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mercoledì 2 gennaio 2019

2019, un buon anno per liberarsi da paura e pigrizia

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Il 31 dicembre di ogni anno io e Paolo siamo soliti festeggiare la fine dell'anno vecchio e l'inizio del nuovo con un piccolo rito,la "Notte senza Tempo" ed uno dei passaggi fondamentali è la scrittura di pensierini o propositi su quello di cui ci vogliamo liberare. Io non ho fatto , nel mio bigliettino, tanti giri di parole. Ho scritto solo:"voglio liberarmi di Paura e Pigrizia".

La paura è un sentimento che, forte o lieve, di poche cose, mi ha sempre accompagnato nella vita: per esempio  paura di guidare o di rimanere a piedi con la macchina è una, ma quella più invalidante per me è sempre stata la paura di essere inadeguata. Inadeguata a soddisfare le aspettative degli altri, inadeguata a seguire e gestire le esigenze dei miei genitori anziani, malati e poi defunti, inadeguata a crescere una figlia giovane ed ora adulta, inadeguata a fare un prelievo di sangue ad un cane o a fare un documento per l'esportazione all'estero di canarini da esposizione.

Queste paure da cosa dipendono? Posso come al solito accusare i miei genitori di non avermi dato abbastanza fiducia spronandomi a scendere in campo nelle difficoltà della vita? O non sarà il tutto associato anche alla seconda mia caratteristica di cui mi voglio liberare e cioè la pigrizia? Pigrizia nell'impegnarmi ad apprendere nuove capacità? Pigrizia ad esercitarmi nell'essere in grado di mettere in pratica nuove abilità?

Vedremo se questo 2019 mi porterà a mettere in atto questo intento. Certo, non sarà stato sufficiente scriverlo su un foglietto, anche se, alla mezzanotte l'ho affidato ad un fuocherello trasmutatore, ma l'intento dovrà essere tenuto ben presente nelle diverse occasioni della vita. Giorno dopo giorno.

Caterina Regazzi


1 commento:

  1. Commento di Fabrizio Mazzoni: "Si può fare, ci vogliono idee chiare, e, senza dubbio, è comunque un rischio, quindi metti in conto degli imprevisti ed energia per superarli. Le soddisfazioni arriveranno? Non lo so, i risultati sono lenti, a volte lentissimi, ma quando arrivano vanno almeno saputi apprezzare, guai a bruciare le tappe, non ci resterebbe in mano l’esperienza di aver volato per un attimo oltre le nuvole perché troppo intenti alla meccanica del volo..."

    Commento di Ferdinando Renzetti: "...l'altra sera ho visto delle ombre fuggire via spaventate! erano proprio loro due: paura e pigrizia! bene...! bene..!"

    Rispostina di Caterina Regazzi: "Di sicuro non brucerò nessuna tappa. Non gioirò né mi avvilirò per successi o insuccessi. Prometto a me stessa.. Forse questo proposito provocherà in me modificazioni esternamente impercettibili..."

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