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giovedì 12 gennaio 2012

Viterbo, gennaio 2012 - LA NONVIOLENZA IN ITALIA OGGI SOLIDALE CON IL SIT-IN DEI SOFFERENTI PSICHICI

Il palazzo papale di Viterbo


Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" nella riunione del 10 gennaio 2012 ha espresso piena solidarieta' all'associazione viterbese dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori che dall'inizio dell'anno sono in sit-in in piazza del Comune a Viterbo in difesa del diritto alla salute e all'assistenza.

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L'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit) da mesi ha segnalato alla Regione Lazio la gravita' della situazione e come i progressivi tagli ai servizi pubblici abbiano portato a una vera e propria denegazione dei diritti fondamentali. Da molti mesi l'associazione chiede un confronto con la Regione, ma la Regione e' stata pervicacemente sorda ad ogni segnalazione, ad ogni richiesta, ad ogni proposta.

Cosicche' e' stato necessario rendere visibile l'insostenibilita' della situazione con un'iniziativa come quella del sit-in in piazza del Comune (piazza su cui si affacciano le sedi sia del Comune che della Provincia che della Prefettura): una iniziativa molto impegnativa poiche' specialmente nelle ore serali e notturne il freddo e' stato e continua ad essere particolarmente pungente. La tenda, il presidio, la mostra informativa e la raccolta delle firme hanno costituito una assai efficace forma di comunicazione diretta, democratica e nonviolenta che ha riscosso l'attenzione, l'apprezzamento e il sostegno di tutti i cittadini.

Infatti il sit-in in piazza del Comune a Viterbo ha saputo interloquire con la popolazione e con le istituzioni locali in modo efficace, ottenendo la solidarieta' unanime della comunita' viterbese, dai singoli cittadini (che a migliaia hanno firmato la petizione proposta dall'associazione), alle associazioni del volontariato e della societa' civile, dalle organizzazioni sindacali a quelle culturali, dai mass-media alle istituzioni: il Sindaco di Viterbo e il Presidente della Provincia di Viterbo fin dai primi giorni si sono associati all'iniziativa, ed in molti Comuni del viterbese si stanno approvando mozioni ed ordini del giorno di solidarieta'.

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L'associazione Afesopsit ha inviato alla Regione Lazio un documento in cui si descrive la situazione dei servizi pubblici nel viterbese e si formulano alcune ragionevoli, concrete e fattibili proposte per interventi immediati e indispensabili da parte delle istituzioni variamente competenti, in primis appunto la Regione. E' necessario che queste proposte siano accolte, che la Regione Lazio intervenga tempestivamente, che i servizi pubblici indispensabili per garantire il diritto alla salute e all'assistenza siano difesi e potenziati.

Esprimendo la nostra solidarieta' al sit-in e all'associazione Afesopsit, chiediamo anche noi che la Regione Lazio accolga tutte le richieste contenute nel documento in difesa dei servizi pubblici, per il diritto alla salute e all'assistenza, affinche' siano garantiti i fondamentali diritti umani a tutti gli esseri umani.

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La lotta condotta dall'associazione viterbese dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori e' la lotta di tutte le persone decenti: per la solidarieta' che ogni essere umano riconosce e congiunge, per la dignita' di cui ogni essere umano e' portatore, per la responsabilita' che ogni persona reca nei confronti di ogni altra; e' la lotta per inverare quanto stabilito nella Dichiarazione universale dei diritti umani cosi' come nella Costituzione della Repubblica Italiana; e' la lotta affinche' le leggi civili e benefiche siano rispettate ed applicate; e' la lotta affinche' le istituzioni democratiche operino per il fine che e' loro proprio: salvare le vite, recare aiuto a chi ne ha bisogno, promuovere il benessere di ogni persona, riconoscere e sostenere la dignita' e i diritti di tutti e di ognuno.



Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi"

Viterbo, 12 gennaio 2012

Nota per la stampa a cura del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo

e-mail: nbawac@tin.it

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