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venerdì 5 dicembre 2014

Salvare i daini di Ravenna



Nonostante le migliaia di proteste, i servizi giornalistici e televisivi 
e le soluzioni alternative proposte, la Provincia continua a non sentire 
ragioni sulla vicenda dei daini.

A questa pagina è riportato il Comunicato dell'Associazione C.LA.M.A. in 
cui si riassumono i punti della vergognosa delibera.

http://www.ravennanotizie.it/articoli/2014/11/30/vicenda-daini-c.l.a.m.a.-ravenna-si-rivolge-direttamente-a-ministero-dellambiente-e-prefettura.html

Vi chiediamo di scrivere a Regione, Prefettura, Ministero dell'Ambiente 
e giornali perché intervengano per fare revocare la delibera e fermare 
il massacro, vista l'esistenza di alternative e il disinteresse della 
Provincia dimostrato in tutti questi anni.

E' importante insistere anche sull'impegno serio ed effettivo per il 
futuro, una volta (speriamo) fermato il massacro per l' attuazione di 
metodi alternativi che finora non sono stati neppure tentati, altrimenti 
fra qualche mese saremo ancora nella stessa situazione di "emergenza".
Segnalazione dell'associazione C.LA.M.A. - clama2010@libero.it



Lettera tipo
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Alle istituzioni
e, p.c., ai mezzi d'informazione

Buongiorno,

scrivo per unirmi alla richiesta di tantissimi cittadini da ogni parte 
d'Italia:

Chiediamo che si intervenga per revocare la delibera che decreta il 
massacro di 67 daini della pineta di Classe (Ravenna). La Provincia ha 
ignorato per anni la situazione e non ha attuato nessuno dei metodi 
ecologici che la legge prevede, per poi arrivare a proclamare uno stato 
di "emergenza", che nella realtà dei fatti non c'è.

Pure alla presenza di soluzioni alternative e non cruente, la Provincia 
continua nella determinazione di offrire un regalo ai cacciatori. Sono 
già state montate le torrette, tra l'altro vicinissime alla strada e ad 
alle abitazioni, dove fra pochi giorni i cacciatori vorrebbero iniziare 
vigliaccamente a sparare.

Reti adeguate e strumenti dissuasivi non sono stati neppure provati, 
come si ammette nella stessa delibera, e si continua a rifiutare 
l'offerta di una privata cittadina, che ospiterebbe i daini a proprie 
spese, accampando vari pretesti, per ultimo quello che i daini sono 
"patrimonio indisponibile dello Stato", a cui quindi è ammissibile 
sparare ma non è consentito spostare in luogo sicuro.

Nessuno chiede di alienare un patrimonio dello Stato, si tratterebbe 
solo di un affidamento conservativo.

Chiediamo che per i daini di Classe e per tutta la fauna selvatica si 
inizi davvero ad applicare la la legge che prevede l'impiego di metodi 
ecologici e non cruenti, in modo che questa vicenda emblematica sia 
l'inizio di un nuovo approccio alla gestine del "contenimento della 
fauna selvatica".

Distinti saluti,
... nome cognome ...



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