Ciao a tutti e ciao a tutte, vi scrivo solo per comunicare, a chi ancora non lo sapesse, che sulla home page del mio sito (1) ho pubblicato alcuni post di commento della situazione politica in essere, con il terrorismo sanitario spinto a vele spiegate. Consiglio, a chi voglia leggere le mie opinioni in merito, di farlo seguendo l'ordine cronologico dei singoli post (25 febbraio, 8 marzo, 8 marzo, 15 marzo) e non quello opposto che risulta dalla schermata. Sempre sul mio sito, alla sezione "Interviste radio e tv", parte "Audio", ho caricato anche due recentissime chiacchierate che ho fatto l'11 marzo scorso su due radio locali, ovviamente sul tema del coronavirus: Radio Blackout di Torino; Radio Onda d'Urto di Brescia. Se potete, leggete, ascoltate e diffondete. Grazie. Un abbraccio,
Enrico Manicardi
Rispostina di Caterina Regazzi:
Ma chi l'ha inventata 'sta bella favoletta? Ho capito che posso inserirti nel gruppo dei complottisti, di tutto ciò è responsabile il sistema che ci vuole Schiavi. ... Non so quale sarebbe la soluzione che tu proponi tranne di ritornare al primitivismo che però, in due e due quattro, si fa fatica ad attuare.
Nel frattempo lasciamo vecchi e meno vecchi morire nei loro letti? Tu conosci qualcuno che si è ammalato col coronavirus? Beh io ho una collega che si è ammalata e sta da 10 giorni in ospedale, circa 58 anni di età e almeno che io sappia, nessun problema di salute. Certo non è vegetariana né crudista. Un'altra collega che ha degli amici a Brescia le dicono che là sembra di essere in guerra, che non sanno più dove mettere i morti! Allora: sarà un virus creato in laboratorio che è scappato, l'origine sarà quella che vuoi ma adesso secondo te cosa bisognerebbe fare? Io continuo ad andare a lavorare e faccio le mie passeggiate in solitaria e i luoghi affollati (a parte che non c'è ne sono) li evito. Tu cosa fai? Cosa consigli di fare in pratica AD OGGI?
Con immutata stima e affetto e speriamo di poter andare a Treia per la Festa dei Precursori del 25 e 26 aprile p.v.
Caterina
P.S. ovviamente questa mail esprime un parere personale, essendo io anche veterinaria. Paolo credo che sia di parere diverso dal mio.
Replica di Enrico Manicardi:
Ciao Caterina, capisco quando dici che il problema è che siamo tutti un po' "confusi".
E' vero: ascoltiamo le tante sciocchezze che ci invadono ogni giorno (da
media ai social media), e le sommiamo a quelle che ci hanno stampato in
testa sin dai tempi della scuola (e che troppo spesso consideriamo
intoccabili), col risultato di trovarci senza mai una nostra precisa
visione delle cose... Dici che sei veterinaria... Io - come ben sai -
sono avvocato, e ti assicuro che all'università, in tutti i lunghi anni
di formazione giuridica e professionale, mai nessuno mi ha insegnato o
fatto leggere libri di gente che dicesse che la Legge e lo Stato non
sono necessari. Eppure, ci sono testi di persone che fanno critiche
molto radicali al sistema istituzionale in cui viviamo; e tanti
anarchici tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento erano
proprio degli avvocati... La scuola non serve per aprirci la mente, ma
per chiudercela: per indottrinarci. Se non faremo lo sforzo di andare
oltre a tutte le sciocchezze culturali che abbiamo ingurgitato (o che ci
hanno instillato in decenni di condizionamento politico e
intellettuale), continueremo a trovarci in "confusione", in balìa del
Potere che, invece, non è mai in confusione, e sa benissimo come fare
per tenerci tutti nello stato di sudditi docili e ossequienti.
Hai fatto molto male a sospendere la lettura del mio articolo "i virus
non attaccano nessuno", perché se lo avessi letto tutto avresti trovato
in quell'articolo le risposte che mi chiedi ora via mail, imputandomi
tra l'altro di un complottismo di cui francamente non capisco la
ragione.
