUOCO, ora un BUE, ora un ALBERO, ora un UOMO, ora un RE. I PRETI HANNO CREATO DIO A LORO IMMAGINE: L'HANNO FATTO DIVENTARE CAPRICCIOSO, AVIDO, CRUDELE, IMPLACABILE. LO HANNO TRATTATO COME GIà I MAGGIORDOMI DI PALAZZO TRATTARONO I DISCENDENTI DI CLODOVEO per regnare sotto il suo nome e METTERSI AL SUO POSTO! Essi lo hanno relegato nel CIELO come in un PALAZZO e non l'hanno chiamato sulla Terra se non per chiedere A LORO PROFITTO, IN SUO NOME, DECIME, RICCHEZZE, ONORI, PIACERE, POTENZA! ( 18 FLOREALE, ANNO ii, 7 MAGGIO 1794.....nota: POCHI MESI DOPO AVER PRONUNCIATO QUESTE VERITA' ROBESPIERRE SALIRA' LE SCALE DELLA GHIGLIOTTINA....) 

Giorgio Vitali


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Commento di Elia Menta:

1. L'uomo, per sua natura, anela a sapere; ma che importa il sapere se non si ha il timor di Dio? Certamente un umile contadino che serva il Signore è più apprezzabile di un sapiente che, montato in superbia e dimentico di ciò che egli è veramente, vada studiando i movimenti del cielo. Colui che si conosce a fondo sente di valere ben poco in se stesso e non cerca l'approvazione degli uomini. Dinanzi a Dio, il quale mi giudicherà per le mie azioni, che mi gioverebbe se io anche possedessi tutta la scienza del mondo, ma non avessi l'amore? Datti pace da una smania eccessiva di sapere: in essa, infatti, non troverai che sviamento grande ed inganno. Coloro che sanno desiderano apparire ed essere chiamati sapienti. Ma vi sono molte cose, la cui conoscenza giova ben poco, o non giova affatto, all'anima. Ed è tutt'altro che sapiente colui che attende a cose diverse da quelle che servono alla sua salvezza. I molti discorsi non appagano l'anima; invece una vita buona rinfresca la mente e una coscienza pura dà grande fiducia in Dio. Quanto più grande e profonda è la tua scienza, tanto più severamente sarai giudicato, proprio partendo da essa; a meno che ancor più grande non sia stata la santità della tua vita.
2. Non volerti gonfiare, dunque, per alcuna arte o scienza, che tu possegga, ma piuttosto abbi timore del sapere che ti è dato. Anche se ti pare di sapere molte cose; anche se hai buona intelligenza, ricordati che sono molte di più le cose che non sai. Non voler apparire profondo (Rm 11,20;12,16); manifesta piuttosto la tua ignoranza. Perché vuoi porti avanti ad altri, mentre se ne trovano molti più dotti di te, e più esperti nei testi sacri? Se vuoi imparare e conoscere qualcosa, in modo spiritualmente utile, cerca di essere ignorato e di essere considerato un nulla. E' questo l'insegnamento più profondo e più utile, conoscersi veramente e disprezzarsi. Non tenere se stessi in alcun conto e avere sempre buona e alta considerazione degli altri; in questo sta grande sapienza e perfezione. Anche se tu vedessi un altro cadere manifestamente in peccato, o commettere alcunché di grave, pur tuttavia non dovresti crederti migliore di lui; infatti non sai per quanto tempo tu possa persistere nel bene. Tutti siamo fragili; ma tu non devi ritenere nessuno più fragile di te.

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