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lunedì 12 dicembre 2016

Papilloma virus, carcinoma al collo dell'utero e le scoperte del dr. R. G. Hamer


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Nel corso della giornata nazionale contro l’obbligo vaccinale, tenutasi a Roma il 29 ottobre 2016*  alcune ragazze hanno  elencato le patologie avute  dopo la   vaccinazione contro il papilloma virus, virus   che oncologi e virologi ritengono essere la causa   del carcinoma al collo dell’utero.


L’Organizzazione Mondiale della Sanità  raccomanda la vaccinazione  a partire dall’età di dodici anni  e avverte  però che le donne dovranno sempre sottoporsi allo   screening periodico –pap test –  perché ritiene che  il vaccino  sia  attivo solo contro il 70%  dei virus associati al carcinoma uterino.
Le scoperte del dr. R. G. Hamer dimostrano  invece che la causa di questo carcinoma sia ascrivibile ad uno shock psicobiologico, un trauma vissuto per una situazione  inaspettata, reale o virtuale, di frustrazione sessuale per  conflitti  di separazione dal  partner come risulta da un caso, fra i più noti –  confermato in seguito da  molti altri -  che il dr. Hamer esaminò a livello clinico nel  1981, qui riassunto:
Il primario della clinica tedesca, prof. Semm,  presso la quale  in quel periodo il dr. Hamer svolgeva la sua attività,credeva di poter dimostrare l’assurdità di tutte le  scoperte    perchè riteneva impossibile  dimostrare che una paziente di 82 anni, vedova da 10, potesse avere il carcinoma al collo dell’utero per uno shock  di separazione dal partner come il dr. Hamer sosteneva.   Durante una visita alla signora, docente di economia politica in pensione,   il prof. Semm  le chiese se negli ultimi due anni avesse avuto qualche contatto sessuale con un amico o un conoscente. La  signora negò,  disse di vivere da sola e di non avere avuto  liti o conflitti con nessuno, di non avere un amico o un conoscente, e  che quelli che conosceva erano tutti morti da oltre dieci anni. Il prof. Semm pertanto disse al suo assistente: “che Hamer  ora visiti la signora. Di certo non potrà trovare nessun conflitto. Allora gli diciamo  che è insensato e sciocco ciò che sta facendo e lo buttiamo fuori dalla clinica. Così ci liberiamo finalmente di lui in modo elegante.”    Hamer informato dall’assistente che la signora ebbe i primi sintomi a fine novembre 81 gli rispose che, trattandosi di una persona anziana, probabilmente l’evento conflittuale era accaduto all’inizio dell’anno 80.
In seguito   la signora raccontò ad Hamer   che, alla fine di dicembre  ‘79, le  furono inviate a casa delle grosse pile di lettere fra le quali  le lettere d’amore che lei  scrisse 60 anni prima  al suo uomo defunto ne ‘71, lettere    che lui aveva conservato molto accuratamente. Esitò prima di aprirle ma poi ne fu  magicamente attratta e nel leggere quelle lettere si sentì paralizzata. Disse di aver pianto in seguito  per mesi, giorno e notte.
Hamer  riferì il racconto al  dr. Semm  che, sconcertato come gli altri colleghi,  gli rispose  che  questo caso  gli procurava molte  difficoltà e lo invitò ad interrompere le sue ricerche  presso la  sua  clinica.
Il dr. Hamer chiude la descrizione di questo caso, qui riassunto, con questa nota: “ nei  500 casi di cui mi sono sin qui occupato, una sola volta ho conosciuto una persona così sconvolta, ma anche grata di avere trovato per la prima volta qualcuno con cui poter parlare delle proprie ferite.”
(da “Testamento  per una Nuova Medicina” – pag. 1101-1111)
Paola Botta Beltramo

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