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martedì 22 luglio 2014

Se io fossi palestinese.....



Dal 1948, i palestinesi sono condannati all'umiliazione perpetua. Non possono neanche respirare senza autorizzazione. Hanno perduto la loro patria, le loro terre, la loro acqua, la loro libertà, il loro tutto. Nemmeno hanno il diritto di scegliere i propri governanti. Quando votano, chi non dovrebbero votare sono puniti. Gaza è stata punita. E’ diventata una trappola per topi senza uscita da quando Hamas ha vinto pulitamente le elezioni nel 2006. Qualcosa di simile accadde nel 1932, quando il partito comunista vinse le elezioni in El Salvador.

Immersi nel sangue, i salvadoregni espiarono la loro cattiva condotta e da allora vissero sottomessi a dittature militari. La democrazia è un lusso che non tutti meritano. Sono figli dell’impotenza i razzi fatti in casa che i militanti di Hamas, rinchiusi a Gaza, sparano con pasticciata mira sulle terre che erano state palestinesi e che Israele ha usurpato.

E la disperazione, al limite della follia suicida, è la madre degli errori che negano il diritto all'esistenza di Israele, urla senza nessuna efficacia, mentre la più efficace guerra di sterminio sta negando da anni, il diritto all’esistenza della Palestina.

La Palestina è già piegata.
Passo dopo passo, Israele la sta cancellando dalla mappa.
I coloni invadono e, dopo, i soldati correggono la frontiera.
Le pallottole consacrano la depredazione, per legittima difesa.
Non c’è guerra aggressiva che non dica di essere difensiva.
Hitler invase la Polonia per evitare che la Polonia invadesse la Germania.
Bush invase l’Iraq per evitare che l’Iraq invadesse il mondo.
In ognuna delle sue guerre difensive, Israele ha inghiottito un pezzo di Palestina e gli spuntini continuano.

Eduardo Galeano

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