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venerdì 4 aprile 2014

Robert Lanza: "L'intelligenza esiste prima della materia..."



Si chiama Robert Lanza, è un famosissimo scienziato e ha elaborato e spiegato al mondo intero una sua personale teoria sulla vita dopo la morte. Una teoria-choc che potrebbe scuotere l'esistenza di molti proprio perché formulata non da un cervello pazzo o dall'ultimo arrivato, ma da quello che il New York Times ha definito "uno dei tre migliori scienziati al mondo ancora in vita".

Lanza, esperto in medicina rigenerativa e direttore del Advanced Cell Technology Company negli Stati Uniti, è anche conosciuto per la sua approfondita ricerca sulle cellule staminali e per l'aver clonato diverse specie di animali in via d'estinzione. Ma da un po' di tempo ha deciso di dedicarsi anche alla fisica, meccanica quantistica e astrofisica. Questa miscela esplosiva di conoscenze ha dato vita ad una sua nuova teoria, quella del biocentrismo.

Essa insegna che la vita e la coscienza sono fondamentali per l'universo e praticamente è la coscienza stessa che crea l'universo materiale in cui viviamo e non il contrario. Prendendo la struttura dell'universo, le sue leggi, forze e costanti, queste sembrano essere ottimizzate per la vita, il che implica che l'intelligenza esisteva prima alla materia. Lanza sostiene inoltre che spazio e tempo non siano oggetti o cose, ma piuttosto strumenti della nostra comprensione: "Portiamo lo spazio e il tempo in giro con noi, come le tartarughe con i propri gusci". Nel senso che quando il guscio si stacca (spazio e tempo), noi esistiamo ancora. La teoria implica che la morte della coscienza semplicemente non esista. Esiste solo sotto forma di pensiero, perché le persone si identificano con il loro corpo credendo che questo prima o poi morirà e che la coscienza a sua volta scomparirà. Se il corpo genera coscienza, allora questa muore quando il corpo muore, ma se invece il corpo la riceve nello stesso modo in cui un decoder riceve dei segnali satellitari, allora questo vuol dire non finirà con la morte fisica. In realtà, la coscienza esiste al di fuori dei vincoli di tempo e spazio. È in grado di essere ovunque: nel corpo umano e fuori da esso.

Lanza ritiene inoltre che universi multipli possano esistere simultaneamente. In un universo, il corpo può essere morto mentre in un altro può continuare ad esistere, assorbendo la coscienza che migra in questo universo. Ciò significa che una persona morta, durante il viaggio attraverso un tunnel non finisce all'inferno o in paradiso, ma in un mondo simile, a lui o a lei, una volta abitato, ma questa volta vivo. E così via, all'infinito. Senza ricorrere a ideologie religiose lo scienziato cerca quindi di spiegare la coscienza quantistica con esperienze precedenti alla morte, proiezione astrale, esperienze fuori del corpo e anche reincarnazione. Secondo la sua teoria, l'energia della coscienza a un certo punto viene riciclata in un corpo diverso e nel frattempo esiste al di fuori del corpo fisico ad un altro livello di realtà e forse, anche, in un altro universo.


             Robert Lanza


Fonte: http://www.bergamonews.it/


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A commento ed integrazione di quanto sopra espresso scrive Giorgio Vitali:

COSMOGONIA FANTASTICA. UNA CONSIDERAZIONE PIU' CHE FANTASTICA. 
Ci stiamo orientando, sia pure a sbalzi e ritrosie, verso una CONCEZIONE del MONDO e della VITA che fu propria di alcune epoche della storia umana e che fu spesso repressa da rigurgiti di positivismo materialista che tentava di AZZERARE gli aspetti più ALTI della spiritualità: invenzione, ispirazione, meditazione, creazione, ARTE nelle sue svariate declinazioni. In VIDEO recentissimo, presente su Accademia della Libertà YouTube, abbiamo accennato ad un neurochirurgo che, a suo dire, ha visitato il PARADISO. Costui ha pubblicato un libro, edito da Mondadori nel 2013 Titolo: Milioni di farfalle, Il neurochirurgo ex positivista Eben Alexander racconta la sua sorpresa nel ritrovarsi IN PARADISO, durante il COMA durato sette giorni e provocato da una rara forma di meningite. Egli racconta: "Mi trovai in un mondo completamente nuovo. Il mondo più bello e più strano che avessi mai visto.Luminoso, vibrante, estatico, stupefacente. C'era qualcuno vicino a me: una bella fanciulla dagli zigomi alti e dagli occhi intensi. Eravamo circondati da milioni di farfalle, ampi ventagli svolazzanti che si immergevano nel paesaggio verdeggiante per poi tornare a volteggiare attorno a noi.,...."  Questa esperienza, apparentemente "strana" consiste in qualcosa che è stata narrata da tante persone che sono ritornate "nella vita normale" dopo un COMA variamente provocate. 