Cosa c'entra il complottismo? I virus sono "veleni" (in latino
virus significa appunto veleno): sono cioè normali scarti metabolici
(polvere cellulare) che produciamo nelle fisiologiche funzioni vitali
(in primis durante il continuo rinnovamento cellulare), e che il nostro
corpo porta all'esterno attraverso le sue normali attività escretorie:
feci, urina, sudore, cerume, muco, muco secco, alito cattivo, squamatura
della cute, eccetera. Se noi, col nostro stile di vita e alimentare
innaturale, produciamo un eccesso di spazzatura cellulare e ostacoliamo
il lavoro di auto-pulizia interna del nostro organismo, questo stesso
organismo s'intasa creando occlusione, che porta infiammazione e che -
se le cause che l'hanno originata non vengono rimosse - conduce al
sorgere di quelle che vengono definite malattie acute (che poi diventano
croniche se si continua ancora a mettere la testa sotto la sabbia
proseguendo nell'attività d'intasamento invece di rimuovere le cause
d'occlusione).
Ciò di cui io parlo qui e nei miei libri sono teorie, ovviamente; ma
sono teorie anche quelle opposte e sostenute dalla Medicina ufficiale,
solo che a queste ultime siamo stati educati a credere come fossero
verità rivelate. Non lo sono per niente! E quello che non sappiamo, è
che, nell'Ottocento, quando si diffuse la TEORIA BATTERICA di Pasteur
(diventando appunto una verità conclamata della Medicina), uno stuolo di
medici/fisiologi/chimici/biologi si oppose a questa stupidaggine:
Dechamp, Barnard, Tilden, Jennings, Graham, Pettenkofer, e poi Powell, e
poi Shelton (solo per citare i più famosi), e tutto il movimento
dell'Igienismo Naturale, spiegò che il problema della malattia infettiva
non è nel batterio, ma nel terreno biochimico ove esso vive: se il
terreno biochimico umano è sano (perché noi mangiamo cibi adatti alla
nostra fisiologia e viviamo in condizioni naturali) i batteri fanno solo
il compito che sono chiamati a svolgere: e cioè tenere pulito il
sistema. Se invece il terreno biochimico è indebolito, debilitato,
snervato dall'assunzione di farmaci, da una vita sedentaria, stressata,
incazzata, preoccupata, terrorizzata e da un’alimentazione inadatta,
dalla mancanza di sole, movimento fisico, aria pura, sorrisi, amore,
complicità, Comunità, eccetera, ecco che tutto il sistema vitale perde
il suo equilibrio, s’intasa e compare quella che chiamiamo malattia.
Nonostante queste spiegazioni scientifiche, ed anzi proprio perché le
contestazioni alla teoria batterica erano supportate da profonde
conoscenze mediche e della fisiologia umana, il movimento dell'Igienismo
Naturale fu epurato culturalmente dalla Medicina dominante, anche
perché, tale movimento, con le sue teorie antipasteuriane,
responsabilizzava le persone spingendole all'autogestione della propria
salute, invece di renderle timorose di germi e batteri, e dunque
dipendenti dai rimedi farmacologici che si diceva li debellassero. Non
si tratta di complottismo, che invece corre oggi nel movimento
alternativo quando si parla di batteri fabbricati in vitro e fuggiti da
laboratori incontrollati... Questa è pura cinematografia, tra l'altro
persino consunta e di seconda visione, se è vero che, a Hollywood, è
stata oggetto di sceneggiature sin dagli anni Sessanta del Novecento.
Ti invito a leggere le tesine che Valdo Vaccaro (Igienista di oggi)
scrive sul suo blog (www.valdovaccaro.com), e che sono molto
interessanti soprattutto per chi, come te, ha una competenza medica
sull'argomento della salute.
