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mercoledì 16 gennaio 2013
M5S di Viterbo: "Situazione rifiuti solidi urbani nel Lazio.."
Il Ministro per l’ambiente Corrado Clini ha presentato proprio ad inizio anno il nuovo decreto rifiuti, che coinvolgerà tutta la regione, per la soluzione della questione “monnezza” romana.
Si tratta di un piano di dislocazione dei rifiuti non trattati che dovrà
essere recepito in modo molto veloce dalle varie ditte e amministrazioni per far si che entro il 30 gennaio tutto questo sistema di smaltimento e gestione sia operativo per evitare le salate multe europee.
Il decreto introduce anche il commissariamento per gli inadempienti, deciso dal prefetto Goffredo Sottile in qualità di super-commissario: qualora i gestori degli impianti non dovessero provvedere come d'accordo, Sottile potrà intervenire in prima persona con poteri sostitutivi.
Le varie amministrazioni delle aree interessate hanno promesso barricate, blocchi degli impianti, ogni opposizione possibile. Con la solita superficiale ipocrisia.
Ci stiamo battendo da tempo per far capire alle varie amministrazioni compresa quella di Viterbo, che organizzare un piano di rifiuti basato sull’incenerimento è la strada sbagliata e che in accordo con i nostri ideali la via da seguire è quella indicata dal progetto “Rifiuti Zero”.
In diverse comuni italiani anche a noi vicini (Oriolo romano, Manziana, Corchiano e moltissimi altri) tale strategia a portato in breve al raggiungimento delle soglie richieste dall'Unione Europea.
Che senso ha spostare i rifiuti non trattati da Roma alle altre città vicine, se Roma non inizia un piano di raccolta differenziata? Il problema non deve essere dove portare i rifiuti, ma cambiare mentalità e diminuire i rifiuti.
La vera battaglia da fare è sotto agli uffici del comune di Roma, dove giace la proposta ad iniziativa popolare presentata in consiglio ormai da tempo dal movimento Rifiuti Zero Lazio, con la quale si invitata il comune ad approvare il cambio di metodo di raccolta, non più stradale ma porta a porta: si avrebbe un immediato decremento dei rifiuti non trattati da convogliare in discarica con un miglioramento immediato della situazione.
Se alcune realtà italiane riescono a differenziare in maniera corretta perché non prendere esempio da queste?
A Viterbo, piuttosto che promettere barricate, il sindaco Marini dovrebbe dare inizio ad un piano razionale per non finire come Roma. Perché non approviamo questo piano rifiuti zero per Viterbo e diciamo basta agli inceneritori?
Stefano Fiori - Movimento Cinque Stelle di Viterbo
grilliviterbesi@gmail.com
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