....i miei migliori auguri di buon 2015 iniziano con una domanda fluviale. E' la domanda che Paolo Rumiz rivolge ad una giovane all'inizio di questo secolo: Scusi signorina dov'è il Sile?
Sempre Rumiz dice che la bellissima bionda un po' distratta di Zeriolo tra Treviso e Castelfranco Veneto risponde incerta e indica la strada opposta a quella del fiume, che invece è dietro l'angolo.
Per capire il rapporto fra le persone e il territorio è ottimo non installare gli orrendi dispositivi satellitari e chiedere al primo o alla prima che passa qualcosa, qualche indicazione che ci viene alla mente.
Meglio se si chiede dove sono i fiumi.
Spesso le persone rispondono a caso, o peggio, non sanno nemmeno cosa siano i fiumi. Le acque sono le prime ad essere dimenticate. Si tratta, insieme, di compiere una attività politica e filosofica, di riscoprire il corso dei fiumi e, riscoprendo il corso dei fiumi sapremo trovare nuove e antiche strade, sapremo costruire e ricostruire ponti e Visegrad, città metafora di mondi, religioni e culture che si incontrano potrà tornare entusiasta a rispecchiarsi nella sua bellissima Drina.
Dov'è il Sile? ma anche dove sono le Bormide o il Serio, il Mella, il Panaro, il Mincio, l'Orba lo Scrivia e l'Imagna e il Trebbia?
Pierpaolo Casarin
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