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martedì 10 dicembre 2013

Treia – La festa dell’8 dicembre 20013, organizzata dal Circolo Vegetariano VV.TT., ha visto la presenza anche di alcuni treiesi


Treia - Caterina in festa

La festa dell’8 dicembre per noi è cominciata il 7, con l’arrivo mio e di Maria a Treia e la presa di contatto con il luogo. Al pomeriggio, dopo il pranzo a base di minestrone, siamo scesi all’orto e Maria ha fatto una gran lavorata facendo le fascine con le frasche provenienti dagli ulivi e dal bagolaro tagliato alla fine di ottobre. Più tardi, ormai a sera, abbiamo fatto visitare a Maria almeno una parte del paese, con le sue luci fioche e le sue mura antiche e sempre affascinanti, con le persone che per strada ti salutano come si fa sui percorsi di montagna.
Ci siamo fermati al forno in fondo al paese, di fronte alla casa dove visse Dolores Prato a prendere calcioni (dolce tipico locale a base di ricotta) ed altri dolci. Tornati a casa siamo andati a fare un altro giro all’orto e ho immortalato Maria che fingeva di continuare a rastrellare, con un bello spicchio di luna che ci sovrastava. Quella sera ci ha raggiunto anche Sonia, con i suoi libri e quaderni di appunti che ha voluto prima cenare davanti al camino (in quello che di solito è il mio posto) e poi anche dormirci. Deve aver riposato bene perché il giorno dopo era in gran forma. Dopo la colazione al bar, che è di rito,( siamo andati alla sezione della mediateca per votare alle primarie del PD. Io ho avuto qualche difficoltà per poter esprimere la mia preferenza in seguito a problemi di registrazione, essendo io fuori sede, tanto che Paolo si è arrabbiato e non voleva più votare neanche lui, come non hanno potuto votare Maria e Sonia, non essendosi registrate affatto al sito del PD, aggiunta di Paolo).
Poi tornati a casa, un po’ di attesa che arrivassero alcuni amici che ci dovevano raggiungere, e ci siamo dietti con loro verso la stradina che all’inizio fiancheggia il vecchio lavatoio. Avevo qualche dubbio sulle piante che avremmo potuto trovare e l’ho anche espresso a Sonia, che li ha immediatamente dissipati. Ed infatti abbiamo trovato anche solo nei primi dieci metri decine di piante, di cui alcune nella fase vegetativa che di solito si trova in primavera. Infatti era una giornata splendida e dopo la nevicata di qualche giorno prima il tempo si era “rifatto” e quindi il verde era giovane ed intenso. Mentre ci stavamo incamminando ci hanno raggiunto altre amiche e così alla fine eravamo un gruppetto ben nutrito. Sonia, io, Maria, Aurora, Rossano, Orietta, la figlia di cui non ricordo il nome, la nipotina Swami, Barbara dai piedi scalzi, Mara. Paolo ci attendeva a casa davanti ai fornelli. Siamo ritornati dalla passeggiata con un cesto pieno di erbe che abbiamo fatte in parte crude ed in parte cotte per onorare la natura che ci ha così favorevolmente accontentato sia come tempo che come ritrovamento di erbe e per rimpinguare il cibo preparato o portato. In realtà di rimpinguare non ce ne sarebbe stato bisogno: mai il nostro tavolo è stato così carico di prelibatezze, in massima parte preparate da Aurora che si è definitavente affermata come una cuoca sopraffina e generosa: torte salate, ravioli con l’ortica, crostata dolce alla mela cotogna, zenzero candito, più le cose portate dagli altri o preparate da noi, tra cui il pane mio fatto a Spilamberto con la pasta madre e tanto altro.
Nel frattempo ci avevano raggiunto tre ragazze di un’associazione animalista che si interessano della situazione dei cani catturati nel Comune di Treia ed ospitati in un canile che secondo loro non è idoneo per cui volevano rendere edotti i locali di questa situazione. Prima del pranzo però abbiamo voluto rendere omaggio nell’orto alla natura e al bagolaro tagliato con una cerimonia alle quattro direzioni rappresentate da quattro animali (aquila, orso, cervo…. il quarto non lo ricordo). Abbiamo ascoltato Sonia che faceva le invocazioni mentre noi suonavamo strumentini, campanelle e campane tibetane e spargevamo col gesto del seminatore e a turno, le ceneri del bagolaro sulla terra.
Dopo il pranzo ci hanno raggiunto alcuni treiesi vecchi e nuovi: Alberto Meriggi (”vecchio” treiese), Enzo Catani, Daniela e Alberto Pompili (nuovi). Abbiamo quindi iniziato la Tavola Rotonda con la presentazione di Paolo e la relazione di Alberto M. su “La memoria è nel seme"

Alberto dice sempre delle cose interessantissime ed è un piacere ascoltarlo. A giro poi ognuno ha detto qualcosa, tutti eravamo presi e coinvolti dai discorsi e dalla condivisione con un bel senso di presenza generale.
Io ho ringraziato tutti i presenti ed anche gli assenti, come Daniela Spurio che pur non essendo con noi c’era con il suo lavoro di foto e frasi bellissime in sintonia. E a proposito di fotografie, ho ricordato anche l’amica Paola Torriceli che due anni fa nella stessa occasione era con noi a Treia e ci aveva fatto un sacco di foto, ed ora non è più di questo mondo. Ormai si era fatto tardi, alcuni se ne sono andati e alcuni sono rimasti per mangiare ancora insieme qualcosa, anche per avere la scusa di ,conoscersi meglio e consolidare così il clima di fratellanza che si era creato davanti al camino acceso. Grazie a tutti e alla prossima!
Due parole sul 9 dicembre: svegliandomi la mattina, ancora a letto, ho toccato la mano di Paolo ed ho sentito che bruciava, infatti si era beccato una bella influenza con tanto di nausea, mal di pancia, tosse e raffreddore. Siamo partiti con questa disposizione in auto: io e Maria davanti e Paolo dietro sdraiato sul sedile e coperto con giacche e coperte che tremava per i brividi. Lungo la strada ci hanno fermato un carabiniere che ci ha fatto ripartire immediatamente quando ha visto il malato. Più avanti ci siamo dovuti fermare urgentemente per permettere a Paolo di liberarsi in mezzo alle frasche di un giardinetto. Arrivati a casa, finalmente al caldo, si è subito infilato a letto con la certezza/speranza di entrambi che l’indomani mattina sarà pronto per rimettersi al lavoro con un nuovo Giornaletto!
Commento ricevuto da Aurora Severini: Ciao Caterina, vorrei ancora ringraziare te e Paolo per aver organizzato una così bella giornata carica di energia, condivisione,profonda nei contenuti.Spero di rivedervi presto!Ho dimenticato a casa tua il mio adorato cesto delle erbe, ti prego di conservarlo finchè non ci sarà occasione per riprenderlo.Un forte abbraccio e un caro saluto a Paolo e Maria!
Caterina Regazzi

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