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giovedì 21 novembre 2013

Afghanistan terra d'oppio e di guerra




Gentilissima Presidente della Camera dei Deputati,
Gentilissimo Presidente del Senato della Repubblica,

Giorni addietro l'Onu ha reso noto l'enorme incremento della produzione di oppio in Afghanistan, il cui esito sara' un tragico aumento delle vittime dell'eroina in tutto il mondo ed un ulteriore enorme arricchimento dei poteri mafiosi.

Si evidenzia una volta di piu' come la guerra afgana lungi dal portare pace, legalita', benessere e rispetto dei diritti umani, abbia provocato immani stragi, inenarrabili distruzioni ed il rafforzamento ed arricchimento dei poteri assassini, totalitari e mafiosi a livello mondiale.

Voi sapete che la sciagurata partecipazione italiana alla guerra afgana viola l'articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana.

Voi sapete che la guerra e' un crimine contro l'umanita'.

Voi vedete quale mostruosa ed insensata carneficina sia la guerra afgana, quali esiti abominevoli essa abbia.

Vi rivolgiamo la richiesta di un impegno di sensibilizzazione del Parlamento italiano, affinche' esso riconosca la catastrofe e prenda coscienza del suo dovere: affinche' esso deliberi la cessazione immediata della illegale e folle partecipazione italiana alla guerra afgana; affinche' esso impegni l'Italia ad adoperarsi per la pace con mezzi di pace, per il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti, l'aiuto umanitario concreto e coerente alle vittime sopravvissute, la difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, la legalita' che promuove la civile convivenza e salva le vite.

Vogliate gradire distinti saluti,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani"

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