Per quanto mi riguarda, invece, le analisi che faccio sono politiche. E
quello che penso, politicamente parlando, è che credere che le malattie
infettive derivino dalla cattiveria di microbi e batteri che ci
attaccherebbero volendo la morte di ogni persona, di ogni animale e di
ogni vegetale presente sulla faccia della Terra, non è altro che una
superstizione ottocentesca: un'idea semplicemente assurda e
biologicamente insensata (come può un essere vivente volere la morte di
qualcuno altro solo per ucciderlo? I virus attaccherebbero gli umani per
ammazzarli per poi morire anche loro stessi: un'assurdità biologica).
Le malattie non vengono trasmesse da nessuno, ma nascono dentro di noi:
dal nostro malsano stile di vita e alimentare, oltre che
dall'inquinamento di aria, acqua e Terra che assumiamo con la
respirazione o il nutrimento. Siamo noi i principali responsabili delle
malattie che abbiamo; noi e lo stile di vita innaturale che conduciamo
da animali domestici all'ingrasso, intossicati e inquinati. I CONTAGI
NON C'ENTRANO! Ed è proprio questo che viene dimostrato in questi giorni
di restrizione totalitaria. Nonostante cioè il fatto che da ben nove
giorni sia stata disposta e attuata la sospensione quasi totale di ogni
contatto umano tra le persone, non solo non è calato il numero dei
positivi al tampone COVID-19, MA C'E' UN PICCO IN CRESCITA di questi
positivi che la stessa Protezione Civile ha definito "inaspettato".
Perché? Perché le malattie non si trasmettono con il contatto umano, e
l'ideologia del contagio serve solo a renderci tutti terrorizzati.
Naturalmente, un individuo terrorizzato è molto meglio governabile.
E qui veniamo al cosa fare. Non si tratta di lasciar morire dei
vecchietti, ma di prendere atto che condurre stili di vita innaturali, e
mangiando tutti i giorni cibi che non sono alimenti umani (come i
cereali, i legumi, i latticini, la carne, il pesce, il caffè, l'alcol,
il cacao, il tabacco, lo zucchero raffinato, le merendine, le bibite
gassate, i prodotti cotti e pastorizzati, denaturati, conservati,
edulcorati, additivati chimicamente), significa provocarsi danni alla
salute; i quali, sommandosi ad altri malanni pure provocati da una vita
incivilita e che la Medicina stessa definisce "malattie del Progresso"
(diabete, ipertensione, cancro, eccetera) fanno giungere la morte prima
del previsto. Tanto più, poi, se, le persone in questione, abitano in
zone ad altissima concentrazione industriale e d'inquinamento
atmosferico (la Pianura Padana è il terzo luogo più inquinato d'Europa,
dopo Londra e Parigi; la Cina è un paese quotidianamente avvolto da una
cappa d'inquinamento atmosferico incredibile).
E' troppo comodo condurre vite innaturali, in luoghi stravolti dal punto
di vista ambientale e infestati da ciminiere, inceneritori,
nano-particelle, scie chimiche, tubi di scarico e poi, quando giungono
affezioni alle vie respiratorie, dare la colpa ai virus chiedendo alle
Istituzioni di questo mondo ammorbato di salvarci. Non ce la fanno le
Istituzioni a salvarci! Noi, invece, possiamo fare tantissimo, anche da
subito: cominciando a cambiare il nostro modo di pensare, di nutrirci,
di vivere. Il cibo, ad esempio, è un primo e facilissimo fattore
d'intervento. La deresponsabilizzazione, ossia la delega sempre a
qualcun altro delle nostre competenze, non ci porterà lontano, ma solo a
dipendere sempre più da questo mondo ammorbato e dai suoi servizi a
pagamento, il cui prezzo, prima o poi, si sconta carissimamente.
Spero che avremo presto l'occasione di parlare meglio di persona anche
di questi argomenti. Quanto all'incazzatura che tutti noi abbiamo in
questi giorni di detenzione domiciliare, lasciami dire, con una battuta
finale, che sarebbe molto meglio riversarla contro chi ha sospeso la
gran parte delle nostre libertà, piuttosto che contro gli articoli di
Manicardi... :-)
Un abbraccio. A presto. Enrico