Queste esperienze furono narrate inizialmente da YOGI RAMACHARAKA in alcuni suoi testi sulla "vita dopo la morte" pubblicati in Italia da BOCCA ad inizio '900 e poi ripubblicati molte volte fino ad oggi con vari editori. In seguito fu Mondadori che pubblicò una serie fortunata di libri a cura di una equipe medica statunitense che stilò STATISTICHE basate su racconti di persone TORNATE in VITA dopo una PASSEGGIATA NELL' AL-DI-LA. Io stesso ho conosciuto una persona che ha sperimentato la PREMORTE e che mi ha detto..." Non ho più paura di morire".  

Tutto ciò consente una considerazione finale: Sicuramente la nascita e lo sviluppo dell'IDEA dell'ALDILA' proviene dai millenni della STORIA umana, ed è legata alla preminente facoltà dell'uomo di poter NARRARE le proprie esperienze. Su queste narrazioni e su queste derivate credenze si è innestata la CASTA sacerdotale che ha PRETESO con tutti i mezzi, ma soprattutto con la FORZA BRUTA, come narrato da Golding ( Il Signore delle Mosche) di FARSI CREDERE INTERMEDIARIA fra L'ALDILA e L'ALDIQUA. RESTA DA CHIEDERSI il perché ed il percome di queste esperienze. 

Secondo il sottoscritto si tratta di una delle infinite potenzialità creative del pensiero, come ha pensato, scritto e creduto l'antichità classica fino al NEOPLATONISMO. Infatti, se la realtà è quello che pensiamo, è evidente che è REALE TUTTO IL PENSATO. E' a questo punto che ERRANO TUTTI COLORO CHE STENTATO AD ATTRIBUIRE CONNOTATI DI REALTà A TUTTE LE FORME DEL PENSATO CHE NON RIENTRANO nel loro concetto di realtà. QUANDO MI SI CHIEDE SE IL PARADISO ESISTE RISPONDO ABITUALMENTE DI SI, perché se qualcuno lo ha pensato significa che esiste di forza propria. 

Da questo punto di vista è bene prendere le distanze da certo CLASSICISMO ASTRATTO E DISTANTE CHE HA AFFASCINATO TANTI SCIENZIATI CONVINTI DI POTERSI OPPORRE IDEOLOGICAMENTE AL MATERIALISMO EVOLUZIONISTICO. Ecco come scrive il poeta: "Con gli occhiali dell'anima ho visto i contrafforti di Orione, lassù nello spazio infinito, ho camminato con questi piedi terrestri sulla Croce del Sud, ho attraversato notti infinite come una cometa lucente, gli spazi interstellari dell'immaginazione, la voluttà e la paura, e sono stato uomo, donna, vecchio e bambina, sono stato la folla dei grandi boulevards delle capitali di Occidente, sono stato il placido Buddha dell'Oriente, del quale invidiamo la calma e la saggezza, sono stato me stesso e gli altri, tutti gli altri che potevo essere, ho conosciuto onori e disonori, entusiasmi e sfinimenti, ho attraversato fiumi e impervie montagne, ho guardato placide greggi e ho ricevuto sul capo il sole e la pioggia, sono stato femmina in calore, il gatto che gioca per strada, sono stato sole e luna e tutto perché la vita non basta...." 

IL POETA, infatti, che è UOMO creatore e CREA VIVENDO, cioè fa della propria vita, anche non volendolo, ESPRESSIONE DELLA CREAZIONE COSTANTE INSITA NELL'UMANO ( ecco uno dei messaggi iniziatici contenuti nel cristianesimo) NON POTRà MAI ACCONTENTARSI DEL FRUTTO DELLA SUA CREAZIONE. OGNI CREAZIONE è INSUFFICIENTE, perché il risultato non è tale da garantire l'intera potenzialità creatrice. Ecco perché si dice che la CREAZIONE DIVINA è inesausta e il volgo sciocco crede che l'atto creativo sia quello messo in pratica da un tale con la barba bianca ed un triangolo dietro la testa, al quale qualcuno, bontà sua, pretende pure di dare un nome. Ma a tutti noi che NON siamo POETI, basta sapere che il MONDO è creazione. 

E la nostra immagine della creazione la possiamo vedere nell'atto CREATIVO per eccellenza quell'affresco DIVINO della Cappella Sistina con il quale Michelangelo ( davvero un "angelo"!!!) ci mostra la CREAZIONE disegnando un vecchio (quel vecchio!) ma dentro la TECA CRANICA dell'Uomo, assieme a tanti angioletti che SIMBOLEGGIANO LE IDEE!  

GEORGIUS Olympio Laerzio. 

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